‹‹ You know you’re beautiful even with your hair like that, right? ››
‹‹ Stop it… I am not… ››
Lo guarda tramite lo specchio e sorride al suo riflesso, divertendosi a notare i piccolissimi brividi di piacere che immediatamente gli fanno drizzare i peli delle braccia, accompagnandosi ad un leggero rossore sulle sue guance.
Jude rimane lì, immobile per il resto, a fissare con odio il cappello di lana che ancora tiene in testa, e che lo fa sembrare ad un clown non poco inquietante, visto che l’unico altro vestiario che ha addosso sono un paio di boxer rossi, natalizi, che non si sarebbe mai sognato di indossare se non fossero stati un regalo. Della persona alle sue spalle che ha osservato tutto il suo svestirsi meticoloso, stravaccato sul letto con maglione e pantaloni ancora indosso, tenendo su un mezzo ghigno compiaciuto per l’intera durata dell’operazione.
‹‹ Yes, you are... I couldn’t keep my eyes off you, not one sec… Didn’t you notice? ››
‹‹ It’d have been impossible not to, Robert. ›› Si morde il labbro mentre lo dice, consapevole di aver appena perso un punto importante nella partita cominciata ormai da troppe ore per non esserne stufo. Purtroppo per lui la resa non è un’opzione disponibile.
‹‹ Hm. Hope it didn’t bother you… ›› lo stuzzica ancora, e l’altro stavolta si limita soltanto a regalargli una brevissima occhiata di diniego, ritornando subito al suo problema principale, sopra la propria testa.
Robert sospira piano e il suo sorriso si addolcisce, perdendo quel pizzico di malizia che la vista del corpo quasi completamente nudo del suo compagno gli aveva donato e diventando quello che lui non esce mai di fronte a tutto il mondo, mascherandosi dietro espressioni stratificate e per certi versi strane che il suo pubblico tuttavia ama. Ha imparato anni prima a non mostrare mai il suo cuore all’esterno, ché la gente è cattiva e non ci pensa due volte prima di buttarti fango addosso, sputandoti e calpestandoti. C’è bisogno di tanto lavoro per arrivare a comprendere il vero Robert. Richiede pazienza, richiede perseveranza. Davvero in pochi ci sono riusciti. Jude è tra questi.
‹‹ Can’t I j- ››
‹‹ No way. Take it off. ››
‹‹ You barely touch my hair anyway… ››
‹‹ That’s… not true, I love its smell and I do love running my fingers through it. What you expect me to do, tear some of it off? ››
‹‹ That’d be interesting… ››
Scoppia a ridere a queste parole, scuotendo piano il capo e chiudendo gli occhi, ché sa che lo sta soltanto prendendo un po’ in giro. Loro non sono così. Non sono aggressivi, non si potrebbero mai far del male, neanche volendolo. Sono fatti per stare insieme, sono fatti per amarsi.
E così lui gattona piano sul letto mentre l’altro torna a concentrarsi sul proprio berretto, cercando da qualche parte quella cosa che vorrebbe non dover chiamare coraggio per toglierselo e farla finita, una buona volta. Gli scivola silenziosamente accanto senza farsene accorgere, e lascia le proprie braccia cingergli delicatamente la pancia, donandogli quei piccoli brividi di piacere che rispondono soltanto al nome di “Robert”.
‹‹ You know what would be even more interesting? ›› gli sussurra piano all’orecchio, il suo sorriso che si fa subito largo a contatto con la pelle dell’altro, immobilizzatosi da quando lui lo ha raggiunto.
‹‹ ... What? ››
‹‹ If you came lay down with me in bed… After having undressed me, of course… ››
‹‹ Hm… ››
‹‹ … Instead of taking all this time to take that goddamn hat off... ››
‹‹ … You could use it to… undress yourself though… ››
‹‹ But you know I love it when you do it… ››
‹‹ Mm… ››
Gli accarezza piano la pancia e gli lascia piccolo baci sul collo, senza fretta alcuna, ché adesso davvero non ne hanno più. Non come l’altra volta, con il tempo contato e la paura di essere scoperti sempre dannatamente presente. Ora è diverso, ora sua moglie sa. E lo ha accettato. Perché ha letto la verità negli occhi di suo marito. E gli ha creduto.
Lo sente abbandonarsi piano al suo tocco, chiudendo gli occhi e sorridendo sornione, gesto che lo fa assomigliare ad un piccolo gattino dal pelo arruffato, per via dei peli ancora ritti sulle sue braccia. E lui si sente sciogliere dentro, e vorrebbe baciarlo ed amarlo subito, ma preferisce aspettare e farlo piano e in silenzio, come piace al suo amore.
Così se ne rimane lì per un po’, fermo, per far sì che l’altro abbandoni qualsiasi difesa possa aver tirato su per difendere la propria testa, prima di allungare piano una mano verso il cappello e portarglielo via in un attimo, lasciandolo scivolare per terra e cingendolo subito con entrambe le braccia, ancora una volta.
‹‹ You’re so beautiful, Jude... ››
L’altro rabbrividisce di nuovo, sia per come glielo ha sussurrato all’orecchio sia perché adesso si sente completamente allo scoperto, una sensazione che gli parte dalla testa ora improvvisamente denudata e gli arriva fino ai piedi, scalzi sul parquet caldo. E in qualche modo finisce per crederci, anche se una parte di sé continua a dirgli che lui ne ha bisogno, di quel cappello. Ma la voce di Robert ha la precedenza su tutto, anche sulla propria, perché gli ha sempre detto la verità, anche quando gli ha fatto male.
Così si ritrova ad annuire piano, sorridendo appena e poggiando le proprie mani sulle sue, stringendole e facendo sì che i loro corpi si stringano di più, in un abbraccio così carico di amore e passione che gli fa sembrare una cosa sola.
Ed entrambi sanno che è vero, mentre lentamente lui gli prende la mano e indietreggia verso il letto, stendendosi ed aspettando che l’altro cominci a spogliarlo, pian piano, poco alla volta, facendo sì che sia lui a rabbrividire, questa volta.
E Robert si abbandona completamente al suo tocco leggero, toccandogli piano i capelli e sorridendogli teneramente, godendosi ogni singola espressione che gli attraversa il volto. Non è impaziente, si lascia coccolare, lascia che l’altro si prenda cura di lui, come sa che farà sempre, come ha sempre fatto, in fondo.
Fin quando Jude non finisce e gli si accoccola contro, lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia e cingendogli il petto, sussurrandogli sulle labbra.
‹‹ Done... ››
‹‹ I love you. ››
Rimangono a fissarsi in silenzio per qualche lungo minuto, completamente assorbiti l’uno dall’altro, due dolci sorrisi dipinti sulle labbra di ognuno di loro.
‹‹ I love you too. ›› gli sussurra poi di rimando, stendendosi sopra di lui e continuando a guardarlo negli occhi mentre lascia scivolare piano una mano tra i loro corpi, per poter finire il suo piccolo lavoro, liberando entrambi dell’ultimo indumento che li separa dalla totale intimità.
E Robert sorride e rabbrividisce a quel gesto, chiudendo gli occhi e cominciando a respirare leggermente più veloce, accarezzando le spalle snelle e naturali dell’altro, avvertendo le prime, familiari sensazioni che ormai sanno di casa, di rifugio, di luogo protetto dove nessuno, a parte loro, può entrare.
‹‹ I love you. ›› ripete ancora, catturando gli occhi profondi del suo amore, che sorride e glielo sussurra di nuovo a sua volta, indugiando qualche secondo ancora prima di prenderlo con sé per trasportarlo in una dimensione lontana da qualsiasi punto di riferimento conosciuto, ma che entrambi chiamano amore.



AUTHOR'S CORNER: Perchè ho un sacco di idee, ma proprio tante, dato che i due signori che tutti conosciamo si sono dati un bel po' da fare ultimamente con le loro uscite pubbliche e cioè, qui si aspetta soltanto un annuncio a questo punto, e dato che per la mia salute mentale è tanto meglio non confrontarmi con A Game Of Shadows, almeno per qualche giorno ancora (leggi: quando lo rivedrò con mia madre mercoledì e passerò tutto il tempo a piangerle sul braccio), preferisco concentrarmi su interviste e video e guardarli tenersi la mano e sussurrarsi all'orecchio e scambiarsi occhiate che durano minuti e baciarsi nei backstage. E' proprio in una di queste che Jude ha svelato il perchè da due mesi a questa parte non lo si vede mai in giro senza cappello. Risposta: ha un taglio di capelli assurdo perchè sta girando Anna Karenina (io suppungo che sia quasi completamente rasato, personalmente, ma tant'è). E sì, insomma, mi è venuto questo flash in mente mentre dormivo e pensavo di scriverci sopra una flashfic appunto, ma la situazione m'è un attimo sfuggita di mano così ora avete una one shot da 1,200+ parole. Spero anche decente.
Enjoy!