Mi svegliai quel gelido mattino d'inverno... Pochi giorni dopo sarei dovuta partire per raggiungere i miei nonni nella capitale Inglese, Londra. Passerò il Natale in loro compagnia. Mamma e Papà hanno ritenuto mandarmici da sola per le due settimane di vacanza da scuola previste. Da giorni aveva cominciato a nevicare ma non così intensamente da compromettere la mia partenza. Infatti  partimmo in perfetto orario e senza problemi. 
Arrivata c'era già nonno Flavio che mi aspettava all'aereoporto:
"Charlot, ciao, com'è andato il viaggio, tutto a posto? E con i bagagli? Qualche problema? " chiese il nonno preoccupato
" Nessun problema, è stato un viaggio tranquillo e rilassante, sono felice di passare il Natale con voi una volta tanto.." risposi
" Siamo molto felici anche noi di ospitarti a casa nostra. Ora affrettiamoci però, che nonna non vede l'ora di vedere come stai . " disse
"D'accordo Nonno allora andiamo..." affermai
Il tragitto Aereoporto- Casa dei nonni,fu un po' lungo, almeno 230 chilometri. Mi addormentai durante il viaggio. 
Mi svegliai di colpo, eravamo arrivati a casa dei nonni. Me la ricordavo diversa, ormai erano passati sei anni da quando l'avevo vista per l'ultima volta. Sembrava più grande e più accogliente il prato che la circondava più curato, e abbellito da svariate specie di fiori che mi saltarono subito all'occhio. 
Mi fiondai in casa, e abbracciai calorosamente la nonna, che quasi piangeva dalla felicità di vedermi. Dopotutto mi aveva vista quando avevo 10 anni l'ultima volta, ero un "tantino cresciuta".
Il giorno dopo nonna, voleva portarmi a vedere il centro di Londra per portarmi a fare un po' di shopping, voleva farmi qualche regalo per Natale.  Ero felicissima, non ci ero mai stata prima nel centro, ero troppo piccola e nonna non voleva rischiare di perdermi di vista visto che è molto affolato e la percentuale di perdersi è alta. 
Nonna e io avevamo fame così ci fermammo davanti al Macdonalds a prendere qualcosa, nonna mi aspettava all'entrata e dopo aver avuto i soldi entrai e feci la fila per ordinare. All'improvviso inciampai su un ragazzo davanti e rischiai di cadere, egli mi sorresse per evitarlo. Lo ringraziai . Cominciammo a parlare... Si chiamava Dan,e aveva 25 anni... Divino, abitava vicino a me era come un sogno sentirlo parlare. Mi resi conto che il tempo passava così mi affrettai. Dan mi salutò e si allontanò.
 Tornai a casa con la nonna dopo pranzo, ma non riuscivo a togliermi dalla mente quel ragazzo che anche se più grande di me di un bel po' mi aveva fatto innamorare all'improvviso.
Passavano le notti e non riuscivo a  dormire. Avevo bisogno di averlo con me in quel momento.
Il giorno dopo uscii di casa e lo vidi da lontano che saliva sulla macchina, Gli corsi dietro e lui notatomi si fermò. 
"Ciao Charlot! Come stai?" chiese lui
" Ti ho visto da lontano e così ti sono venuta in contro per salutarti." dissi
" Ah ecco, sono un po' di fretta devo andare a prenotare i biglietti che fra tre settimane vado in Spagnia dalla mia fidanzata." affermò
Il cuore mi si spezzò, il mio era stato un colpo di fulmine, ma quando disse la frase " Vado in Spagna dalla mia fidanzata" il cuore mi si fermò. Mi allontanai senza parlare, Dan cercò di fermarmi, ma tutto inutile, continuai per la mia strada. Passai la notte nella mia stanza a piangere. Il giorno dopo Dan mi venne in contro per chiedermi  perchè quel giorno me ne ero andata senza dire niente, ma non gli risposi. Ero innamorata davvero in quel momento, non era una semplice cottarella da adolescenti era serio. Cosa dovevo fare?