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Autore: Iwantbefearless    18/12/2011    8 recensioni
Ero solo una stella solitaria una di quelle destinate a spegnersi nel peggiore dei modi, una di quelle che non avrebbero mai combinato nulla dalla vita. Ma la vita sa essere imprevedibbile sapete ?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavo per le strade di Milano con il mio I-pod nelle orecchie; più mi guardavo intorno e più vedevo solo monotonia soliti ragazzi diretti a scuola, soliti drogati che si facevano le canne prima dell’ entrata e solite snob che si credevano fighe, in pratica solita monotonia di un solito giorni di scuola. 
Arrivai al cancello della scuola e subito una massa di ragazzi mi lascio libero il passaggio come se fossi una portatrice di peste, io alzai solamente il volume della musica e andai verso il muro più vicino e lontano da occhi indiscreti. Era sempre la solita storia da quando mio padre era stato ucciso da chissà chi tutte le persone che un tempo mi erano state “amiche” mi avevano iniziato ad evitare come se fossi io la causa della sua morte; ma tanto ormai me ne ero fatta una ragione. Non finii neanche di ascoltare l’ ultima canzone della Swift che vidi avvicinarsi Arya e Nicole ,loro due erano ormai diventate il mio mondo le uniche che non mi avevano abbandonato nonostante ciò che era accaduto, quelle che mi erano amiche per chi ero veramente non per compassione o chissà che cosa
"Ciao" gli sorrisi a 32 denti come ormai succedeva ogni volta che le vedevo erano il mio unico punto di forza quelle che mi “costringevano” ad andare avanti. 
Nicole arrivò come un razzo al mio fianco con un sorriso e uno sguardo furbetto che non promettevano nulla di buono;
* Che è successo ? * chiesi guardandola negli occhi era poco più bassa di me, ma aveva un’energia che le invidiavo
* Oggi a scuola verranno dei nuovi ragazzi si sono trasferiti qui da l’ Inghilterra mi pare non so bene il motivo però ma che importa speriamo siano carini *
Risi a quell’ affermazione * Sempre la solita eh Niki *
La voce di Arya arrivò poco dopo vivace come sempre lei era quella più positiva di una positività contagiosa, era leggermente più alta di me; e in fine c’ero io a completare quello strano gruppo totalmente anonima nessuna dote particolare solo due grandi occhi azzurri curiosi di scoprire il mondo.
* Ma se devo dirla tutta sono curiosa pure io di sapere come saranno anche se mi snobberanno come tutti gli altri * dissi un po’ afflitta da quella triste verità, avevo paura che anche loro si facessero trascinare dalla massa e io rimanessi davvero sola.
* Che dite andiamo in classe ? * chiesi riacquistando un finto sorriso e neanche a finire la frase suonò la campanella
* Ragazze sentite io scappo * dissi varcando il portone della scuola.
Purtroppo non ero in classe con Arya e Nicole il che stava a significare l’ ennesima giornata tra scherzi e derisioni o almeno fino alla ricreazione; mi affrettai a posare i libri nell’armadietto era tardissimo e alla prima ora avevo Fisica quello lì mi odiava non potevo fare tardi; nel mio correre non vidi un ragazzo che veniva dal lato opposto e gli finii a dosso
* Stai più attento a dove metti i piedi o qualcuno si potrebbe fare male * risposi in modo acido come al mio solito da quando tutti mi avevano iniziato a prendere di mira mi ero costruita quella specie di corazza fredda e impassibile che nessuno poteva scalfire
* Si scusa non volevo venirti a dosso * disse il ragazzo porgendomi la mano mentre si rialzava;
la rifiutai * Grazie c’è la faccio da sola * dissi raccogliendo i libri e alzandomi per poi andare in classe. Mi sedetti nel mio solito banco in ultima fila sola come ormai accadeva da mesi e posai i libri sul banco. Il professore non tardò ad arrivare per mia disdetta così aprì subito il libro e il quaderno; ma quest’ultimo non era il mio cioè la copertina era quella ma la scrittura era maschile
* Merda devo aver preso il quaderno di quel ragazzo quando ci siamo scontrati in corridoio e ora come lo rintraccio* dissi quelle poche parole a voce un po’ troppo alta
* Ha detto qualcosa signorina Anderson ? * la voce del professore di fisica non tardò ad arrivare
* No no stavo solamente constatando che ha fatto un errore nello scrivere la formula * neanche finii la frase che la classe scoppiò a ridere mentre il professore diventava rosso per l’ imbarazzo e siamo 1 a 0 per oggi sorrisi compiaciuta mentre tornavo a pensare come ritrovare quel ragazzo per ridargli il quaderno.

  
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