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Autore: Henne029    18/12/2011    2 recensioni
Storia Lyker (Brock Baker e Riker Lynch) a quattro mani.
Leggendo la fanfiction "Blaine Andrerson Presents: the Pips!" ci è venuta l'idea che forse Flint e Jeff potrebbero nascondere qualcosa anche nella realtà, perchè no? :D
Ok, è una pazzia, ma noi siamo pazze quindi c'è poco da fare xD
Il fluff regna sovrano :3
E si, sarebbero entrambi etero, ma who cares?
Speriamo che vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Proud of my boy.
 

Io ed R_Klaine (il suo nome di EFP) siamo completamente impazzite per la Lyker (Brock e Riker) Magari molti gleek non sanno nemmeno chi sono, ma altrettanti li amano, o almeno speriamo che lo facciano con questa fan fiction. Io (Linda) scriverò dal punto di vista di Brock, e Rossella scriverà dal punto di vista di Riker.
Beh, se non lo avete capito, questa fan fiction è completamente dedicata a quei figoni di Brock e Riker xD scritta da me e la mia amica R_Kliane. Relax, and enjoy! (:


‘Riker Lynch, è il tuo turno!’

E il ragazzo saltò sulla sedia, spalancando gli occhi.

Era rimasto su quelle poltroncine di velluto rosso per ore, ed ora finalmente toccava a lui. Era il suo momento di brillare, di far vedere al signor Ryan Murphy che sarebbe stato un Warbler perfetto!

Così entrò tremante nella stanza per fare il provino.

‘Tu sei Riker Lynch?’ Il biondo annuì sentendosi completamente paralizzato, dalle enormi scarpe nere che aveva ai piedi fino alla punta dei capelli.

‘Bene! Puoi partire quando vuoi!’ disse sorridente un uomo dagli occhi azzurri e i capelli biondi che gli arrivavano quasi alle spalle. Riker osservò per qualche istante i quattro uomini che erano seduti al tavolo di fronte a lui.

Al centro c’era colui che incuteva più timore al giovane Lynch, un uomo dai capelli grigi rasati e dagli occhi blu penetranti, Ryan Murphy. Ai suoi lati, ovviamente, c’erano i coproduttori: Brad Falchuk e Ian Brennan. E poi c’era un’altra persona, Zac, il coreografo, perché si, avrebbe dovuto anche ballare.

Il biondino fece un respiro profondo, si voltò camminando verso il fondo della stanza, dove c’era la radio.
La accese e la track partì, ma lui rimase immobile.
Non era per niente abituato a cantare davanti a qualcuno, si limitava a canticchiare sotto la doccia, o insieme ai suoi fratelli.

Era al centro della stanza, paralizzato, aveva gli occhi spalancati, così come la bocca. La musica andava avanti e lui cercava di cantare ma non riusciva nemmeno a muoversi, le parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.

‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.

Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille. Appoggiò il volto tra le mani. Voleva morire!

Non sarebbe mai riuscito a cantare, quindi non avrebbe mai ottenuto la parte, quindi addio carriera da cantante! 

Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla.
 
 *******

Brock spalancò i suoi grandi occhi azzurri non appena vide ciò che stava accadendo nella sala d'attesa.
Era uscito a prendere una bottiglietta d'acqua, ma la situazione inizialmente non sembrava così disperata.

Ora c'era gente che ballava, cantava e.... sclerava ovunque.

Un ragazzo con i capelli castani e un naso decisamente fuori dal normale stava facendo dei rumorosi vocalizzi, mentre un asiatico vicino a lui gli raddrizzava la schiena, urlando "Eddai Curt, puoi farcela! Devi solo stare un po’ più dritto!”

Un ragazzo dai capelli neri e piuttosto corti mangiava M&M’s da un enorme sacchetto posto davanti a lui, mentre un tizio molto alto faceva degli strani rumori con la bocca.

“Ma dove cazzo sono capitato?” pensò Brock, passandosi una mano tra i capelli.

“Ehi, amico” disse a bocca piena il ragazzo degli M&M’s. “Vuoi?”

“No, grazie.” Rispose Brock. “Ehm, hai… hai del cioccolato sul naso.”

Il morettino prese a sfregarsi con forza tutta la faccia, e quando ebbe finito, chiese: ”Ancora?”

“No, tranquillo.” Disse Brock sorridendo.

“Beh, grazie, mi hai salvato la vita! Se non me lo avessi detto sarei entrato lì dentro con il naso pieno di cioccolato!” Il ragazzo di fronte a Brock cominciò a ridere in maniera abbastanza isterica, preoccupandolo non poco.

Non voleva sembrare scortese, per cui ridacchiò sommessamente.

“Comunque, io sono Eddy.”

“Brock.”

“Beh, ciao Brock! E grazie ancora! Ci vediamo durante le riprese, d’accordo?”

La sicurezza di Eddy spiazzò Brock. Insomma, “ci vediamo durante le riprese”? Era davvero così certo di essere preso? Di solito lui non si agitava in situazioni del genere, è vero… ma arrivare addirittura a una sicurezza totale gli sembrava esagerato.

Immerso nei suoi pensieri, Brock vagò per la stanza con lo sguardo, quando ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione.

Un ragazzo biondo era seduto in un angolo, con la testa fra le mani, e si poteva facilmente intuire che stava piangendo.

Eppure a Brock non sembrava il solito pianto isterico pre- provino. Sembrava qualcosa di più.

Notò che il ragazzo era molto alto, ma, rannicchiato in quel modo, sembrava quasi un bambino. Brock si chiese cosa potesse affliggerlo così tanto, sembrava davvero triste.

In quel momento Brock si mosse nella sua direzione, quasi come una falena attirata da una luce. Non sapeva perché, ma sentiva di doverlo aiutare.

“Ehi.” Gli disse poggiandogli una mano su una spalla. “Va tutto bene?”

“Che scemo” pensò in quel momento, “E’ ovvio che non va tutto bene, sta piangendo!”

Il ragazzo biondo alzò il capo e sgranò gli occhi.

“Io… ecco…” balbettò.

Poi singhiozzò e cominciò nuovamente a piangere.

“No, dai, calmati… non fare così.” Disse Brock, cercando di essere rassicurante e offrendo al ragazzo la sua bottiglietta d’acqua.

Il biondino prese un sorso d’acqua e si stropicciò gli occhi.

“Scusami.” Disse, abbozzando un sorriso. “Sono patetico.”

“No, niente affatto.” Gli rispose Brock.

“E’ che sono entrato a fare il provino, solo che ero così agitato, e quando è partita la musica io boccheggiavo come un pesce lesso senza che uscisse alcun suono. Si sono comportati tutti in maniera molto amichevole con me lì dentro, ma non ce la farò mai, lo so per certo. Sono troppo teso, non riuscirò mai ad essere preso!” Il ragazzo tirò su col naso.

“Sono sicuro che puoi farcela, se ti impegni. Pensa di essere sotto la doccia e fai finta che davanti a te non ci siano quattro pezzi grossi, ma solo qualche spugna o bottiglietta di shampoo.”

I due ragazzi ridacchiarono, poi Brock aggiunse: “Che cosa dovevi cantare?”

“I’m Yours.” Disse il biondino.

“Ti andrebbe di… farla insieme? Se i quattro signori là dentro vogliono, naturalmente. Penso che potrebbe aiutarti a scioglierti un pochino.”

“Davvero faresti questo?” rispose il ragazzo sgranando gli occhi. “Insomma.. se io faccio schifo, la cosa danneggerà anche te…”

“Sono sicuro che non farai schifo. E poi, la stessa cosa vale per te… potrei fare schifo anche io.”

“Come fai a sapere che non farò schifo.?”

“Non hai la faccia di uno che fa schifo.” Rise Brock sistemandosi gli occhiali. “Neanche tu.” Rispose il ragazzo ridendo.

“Dai, andiamo.” Brock gli tese la mano per alzarsi, e il biondo la afferrò, tirandosi su.

“E’ un po’ strano, non trovi? Cioè… Non sappiamo nemmeno i nostri nomi, ci conosciamo da neanche due minuti e stiamo per condividere qualcosa che determinerà il nostro futuro.”

“Beh, a questo si può rimediare.” Rispose Brock sorridendo. “Io sono Brock.”

“Riker.” Rispose il ragazzo, sorridendo e guardandolo negli occhi.
 

Note di fine capitolo:
La canzone che canteranno nel prossimo capitolo è "I'm Yours" di quel grandissimo pezzo di gnocco  eccelso artista, Jason Mraz.
Speriamo che vi sia piaciuto questo prologo.
Il titolo della storia si riferisce ad un tweet tra i nostri due tesori, che ci ha fatto fantasticare per ore quindi.. :D
Al prossimo capitolo!
Linda e Ross. :)




Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla. ffMentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spallaMen

 

 

parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille. Appoggiò il volto tra le mani. Voleva morire!
Non sarebbe mai riuscito a cantare, quindi non avrebbe mai ottenuto la parte, quindi addio carriera da cantante!
Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla. pppparolleparole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille. Appoggiò il volto tra le mani. Voleva morire!
Non sarebbe mai riuscito a cantare, quindi non avrebbe mai ottenuto la parte, quindi addio carriera da cantante!
Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla. parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille. Appoggiò il volto tra le mani. Voleva morire!
Non sarebbe mai riuscito a cantare, quindi non avrebbe mai ottenuto la parte, quindi addio carriera da cantante!
Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla. parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille. Appoggiò il volto tra le mani. Voleva morire!
Non sarebbe mai riuscito a cantare, quindi non avrebbe mai ottenuto la parte, quindi addio carriera da cantante!
Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla. parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille. Appoggiò il volto tra le mani. Voleva morire!
Non sarebbe mai riuscito a cantare, quindi non avrebbe mai ottenuto la parte, quindi addio carriera da cantante!
Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla. parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille. Appoggiò il volto tra le mani. Voleva morire!
Non sarebbe mai riuscito a cantare, quindi non avrebbe mai ottenuto la parte, quindi addio carriera da cantante!
Mentre era assorto nei suoi pensieri qualcosa lo riportò alla realtà, sentì una voce e una mano che si poggiò delicatamente sulla sua spalla.  parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille.  parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille.  parole della canzone si confondevano nella sua mente fino a diventare un ricordo lontano.
‘Ehi calmo!’ Ryan si alzò per avvicinarsi al ragazzo, gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ‘Non immagini a quante persone sia capitato! Esci fuori per qualche minuto, appena ti sei calmato rientra’ Gli altri tre uomini annuirono sorridenti e lo accompagnarono fuori dalla porta.
Riker tornò a sedersi su una poltroncina, si sentiva un imbecille.         regf









 

  
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