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Autore: Clodie Swan    19/12/2011    4 recensioni
Questa è la mia prima ed unica ff su un attore.Decisamente diversa dalle altre che girano. Una storia che fa ridere e fa anche riflettere.
Robert Pattinson resta bloccato a Roma per 24 ore e decide di prendersi una giornata libera
per potersi svagare in giro per la città come un ragazzo normale.
Ma le cose non saranno tanto semplici...soprattutto quando la sua strada incrocia quella di Isabella una giovane giornalista costretta a scrivere un articolo su di lui. Quanti hanno amato le mie parodie su Twilight potranno apprezzare il modo in cui mi sono divertita a mettere nei guai il suo interprete.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze, questo è l'ultimo capitolo. Ci sarà l'epilogo che chiuderà la ff. Grazie e quante l'hanno seguita con affetto e per i complimenti ricevuti.

Corsa contro il tempo

Isabella
“Isabella, scusa ma non credo che se insisti a bussare si materializzerà qualcuno dentro casa. A quanto pare è uscito.” La spiegazione di Rebecca non fa una piega ma continuo ad insistere.
“Prova a chiamarlo sul cellulare, ieri ci ha dato il suo numero.” mi dice quella svitata porgendomi il cellulare.
“Ma non potevi dirmelo prima, scusa!” protesto premendo in fretta i tasti. Niente da fare: ce l’ha staccato. Cosa faccio adesso? Bé prima o poi Dado tornerà a casa. Quindi voglio provare a raggiungere Rob. “Corri Rebe, cerchiamo un taxi.”
Non appena usciamo ecco che se ne ferma uno davanti al portone. Che cos’è questa? Telepatia?
Dal taxi ne esce Anna tutta contenta.
“Ragazze vi sono venuta a prendere! Così andiamo all’areoporto. Rob sta partendo. Presto, abbiamo poco tempo.”
Non appena saliamo nella vettura l’autista si gira. E’ una ragazza che riconosco come la fan che ha assalito Rob.” Fortunella?” chiedo incredula.
“In persona, bellezza. E tu sei quella che mi ha mandato ad inseguire Kellan Lutz dentro un bar?
Peccato che non era Kellan, ma un turista tedesco.”
“Ehm..mi dispiace scusa...” balbetto confusa.
“E di che? Era un bel ragazzone anche quello. Qui non si butta niente. E poi come darti torto se volevi tenerti Rob tutto per te. Brava.”
“Veramente io non …” non faccio in tempo a rispondere che Fortunella parte a tavoletta.
“Allora che aspettiamo? Rob sta partendo. Pronte ragazze?”

Fortunella deve aver infranto tutte le norme stradali esistenti, investito tre vecchiette, perso tutti i punti della patente ma ci ha portato in tempo all’areoporto. Scendo ancora scombussolata e mi metto a correre. Dove sono i voli internazionali? Corro come non ho mai corso in vita mia chiedendomi come farò a trovare Rob ma appena volto l’angolo mi accorgo che non è così difficile. C’è un capannello di gente, con tremila fotografi, bodyguards e compagnia bella che non credo sia lì per caso. Ed eccolo! Nascosto da un cappellino e da un paio di occhiali da sole, con la barba che gli è ricresciuta, lui è lì che risponde alle domande con aria affabile. Mi faccio strada a spintoni e preso coraggio mi metto a strillare
“Rob!!!!!” Tutti si girano e mi guardano. Io mi faccio piccina piccina, sperando che non mi riconosca nessuno. Dopotutto sono diventata quasi famosa anche io. E nel momento in cui mi ritraggo, Rob mi vede e corre verso di me. Io sorrido e cerco le parole giuste. “Scusami” è tutto quello che mi viene in mente quando lui si avvicina e mi sorride. Come risposta lui mi abbraccia e mi stringe forte mentre la luce dei flash intorno a noi ci acceca. Ma non mi importa. Sono troppo contenta.
“Sei perdonata” mi dice Rob
sciogliendo l’abbraccio. “Wow. Certo che come perdoni tu...” gli dico arrossendo.”Sei davvero...” Sono a corto di aggettivi. Come definirlo? Dolce? Affettuoso? Strafigo?
“Rob senti, io non so come ringraziarti per ciò che hai fatto per me! Sei stato...” come descrivere il suo gesto? Generoso? Altruista? Semplicemente stupendo? Devo comprarmi un vocabolario, caspita!
“Isabella” dice Rob con dolcezza. “Non ho fatto nulla di speciale, tranne renderti giustizia. Io ero troppo arrabbiato e non ti ho dato tempo di darmi la tua versione dei fatti. Quando ho letto il tuo articolo ho capito che non eri la solita giornalista a caccia di scandali. Mi è piaciuto il modo in cui mi hai descritto ed avrei voluto che uscisse un articolo del genere che parlasse così di me. Farlo pubblicare è stato il minimo. Sono io che ringrazio te.”
Non riesco a capire che cosa mi stia succedendo. Per caso sono scoppiata a piangere tra le sue braccia? “Rob, dobbiamo andare.”dice qualcuno. No! Lo portano via!
“Dovresti fare una cosa” mi dice Rob prima di staccarsi. “Io darei una possibilità ad Edoardo. Credo proprio sia pazzo di te” mi bisbiglia all’orecchio per non farsi udire da nessuno.
Cosa?? Sono sicuramente sbiancata. “A presto, Bella” mi dice Rob dandomi un bacio in guancia. La sua barba corta mi punge leggermente la pelle.
Lui si allontana. Devo dirgli qualcosa prima che se ne vada.
“Rob, fattela la barba!” gli grido dietro. Lui si gira e ride prima di varcare ll cancello dell’imbarco.
I giornalisti lo rincorrono per un attimo ed io ne approfitto per svignarmela.
Certo, però, che potevo trovare qualcosa di meglio da dirgli.

Dopo il millesimo tentativo Edoardo mi risponde.
“Dove sei?” chiedo non appena lo sento dire “Pronto?”
“A casa...” balbetta confuso.
“Resta lì arrivo!” dico prima di rimettermi a correre verso il taxi. E’ tutta una corsa oggi. Avrò perso dieci chili come minimo. Fortunella riparte in quinta e mi riporta davanti al mio palazzo. Anna e Rebecca incrociano le dita per me. "Mi raccomando, ringrazialo per benino" mi gridano dietro.
"Chiedigli se ha un fratello" aggiunge Fortunella che ha saputo quanto sia figo Edoardo.
Faccio i gradini due a due fino alla sua porta e suono appoggiandomi praticamente sul campanello.
Quando Dado mi apre sembra sorpreso. “ Da dove vieni?”
“Dall’aeroporto”rispondo con l'affanno.
“E sei venuta direttamente qui?”chiede stupito.
“Certo! Dove dovevo andare?”
"Non so... per esempio a casa a rispondere alle tremila offerte di lavoro che hai ricevuto? A quanto dicono le ragazze il mondo intero ha bussato alla tua porta.”
“Il mondo intero non mi si è filato fino a ieri."dico risoluta "Può aspettare ancora un giorno. E c’era qualcuno che aspettava da più tempo...” pronuncio le ultime parole arrossendo. Lui mi regala un sorriso raggiante che mi fa arrossire ancora di più. Mamma, ma quanto è carino Edoardo! Perchè non l’ho notato prima? Devo farmi vedere dall’oculista.
“Vuoi entrare?” mi propone Dado, deglutendo a fatica.

“Certo” dico felice.
Il mondo può proprio aspettare fino a domani.
  
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