L’aveva uccisa.
L’aveva uccisa nonostante l’avessi supplicato di non farlo.
Cosa mi rimane ora senza la mia unica ragione di vita, senza la donna che da sempre amo?

Aveva dannatamente ragione, Lily, quando mi diceva che le persone che frequentavo non erano raccomandabili, quando mi chiedeva di non andare con loro, quando mi supplicava di uscire dal giro e quando, infine, mi aveva dato dello stronzo perchè l’avevo chiamata “schifosa mezzosangue”.
Quanto darei per tornare indietro e riuscire a proteggerla dall’Oscuro Signore o semplicemente per dirle ciò che non le ho mai detto...

Quante volte mi ero riproprosto di dirglielo? Quante volte avrei voluto tenerla stretta fra le mie braccia e baciarla dolcemente? Troppe.

Se solo non ci fosse stato quel Potter con la sua bella compagnia sarebbe stato tutto diverso: io e Lily ci saremmo sposati, ma soprattutto lei sarebbe viva. La verità, però, è fredda e crudele: se è successo quel che è successo è soprattutto colpa mia...MIA!

Vorrei uccidermi, dovrei per tutto il male che ho causato, ma Silente mi ha fatto giurare di proteggere suo figlio. Mi ha detto che ha i suoi stessi occhi di quel verde così intenso...verde come la speranza, ed effettivamente quel piccolo bambino l'ha all’intero mondo magico. Ha portato la felicità quando noi tutti pensavamo che quell’emozione non l’avremmo mai più provata, ma io, tuttavia, non riesco ad esserlo in questo momento.

Mi basterebbe saperla al sicuro, anche se tra le grinfie di quel Potter, ma se n’è andata, per sempre, e il mio cuore non sa se riuscirà mai a reggere tutto questo dolore, ma devo resistere, per lui: Harry.

Mi alzo dalla tomba della mia amata e poso sulla sua lapide un unico giglio bianco, il suo preferito, e nel farlo accarezzo il marmo bianco.

Mi giro velocemente e sto per andarmene, ma qualcosa, una forza invisibile forse, mi fa voltare di nuovo.