Christmas. Where is Santa?

 

« Sta per arrivare il Natale! »

Ormai è diventata una fissazione, per lei.

Maka non sembra più la stessa da giorni, e anche gli altri sono cambiati.

Nei loro occhi leggi una gioia malsana, fittizia.

Sai bene che si tratta di una maschera, tanto bella quanto fragile.

Passerà Dicembre e lei cadrà sull'asfalto, frantumandosi in tanti piccoli pezzi bianchi.

Si confonderà con la neve, finché anche quest'ultima sparirà senza lasciar traccia.

 

« Cosa posso regalare a Crona? »

La senti mormorare e sorridi, anche se non t'importa.

L'unica cosa che vorresti è una nuova vita, e lei non può certo regalartela.

Nessuno può farlo, nemmeno tu.

 

Scende la pioggia, la Shibusen riecheggia di allegre canzoni.

L'aria di festa non riesce a scalfire la tristezza in cui ti sei confinata.

 

Le strade brillano di luci intermittenti.

Intermittenti come la sua voce, che si accende e si spegne nella tua testa.

« Un regalo, un regalo per Crona » dice.

Non vedi l'ora che sia Natale, nonostante tutto.

 

In giro si chiacchiera di un vecchio uomo dalla lunga barba.

« Babbo Natale » lo chiama Maka.

Lei dice che vive al Polo Nord e che porta i regali ai bravi bambini.

Tu non sei una brava bambina, Crona.

Tu hai fatto del male a tante persone, compresa te stessa.

Tu hai ucciso, hai spezzato vite, hai strappato anime, hai infranto sogni.

L'unica cosa che meriti è la morte.

 

Ecco, è arrivata la fatidica notte.

Sei chiusa in casa, la finestra è spalancata su una coltre bianca.

L'albero, mezzo rotto, pende verso sinistra.

« Ma è asimmetrico! » Ha commentato lui.

Avresti voluto sfasciare tutto.

 

Maka ti ha aiutato con le luci, poco prima che piovesse ancora.

Solo che alcune si sono fulminate non appena è uscita.

Sei rimasta sola con un mucchio di robaccia inutile.

E fa sempre più freddo.

 

Dov'è Babbo Natale?

Lo aspetti da ore, ormai, nonostante tu sappia che si tratta di una leggenda.

Eppure un po' ci credi.

In un mondo di maghi e streghe, di armi e meister, tutto è possibile.

O forse no.

 

Piove sui tuoi abiti scuri, su quelle coperte.

Cade pioggia salata da grandi occhi spenti. I tuoi.

Il monte di regali non ti consola.

 

Corri in cucina, cerchi un coltello.

La lama affilata e fredda è una leggera carezza, che subito brucia.

Il sangue cola sul pavimento.

Non è rosso, e immediatamente ti senti più triste.

Il nero non s'intona alle decorazioni.

 

Sei a terra, e aspetti Babbo Natale.

Sai che sta arrivando a portarti il suo regalo: la morte.

Era quello che segretamente gli avevi chiesto, no?

Ecco, non distingui più i contorni delle cose, tutto è sbiadito, perfino i ricordi.

Poi la porta si spalanca, e tu non sei più sola.

 

Apri gli occhi; intorno a te è tutto bianco.

Qualcuno si è addormentato al tuo fianco: capelli biondi, pelle chiara, cappotto nero.

« Maka! »

Apre gli occhi, e tutto ha di nuovo un senso.

« Mi dispiace. Volevo solo avere un felice Natale! »
In quel sorriso, in quegli occhi verdi, hai trovato ciò che bramavi.

Un'amica.

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- Il mio stupido Angolino Nero

Salve! Lo so, devo aggiornare l'altra fanfiction, ma ora ero ispirata e... be', ecco una shot a tema natalizio!
Oddio, proprio natalizio no, ma è ambientata in quei giorni... e finisce bene! Ha un lieto fine!
Questo non conta niente per voi?
A parte lo sclero: grazie a chiunque abbia perso tempo leggendo e a chiunque decida di recensire.
Questa fanfiction è dedicata a tutti quelli che ancora riescono a sentire lo spirito del Natale.
Spero vi sia piaciuta. Alla prossima!