Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ma89vi    20/12/2011    4 recensioni
"Perchè l'hai fatto?
Perchè hai tradito la mia fiducia?"
Mamoru non gliela aveva semplicemente portata via. Si era preso tutto di lei: il suo corpo, il suo cuore... la sua anima.
E lui non era stato capace di impedirglielo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 12: confessioni.

“Tutto ok Usa? Ho fatto qualcosa di sbagliato?”

Seiya osservava la sua ragazza sorpreso della sua reazione. Non credeva ai suoi occhi. Lei l’aveva appena rifiutato. Anzi, disprezzato. Leggeva una sorta di disgusto nei suoi occhi.

“No non sei tu il problema... sono io! Non ci riesco scusami.”, gli confessò la biondina rivestendosi velocemente. Si vergognava peggio di una ladra. Era stato sbagliato comportarsi in quel modo.

“Ma Usagi... me l’hai praticamente suggerito tu di provarci!”, si giustificò il ragazzo col codino, mentre indossava la maglia tolta precedentemente.

Usagi lo guardava come un cagnolino bastonato. Si sentiva in colpa perché oltre ad illudere lui si era presa gioco anche di sé stessa. Aveva pensato a Mamoru anche in “quei” momenti con Seiya e questo era un problema.

La situazione le stava sfuggendo di mano.

“Hai ragione, ma non sono ancora pronta.”, gli disse sbuffando. L’aria che tirava nella stanza era davvero pesante e lei stava iniziando ad innervosirsi.

“Tranquilla Usa! Ci riproveremo quanto sarà giunto il momento giusto!”, la consolò Seiya, rasserenandola.

“Ora ti accompagno a casa!”, concluse, con uno dei suoi sorrisi migliori, facendo arrossire la giovane.

“Usagi sei una stupida! Come puoi rifiutare un ragazzo così dolce e comprensivo? Sei una stupida, stupida, stupida! Perché pensi a Mamoru? Seiya ha tutto in più di lui!”, continuava a ripetersi mentalmente, maledicendosi.

“Grazie Seiya!”, gli pronunciò con gratitudine per volerla accompagnare a casa nonostante tutto. Gli diede un bacio e si avviarono.

Il tragitto per arrivare alla abitazione dei Tsukino sembrava essere infinito: entrambi i ragazzi erano imbarazzati e il silenzio creava una situazione ancora più tesa.

“Devo fare qualcosa per rompere il ghiaccio!”, pensò Usagi, ma mentre si apprestava a dire una qualsiasi cosa, Seiya la precedette.

“Usa ti aspetterò per sempre!”, le disse con la solita genuinità che lo contraddistingueva.

Le sue parole scaldarono il cuore alla biondina. Lo abbracciò teneramente.

“Lo so Seiya!”, gli sussurrò dolcemente, facendolo arrossire.

“Grazie per avermi accompagnata!”, continuò non appena arrivarono davanti la sua villetta. Lo salutò con un bacio sulla guancia ed entrò velocemente in casa.

“Così non va!”, gridò istericamente. “Devo parlarne con qualcuno!”

Alzò la cornetta del telefono e compose un numero.

“Pronto Mako? Sono io.”

 

Strade di Tokyo.

Qualcuno camminava nel buio della sera. Mamoru era lì che lentamente si trascinava verso il suo appartamento. Aveva gli occhi nel vuoto e pensava alla sua Usagi nelle braccia del suo migliore amico.

Certo era normale perché dopotutto LORO erano fidanzati.

Non c’era nulla da fare. Era così e lui doveva farsene una ragione. Sospirò facendosi cullare dal vento. Chiuse gli occhi per assaporare ogni singola sensazione che quella brezza gli stava donando. Era talmente concentrato a lasciarsi cullare da quell’atmosfera che non si accorse che una voce lo stava chiamando.

“Mamo? Cosa stai facendo?”, gli domandò il suo caro amico Motoki, sorridendogli appena.

“Ehi ciao Motoki! Che sorpresa vederti. Io.. beh stavo tornando a casa!”, gli rispose sofferente.

“Hai una brutta cera, amico! Sicuro di stare bene?”, continuò il ragazzo della sala giochi, toccandogli la fronte.

“Sì... no...in realtà non lo so...”, confessò il bel medico che emanava un aura negativa.

“Senti, vieni a casa mia... ti faccio preparare qualcosa di caldo da Mako e mi racconti cosa ti preoccupa. Guarda che ti conosco come le mie tasche!”, gli disse facendogli l’occhiolino e dandogli una pacca amichevole sulla spalla.

Mamoru lo ringraziò, accettando il suo invito. Aveva proprio bisogno di confidarsi con qualcuno. E Motoki era la persona più indicata.

 

Casa di Motoki e Makoto.

“Pronto Mako?”, disse una voce dall’altra parte della cornetta.

“Ciao Usa! Come stai?, le rispose Makoto mentre preparava la cena per il suo Motoki. Si trovava nella piccola ma confortevole cucina del loro appartamento. I mobili erano color rosa antico, donando un tocco di eleganza al piccolo ambiente.

“Bene, ma ho un problema. E anche grosso.”, gli sparò subito la biondina.

“Come hai un problema? Sei incinta per caso?”, le rispose la mora, prendendola in giro.

“Ma cosa vai a pensare! Ma se io e Seiya ancora lo facciamo! Pensa che oggi ci abbiamo provato, ma...”

“Come ci avete provato? E quindi?”, la interruppe Mako, curiosa di sapere i dettagli.

“E quindi niente! Non ce l’ho fatta.”, le confessò francamente.

“Ma come? Che stupida che sei! Seiya è così un bel ragazzo!”, la ammonì l’amica.

“Lo so, sono consapevole. Il problema è che ultimamente sto pensando a un'altra persona.”, disse la biondina respirando profondamente e pronta a svuotare il sacco.

“Come un’altra persona? Ma sei pazza Usa? Cosa ti viene in mente???”, la sgridò arrabbiata Makoto.

“Non dipende da me cara!”, si cercò di giustificare la ragazza con i codini.

“Insomma si può sapere chi è costui che ti manda così in crisi?”, la stuzzicò la mora.

“Beh... si tratta di Mamoru.”, la buttò lì Usagi.

Ci furono pochi secondi di silenzio. Poi Makoto riprese, sussurrando:

“Forse ho capito male.”

“No hai capito benissimo, credimi.”, le confermò l’amica.

“Usagi ma...ma... ma sei uscita completamente fuori di senno, vero? Dico, ma sei impazzita? Sai chi è Mamoru? È il migliore amico di Seiya! Ti rendi conto che è una catastrofe?”, le urlò, spaccandole quasi i timpani.

“Lo so Mako. Ma che ci posso fare? Mi attrae e non solo fisicamente.”, le confidò, sospirando.

“Usagi, ma ti sei innamorata di lui?”, le chiese preoccupata la ragazza con la coda di cavallo ,mentre pelava una patata.

“Non lo so Mako. Fatto sta che sto cercando in tutti i modi di non pensarci. Ci tengo tantissimo a Seiya e non voglio farlo soffrire.”

“Giusta osservazione!”, esclamò Makoto che intanto metteva a bollire le patate per il timballo che aveva in mente di preparare.

“Solo che è complicato non pensare a Mamoru. Dico, ma l’hai visto?”

“Sì, certo. Lo conosco da prima di te. È un figo pazzesco, lo so. Certo, il mio Motoki è meglio, ma Mamoru non scherza mica. Ma scusa cosa significa? Anche Seiya è bellissimo.”

“Hai ragione, ma vedi Mamoru...”

“E basta Usa! Dacci un taglio!”, la fermò la ragazza dagli occhi verdi, leggermente infastidita.

“Tu stai con Seiya. S-E-I-Y-A! Hai compreso?”, le fece ricordare.

“Lo so, ma dal giorno della dichiarazione e anche da prima, Mamoru non fa che comparirmi nella mente! Non lo faccio apposta...”

“Altolà, riavvolgi il nastro! Chi ti ha dichiarato cosa?”, chiese la donna, mettendosi seduta per non svenire.

“Beh, Mamoru non solo mi ha confessato di essersi innamorato di me, ma ci siamo anche baciati due volte!”

A quelle parole, Makoto impallidì.

“C-c-cosa?”

“Ti prego Mako non fare così!”, le disse una Usagi disperata, avendo inteso lo stato in cui doveva trovarsi l’amica.

“USAAAAAAAAAA!!!”, urlò nuovamente Makoto sconvolta.

“M-ma non può essere! Mamoru è impazzito! Non può fare questo a Seiya! Non per qualcosa, ma non si fanno queste cose! Oddio Usa!”, le disse tutto d’un fiato, non riuscendo a fermarsi.

“Calmati Mako, ti prego! Hai ragione tu, ma è successo! Pensa a me.. che dovrei fare? Come mi dovrò comportare con Mamoru d’ora in poi? E con Seiya? Non sai come mi sento in colpa nei suoi confronti!”

“Ti capisco Usa, ma la cosa che mi hai appena rivelato mi ha sconvolto... secondo me devi....”

Dlin dlon!

“Scusa un attimo Usa! Hanno suonato alla porta! Sarà Motoki!”, le disse, mettendola in attesa, avanzando verso la porta di casa non proprio in condizioni ottimali. Mamoru innamorato di Usagi, Usagi forse innamorata di Mamoru e in mezzo il povero Seiya, fidanzato di lei e amico di lui. Era davvero un bel guaio!

Mentre la ragazza rifletteva su ciò, aprì la porta e quasi non le venne un colpo!

“Buonasera Makoto!”, la salutò cortesemente Mamoru.

“Scusa amore se ho suonato, ma non trovavo le chiavi di casa. Per fortuna ho trovato il portone aperto! Comunque, ho incontrato Mamoru e l’ho invitato a cena da noi, se non ti dispiace!”, le disse Motoki, baciandola dolcemente.

“No figurati. Prego Mamoru accomodati.”, lo invitò Makoto, ancora sotto shock. Ora lo era ancor di più. Non poteva reggere quelle emozioni tutte insieme.

“Vi preparo subito qualcosa! Andate in soggiorno intanto!”, continuò avanzando di corsa in cucina, dove aveva lasciato Usagi in attesa dall’altra parte del telefono.

“Usa! C’è Mamoru!”

“Come Mamoru?”, chiese conferma la ragazza, dopo che il suo cuore smise di fare le capriole senza che lei potesse controllarlo.

“Sì proprio lui! Pare che Motoki l’abbia incontrato per caso e abbia deciso di farlo venire a cena da noi!”, le spiegò la cuoca.

“Tienilo d’occhio Mako!”, si raccomandò la biondina.

“Certo, ma non lo faccio perché me lo dici tu! Tu devi pensare a Seiya! Ora vado a cercare di continuare a cucinare... se ci riesco! Mannaggia a te Usa-chan! Ti richiamo!”, concluse la mora, riattaccando.

 

Soggiorno di casa di Mako e Motoki.

“Prego Mamo, fai come se fossi a casa tua!”, gli disse Motoki, con i suoi soliti modi gentili.

“Grazie Motoki!”, rispose cordialmente Mamoru rapito dalla bellezza del luogo. I comodi e accoglienti divani color pelle facevano da contorno a un ambiente circondato da mobili color nocciola, una tv ultima generazione e a pareti contorniate di tele suggestive.

“È molto bello qui. Complimenti!”

“Mi fa piacere che sia di tuo gradimento, Mamo!”

Motoki era contento di avere Mamoru a cena quella sera da loro. Non si erano visti per tanto tempo. Forse troppo. E questa era l’occasione giusta per stare insieme. Soprattutto, se l’amico avesse avuto qualche problema, l’avrebbe aiutato volentieri.

“Allora Mamo cosa ti attanaglia?, gli chiese il biondo.

“Ehm... forse è meglio se ci sediamo prima.”, gli disse il dottore. Quello che gli stava per rivelare l’avrebbe scioccato. E non poco.

Motoki era visibilmente preoccupato.

“Dai non fare quella faccia!”, esclamò Mamoru, cercando in qualche modo di rassicurare il ragazzo.

“Beh, se mi dici di sedermi con quel tono è ovvio che mi metto pensiero! Allora vuoi spiegarmi?”, chiese curioso il ragazzo della sala giochi.

“La cosa che ti voglio confessare è molto semplice: mi sono innamorato di una ragazza.”

A quelle parole, Motoki sorrise.

“Che bella notizia, Mamo! Di cosa ti tormenti allora?”, domandò stupito.

Beh, doveva dirgli che la ragazza in questione era Usagi. Magari glielo avrebbe detto dopo. O glielo avrebbe fatto capire. Per non sconvolgerlo, si intende. Motoki era molto sensibile, d’altronde.

“Il problema è che lei è fidanzata con una persona che conosco. Se penso che in questo momento si sta concedendo a lui per la prima volta mi sento male!”, gli rivelò tutto d’un fiato.

Motoki sembrava non seguirlo.

“Scusa Mamo, come fai a sapere tutte queste cose di questa ragazza?”, domandò interrogativo.

“Lo so perché conosco, anzi conosciamo il suo fidanzato!”

“Cosa significa conosciamo...?”

Motoki stava impallidendo. Forse iniziava a focalizzare chi fosse la persona in questione.

“Mamo...”

Si fermò un attimo.

“Mamo... non sarà mica...”

“Beh è inutile girarci intorno. Sì, hai capito bene! Mi sono innamorato di Usagi!”, continuò il medico freddamente.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAh!!!!!!!!!!!!!!!!”, urlò il biondo cadendo dal divano e facendo piombare di corsa in soggiorno una Makoto spaventata.

“Mamoru! Che è successo?”, domandò la ragazza all’uomo.

“Niente Mako, tranquilla! Torna pure in cucina...qua ci penso io!”, le disse, convincendola poco, ma rasserenandola.

Tirò un sospiro di sollievo quando la vide ritornare in cucina.

“Mamo ma sei pazzo? È la ragazza di Seiya!”, cominciò a dire Motoki, ripresosi un poco e alzandosi da terra.

“Lo so, ma io la amo! Dal primo momento che l’ho vista, non faccio altro che pensare a lei! Ho perso la testa Motoki! Glielo ho pure confessato e addirittura l’ho baciata per ben due volte!”, continuava Mamoru mettendosi in piedi e iniziando a camminare nervosamente.

Motoki era rimasto senza parole. Per un attimo aveva perso lucidità.

“Cosa hai intenzione di fare?”, chiese arrivando dritto al punto.

“Non lo so, amico. Me lo sono ripetuto almeno un centinaio di volte. So di fare del male a Seiya e mi maledico per questo. Sto male sapendo di poterlo ferire. Ma non riesco a non pensare a lei. Non riesco a non amarla.”, rivelò il dottore.

Motoki ascoltò attento l’amico.

Poi gli consigliò:

“Devi dimenticarla, Mamo. Per il suo, per il tuo e soprattutto per il bene di Seiya.”

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ma89vi