Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: 1rebeccam    20/12/2011    2 recensioni
Si sveglia di soprassalto completamente sudato e con il respiro affannato, si controlla le mani, atterrito che possano essere realmente sporche di sangue, deglutisce. Si guarda attorno e si ritrova nel silenzio e nel tepore accogliente della sua camera da letto.
La cicatrice che ha al centro del torace, proprio sotto l’incavatura delle costole, è poco più di 4 cm, ma a lui sembra una voragine.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Semir & Ben: Due mattacchioni amici per la pelle!'
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...“Se non ci fosse la scadenza di mezzo avrei rinviato quest’udienza di giorni,
anche di settimane se necessario, ma non posso. Oggi è l’ultimo giorno.
Signor Cox questa corte concede ancora 30 minuti, poi darò inizio all’udienza!”...





 

P A U R A
*
"Ho detto una Bugia!"
*
9 Capitolo

 


 



Kim Kruger forza il lucchetto che chiude la porta di una stanza piena di tubi e fili, una cabina elettrica. E’ una stanza enorme e completamente buia, visto che le finestre sono coperte da pannelli scuri, ma in fondo nota la luce di una piccola lampada, si avvicina piano con la pistola in pugno.  Aida è coricata su un materasso lercio e per un attimo le si ferma il cuore, perché non riesce a capire se respira o no. La guarda più da vicino, fa un sospiro. La piccola sta solo dormendo, vicino al materasso c’è una vecchia culla. E’ evidente che il piano iniziale era rapire anche le neonate. Si avvicina ad Aida, la tocca dolcemente e lei, mentre apre gli occhi sussurra quasi automaticamente… “Mamma…mammina!”
Il commissario le fa segno col dito di non parlare a voce alta.
“Sai chi sono? Mi riconosci?”
Aida si stropiccia gli occhi, sorride e sussurra. “Siiii…sei il capo!”
La Kruger ricambia il sorriso. “Si, sono il capo…stai bene?”
“Sto bene…c’è anche lo zio Ben?”
“Si, sta cercando il tuo papà. Sai dirmi quante persone vi hanno fatto la guardia?”
“Ci sono due uomini cattivi.” Riproduce il numero 2 con le dita della sua manina.
“Brava…ora vieni con me, ma non facciamo rumore.”
Il commissario contatta Ben alla trasmittente.
“Ho trovato Aida…sta bene!”
“Grazie a Dio! Io sto per entrare.”
Semir riprende conoscenza e Sly gli punta addosso la pistola.
“Anche se il tuo amico fosse qui, ormai è tardi. Non ti salverà, è arrivato il momento di dirci addio.”
Carica l’arma e Semir continua a guardarlo dritto negli occhi…
BBBAAAMMM!!! Una spranga di ferro si abbatte sulla sua testa e lui finisce a terra tramortito.
Semir sgrana gli occhi per la sorpresa e la paura, soprattutto perché si trova davanti un tizio mai visto!
Quello si avvicina e gli toglie il bavaglio. “Accidenti…l’ho atterrato davvero!”
“Ma tu chi diavolo sei?”
“Sono il fotografo, Hans Pauffer, piacere di conoscerla!”
Semir lo guarda sempre più sconcertato. “Il fotografo?! Quale fotografo?”
“Quello che ha scattato le foto a casa di  Jager!”
Semir lo afferra per il collo con la mano libera e lo atterra.
“Brutto schifoso, tu hai fotografato le bambine? Sei d’accordo con loro!”
Ben entra con la pistola spianata e resta un attimo interdetto quando vede Semir stringere Pauffer alla gola, si avvicina.
“Lascialo Semir, così lo soffochi!”
“E’ il fotografo!”
“Lo so chi è, lascialo porca miseria, lo stai uccidendo. Lascialo!”
Semir lascia la presa guardando il collega come fosse un extra terrestre, mentre Ben aiuta Pauffer ad alzarsi. “Tutto a posto?!”
Pauffer annuisce tenendosi la gola con la mano.
Si avvicina a Sly e lo ammanetta. “Cavolo che bernoccolo! Sei stato tu? Complimenti! Ma che ci fai qui?”
“E’ un po’ che vi sto dietro, mi sono detto che potevo esservi di aiuto, visto che non avevate i rinforzi con voi.”
Ben gli sorride e Semir si innervosisce.
“Che dici mi liberi? Poi mi spieghi come mai voi due siete pappa e ciccia!”
Ben cerca nelle tasche di Sly e trova la chiave, apre il lucchetto della catena e lo libera.
“Aida…l’hanno portata via qualche ora fa. Dice preoccupato Semir. Deve essere su questo stesso piano, la sentivo piangere.”
“Tranquillo, sta bene. La Kruger l’ha già trovata!”
Semir sospira.
“Grazie al cielo! Oh…non credevo che lo avrei mai detto, ma lo sai che ti voglio un mondo di bene?” Abbraccia il collega, quasi stritolandolo.
“Si…si…lascia perdere, che l’amico Pauffer qui potrebbe pensare male!”
“L’amico?! Ma che…”
“Beh…per ora sappi solo che ci possiamo fidare di lui, poi ti spiego!”
“Poi quando? Forse non ti è chiaro che lui è il fotografo!”
Sbotta ancora Semir sempre più confuso e arrabbiato.
“Si…e fa anche delle belle foto, vogliamo restare sull’argomento ancora per molto o vediamo di sbrigarci visto che è tardi!?
Quante sentinelle ci sono Semir?”
“Sono solo due, almeno qui ce ne sono stati solo due. Fa segno verso Sly. Fuori gioco lui, rimane solo il simpaticone di Moch.”
Semir guarda verso la porta e vede il commissario con Aida in braccio, ma la gioia sul suo viso svanisce immediatamente. Dietro di loro Moch le tiene sotto tiro.
“Gettate le armi o le uccido.”
Ben punta la pistola contro di lui.
“Lo sai che ormai è finita!”
“Io me ne vado via da qui, con la bambina.”
Strappa Aida dalle braccia del commissario, ma lei lo colpisce con una ginocchiata e lui molla la presa scappando dalla finestra.
Semir gli corre subito dietro.
“Capo resti con Aida e tenga d’occhio anche l’amico fotografooo!”
Scendono di corsa dalla scala esterna al palazzo, Moch corre come un dannato e Semir dietro di lui sembra avere recuperato tutte le forze. Ben invece resta indietro. Ha ancora l’affanno. Corrono a perdifiato e ad un certo punto si ritrovano in un vicolo con a lato una serie di garage.
“Deve essere dentro uno di quei box.” Grida Semir e senza pensarci due volte si dirige da quella parte “Coprimi!”  dice a Ben e va avanti…
“Semir, aspetta!”
Ben si guarda attorno, è impietrito, la testa comincia a fare degli strani giri.
Santo cielo…l’incubo…sono dentro al mio incubo! E’ lo stesso vicolo…e Semir…
Ha la bocca così secca che non riesce nemmeno a deglutire!
Semir sta controllando i box uno per uno. Ben lo guarda con gli occhi sbarrati e l’incubo va avanti esattamente come tutte le volte che lo ha sognato. Moch esce alle sue spalle e Semir non se ne accorge. Gli punta la pistola alla schiena.
Lui osserva dal fondo del vicolo senza riuscire a muoversi.
Ossignore Semir!!!
La testa continua a girare…lo sparo gli rimbomba nelle orecchie e Semir cade giù.
Respira profondamente e scuote la testa. Guarda ancora verso il fondo del vicolo, la scena è solo nel suo cervello.
Ok Ben, sta calmo, è solo un incubo…non è reale…
Ma una vocina dentro le sue orecchie gli dice che diventerà reale se non fa subito qualcosa.
Moch carica la pistola.
“…SEMIR!!!” Sente lo sparo…
Semir si gira di colpo e vede Moch a terra con un foro alla spalla sinistra. Lo disarma e guarda verso Ben che è rimasto fermo al suo posto con la pistola ancora puntata, senza rendersi conto che lo sparo proveniva dalla sua pistola.
L’incubo è finalmente arrivato alla fine e il suo migliore amico, il suo collega  respira ancora…
Semir solleva Moch, lo sbatte contro il muro e comincia a colpirlo allo stomaco.
Un pugno…“Così tu volevi uccidere Aida…Bravo!”
Un altro pugno… “Che fai non ridi più adesso?”
Un altro pugno… “Perchè non ti fai ancora 4 risate?!”
Ben si avvicina e gli mette davanti alla faccia un paio di manette. “Semir!”
“Sese…ho capito può bastare! Volevo solo sfogarmi un po’! Sai il simpaticone aveva intenzione di fare del male a mia figlia.”
Lo ammanetta e lo lascia cadere a terra. Guarda Ben, gli occhi fissi su Moch, la pistola in mano lasciata andare lungo il fianco. Sembra  davvero sfinito! Gli mette la mano sulla spalla.
“Non mi sei sembrato esattamente bloccato, statico, marmorizzato, fisso, impaurito, incapace di agire…”
Ben lo blocca.
“OK, ok, ho capito. Sono ancora capace di fare il poliziotto, magari non mi dimetto!”
“Papà…papuccio…” Aida gli corre incontro e gli salta addosso, Semir la stringe fortissimo. “Amore mio…vita mia!”
“Zio Ben…” e salta addoso anche a lui che l’abbraccia forte.
“Non mi stringere così forte, sennò mi stritoli. Lo sapevo che stavi arrivando!”
“Scusami Principessa, sono solo contento che sei tra le mie braccia!”
“Ho detto di non stringere, zio Ben, ma puoi ancora abbracciarmi.”
Guarda Moch seduto a terra tutto dolorante e con le manette ai polsi.
“Te lo avevo detto che ti avrebbero messo in punizione, non dovresti essere così cattivo!”
Semir bacia la sua piccola.
“Ahhh…la mia eroina!”
Aida si rivolge alla Kruger.
“Ehi capo, sono stati bravi il mio papà e lo zio Ben?!”
“Bravissimi!” e scoppiano tutti a ridere…
Aida mette il braccio attorno al collo di Ben e si avvicina al suo orecchio.
“Devo dirti una cosa zio Ben. Ho detto una bugia! Non è vero che non ho avuto paura, un pochino ce l’ho avuta!”
Ben la guarda e si avvicina a sua volta all’orecchio della bambina.
“Vuoi sapere un segreto? Anch’io ho avuto paura…e anche tanta!”
Mette l’altro braccio attorno al collo del suo papà e abbraccia insieme i suoi due eroi!
“Jager, sono le 8.55…”
Li interrompe la Kruger.
“Capo porti Aida a casa. Che dici socio, facciamo ancora in tempo a togliere Hoffman dalla circolazione?”
Semir è già in auto.
“Che stai aspettando che ti portino l’aperitivo? Sali!” 


Continua...


Angolo di Rebecca:

Li hanno trovati :)))
E sono sani e salvi, l'incubo è finito bene e Aida è l'eroina della storia.
Perciò si suppone che il prossimo capotolo, sarà l'ultimo?
NNNNaaaaaahhhh!!!
Non è ancora finita!

 

  
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