A JayBree, che mi ha fatto amare questa coppia.
Buon Compleanno!

Goodbye my Lover

“You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.”
(James Blunt – Goodbye my lover)

Era in piedi davanti a me e mi guardava torcendosi le mani.
Era palesemente a disagio, come non la vedevo da molti anni.

“C'è qualcosa che non va?” chiesi avvicinandomi a lei e cercando i suoi occhi, ma lei scosse la testa.

“E allora cos'è quella faccia?”

“Harry, tu sei sempre stato molto importante per me...” cominciò guardandomi incerta, e io le sorrisi.

Non eravamo mai stati molto bravi con le parole, ma il nostro rapporto ci piaceva così. Sapevamo di volerci bene e non sentivamo il bisogno di ripetercelo in continuazione.
E allora perché in quel momento mi sentii l'uomo più felice della terra?

“...per questo volevo essere io a dirtelo.” Hermione distolse lo sguardo dal mio e lo puntò a terra per un istante, poi tornò a guardarmi.

“Io e Ron ci sposeremo tra qualche mese.” disse arrossendo.

Mi lanciai verso di lei e la abbracciai stretta, così come non avevamo mai fatto.

“Sono contento!” le dissi in un orecchio, mentre i suoi capelli mi solleticavano il naso, e mi stupii di come la mia voce suonasse strana.

Probabilmente lo slancio che avevo avuto nell'abbracciarla voleva mascherare quello che davvero provavo.

Ma cosa provavo veramente?
Perché non ero felice per lei e per il mio amico?

Inspirai il suo profumo e la lasciai andare, stampandomi sulla faccia un sorriso poco convincente.

“Harry...” cominciò, ma io la interruppi.

“E' una notizia fantastica, Hermione. Congratulazioni!” la mia voce suonava sempre più falsa, come se appartenesse a qualcun altro, e a lei questo non sfuggì. “Devi dirlo a Ginny, ne sarà felicissima.” aggiunsi prima che lei potesse parlare di nuovo.

Richiuse la bocca e mi guardò sconcertata per un attimo, poi mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò evitando di nuovo il mio sguardo.
In quel momento, mentre il calore delle sue labbra lasciava il mio viso, sentii che qualcosa si stava rompendo dentro me.

*

Il momento in cui, la mattina, ti stai per svegliare è uno dei più particolari della giornata;
hai gli occhi ancora chiusi, ma la mente comincia ad attivarsi e ad analizzare i rumori e i profumi che ti circondano.
La mattina, quando sei in questo stato, non devi pensare a nulla, non provi dolore, gioia, o tristezza, ma sei calmo, sospeso, e leggero.

“Harry, muoviti! Siamo in ritardo!”

La mattina, nemmeno la voce di tua moglie ti riscuote da quel torpore accogliente, e un grugnito è tutto ciò che puoi darle in risposta

“Oggi i tuoi migliori amici si sposano, vuoi alzarti dal letto?”

La voce di tua moglie non ti riscuote, ma il significato delle sue parole ti annienta e ti fa sbarrare gli occhi.

Mi metto a sedere lentamente, stropicciandomi il viso e cercando gli occhiali sul comodino.

“Mamma non ci perdonerà mai se arriviamo in ritardo, sono mesi che sta organizzando questo matrimonio. Papà ha invitato mezzo Ministero, anche se Ron e Hermione volevano fare una cosa intima, e a quanto pare gli invitati saranno un centinaio...”

Ginny continua a parlare senza sosta mentre si veste, mentre io provo la familiare sensazione di qualcosa che si spezza nel mio petto.

“...e se vuoi fare colazione ti ho lasciato qualcosa sul tavolo della cucina.”

“Non ho fame.” riesco a mugugnare, ma il brontolio del mio stomaco mi tradisce e lei si gira a guardarmi alzando un sopracciglio.

“Si può sapere che ti prende?” chiede con uno sguardo inquisitore.

“Non mi sento molto bene, credo che resterò a casa.”

Forse in fondo non è una cattiva idea.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, no?
Almeno il ricordo di questa giornata non mi perseguiterà nel sonno per il resto della mia vita.
Perché ormai l'ho capito: io non voglio che Hermione si sposi.

“Ma cosa ti salta in mente? Non te lo perdonerebbero mai, non puoi non condividere con loro questo momento!” Ginny è decisamente sconvolta dalle mie parole, ma ha ragione.

Come potrei convivere con la sensazione di essere un pessimo amico per Ron e un codardo?
Non che per salvarmi dalla codardia sia ancora in tempo, ma almeno devo riuscire a fingere felicità per lui. Per loro.
Sarà difficile.

*

Il giardino è pieno di invitati; ci sono ex compagni di scuola, vecchi amici, colleghi del Ministero. Mi sorprendo di non vedere la Stampa al matrimonio di due degli eroi della guerra, ma probabilmente non tarderà ad arrivare nemmeno quella.
Ginny è sgattaiolata a salutare Hermione, mentre io vado a congratularmi con Ron.
Il mio amico è sempre più nervoso e gioca con l'orlo della veste, mentre le sue orecchie assumono la consueta sfumatura porpora.

“Congratulazioni!” gli dico sorridendo, e questa volta la mia voce non suona come quella di un estraneo.

Congratulazioni Ron, perché tu sì che hai vinto qualcosa di importante.

Gli do una pacca sulla schiena e mi allontano, lasciandolo alle cure apprensive del padre e dei fratelli.
Vedo Ginny venire verso di me, chiacchierando con Luna.

“Ciao Harry!” la voce sognante della mia amica mi fa sorridere; Luna non è cambiata di una virgola, e dai suoi orecchi pendono di nuovo degli orecchini a forma di ravanello. “Hai già visto Hermione?” mi chiede guardandomi con i suoi occhi sporgenti.

“No. Credevo fosse vietato vedere la sposa prima del matrimonio.” rispondo confuso.

“Lo è solo per lo sposo. Quelli come te dovrebbero addirittura meritare un ingresso speciale.” dice convinta, come se insinuasse qualcosa. Continuo a guardarla confuso, ma appena Ginny si volta a salutare qualcuno, Luna mi strizza l'occhio e mi indica le scale alle sue spalle.

“Harry, tu sei sempre stato molto importante per me...”

Le sorrido incerto e seguo il suo consiglio.

*

Hermione è in piedi al centro della stana, bellissima nel suo abito bianco, che osserva il suo riflesso allo specchio.

“Posso?” tamburello le dita sulla porta e la guardo sorridendo.

“Harry!” appena mi vede comparire al suo fianco nello specchio si volta a guardarmi: “Credevo che ti avrei visto direttamente tra gli altri invitati.” mi rimprovera contrariata.

“Era quello che volevo fare.” ammetto “Poi mi sono ricordato che non sono come tutti gli altri e che mi sarei dovuto ritagliare il mio spazio.” aggiungo con un sorriso triste.

“Ma tu hai sempre avuto il tuo spazio al mio fianco, Harry!” esclama stupita, ma io la zittisco con un cenno della mano.

“Lo so. Ma non l'ho mai occupato come avrei dovuto.” mi chino su di lei e poso le mie labbra sulle sue.
Assaporo la sua bocca senza che lei mi rifiuti, mi aggrappo ai suoi capelli e inspiro il suo profumo.
“E ora è troppo tardi.” mi stacco da lei con uno sforzo più grande del previsto e le sorrido tristemente.
Quel gesto l'ha lasciata sconvolta, si porta una mano sulle labbra e mi guarda confusa.

“Harry, cosa...?”

“Congratulazioni Hermione, sii felice.” e di nuovo quella voce che non mi appartiene esce dalle mie labbra, mentre mi allontano da lei trattenendo l'impulso di portarla via con me.

È troppo tardi.

“Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.”
(James Blunt – Goodbye my Lover)