Buon compleanno, Jaybree

Crazy little brat

Immaginatevi Grimmauld place...Sta a Londra.

Avete presente il numero 12? Sì?

Bene, ora avvicinatevi alla porta di ingresso. Apritela pure ed entrate.

Non fatevi spaventare da tutti questi gridolini, non è una casa dell'orrore. Avanzate con tranquillità, non vi accadrà nulla.

Ecco, ci siete! Vedete quel giovane uomo in mezzo al salotto?

Quello...sono io! Harry James Potter.

Ventidue anni, non particolarmente alto, ma, diciamolo, prestante e di bell'aspetto.

Ah! Sono anche colui che ha sconfitto Lord Voldemort. Impressionante, vero? Ci sono persone che faticano ancora a credere che io esista davvero, eppure eccomi qua! Vivo e vegeto.

Già!

Peccato che in questo momento abbia un problemino. Badate, è una sciocchezzuola, piccola come l'esserino che l'ha causata: il dolce, irresistibile Teddy Lupin.

Che piccola canaglia!

Non si può proprio perderlo un attimo di vista perchè ne combina una delle sue.

Per esempio oggi dovevo occuparmi di lui perchè la signora Tonks aveva alcune commissioni da portare a termine a Diagon alley e io, in quanto padrino, mi sono offerto come babysitter.

È andato tutto bene all'inizio: siamo andati al parco giochi, abbiamo giocato tanto e una volta rincasati abbiamo pranzato per poi crollare entrambi sul divano.

Non l'avessi mai fatto!

Quando mi sono risvegliato, mi sono ritrovato legato a questa sedia, mani, piedi e torace. Ora capisco quando dicono che i piccoli maghi possono essere veramente terribili! Non riescono a controllare la magia che scorre in loro. Insomma anche io da bambino ne ho combinate di tutti i colori, ma non ho mai legato zio Vernon e zia Petunia, sebbene la tentazione fosse molto forte.

E adesso, guardatelo! Salta allegramente intorno alla sedia, giocando agli indiani. Visto che è per metà un Mutaforma, ha colorato i capelli di nero e la pelle si è scurita.

“Avanti, Teddy! Basta adesso, slegami!”

“No no! Sei prigioniero degli indiani e devi chiamare aiuto!”

Se solo avessi la mia bacchetta a portata di mano...ma sono stato talmente idiota da lasciarla nel cappotto!

“Ho già chiamato aiuto con il cellulare, ti ricordi?”

Teddy si ferma davanti a me, guardandomi con i suoi occhioni innocenti e scuri: “Chi hai chiamato?”

“Hermione!”

La mia risposta lo fa impazzire di gioia, tanto che torna a saltellare più di prima intorno alla mia sedia: “Sì, sì!! Che bello, arriva Hermione!”

Già, Hermione. Teddy l'adora, è straordinariamente legato a lei e non è il solo.

“Allora quando Hermione arriva, ti libero!” commenta Teddy.

“Ma se mi liberassi prima, eh, che ne dici? Se Hermione vedesse quello che hai combinato potrebbe restare molto delusa da te!”

Dopotutto è sempre la mia Hermione, la strega più brillante e ligia alle regole.

“No, è lei che mi dice che devo fare il monello quando sono con te, così tu la chiami sempre!”

Per la barba di Merlino e tutti i maghi della Terra! Hermione! Questa proprio non me l'aspettavo. Chi l'avrebbe mai detto che la piccola saputella Hermione Granger si era trasformata adesso in una giovane donna che si metteva in combutta con un bambino solo per stare con me?

Sorrido fra me proprio mentre la sua dolce figura appare dal camino in salotto.

“Hermione!” esclama Teddy, correndole incontro.

Hermione...la mia “salvatrice”!

“Ehilà, piccolo!” lo saluta lei, prendendolo in braccio e baciandolo sulla guancia.

“Che bello che sei venuta!”

“Come potevo ignorare la richiesta d'aiuto di Har...”

Il suo sguardo cade su di me e la voce le muore in gola.

“Ciao!” la saluto io.

Ma lei non dice nulla. Ho come l'impressione che stia lottando disperatamente con se stessa per non scoppiarmi a ridere in faccia.

Perciò sospiro.

“D'accordo. Ridi pure se vuoi!”

Glielo concedo, tanto prima o poi subirà la mia vendetta.

“Non ho alcuna intenzione di ridere.”

Lo dice mentre prende posto sul divano di fronte a me insieme a Teddy. Quando il piccolo è fra le sue braccia diventa un angioletto. Che potere hanno le sue braccia su di lui?

“Piuttosto, come sei finito così?”

“E' presto detto. Ci siamo addormentati e mi sono svegliato così.”

“Oh, Teddy! Devi proprio avere un potere straordinario per aver fatto tutto questo a Harry da solo!” esclama lei, ammirata.

E tanti cari saluti ai rimproveri che avrebbe fatto l'Hermione sana di mente!

Teddy sorride compiaciuto, beandosi delle coccole e degli apprezzamenti di Hermione. Piccolo furfante che non è altro!

“Sì, un potere da togliere il fiato, ora mi liberi, Hermione...cara?”

“Aspetta un momento ancora, Harry. Secondo te mi lascio sfuggire un'occasione simile per costringerti a rispondere ad alcune domande?”

“Che razza di domande dovresti farmi? E poi ti sembra il momento?”

“Mai momento fu più appropriato!”

“Oh...avanti, Hermione! Queste corde sono strette, mi fanno male i polsi!”

“Suvvia, Harry, hai subito di peggio. Sei o non sei il salvatore del mondo magico?”

Sospiro esasperato: tenere testa a Hermione è impossibile almeno quanto lo è con Teddy.

“Sputa il rospo.”

“Allora perchè hai chiamato me e non Ginny?”

Sorrido estremamente divertito: “Oh Hermione...Ti ho mai detto che ho sempre adorato il tuo saper fare le domande giuste al momento giusto e soprattutto alle persone giuste?”

“No, ma c'è sempre una prima volta per tutto. Comunque questo non ti risparmia dal rispondere.”

Ok, vuole fare sul serio! Bene, sono pronto. Assecondiamo la ragazza!

“Perchè la signorina 'con-Dean-è-tutto-finito' è diventata la signorina 'mi-vedo-con-Dean-quando-non-sono-con-te'!”

“Oh...- esclama lei, mestamente- ...mi dispiace, Harry!”

“Ti dispiace?” ripeto perplesso.

“Ma certo! Avevamo un sacco di programmi, cercare un appartamento e andare a vivere tutti e quattro insieme!”

“Ginny è cattiva, cattivissima!” commenta Teddy, rotolando giù dalle gambe di Hermione e sdraiandosi sul divano.

Come se in questo momenti questi due mi stessero facendo sentire meglio.

“Quindi Ginny ti ha lasciato...”

“...e tu hai lasciato Ron!” aggiungo io.

Hermione mi sorride malinconicamente: “Ti prego, Harry, non pensare male di me. Voglio un bene dell'anima a Ron, ma fin quando eravamo noi tre a scuola andava tutto bene. Poi siamo rimasti solo io e lui, senza di te, ed è stato come se aprissi gli occhi per la prima volta. Mi sono accorta del divario che ci separava, un divario che eri tu a riempire. Noi eravamo legati solo per te. Non mi odiare per questo, perchè in fondo l'ha capito anche lui!”

“Odiare te?”

E come potrei odiarla? È impossibile! Lei è la mia coscienza, è parte integrante di me. Mi conosce meglio di chiunque altro e ha sempre saputo cosa fosse giusto o sbagliato per me. Anche quando diventava petulante non l'ho mai odiata. Nessuno ha mai capito l'animo sensibile e apprensivo che si cela dentro di lei. Non l'ha capito Ron, che non è riuscito ad apprezzarla per come è veramente e non l'ha capito Ginny, che in fondo è sempre stata gelosa del nostro rapporto e per apparire meravigliosa ai miei occhi è arrivata anche a pestarle i piedi quando lei si preoccupava per me. Ma io...io l'adoro per com'è veramente. Adoro quando mi rimprovera con i suoi “Te l'avevo detto, Harry” o quando sospira ammirata “Oh, Harry”...

“Harry non odia Hermione!” esclama Teddy, ridendo poi divertito.

Ben detto, Teddy!

“Dici di no?” gli domanda Hermione, scompigliandogli teneramente i capelli.

“Teddy ha ragione, Hermione, e se mi liberi ti dimostro quanto non ti odi.”

Lei mi rivolge quel suo sguardo amorevole e caldo di cui non posso più fare a meno. Poi mormora “Relascio”, accompagnando l'incantesimo con un gesto della bacchetta. Le corde si sciolgono e io finalmente riacquisto la libertà. Perciò mi alzo in piedi, mi avvicino a Hermione e mi chino su di lei, sorreggendomi con una mano al divano, proprio accanto alla sua bella testolina riccioluta. Lei mi guarda sorridendo: oh...sa bene cosa mi passa per la testa.

Così mi giro un istante verso Teddy.

“Ehi, piccolo, girati un po' dall'altra parte!”

“Perchè?” chiede lui ingenuamente.

Beata innocenza! Un giorno mi capirà anche lui.

“Se obbedisci dico alla nonna che hai fatto il bravo!”

“Ok!”

Teddy si gira, dandoci le spalle, e io torno a guardare Hermione. Sembra che mi stia rimproverando solo con i suoi occhi ambrati. Come caspita fa?

Ma non mi importa. Le accarezzo il viso, poi mi chino su di lei e la bacio sulle labbra.

Certamente non le dispiace perchè mi afferra per il colletto della camicia e mi attira a sé.

Non è questo ciò per cui è venuta?

Tuttavia questo momento non può durare in eterno. C'è una piccola peste a cui badare, così mi allontano da lei.

“Comunque, Hermione, se volevi essere baciata da me, non avevi bisogno di tutta questa messa in scena. Bastava chederlo!” le dico, facendole maliziosamente l'occhiolino e lei scoppia a ridere.

“Oh, Harry!”

Questo per augurare buon compleanno a colei che mi ha fatto scoprire quanto possa essere adorabilmente Auror Teddy Lupin! ^_^

kia85