Libri > Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volar
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Autore: Kooskia    20/12/2011    1 recensioni
Fanfiction-crossover dedicata alla saga di Felidae, dell'autore Akif Pirincci, scarsamente nota in Italia. Ho scritto questa storia cercando di mantenere il più possibile lo stile di scrittura e i temi dell'autore, che sono caratterizzati da un uso della prima persona insieme a toni e tematiche complesse ed oscure in quella che è uno dei pochi libri con animali protagonisti al mondo a dare mostra di un thriller con dosi di horror ed eros. In questa storia ho realizzato una crossover con la ben più famosa Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda. La trama si sviluppa in un periodo successivo a quello del libro di Sepulveda e la scena e le tematiche sono comunque incentrate su Francis, protagonista felino della saga di Felidae, che si ritrova costretto ad aiutare i gatti di Amburgo alle prese con una serie di misteriosi omicidi tra gatti.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10 - Desiderio
Passarono diversi giorni.
La neve continuava a cadere ricoprendo di un manto bianco la città.
A volte guardavo la zona del porto.. con le sue barche ferme, coperte di ghiaccio incrostato.
Faceva freddo, ma resistevamo.
Anch'io facevo la mia parte ovviamente e devo dire che la mia idea, seppur teoricamente corretta richiedeva molto sforzo da parte di tutti.
Si trattava di stare ore e ore appostati su un tetto, o su di un albero. Sempre in contatto visivo con un altro gatto appollaiato nella casa adiacente.
Aspettavamo, aspettavamo.. e nessuno compariva all'orizzonte.
Era frustrante,  però gli omicidi si erano improvvisamente fermati.
Potei osservare con interessata curiosità la cooperazione dei gatti di Amburgo. Alcuni erano rimasti nelle case, e sempre muovendosi in gruppi  raccoglievano il cibo lasciato dagli umani nelle ciotole. Oppure cacciavano qualche topolino nelle cantine.
E portavano il cibo ai loro compagni di guardia, mettendo in comune tutto quello che riuscivano a raccogliere.
Una cosa del genere sarebbe stata improponibile in una città come la mia dove molti dei miei fratelli erano ben più tradizionalisti e conservatori riguardo alla territorialità e l'istinto solitario.
Ed anche su qualcos'altro in realtà.
Un giorno ne ebbi la conferma.
Tornavo dall'ennesima infruttuosa guardia notturna, non ero particolarmente stanco ma un po' di riposo non avrebbe guastato, ovviamente non ero solo, Dude e Pallino erano con me.
Mentre il leader dei gatti di Amburgo doveva essere senza dubbio un bravo combattente, lo stesso non potevo dire di Dude.. che per inciso aveva un nome curiosamente opposto alle sue caratteristiche fisiche.
- No Francis.. assolutamente.. Nietszche non vale una lisca di pesce a confronto della visione Hegeliana. Non c'è nemmeno da fare un paragone, personalmente poi ammetto che Hegel abbia dei limiti, Ludwing Feuerbach che si è formato dalla sua corrente di pensiero è persino più interessante quando sviscera il dilemma uomo-Dio-natura, e non puoi ammettere che la visione di Marx a confronto sia.. -
Decisamente Pallino era un tipo molto sveglio.. nonché un avversario tosto in un dibattito del genere, stranamente invece Dude si manteneva silenzioso sorridendo appena di fronte al nostro confronto-scontro su idee filosofiche formulate da pensatori umani.
Quando eravamo nei pressi del magazzino abbandonato avvertimmo tutti e tre quell'odore.
L'inconfondibile, dolce eppure intenso, odore di una gatta in calore.
Guardai con attenzione i miei compagni, i nervi a fior di pelle e pronto a dar battaglia.
Il mio istinto era chiaro e semplice, mi diceva di battermi con loro.. cacciarli via. Perché erano maschi come me ed io dovevo essere il solo maschio lì.. il solo.
Lo sguardo di Pallino però era tutt'altro che aggressivo come il mio, sorrideva e scambiò con Dude un'occhiata di complicità.
-Ecco un'altra differenza tra noi e i gatti al di fuori da questa città Francis. Noi non combattiamo per le femmine.. lasciamo che siano loro a decidere il proprio compagno, senza alcuno sfoggio di zanne o artigli -
Per un istante rimasi dubbioso. Temevo che si fossero coalizzati contro di me e cercassero di fregarmi.
Ora cari lettori, non vogliatemene. Consideravo quei due gatti come amici ormai, come compagni. Ma a meno che non siate gatti voi stessi, è difficile che voi possiate capire i potenti istinti che si provano in situazioni del genere.
C'è la ragione sì.. ma viene come schiacciata da una forza passionale e travolgente, e qualcosa dentro di voi vi spinge a considerare unicamente questa forza..
Del resto è una legge di natura. Tuttavia trovai assolutamente pregevole il livello di autocontrollo raggiunto dai gatti di Amburgo.
I miei due compari ridacchiarono un po' tra loro, dopodichè entrarono nel magazzino lasciandomi lì da solo.
Non li seguii, al contrario voltai l'angolo del capannone col cuore in gola, e la vidi.
Niya era là.. in preda agli spasmi involontari mentre emetteva quei miagolii di passione che la natura aveva sviluppato per attrarre i maschi come me.
Notai però come la gatta dorata si comportasse diversamente da molte altre femmine con cui mi ero unito.
Si tratteneva, si reprimeva, e lo faceva visibilmente..
Quando mi vide spalancò gli occhi, snudò le sue temibili zanne e mi fronteggiò
-No Francis!! Vai via!! Stai lontano da me!!-
Ovviamente non me ne andai.. rimasi lì un istante..
Poi lentamente mi mossi, ma non direttamente verso di lei.
Facevo qualche passo, poi mi fermavo, guardavo distrattamente qualcos'altro.. poi muovevo altri passi e mi fermavo di nuovo.
Mai muoversi rapidamente.. l'errore del principiante che è causa di brutte cicatrici.
Niya però non rimase immobile.. fece qualcosa che non avevo mai visto fare in vita mia.
Mi venne incontro, fissandomi seriamente coi suoi grandi occhi dorati..
-No, ascoltami Francis.. lasciami stare, per favore. Non ti voglio male, però io.. io non ho tempo per queste cose. Assolutamente.. io sono una combattente, devo combattere per i.. i miei sogni, le mie idee… non ho tempo da perdere per allevare dei cuccioli. Io non.. –
Era bellissima, più alta di me… non mi ero mai unito ad una gatta più alta di me.
La cosa mi incuteva un po' di timore, insieme ai suoi artigli micidiali.
Inutile dire che non la stavo ascoltando minimamente.. non che lo facessi per mia scelta.
Il suo odore era semplicemente irresistibile, una sorta di droga ..
Non ce la feci più..
Con un rapido movimento mi spostai sopra di lei, e mentre la sentivo continuare a lamentarsi e a opporsi a parole.. il suo corpo reagì istintivamente, inarcandosi e facilitandomi il compito.
Sotto quel cielo grigio, in mezzo ad una strada abbandonata coperta di neve, e tra i fiocchi candidi che si scioglievano a contatto col nostro pelo, consumammo la nostra unione carnale.
La presi con forza e i miei denti morsero la collottola della sua nuca con intensità, mentre i suoi miagolii si levavano alti.
Quando ebbi rilasciato il mio seme dentro di lei, avvertii un acuto dolore al capo.
Mi aveva colpito con i suoi poderosi artigli, lasciandomi intontito per un istante.
Ci separammo, ansimando entrambi..
Ma  poco dopo i nostri corpi si unirono ancora in quell' abbraccio selvaggio, più e più volte.
Immagino a questo punto di aver moralmente deluso molti dei miei più giovani lettori umani.. ma è così che vanno le cose solitamente tra noi gatti.
Niente smancerie o illusioni di cuoricini svolazzanti. Un accoppiamento tra gatti è spesso violento e brutale, così la natura ci ha selezionati e credo che opporvisi sia inutile e insensato.
Alla fine, stanco ed esausto rimasi per un istante nella neve, ad una debita distanza da Niya.
Mi leccai via il sangue dalla fronte.. non era una grave ferita e ne avevo subite di peggiori.
-Non avresti dovuto farlo Francis.. io.. io non…-
Le sorrisi.. – Non avrei dovuto? E perché mai, Niya? Siamo gatti e la riproduzione è parte integrante della nostra vita. Le nostre vite sono spesso in pericolo e negarci la possibilità di avere una discendenza oltre ad essere contro-natura, trovo che sia terribilmente triste e sciocco..-
Non mi rispose, almeno non inizialmente..
-Io.. ecco.. è stata la prima volta per me, fino ad oggi ho sempre evitato di avere un compagno durante i miei calori perché .. beh, perché non posso. Non posso perdere il mio tempo ad allevare dei gattini quando devo combattere e quando io..-
Quasi le urlai contro..
Cosa poco furba devo dire, visto che poteva mandarmi a gambe all'aria con un colpo ben assestato.
- Tu cosa devi fare, Niya? Sacrificare te stessa, il tuo essere gatta per il tuo ideale? La tua è solo paura e cecità!! Credi di essere la sola a combattere, la sola a cercare di realizzare un mondo migliore.. come se tutto fosse solo sulle TUE spalle, quando non è così!! Stai sbagliando tutto Niya, non è come credi.. guarda questi gatti di Amburgo, loro stanno realizzando i tuoi sogni sì, ma non lo stanno facendo per te. Lo fanno per se stessi. E se sacrificherai la tua esistenza solo per il tuo ideale finirai per smarrire le reali motivazioni della tua lotta.-
Abbassai il tono di voce, e le sorrisi..
- Io ti rispetto Niya, lo dico davvero.. però tu stai rischiando di annegare nel tuo stesso mare, nel tuo stesso sogno. Non devi smarrire i legami con quello che sei in realtà.-
Il mio sorriso si fece più rilassato.
Lentamente mossi una zampa a sfiorare la sua pancia candida…
-Ormai è accaduto.. lo sai.. dalla nostra unione sta già nascendo qualcosa. Tu devi vivere adesso, per far sopravvivere quel qualcosa che sta crescendo nel tuo corpo. Devi vivere e devi trasmettere i tuoi sogni, le tue speranze e le tue idee alla generazione futura.-

Note
Mi spiace… non potevo non metterlo XD
Una caratteristica di Felidae è la spregiudicatezza con la quale l'autore tratta tematiche erotiche inserendole in un contesto animale senza infiocchettarlo con troppi sotterfugi.
Non mettere questa scena sarebbe stato abbastanza inusuale, e comunque ho cercato di scriverla con una logica non-umana che spero trapeli dalle parole che Francis rivolge a Niya.
A prima vista quel che può sembrare un comportamento immorale per noi umani è qualcosa di perfettamente normale per dei gatti.
Altro elemento di rilievo qui sono il dibattito filosofico tra Francis e Pallino, Francis è un erudito ed è un grande conoscitore della filosofia umana, dandone prova in molti libri.
Avevo già accennato a Nietszche all'inizio, Hegel è un importantissimo filosofo con pensieri particolarmente opposti, più  materialisti. Feuerbach e Marx fecero parte della corrente della Sinistra-Hegeliana, il primo scrisse molto su uomo-Dio-Religione sviscerandone relazioni e dipendenza in chiave atea, Carl Marx è ovviamente insieme ad Engels,  il realizzatore del pensiero Marxista.  
La critica di Francis a Niya è quanto mai reale ed attuale, nonché parziale autocritica nei miei stessi confronti. Cercare di realizzare i propri sogni è un bene, ma non a scapito di dimenticare le realtà della vita di tutti i giorni.
  
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