Only humans  ~ The bitter taste of war

 

 

» Prologo.









L'oscurità accecava la sua anima divenuta gelida e impassibile.

E si udivano grida in maniera più che nitida giungere alle orecchie di chi le ascoltava a peggiorare la situazione.

Lei avrebbe voluto far tacere per sempre quelle voci, quell'assordante rumore di macerie che crollavano sotto la guerra sulla via della fine e quegli spari che poco dopo facevano tacere le persone innocienti coinvolte.

- Calmati - cercava di rassicurarla una voce accanto a sé, ma in quel caso le rassicurazioni non servivano ad un bel niente, le lacrime sembravano incontrollabili insieme alla rabbia che accresceva nel proprio cuore. 

Stavano cospargendo sangue, sangue che avrebbe potuto essere benissimo anche suo se non fosse scappata come una codarda, provava rimorsi e non ne poteva fare a meno.

Aveva abbandonato la sua gente a un destino avverso, un destino che si sarebbe sgretolato piano piano, il suo popolo avrebbe perso la libertà, i propri diritti e ne sarebbe rimasta solo un cumolo di macerie.

Il piccolo che le stava accanto guardava avanti, i suoi grandi occhi azzurri avevano un fare risoluto ma non abbandonavano il viso contornato da una rabbia pronta ad esplodere, anche lui come lei aveva lasciato la sua casa, i suoi genitori e tutto ciò che gli era più caro ma sapeva contenersi in maniera controllata - Lo sai che io non ti abbandonerò vero? - disse ad un certo punto volgendo la propria vista alla sua amica, la voce era tremula ma conteneva convinzione in ogni sillaba pronunciata, anche avendo avuto solo 7 anni a quell'epoca già parlava come un ragazzo maturo che aveva capito come funzionava il mondo e la vita.

Da un certo punto di vista si poteva considerare quasi esatto.

- Promettilo - Courtney si strinse nelle spalle e chiuse in contemporanea le iridi nere come la notte senza stelle - Promettimi che non lo farai -

Duncan si chinò sulle ginocchia avvicinando una mano al suo viso riflettendo l'ombra di un piccolo sorriso che scomparve insieme al vento e alla sabbia che qualche momento prima si erano innalzati in cielo - E' una promessa, e lo sarà per sempre -

Le palbebre della ragazzina si riaprirono lentamente e quando trovò la mano del compagno a pochi centimetri dalla propria non poté fare a meno di stringerla - Per sempre -

Ma in fondo loro erano solo bambini, ciò che non sapevano era che ciò che li attendeva era qualcosa di più grande.

Ma in fondo erano solo bambini cresciuti in un mondo infame in modo prematuro.

Ed oltre ad essere bambini erano solo umani.









Spazio dell'autrice (Blaterando):

Okay, mi comincio ad odiare per esser finita qui a scrivere.
Comunque, salve gente! Sono nuova di questo fandom (Capitan Ovvio) ma possiamo dire che sono relativamente nuova anche di EFP avendo scritto, per ora, una sola storia.
Ho avuto l'ispirazione dall'alto mentre ozziavo, come sempre, sul divano mentre guardavo una puntata di Dottor House. Si la pazzia gioca strani scherzi a volte.
Visto che non amo particolarmente parlare e rompere le cosidette uova nel paniere vi risparmio una lunga descrizione della mia vita quotidiana, non mi aspetto ringraziamente, tranquilli.
La storia è ambientata in un tempo non ben definito, comunque questo flashback si svolge durante la guerra tra due popolazioni, devo ancora decidere quali perciò vedrò di pensarci a fondo. Non aggiornerò in modo veloce perchè ho ancora molto da perfezionare.
Pertanto vi lascio a voi e alle vostre vite. xD Se lasciaste un commentino mi fareste il favore più grande del mondo, solo per sapere cosa ne pensate per ora, io cercherò di fare del mio meglio.

Bye!


P.s: La nota OOC è messa per prevenienza e per ora lascio il rating giallo anche se, molto probabilmente, il dato verrà modificato.