Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Shadow_96    20/12/2011    7 recensioni
È facile fingere di non vedere quello che in realtà sai.
E lei lo sapeva che quell’uomo le avrebbe fatto del male, che ne avrebbe fatto anche a sua madre, che non sempre le apparenze ingannavano.
Non si era mai sentita così fragile: solo una bambola di ceramica tra le mani di qualcuno che non aveva dato importanza al cartello “Attenzione, maneggiare con cura”.
Doveva fidarsi però dello spiraglio di luce che era riuscito a penetrare nell’oscurità e sperare di riuscire a risalirne.
Dal capitolo 3
“Oh si hai ragione, per me va bene sempre tu quando puoi?”
“In realtà io…perché non ce la studiamo ognuno per i fatti propri, no?? Non voglio farmi vedere in giro con te e rovinarmi la reputazione, non so se capisci” Eliana sentì il sangue ribollirgli nelle vene ma cercò di mantenere il controllo.
“Dovremmo vederci invece perché altrimenti non avremo sintonia”
“Oh piccola se vuoi un po’ di “Sintonia” io sono sempre disponibile”mormorò lui con voce roca.
“Vaffanculo, Russo Fai quello che ti pare”
Accidenti alla prof!!!Accidenti a Russo!! Accidenti a mamma e soprattutto, accidenti a Davide!!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aiutami a non avere paura del buio..

*Me entra in punta di piedi e chiede perdono*
Non so neanche perchè ci abbia messo così tanto tempo a pubblicare questo capitolo ma avevo completamente perso l'ispirazione.
Questo è uno dei più lunghi che abbia mai scritto e spero di farmi perdonare così. Scusate per ogni errore ma devo scappare.
Ringrazio tutti per la pazienza!! Grazie a chi ha inserito la ff tra le seguite, le preferite e le ricordate :) e a chi ha semplicemente letto.
Grazie a Dear Juliet, <3 ti adoro, Reiko e _mymind_ che ha recensito per la prima volta la mia ff e che spero mi farà ancora sapere il suo parere.
Se vi va passate a leggere il primo capitolo di Un altro punto di vista... la ff vista dal punto di vista di Federico.
Un bacione a tutti
Maddalena <3
Ps: ho impiegato tanto per scrivere questo capitolo quindi se avete tre minuti lasciatemi un commentino!!


         Capitolo 9

"Notte Fatina"


 

Eliana poggiò la fronte sul banco sbuffando annoiata. La professoressa di latino stava facendo la spola tra la lavagna e la cattedra da un’ora cercando di far entrare nella testa bacata dei suoi compagni di classe la perifrastica passiva e il ticchettio delle sue scarpe era una fonte di nervosismo per lei, già con i nervi a fior di pelle.
All’entrata aveva incrociato lo sguardo di Federico e l’astio che vi aveva letto le aveva fatto stringere lo stomaco.
 
Come osa avercela con me? Sono io che dovrei riempirlo di pugni e di calci nel sedere!!, pensò muovendosi a disagio sulla sedia. Aveva una voglia matta di prenderlo per il colletto e dirgliene tante, ma tante.
 
“Ohi la smetti di muoverti mi stai dando sui nervi” sbottò Daniela stanca della tensione che emanava la sua compagna di banco.
 
“Scusa” sussurrò Eliana cercando di seguire la lezione. Quella mattina quando la sveglia l’aveva trascinata via dal mondo dei sogni aveva le ciglia incollate a causa delle lacrime e faticava ad aprire gli occhi. Non riusciva a spiegarsi perché ci fosse rimasta così male e come avesse potuto affezionarsi così a quel ragazzo stronzo che l’aveva sempre trattata come un essere inferiore..sempre tranne una volta. Sentì gli occhi inumidirsi mentre le immagini di quel pomeriggio le passavano davanti agli occhi e strinse le mani a pugno per evitare di pensare a quel bacio e a quello che aveva significato per lei. Sperava solo che quella cotta passasse e con lei anche Federico e tutto ciò che comportava avere a che fare con lui. Il suono della campanella la strappò ai suoi pensieri e quando aprì gli occhi la professoressa era già andata via.

“Vuoi spiegarmi cosa diamine ti succede?” Daniela la fulminò con lo sguardo e Eliana riuscì a leggere nei suoi occhi una scintilla di delusione.
 
“Nulla, che dovrebbe succede?” si strinse nelle spalle cercando di sfoderare il suo sguardo da cucciola indifesa ma non funzionò.
 
“Non mi dici la verità. Siamo amiche, puoi parlarmi di tutto lo sai”

“I-io non voglio assillarti con i miei problemi e poi non vorrei anno-“
 
“Non azzardarti neanche a dirlo. Babbea io ti voglio bene” quella dichiarazione le fece perdere un battito e non riuscì a trattenere un sorriso. Dopo tutto quel tempo passato dietro la sua corazza finalmente era riuscita a sbirciare all’esterno e aveva trovato una grande amica.

“Anch’io ti voglio bene”

“Allora parla! Sono curiosa,altro che annoiata!!”
 
“Beh ieri ho litigato con Federico e gli ho dato del fallito” la voce le era uscita in un sussurro e si meravigliò quando vide Daniela scuotere il capo e sospirare.

“Come mai?” le raccontò  tutto e si sentì subito una stupida per aver reagito in un modo così assurdo. Non era colpa di Federico se era caduta nella neve dopo che si era truccata e vestita bene…No forse la colpa era un po’ sua.

“Oddio!” mormorò portandosi le mani al viso sentendo il sangue affluire alle guance “Che imbecille volevo far colpo su di lui”
 
“Beh non ci sei riuscita granché” disse Daniela iniziando a ridere.

“Che stupida che sono ecco perché me la sono presa così tanto…E comunque non è questo il problema” cambiò argomento e l’amica si blocco di colpo con gli occhietti luminosi di curiosità e ilarità “Sono andata a casa sua per scusarmi e..”
 
“E? Avanti parla!” la rimproverò agitando le mani.

“C’era anche Antonella. Lei l’ha abbracciato dicendogli di non dare peso alle mie parole e lui ha iniziato a parlare di una scommessa..Sono una scommessa capisci?”
 
“Oh che bastardo” l’allegria scomparve dal viso di Daniela lasciando posto a ira e una leggera furia omicida “Anzi bastardi lui e i suoi amici”
 
“Comunque non importa” sussurrò Eliana abbassando il viso per nascondere la tristezza che trapelava dai suoi occhi e che però la sua voce aveva rivelato.

“Importa invece..Io credo che lui ti piaccia anche se stronzo, forse proprio perché è uno stronzo. Beh ha voluto scommettere e allora facciamogli credere che la vincerà questa scommessa.”

“Che intendi?”

“Seducilo, fallo innamorare di te e lascialo a bocca asciutta”

“S-sedurlo? I-io non sono capace e poi..”
 
“Shh certo che puoi. Sei bella, intelligente e se vuoi affascinante. Devi solo essere sicura di volerlo, insomma dovresti avere il coraggio di lasciarlo realmente a bocca asciutta anche se lo ami”
 
“Non sono innamorata!!” sbottò forse troppo veemente e guadagnò un’occhiataccia di Daniela.

“Non intendo ora ma col tempo potresti diventarlo e comunque la scelta starà a te. Comunque oggi pomeriggio vieni a casa mia e ti spiego io tutto” Eliana si limitò ad annuire nonostante la preoccupazione, la tensione e un pizzico d’eccitazione. All’intervallo decisero di raggiungere Antonio, in verità fu Daniela ad obbligarla, anche perché lei era troppo spaventata dall’eventualità di incontrare Federico.
 
“Ciao ragazze” le salutò il ragazzo con calore cingendo le spalle di Eliana con un braccio prima di stamparle due sonori baci sulla guancia “Come va?”
 
“B-bene” balbettò Daniela osservando Antonio e la sua migliore amica abbracciati e quando l’amica le sorrise con l’espressione più combattuta del mondo Eliana si scostò subito  cercando di non essere brusca.
 
“Danny vieni qui fatti abbracciare” il ragazzo la strinse di slancio e lei restò di sasso quando sentì le braccia di lui intorno al suo corpo. Solo dopo qualche secondo riuscì a ricambiare la stretta piacevolmente sorpresa e imbarazzata “Come mai da queste parti?” domandò sciogliendo l’abbraccio.
 
“Dan..”iniziò Eliana ma cambiò idea quando Daniela la guardò preoccupata “Ehm volevamo salutarti, stamattina non ti abbiamo visto”
 
“Oh si ho fatto tardi e sono dovuto entrare alla seconda. A che ora uscite oggi?”

“Alle una” rispose Daniela con gli occhi a cuoricino e Eliana non riuscì a trattenere una risata quando la vide così presa a contemplare Antonio.

“Anch’io. Che ne dite di andare a fare un giro nel pomeriggio?”
 
“Eliana non può” sbottò Daniela “Devi andare a studiare da..”

“Da?” chiese Antonio fingendosi poco interessato.
 
“Federica, una nostra compagna di classe”

“Eh si purtroppo..”
 
“Allora usciamo solo io e te?” le chiese Antonio come se fosse la cosa più naturale del mondo e Eliana pensò di aver sentito il cuore di Daniela che aumentava i battiti.

“D-d’accordo. Alle cinque al parco va bene?”
 
“Perfetto a dopo” schioccò un bacio sulla guancia a entrambe ed entrò in classe.
 
“Oh.Mio.Dio” fu tutto ciò che uscì dalla bocca di Daniela per le altre due ore di scuola.
 
*******

Erano sedute sul letto a una piazza e mezza con una cioccolata preparata dalla madre di Daniela mentre quest’ultima le esponeva il suo piano.

“Allora tu ora gli telefoni e gli..anzi no ora ti fai bella e ti presenti a casa sua”

“Sei impazzita?No!”

“Certo che si! Tu vai lì e cerchi di sedurlo che so magari ti tocchi i capelli, mordi il labbro oppure lo guardi intensamente e poi segui l’istinto”
 
“Io non mi comporterò da zoccola” precisò Eliana prendendo un sorso della sua cioccolata  “Mi comporterò da me stessa”
 
“D’accordo solo…cerca di essere meno imbecille”

“Ehi!!” sbottò Eliana offesa “Io non sono imbecille”
 
“Ah no?” le chiese Daniela con un sorriso ironico “Prendersela con quel poverino solo perché TU sei caduta è da stupidi”
 
“Non infierire ti prego” la pregò Eliana “E quindi? Cosa devo indossare?”
 
“Oh è una sorpresa chiudi gli occhi” era già preparata al peggio invece quando l’amica le disse di aprire gli occhi sorrise felice. Daniela aveva infatti scelto una maglietta blu notte senza maniche con le spalline intrecciate sulla schiena, un paio di jeans chiari e una giacca beige il tutto completato da un paio di stivaletti neri con poco tacco, borsetta nera, cappellino bianco e bracciale “Allora che ne pensi?”
 “Mi piace!”

“Ok ora cambiati che poi ti trucco e sei pronta”
 
********
 
Nonostante la sicurezza iniziale ora che si trovava sull’autobus diretta verso casa di Federico sentiva le ginocchia tremare e il folle bisogno di tornare a casa.
 
Buffo no?si domandò appoggiandosi completamente allo schienale. Erano appena le sei del pomeriggio, era buio pesto e soprattutto faceva un freddo cane. Nonostante le piacesse  il look Eliana rimpianse di essersi affidata a Daniela che le aveva fatto indossare abiti troppo leggeri però si convinse che ne sarebbe valsa la pena e si affrettò a scendere quando raggiunse la sua destinazione. Avvicinò il dito al campanello tre volta ma lo allontanò subito senza neanche suonare come se fosse stata scottata.

“E tu che ci fai qui?” purtroppo però il destino aveva deciso di dare una mano alla sua codardia e ora eccola lì davanti al cancello di casa sua a boccheggiare in cerca di una risposta.
 
“Volevo scusarmi” alla fine optò per la verità e si sorprese nel notare gli occhi di Federico addolcirsi “Sono stata una stupida, immatura e imb..”
 
“Se stai per dire imbecille allora concordo” rispose con un ghigno dipinto sul viso “Non importa, neanche io mi sono comportato sempre bene con te quindi…Pace fatta?”
Eliana si ritrovò ad annuire ancora prima di rendersene conto e quando lui sorrise non potè far altro che ricambiare “Vuoi entrare? Qui fuori si gela” e solo in quel momento Eliana si accorse che Federico indossava un paio di pantaloncini e dei calzettoni fino al polpaccio; era andato a giocare a calcio.

“Oddio scusami...” borbottò imbarazzata per avergli fatto prendere freddo Dio ora comincio anche a comportarmi come una crocerossina?!! “Entriamo..cioè se per te va bene che io venga con te”

“Ok” lui fece spallucce e la precedette lungo il viale. Entrambi sospirarono quando il calore del camino acceso in salotto li accolse “L’avrà lasciato acceso mia madre”

“Mmmh..Hai giocato a calcio?”
 
“Si ho anche segnato il goal della vittoria” disse sorridendo trionfante e si tolse la giacca “Vado a farmi una doccia calda ecco…Fa come se fossi a casa tua ok?” lei annuì e si sedette sul divano. Dopo qualche minuto sentì lo scroscio dell’acqua nella doccia al piano di sopra e sospirando si appoggiò completamente al divano e chiuse gli occhi.
 
Se Davide sapesse che sono qui non sarebbe affatto felice!! Quel pensiero le fece spalancare gli occhi e il suo corpo si tese come la corda di un violino.

“Eccomi” si annunciò Federico ancora con i capelli gocciolanti, i pantaloni larghi di una tuta e una maglietta bianca aderente prendendo posto accanto a lei sul divano “Allora vuoi provare il copione?” domandò agitandole i fogli davanti al viso.
 
Chi doveva sedurre chi?
 
“Ehm d’accordo”
 
“Comincio io…Se con indegna mano profano questa tua santa reliquia (è il peccato di tutti i cuori pii), queste mie labbra, piene di rossore, al pari di contriti pellegrini, son pronte a render morbido quel tocco” Eliana si schiarì la voce e arrossì.
 
Pellegrino” iniziò tenendo lo sguardo fisso sulla punta delle scarpe ma la mano di lui le si posò su una guancia alzandole il viso.

“Guardami” sussurrò scostandole una ciocca di capelli dal viso.
 
Pellegrino, alla tua mano tu fai troppo torto, ché nel gesto gentile essa ha mostrato
la buona devozione che si deve. Anche i santi hanno mani, e i pellegrini
le possono toccare, e palma a palma è il modo di baciar dei pii palmieri”
 
“Santi e palmieri non han dunque labbra?”
 
“Sì, pellegrino, ma quelle son labbra ch’essi debbono usar per la preghiera.”
 
“E allora, cara santa, che le labbra facciano anch’esse quel che fan le mani: esse sono in preghiera innanzi a te, ascoltale, se non vuoi che la fede volga in disperazione”
 
“I santi, pur se accolgono i voti di chi prega, non si muovono.”
 
“E allora non ti muovere fin ch’io raccolga dalle labbra tue l’accoglimento della mia preghiera”Federico si avvicinò al suo viso e le carezzò la guancia con la sua incatenando gli occhi di lei nei suoi. Le sfiorò la bocca due volte prima di poggiare le labbra su quelle di Eliana e stringerle il viso tra le mani “Ecco, dalle tue labbra ora le mie purgate son così del lor peccato” sussurrò poggiando la fronte su quella di lei. Eliana fece scivolare lo sguardo sui lineamenti delicati del suo viso e scoprì di averlo già perdonato “Eliana”

“Baciami” lui la osservò sorpreso e scosse la testa.

“Devi prima..”
 
“Baciami” lui le sorrise ma non era il solito sorriso da sbruffone, era dolce e sollevato come se anche lui volesse baciarla di nuovo, come se anche a lui quel lieve sfioramento non fosse bastato. Le passo un braccio intorno alla vita appena le loro labbra si poggiarono una sull’altra e la strinse a sé portandola a cavalcioni sulle sue gambe. Eliana si sistemò meglio su di lui,intrecciò le braccia intorno al suo collo e prese ad accarezzargli i capelli. Aveva seguito l’istinto, aveva seguito il cuore e il bisogno di stringerlo…
 
Cosa mi è successo?si domandò ma ogni dubbio fu allontanato appena la lingua di lui cercò quella di lei. Eliana spalancò gli occhi, non si era neanche accorta di averli chiusi, e quando trovò quelli di Federico le scappò un gemito di sorpresa.
Le mani di lui si erano infilate sotto la giacca e avevano sollevato senza problemi la leggera maglietta che indossava e ora le stavano accarezzando la schiena giocherellando con il gancetto del reggiseno.

“Fede..”ansimò lei quando la mano di lui si chiuse su un seno; era calda e la pelle di Eliana si riempiva di brividi al contatto con il suo corpo. Federico aveva abbassato il viso e ora le stava torturando il collo facendola ansimare. Decise di prendere coraggio e si abbassò sul corpo di lui sorprendendosi nello scoprire che era in erezione “Sei..eccitato” constatò sorpresa e gli accarezzò il petto coperto dalla maglietta. Aveva appena raggiunto il cavallo dei pantaloni quando la porta di casa si aprì facendola sobbalzare e alzare dal corpo di Federico.

“Cazzo” sbottò Federico alzandosi “Io…vado di sopra, aspettami qui” le baciò la fronte e sparì lungo le scale.

“Buonasera” sussurrò imbarazzata cercando di ridarsi un contegno.

“Oh ciao Eliana non mi aspettavo di trovarti qui” le sorrise Beatrice e indicò le buste della spesa “Ero andata al supermercato. Resti a cena?” le chiese entrando in cucina.
 
“I-io non lo so” balbettò e si passò la mano nei capelli.
 
“Mmmh Federico dov’è?”
 
“Di..sopra” e il pensiero di quello che stava facendo di sopra la fece avvampare e per poco strozzare.
 
“Oh vuoi andarlo a chiamare?” sgranò gli occhi ma annuì e si avviò verso le scale. Non sapeva neanche dove fosse il bagno al piano di sopra ma quando si avvicinò a una porta e sentì uno scroscio d’acqua e dei sospiri lo scoprì. Bussò, piano, ma il rumore dell’acqua si fermò.
 
“Chi è?”

“F-fede sono io. Tua madre mi ha chiesto di venirti a chiamare”
 
“Ehm..io..arrivo, due minuti” le disse senza neanche aprirle la porta. Eliana sbuffò e tornò al piano di sotto e lui la raggiunse qualche minuto dopo.
 
“Fede ho chiesto a Eliana se vuole restare a cena ma mi ha detto che voleva parlarne con te. Avete programmi?”
 
“No, nessuno” si voltò verso Eliana e le sorrise “Vuoi restare?”
 
“S-si”
 
“Bene apparecchiate sarà pronto tra pochissimo” Federico le diede le posate e in silenzio sistemarono la tavola “Spero ti piaccia il polpettone” le sorrise Beatrice e portò le portate.

“Certo, grazie mille. Buon appetito” mangiarono in silenzio e qualche volta Beatrice intervenne per chiederle come andasse la scuola, cosa avrebbe fatto per natale e cose così.

“Bene” disse sorseggiando la sua tisana “Io vado a dormire, non fate tardi” sorrise e si avvicinò a Eliana sorprendendola con un abbraccio “Sono contenta di averti avuto a cena”
 
“Grazie mille” Eliana le sorrise piacevolmente sorpresa. La donna baciò la guancia del figlio e augurò la buonanotte a entrambi, poi salì al piano di sopra.
 
“Ti va un film?” le chiese Federico accendendo la televisione “Senti chi parla?”

“D’accordo” prese posto sul divano e si sentì delusa quando Federico si sedette lontano da lei. Il film iniziò e Eliana non riuscì a trattenere le risate“Questo bambino è fantastico”

“Già” rise anche lui poi allungò un braccio sulla spalliera del divano e infilò la mano tra i capelli di lei prendendo ad accarezzarli. Qualche minuto dopo aiutata dalla mano di lui che scivolava sui suoi capelli, la stanchezza e il calore del camino Eliana si trovò a combattere con il sonno che le faceva chiudere le palpebre “Vieni qui” le disse lui portandola più vicino al suo corpo.
 
“Mmh?”
 
“Se sei stanca puoi appoggiarti sulle mie gambe, io non ho sonno” lei non se lo fece ripetere di nuovo. Si stese sul divano rannicchiandosi in posizione fetale e poggiò la testa sulle gambe di lui che ricominciò ad accarezzarle i capelli. Eliana chiuse gli occhi e si rilassò ma poco prima di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo sentì Federico prenderla tra le braccia. S’irrigidì leggermente ma non aprì gli occhi e lasciò che lui la portasse al piano di sopra, la stendesse sul suo letto e le sfilasse gli stivali. Aveva la sensazione che sarebbe successo qualcosa di brutto e che doveva svegliarsi e tornare a casa ma era troppo stanca e non riusciva a trovare il perché di quello strano presentimento. Si rannicchiò e abbracciò il cuscino respirando l’odore di Federico,concentrandosi sul rumore dei passi nella stanza e il cigolio dell’anta di un armadio. Rabbrividì quando sentì Federico sfilarle la giacca e la maglietta e si sentì lievemente in imbarazzo sapendo che lui avrebbe vista in intimo ma le piaceva così tanto sentire le sue mani su di se che continuò a restare in dormiveglia. Le infilò una maglietta larga e quando le abbassò la lampo dei pantaloni si accorse di star trattenendo il fiato: non era eccessivamente grassa ma aveva anche lei i problemi di ogni donna e sperò che il buio nascondesse i suoi difetti. “Cosa mi hai fatto fatina?” sussurrò lui dopo averla coperta fino al collo con le lenzuola. Sentì le labbra di lui chiudersi sulla sua fronte e sospirò sorridendo.
 
“Fede..dormi con me?”bisbigliò sembrando un gattino che fa le fusa e cambiò posizione.

“Forse è meglio se dormo nel divano”
 
“No, non voglio rubarti il letto. Dormi con me, mi faccio piccola piccola promesso” lo sentì ridere e quel suono le fece perdere un battito.

“D’accordo, vado a cambiarmi e torno” l’ultima cosa che sentì prima di addormentarsi definitivamente fu il calore del corpo di Federico che le aveva passato un braccio intorno alla vita e un sussurro “Notte fatina




Angolino me
Prometto che dopo questo angolino tolgo il disturbo. Volevo solamente lasciarvi l'immagine di Federico, Eliana e dell'abbigliamento di Eliana.
Questa è Eliana, immaginatela con i capelli neri però :)

Chi ha letto Un altro punto di vista.. conosce già "Federico". Non ha gli occhi e i capelli come li ho descritti ma Francisco Lachowski è quello che più somiglia al Federico che ho immaginato.

Questo invece è l'abbigliamento di Eliana in questo capitolo :)

Presto vi mostrerò anche Antonio, Daniela e altri personaggi anche se ognuno potrà immaginarli come vuole.
Un ultimo bacio <3
Maddalena

 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Shadow_96