Capitolo
I – Albus Potter
ovvero:
Ice-cream under the Oak tree
Ice-cream under the Oak tree
Albus era un bravo bambino.
Al contrario di suo fratello James.
E quel gelato se l’era meritato!
Eppure, mangiarlo di nascosto da suo fratello, lo faceva sentire in colpa.
Anche se... lui, sotto quella quercia, era solo. Non l’avrebbe mai scoperto!
La fragola era il suo gusto preferito, James lo odiava perché era rosa. Non se la sarebbe presa.
Sorridente, lo assaggiò.
Fresco. Dolce.
-Anche se è un gelato da femmine, non puoi mangiarlo da solo!-
Albus alzò gli occhi verso i rami e lo vide: c’era James, accovacciato sul ramo più basso, il suo peggior ghigno dipinto sul volto.
Pick
Una ghianda lo centrò sul naso.
Pick
Un’altra.
Pick Pick Pick
Una pioggia di ghiande lo colpì fino a fargli cadere il gelato a terra.
-Te ne avrei dato un po’!- piagnucolò il minore dei due Potter.
-Oh, ma a me non piace il gelato da femmine!-
-E allora...?-
-Se io non posso mangiarlo, perché tu dovresti?-
Inauguro una nuova storia che ha come protagonista il James Potter della nuova generazione.
Dispettoso fino all’inverosimile. Lo adoro.
Cercherò di stare tra le 70 e le 220 parole, non voglio superare la double drabble.
Spero che l’idea vi piaccia.
Alla prossima!
Ah! Questa storia, Dispetti ad Hogwarts e Dispetti sull’Espresso, fanno parte della serie Tutti gli scherzi di James. Mi piaceva l’idea della serie, voi che ne dite?
Bye.
サミ