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Autore: Idra_31    21/12/2011    5 recensioni
"Mi è successo qualcosa che non era nei miei piani, che non avevo calcolato, qualcosa che sfugge a ogni logica..."
Quando la scienza non aiuta.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sherly 3
Every step that you take
Could be your biggest mistake
It could bend or it could break
But that's the risk that you take
What if you should decide
That you don't want me there in your life.
That you don't want me there by your side.
(What if-Coldplay)
Sherlock sentì distintamente il rumore del freno a mano. Un' auto si era fermata sotto casa sua. Si avvicinò cautamente alla finestra e quello che vide confermò i suoi sospetti.

Si fiondò sul divano, si avvolse attorno le coperte e se ne stette perfettamente immobile.  Una manciata di secondi dopo udì il suono del campanello e uno scambio di parole concitato. Dopo aver salito, non senza

una certa urgenza, le scale, l'intruso fece irruzione nel suo appartamento, seguito dalla signora Hudson, che borbottava fra se "Sherlock non la prenderà bene."

"Signora, ci lasci soli", disse il nuovo arrivato, col tono di uno abituato a dare ordini.

"Ma non vede che Sherlock sta dormendo? Torni un'altra volta!", lo implorò la signora Hudson, riducendo le sue parole a un sussurro.

"Non sta dormendo affatto!", replicò l'altro, senza attenuare il proprio tono di voce, "ora, per favore, se ne vada", la congedò con un breve inchino.

La signora tentò un ultimo atto di resistenza, ma lo sguardo implacabile dell'altro la fece desistere.

Quando la porta fu chiusa alle sue spalle, l'uomo si mosse verso il divano.

"Hai intenzione di mettere fine alla tua recita?"

Sherlock continuò a ignorarlo.

"Vorrà dire che dovrò passare alle maniere forti."

L'uomo fece roteare il proprio ombrello e prese a pungolare Sherlock sulla schiena. Quest'ultimo emise un ringhio basso e, dopo l'ennesima stoccata dell'altro, si voltò furioso.

"Mycroft, finiscila!"

"Non c'è un porta-ombrelli in questa casa?",domandò Mycroft, guardandosi intorno.

"C'è una ragione per la quale te lo porti sempre appresso, anche quando non minaccia di piovere?", replicò Sherlock, guardando tanto il fratello quanto l'ombrello con ostilità.

"Gli imprevisti capitano", si limitò a rispondere l'altro.

"Cominciavo a pensare si trattasse di un'arma super sofisticata in dotazione ai servizi segreti inglesi."

Mycroft si mise a ridere.

"Mi dispiace deluderti."

Sherlock tirò su col naso e cominciò a frugarsi nelle tasche della vestaglia. Suo fratello gli allungò un fazzoletto, che lui rifutò sdegnosamente.

"Posso accomodarmi?", chiese con cortesia Mycroft, ripiegando il proprio fazzoletto di stoffa.

"Fa' come vuoi."

"Va bene qui?", Mycroft indicò la poltrona di John. Sherlock la fissò per alcuni secondi, con uno sguardo impenetrabile, infine annuì.

Sedutosi, Mycroft incrociò le mani sotto il mento e puntò i suoi occhi sul fratello.

"Sei venuto per contemplarmi?", fece Sherlock stizzito.

"In realtà sono venuto per verificare di persona le tue condizioni di salute."

"Sto magnificamente bene, ora puoi andare."

"A vederti non si direbbe",  lo sbeffeggiò l'altro, "tanto per cominciare, hai il raffreddore.  É inutile che ti rammenti che stare a lungo sotto la pioggia battente può provocare malanni."

Sherlock gli lanciò un'occhiataccia.

"Poi c'è dell'altro, e questo ti rende più intrattabile del solito. Ti va di dirmi cos'è?"

"Dimmelo tu, possiedi il dono dell'onniscienza*."

Mycroft parve compiaciuto dal commento del fratello. 

"Non mi serve quello per capire cosa non va."

"Coraggio, fai sfoggio delle tue capacitò deduttive, che superano di gran lunga le mie."

Mycroft chiamò a raccolta i propri pensieri.

"L'ispettore Lestrade lamenta la tua assenza sul campo da più di un mese",  iniziò, " più di un mese fa il tuo coinqulino John è andato a vivere con la sua fidanzata."

"E questo cosa dimostrerebbe?"

"Che questo evento ha inciso sul tuo stato d'animo. Anche se la proprietaria di casa tua si è rifiutata di dirmelo so che anche le tue abitudini alimentari sono cambiate."

"Mi sono messo a dieta anche io", scherzò Sherlock.

"E poi c'è quell'episodio al parco..."

Sherlock si drizzò a sedere.

"Cos- mi hai fatto pedinare? La tua perversione non ha limiti!"

Mycroft scosse il capo con veemenza.

"No, no. Ti ho seguito di persona."

"Tu!" Sherlock saltò in piedi sul divano, "quel vecchio eri tu!"

Mycroft annuì, con un sorrisetto da far saltare i nervi.

"Devo dire che sono impressionato", commentò il detective, rimettendosi a sedere e ricomponendosi.

"Non credevi che mi sarei spinto a tanto?"

"Credevo che avresti delegato il lavoro sporco ad altri, come fai sempre."

"Cosa non si fa per amore di un fratello", commentò Mycroft, con tono melenso.

"Cosa non si fa per soddisfare la propria morbosa curiosità", replicò, invece, Sherlock.

Mycroft finse di offendersi.

"Tirando le fila del nostro discorso", proseguì  "ami il tuo ex coinqulino."

Sherlock rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva. Prese a tossire convulsamente, sotto lo sguardo impassibile del fratello.

"Forse hai bisogno di un medico", osservò Mycroft, sollevando un angolo della bocca.

"Non-non sei divertente", protestò Sherlock, cercando di riprendere fiato.

Mycroft ridacchiò tra se e se.

"Che ne dici di farci portare del tè dalla signora Hudson?", propose.

"Non è la mia cameriera."

"Peccato."

"Come intendi risolvere il problema?", riprese Mycroft poco dopo, giocherellando con l'ombrello.

"Non c'è un modo per risolverlo."

Mycroft si piegò in avanti, verso il fratello.

"Sherlock, ti rendi conto che in questo stato non rendi dal punto di vista...professionale."

"E da quando questi sarebbero affari tuoi?"

"Da quando il livello di criminalità a Londra rischia di aumentare", Mycroft si fece serio "i casi che negli ultimi tempi hai risolto per Lestrade sono sciocchezze. Scotland Yard è nei guai fino al collo. L'ispettore è venuto da me più di una volta, ma io non ho tempo di occuparmi di queste cose."

"Dovranno imparare a cavarsela da soli, prima o poi."

"Esatto, prima o poi. Ma fino a che ci sarai tu in giro è meglio sfruttare le tue abilità e non lasciare la città in mano ai balordi."

"Ti riferisci ai criminali o a quelli di Scotland Yard?"

Mycroft fece un sorrisetto complice.

"Appunto per questo è necessario che torni in piena attività. E poi...non posso mica pagare il tuo affitto a vita!"

"Non te l'ho mai chiesto."
 
Sherlock, lanciò uno sguardo truce al fratello.

"Non ce n'è mai stato bisogno", ribattè l'altro, con superiorità.

"Mi serve trovare un altro coinquilino", osservò Sherlock.

"Non dire stupidaggini!", esclamò suo fratello "quello che ti serve è far ritornare John in questa casa."

Sherlock si strinse nelle spalle.

"C'eri o non c'eri, al parco?"

"Sì, e mi sono trovato assolutamente d'accordo con John."

"Allora sai che non tornerà mai!"

"Mai! Che parolone! Ti ha solo posto delle condizioni!"

"Che non riuscirò mai a osservare. Ahia!", Sherlock si afferrò il braccio colpito dall'ombrello del fratello.

Mycroft fece leva sul suo orgoglio.

"Di nuovo questo mai! Non ti facevo uno che si arrende così facilmente!"

Sherlock sospirò stancamente.

"Mi è successo qualcosa che non era nei miei piani, che non avevo calcolato, qualcosa che sfugge a ogni logica..."

"Ti sei innamorato", concluse Mycroft per lui,  "e adesso non sai come proseguire."

Qualcosa di molto simile a una fitta di dolore attraversò il volto di Sherlock.

"Tu non vuoi che John soffra, giusto?", domandò Mycroft.

Sherlock annuì.

"No, soprattutto se per colpa mia."

"Allora fa' quello che vuole lui. Presto ti accorgerai che è quello che vuoi anche tu."



*Come afferma Sherlock ne "L'avventura dei piani Bruce-Partington" a proposito di Mycroft:  "tutti gli altri uomini sono specialisti, ma la sua specializzazione è l'onniscienza."

Oh, Mycroft, quanto mi piaci!  

Ringrazio tantissimo Blaise, remvsg e JimmyHouse per le loro belle parole che mi hanno resa taaanto felice! Auguro a tutti coloro che hanno letto questa storia un BUON NATALE e un BUON SHERLOCK il primo Gennaio (non ce la faccio più ad aspettare questa seconda serie! Mi sento come una bambina che aspetta che arrivi Babbo Natale)!

  
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