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Autore: DeaPotteriana    21/12/2011    5 recensioni
Un breve sguardo nei pensieri di Sirius...e nel suo dolore
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
- Questa storia fa parte della serie 'Isn't that what a great story does? Makes you feel?'
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Morire non è poi così male

Il dolore ti acceca per qualche interminabile istante.

Stai male.

Vorresti urlare.

Ma non lo fai.

Arrivi alla casa distrutta, alla loro casa, e di nuovo il dolore arriva prepotente, facendoti barcollare. Odi un pianto, flebile, disperato. Hai voglia di imitare il bambino, - il loro bambino – ma non lo fai.

I Black non piangono.

Ti avvicini al piccolo in braccio ad Hagrid. Vedi le sue lacrime.

Le loro lacrime.

La prima cosa che noti, come sempre, è che Harry ha i suoi occhi. Ma ha la sua espressione. I suoi capelli, anche se sono ancora pochi. Guardi il bambino, pensi a loro, tocchi Hagrid.

E sei solo.

Prendi un bel respiro. Vorresti tenere Harry, portarlo con te. Hagrid però ha ricevuto degli ordini precisi.

E tu hai una cosa da fare.

Devi trovare una persona.

Cammini, trattenendo i singhiozzi. Non pensi nemmeno a prendere la bacchetta: non ti interessa.

Ma devi essere forte.

Per Harry, per loro.

Per te stesso.

Lo vedi. Lo affronti.

Quel vigliacco si taglia un dito.

Ti prendono.

Ridi, per non piangere.

Ridi.

E' tutta colpa tua.

Chiudi gli occhi e ti lasci andare al sonno. Riesci a percepire qualcuno che ti guarda, ma non ti interessa.

E' a Hogwarts.

Finalmente ti fermi. Sei stanco, hai camminato tutto il giorno. Guardi il ragazzo furioso che trascina il suo baule.

Si ferma di fronte a te.

Hai voglia di piangere.

Ma non lo fai.

I Black non piangono.

Ha i suoi occhi. Per il resto è identico a lui.

E' solo.

E' orfano.

Vorresti abbracciarlo.

Ma non lo fai.

E' tutta colpa tua.

La verità viene fuori.

Il tuo migliore amico ti abbraccia. Harry verrà a vivere con te.

Sei felice.

I dissennatori ti circondano.

E' tutta colpa tua.

Ma sei felice.

Dopo dodici anni, sei felice.

Stai chiuso in casa.

Vorresti urlare.

Vorresti uscire.

Ma non lo fai.

Lo senti arrivare.

“Avada Kedavra!”

Sei morto.

Ma non sei mai stato più felice!

Vedi i suoi occhi.

I suoi capelli.

I loro sorrisi.

E' stata colpa tua, ma loro non sono arrabbiati.

Dopo quattordici anni, sei felice.

Dopo quattordici anni, ti perdoni.

Morire non è poi così male.

Non è vero, Sirius?








  
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