Occhi, ovvero la scoperta di un'Anima Fragile.
E
tu chissà dove sei
anima
fragile
che
mi ascoltavi immobile
ma
senza ridere.
E
ora tu chissà
chissà
dove sei,
avrai
trovato amore
o
come me, cerchi soltanto avventure
perché
non vuoi più piangere!
E
la vita continua
anche
senza di noi
che
siamo lontano ormai
da
tutte quelle situazioni che ci univano
da
tutte quelle piccole emozioni che bastavano
da
tutte quelle situazioni che non tornano mai!
Perché
col tempo cambia tutto lo sai
cambiamo
anche noi
e
cambiamo anche noi!
Avevano
ragione gli antichi a dire che gli occhi possono stregare. Io
,Hermione Granger, una delle persone più pragmatiche e concise del
mondo mi sono innamorata di un paio di occhi.
Dei
suoi occhi, gli occhi di un'anima come la mia: un'anima
fragile.
Mi
sono arrabbiata quando la Cooman mi disse che la mia anima era
sterile, come un deserto arido, un' anima di una disperata. Ho
sbagliato, probabilmente quella è stata una delle poche profezie,
considerando anche quella di Harry, che la vecchia pipistrella abbia
mai fatto.
È
da troppo, tanto tempo che mi sento così vuota. Non l'affetto della
famiglia, né quello degli amici, nemmeno i tentativi di Ron,
riescono a farmi sentire meglio.
Mi
trascino giorno dopo giorno, senza scopo e senza volontà. Per pura
inerzia.
È
forse questa la vita?
Quando
mi guardo allo specchio non mi riconosco nemmeno. Un'espressione
inebetita dal troppo male, occhi spenti e labbra tirate in un'
espressione inespressiva. Un cazzo di ossimoro vivente.
Signori
e signori questa è l'infelicità di una ragazza di appena vent'anni.
Poi
ho rivisto lui.
Bazzicavo
casualmente per Nottur Alley, in cerca di uno o due tomi, di fattura
più o meno lecita, che mi servivano per alcune ricerche, quand'ecco
che l'ho visto. In una polverosa libreria stantia, intento ad accarezzare la
copertina mangiucchiata da Doxi di un antico volume. La postura e i
capelli sono sempre i medesimi, il resto del corpo invece è stato
plasmato e mutato dal tempo. Le spalle sono più forti e larghe, il
viso non è più minuto e affilato come in adolescenza, ha assunto un
cipiglio virile e deciso, un lieve strato di barba ispida gli ricopre
il volto. Ho notato come abbia preso il vezzo di portare un bastone
da passeggio, proprio come suo padre. Vestiva ancora interamente di
nero, proprio come a Hogwarts.
Poi
è accaduto. Si è sentito osservato e ha alzato i suoi
occhi su di me. Eravamo a
poca distanza uno dall'altra. La distanza di uno o due libri. Vedevo da
vicino ogni dettaglio del suo volto, e i suoi occhi. Che occhi
Quel
grigio mi ha circuita. Non ricordo di aver mai guardato così da
vicino Malfoy. Tutta quella tempesta, troppa tempesta, mi ha
inebetito. Non c'era felicità in lui. Nel suo sguardo mi sono
rivista.
Ed
è stato strano. E stupendo, ed ancora di più innaturale.
Ho
trovato empatia nel mio peggior nemico. In lui ho trovato la miccia
che ha fatto battere il mio cuore, rinsecchito, come quello di
un'ottantenne.
Finalmente un sentimento.
Curiosità
o voglia di sapere che qualcuno sta male come me.
Disperazione
o non voglia di volermi sentire l'unica nota stonata in un' esecuzione di Jascha
Heifetz.
Pazzia
o solitudine.
Non
so.
Siamo
stati a guardarci per lunghi momenti, ed ero certa che anche lui
pensasse le medesime mie cose. Il tempo sgocciolava in modo succoso,
come miele dall'alveare e io mi sentivo compresa, come da troppo tempo
non accadeva.
Poi
ha strappato tutto. Ha distrutto la mia speranza. Con un cenno del
capo si è allontanato da me. I suoi occhi, piombo fuso e nuvole, se
ne sono andati. Ancora più tristi e soli di come li avevo trovati. Lasciando
me sterile e vuota, in attesa di un dialogo che mai avverrà.
Pensavo
che anche lui fosse come me, un' anima fragile.
Pensavo
che avremmo potuto capire assieme come tornare a funzionare, negli
infimi ingranaggi della vita.
Pensavo
e sbagliavo.
E
adesso sono ancora qui, giorni dopo, nella stessa libreria.
In
attesa dei suoi occhi grigi grigi, che so non torneranno più a
danzare coi miei.
In
attesa di uno scopo nella vita, di un motivo per non sopravvivere, ma
vivere.
Sono sabbia nel deserto: non germoglio e non vivo, e di questo ne sono, purtroppo, consapevole.
Note:
ho usato come spunto per questa One Shot la canzone di Vasco, Anima
Fragile (dove vi ho citato il testo ho fatto un collegamento ipertestuale a youtube, se vi va di sentire la canzone).
Vasco è un cantante che io non amo per nulla, ma gli devo
riconoscere il merito di alcune canzoni fantastiche, come Gli Angeli,
Senza parole e appunto Anima Fragile.
È
uno scritto senza pretese: un momento di riflessione ed ecco che è
spuntato questo. Un tot di parole senza un grande filo logico
particolare. L'assenza di contesto è voluta, non ho specificato
appositamente se Hermione è fidanzata con Ron, se Voldemort è vivo
ecc ecc.
Spero
non sia un completo disastro...
Vi metto il link per la mia long fic “L'amore e il Cranio” e un'altra one Shot “Fragile”... se vi è piaciuta questa provate a leggerle... mi farebbe molto piacere!