Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Taigete    21/12/2011    2 recensioni
È da troppo, tanto tempo che mi sento così vuota. Non l'affetto della famiglia, né quello degli amici, nemmeno i tentativi di Ron, riescono a farmi sentire meglio.
Mi trascino giorno dopo giorno, senza scopo e senza volontà. Per pura inerzia.
È forse questa la vita?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
occhi

Occhi, ovvero la scoperta di un'Anima Fragile.








E tu chissà dove sei
anima fragile
che mi ascoltavi immobile
ma senza ridere.
E ora tu chissà
chissà dove sei,
avrai trovato amore
o come me, cerchi soltanto avventure
perché non vuoi più piangere!
E la vita continua
anche senza di noi
che siamo lontano ormai
da tutte quelle situazioni che ci univano
da tutte quelle piccole emozioni che bastavano
da tutte quelle situazioni che non tornano mai!
Perché col tempo cambia tutto lo sai
cambiamo anche noi
e cambiamo anche noi!

Anima Fragile, Vasco Rossi
















Avevano ragione gli antichi a dire che gli occhi possono stregare. Io ,Hermione Granger, una delle persone più pragmatiche e concise del mondo mi sono innamorata di un paio di occhi.
Dei suoi occhi, gli occhi di un'anima come la mia: un'anima fragile.

Mi sono arrabbiata quando la Cooman mi disse che la mia anima era sterile, come un deserto arido, un' anima di una disperata. Ho sbagliato, probabilmente quella è stata una delle poche profezie, considerando anche quella di Harry, che la vecchia pipistrella abbia mai fatto.
È da troppo, tanto tempo che mi sento così vuota. Non l'affetto della famiglia, né quello degli amici, nemmeno i tentativi di Ron, riescono a farmi sentire meglio.
Mi trascino giorno dopo giorno, senza scopo e senza volontà. Per pura inerzia.
È forse questa la vita?
Quando mi guardo allo specchio non mi riconosco nemmeno. Un'espressione inebetita dal troppo male, occhi spenti e labbra tirate in un' espressione inespressiva. Un cazzo di ossimoro vivente.
Signori e signori questa è l'infelicità di una ragazza di appena vent'anni.


Poi ho rivisto lui.
Bazzicavo casualmente per Nottur Alley, in cerca di uno o due tomi, di fattura più o meno lecita, che mi servivano per alcune ricerche, quand'ecco che l'ho visto. In una polverosa libreria stantia, intento ad accarezzare la copertina mangiucchiata da Doxi di un antico volume. La postura e i capelli sono sempre i medesimi, il resto del corpo invece è stato plasmato e mutato dal tempo. Le spalle sono più forti e larghe, il viso non è più minuto e affilato come in adolescenza, ha assunto un cipiglio virile e deciso, un lieve strato di barba ispida gli ricopre il volto. Ho notato come abbia preso il vezzo di portare un bastone da passeggio, proprio come suo padre. Vestiva ancora interamente di nero, proprio come a Hogwarts.

Poi è accaduto. Si è sentito osservato e ha alzato i suoi occhi su di me. Eravamo a poca distanza uno dall'altra. La distanza di uno o due libri. Vedevo da vicino ogni dettaglio del suo volto, e i suoi occhi. Che occhi
Quel grigio mi ha circuita. Non ricordo di aver mai guardato così da vicino Malfoy. Tutta quella tempesta, troppa tempesta, mi ha inebetito. Non c'era felicità in lui. Nel suo sguardo mi sono rivista.
Ed è stato strano. E stupendo, ed ancora di più innaturale.
Ho trovato empatia nel mio peggior nemico. In lui ho trovato la miccia che ha fatto battere il mio cuore, rinsecchito, come quello di un'ottantenne. 
Finalmente un sentimento.
Curiosità o voglia di sapere che qualcuno sta male come me.
Disperazione o non voglia di volermi sentire l'unica nota stonata in un' esecuzione di Jascha Heifetz.
Pazzia o solitudine.
Non so.
Siamo stati a guardarci per lunghi momenti, ed ero certa che anche lui pensasse le medesime mie cose. Il tempo sgocciolava in modo succoso, come miele dall'alveare e io mi sentivo compresa, come da troppo tempo non accadeva.
Poi ha strappato tutto. Ha distrutto la mia speranza. Con un cenno del capo si è allontanato da me. I suoi occhi, piombo fuso e nuvole, se ne sono andati. Ancora più tristi e soli di come li avevo trovati. Lasciando me sterile e vuota, in attesa di un dialogo che mai avverrà.


Pensavo che anche lui fosse come me, un' anima fragile.
Pensavo che avremmo potuto capire assieme come tornare a funzionare, negli infimi ingranaggi della vita.
Pensavo e sbagliavo.


E adesso sono ancora qui, giorni dopo, nella stessa libreria.
In attesa dei suoi occhi grigi grigi, che so non torneranno più a danzare coi miei.
In attesa di uno scopo nella vita, di un motivo per non sopravvivere, ma vivere.


Sono sabbia nel deserto: non germoglio e non vivo, e di questo ne sono, purtroppo, consapevole.














Note: ho usato come spunto per questa One Shot la canzone di Vasco, Anima Fragile (dove vi ho citato il testo ho fatto un collegamento ipertestuale a youtube, se vi va di sentire la canzone). 
Vasco è un cantante che io non amo per nulla, ma gli devo riconoscere il merito di alcune canzoni fantastiche, come Gli Angeli, Senza parole e appunto Anima Fragile.
È uno scritto senza pretese: un momento di riflessione ed ecco che è spuntato questo. Un tot di parole senza un grande filo logico particolare. L'assenza di contesto è voluta, non ho specificato appositamente se Hermione è fidanzata con Ron, se Voldemort è vivo ecc ecc.
Spero non sia un completo disastro...

Vi metto il link per la mia long fic “L'amore e il Cranio” e un'altra one Shot “Fragile”... se vi è piaciuta questa provate a leggerle... mi farebbe molto piacere!

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Taigete