Venezia, in casa Dante si dedicava alla lettura di un libro di fiabe per un gruppetto di bambini seduti sul sui divani del soggiorno, due maschi e due femmine, mentre Zhalia stava riordinando vecchi documenti sparsi qua e là sul tavolo della cucina.
“E così il principe buono vinse la sua battaglia contro il principe malvagio e la bella principessa, che non aveva smesso di amarlo, venne liberata nello scontro finale dalle grinfie dal re malvagio e della sua ombra. Il principe la sposo e vissero per sempre felici e contenti!”
“Ancora per favore! Ancora!” urlarono le due gemelle di sei anni dai capelli neri  e occhi nocciola
“Nora e Sarah leggo questo libro da due ore!” disse Dante sorridendo.
Il loro gemello dagli occhi nocciola e capelli neri a riflessi blu disse “Hai altri libri?”
“Tutti quelli che vuoi Alex!” rispose Dante al bambino
“Ne scelgo uno!” le sorelle lo seguirono, Alex leggeva solo storie di fantasmi e le sorelle non le gradivano.
L’ultimo bimbo aveva i capelli rossi e occhi azzurri e solo tre anni, scese dal divano e guardò Dante teneramente “Mi prendi in braccio?”
Dante se lo mise sulle gambe “Contento ora Alec?”
“Sì!” disse il piccolo battendo le mani.
 Qualcuno bussò alla porta “Vado io! È per me!” urlò Metz scendendo le scale
“Sei lento!” disse una voce alle sue spalle che scavalcò il corrimano della scala
“Jake! Fatti gli affari tuoi!” Metz era arrabbiato
“Ragazzi non litigate!” disse la voce minacciosa di Zhalia dalla cucina
Dalla porta entrarono la famiglia Lambert con Dan e Colette
“Ben arrivati!” dissero Metz e Jake accogliendo gli ospiti
“Ciao Metz!” disse dolcemente Sylvia per poi baciarlo.
Cherit uscì dallo zaino di Lok e cominciò a svolazzare per la casa, Zhalia salutò tutti appena uscita dalla cucina poi si rivolse ai bambini “Cosa fate ancora qui? Subito a letto!”
Alec scese dalle gambe di Dante “Dopo vieni a rimboccarmi le coperte?”
“Certo!” I bambini salirono al piano di sopra.
 “Crescono in fretta eh Dante!”
Lui sorrise “Sì Lok! Sembra ieri che sono nati!”
Il megaschermo si illuminò “Ciao famiglia!”
Dante lo squadrò “Marcus! Alla buon ora!”
Il ragazzo sorrise “Scusa! Contrattempi con il recupero del titano Dorshtan!”
“State tutti bene?” disse Sophie preoccupata
“Sì! Sam ha conquistato l’ennesima ragazza! Speriamo sia quella buona! Il mio cucciolo come sta? Marie è preoccupata per lui…”
Dante sorrise “Dille pure che Alec sta bene!”
Clara arrivò dando una spinta a Marcus “E i miei tre? Mattew vuole sapere anche se riescono a leggere o hanno ancora problemi.”
Dante sorrise “Anche se si stancano quasi subito le gemelle leggono bene, mentre Alex legge solo libri horror…”
Marcus riprese possesso della telecamera “Noi torniamo domani! Ci aspettate lì vero?”
Zhalia rise “Marcus dove pensi che andiamo?”
“Scusate!” disse Clara “Siamo davvero tutti molto stanchi e non vediamo l’ora di tornare! A presto!” la comunicazione finì.
“Quindicenni basta sbaciucchiarsi!” disse Dante a Sylvia e Metz che si pietrificarono
“Papà! Anzi no ora sei nonno! Non fare la predica!”
Jake, che aveva dieci anni, rise di gusto.
Cominciò un’allegra discussione tra amici sulle glorie passate, dall’Organizzazione a Shadow e DeFoe,
“Sapete cosa ho visto quando ho incontrato Dante la prima volta a Praga 24 anni fa?” disse Zhalia “Un ragazzo viziato e presuntuoso come pochi!”
“Un anno e sei mesi dopo mi hai sposato!” disse lui ridendo “Sophie ti ricordi di come è iniziata la nostra amicizia tra me te e Lok?”
“Eccome! Mi hai detto –Vuoi assumermi? Ti avverto che costo caro!- quel conto non l’ho mai pagato!”
Dan sorrise “Dante sei sempre uguale e anche quel matto di Lok non è cambiato in tutti questi anni! Il tempo sembra passato solo per me!”
“Dan hai 39 anni per la miseria!” cercò di risollevarlo Lok “E comunque io non sono un pazzo!”
Le chiacchere continuarono fino a ora tarda, alla fine andarono a casa o a dormire.
“Dante!”
“Sì Zhalia?”
“Volevo solo dirti che ho ripensato molto alle parlo del tuo capostipite di recente!” disse lei girandosi verso di lui pur rimanendo sdraiata a letto
“Davvero?” disse lui avvicinandosi
“Finalmente abbiamo quello che lui sognava per i suoi discendenti: la felicità!”
Dante la baciò e le sfilò la camicia da notte, lei si liberò dell’odioso pigiama blu di Dante e ricambiò i baci.
Lui la fissò “Felici per sempre! Mia dolce Zhalia!”
 
COMMENTO AUTORE
La trilogia è conclusa ma tornerò con special inerenti ad essa!
I personaggi hanno tutti lo scopo di trasmettere messaggi, Dante con le parole di Metz ma anche con discorsi suoi è evidente, DeFoe e Shadow trasmettono con il loro perfido comportamento messaggi inerenti alle cose che purtroppo succedono anche sotto i nostri occhi tutti i giorni (le violenze, il sentirsi padrone del mondo, trattare gli altri come zerbini…), i bambini e i ragazzi sono lo specchio dei giovani volenterosi e coraggiosi, Lok è in parte la mia stupidità mantre Sophie la mia capacità di trarre conclusioni, Zhalia ha una cosa in comune con me: il distaccarsi dagli altri per paura di essere ferita.
Se ancora non è chiaro in questa trilogia, abilmente riassunta con la storia raccontata da Dante ai nipoti, è espressa la mia personalità, come disse Basil ne “Il ritratto di Dorian Gray” c’è troppo di me!
Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito (non vi nomino perché ho paura di dimenticarmi qualcuno e non voglio fare torti a nessuno)
Spero di non essere risultata noiosa e che non pensiate male di me ora che mi sono scoperta…
Detto questo alla prossima
Alice