Già,
era stato vile. Ma sapeva anche che un
po’ di svago le avrebbe fatto bene.
“- Io non so ballare e non credo che imparerò
mai!-“ gli aveva detto una volata. Probabilmente non
immaginava quello che era
passato per la mente di Clive. L’idea che lei non accettasse
o che non venisse
era impossibile. Lui lo aveva capito già da tanto tempo. Non
era aiuto. Non era
amicizia, era qualcosa di più. Qualcosa di molto
più grande.
Andò a villa Dove ed entrò il più
guardingo
possibile. Non c’era nessuno in casa, ma se qualcuno
l’avesse visto
probabilmente l’avrebbe preso per un ladro, oppure lo
avrebbero riconosciuto
(cosa assai difficile senza una foto). La porta cigolò sui
cardini e si
richiuse con un tonfo. La polvere oramai si era fermata sul lussuoso
pavimento,
sui gradini, sull’arredamento e sui lampadari a gocce.
Provò ad accendere la
luce, ma l’elettricità era stata staccata al
momento del suo arresto. Stessa
storia per l’acqua corrente. Le immagini appese alle pareti
gli fecero salire
le lacrime, poi pensò alla ragazza misteriosa e la tristezza
ritornò indietro.
Fece un respiro profondo, ma la polvere gli
s’infilò su per il naso e lo fece
starnutire. L’eco si perse nella casa vuota e buia. Seguendo
i lievi fasci di
luci che trapelavano dalle finestre sigillate si diresse su per le
scale. Ogni
tre gradini uno gemeva sotto il suo peso. Non si sarebbe fermato molto,
o
almeno non era la sua intenzione. Ogni angolo era un pezzo della sua
vita, ogni
piccolo particolare un “me lo ricordo…”.
Alla fine dovette correre per arrivare
in orario all’appuntamento, non prima di essersi girato verso
la casa e aver
mormorato “Mi mancherai”.
Lei portava un vestito bianco e nero molto
elegante e allo stesso tempo molto giovanile. I capelli erano tenuti
fermi da
un cerchietto a fiori bianchi. Portava anche un paio di scarpette nere
basse.
- Hai corso?- chiese innocentemente
- Cosa… te … lo… fa pensare!?- disse
lui con
il fiatone
Dopo che si fu ripreso iniziarono a camminare.
Il sole era ancora alto essendo estate. Non si parlarono per quasi
tutto il
tempo e quando gli sguardi s’incontravano, gli
occhi volgevano in un’altra direzione.
La festa in Piccadilly Circus era già
cominciata e molte coppie già volteggiavano sulle note della
musica che
risuonava tra i palazzi adornati di stendardi colorati che fluttuavano
nella brezza
estiva. Lui guardò lei con dolcezza poi con un inchino le
chiese:- Posso avere
l’onore di questo ballo?-
- Non so se…- fu la sua risposta
- Hai saltato sui tetti qui attorno e non ti
butti in un lento?- si alzò guardandola interrogativo
- Un che?-
- È il tipo di ballo, vedi le movenze delle
coppie: sono morbide!-
- Sembri ben informato! Io non posso dire altrettanto
delle mie conoscenze in materia!-
- Tutto s’impara!-
- No no no! L’educazione al ballo non s’impara
in una sera!-
- Ma se non cominci non imparerai mai!-
- M’inciampo ogni due per tre… Ehi!-
Lui praticamente la trascinò sulla pista da
ballo e delicatamente le prese il fianco non la mano sinistra mentre
con la
destra le teneva la mano dolcemente.
- Segui le mie mosse!- le sussurrò nell’orecchio.
Lei arrossì e tenne lo sguardo basso. Un passo dopo
l’altro lui le spiegava ogni
passo e le faceva notare gli errori da novellina che commetteva.
Più di una
volta la ragazza gli pestò i piedi diventando ancora
più rossa e iniziando a
ripetere “Scusa!” all’infinito. Lui
sorrideva ogni volta, divertito dalla reazione della ragazza.
- Ancora un paio di giri e diventi una
ballerina professionista!- le disse sorridendo in un momento in cui si
erano
fermati a bordo pista
- Faccio schifo!- rispose lei con il broncio
- Sei troppo cattiva con te stessa! Non ho mai
conosciuto qualcuno come te!-
- Sicuro!?-
- Certo! Secondo quante persone ho visto e
conosciuto?-
- Sarai inseguito dalle ragazze! Sindrome
della buona samaritana! Nessuno sfugge!-
- Ne hai vista qualcuna venire a trovarmi?-
- Mm…-
- No! Howks ha giocato bene le sue carte!-
- Un castello di carte!-
- Cosa?-
- È un castello di carte che lui si è creato
attorno! Un soffio e crolla tutto!-
- Forse…-
- Noi saremo il soffio che lo farà crollare!-
- La tua visione della situazione mi piace
molto! Dico sul serio…-
- Anche tu mi piaci…-
- Cosa?- finse di non aver capito
- Le tue idee! Mi piacciono le tue idee!-
arrossì vigorosamente
- Vieni! Qui c’è troppa confusione! Non sentiresti
bene…-
- Cosa!?-
- Appunto!-
Si allontanarono e raggiunsero una stradina
laterale deserta. Gli sguardi s’incrociarono ancora, ma
questa volta rimasero
fermi a contemplarsi vicendevolmente. Gli occhi castani di lei
studiavano ogni
singola sfumatura di quelli calamitosi di lui.
- Credo che non sia amicizia quella che ci
lega… non più almeno!- iniziò lui
- Sì… penso di sì!- rispose lei
abbassando lo
sguardo
- Io… io ti amo!-
- Anch…- non finì mai quella frase. Lui
l’aveva
baciata, ma non uno di quelli qualsiasi: il primo vero bacio. Lei non
si oppose,
chiuse gli occhi abbandonandosi al piacere e all’amore.
Quando si lasciarono si guardarono negli occhi
sorridendo dolcemente.
- Wow… cioè… ti amo!- disse lei senza
distogliere lo sguardo
- Anche io!- le rispose il ragazzo continuando
a studiare gli occhini castani della ragazza
Silenzio. Solo il vento soffiava delicatamente
in quella serata di Luglio.
- Ora… se non sono invadente… Mi potresti dire
come ti chiami?- chiese lui
- Mi sembra doveroso… io mi chiamo…- si
accasciò a terra di lato senza un motivo apparente. Clive le
si chinò subito
sopra. Lei respirava a fatica, teneva gli occhi serrati e soffriva
terribilmente. Il ragazzo si accorse che perdeva molto sangue dalla
schiena:
una ferita d’arma da fuoco le macchiava la parte bianca del
vestito sul fianco
destro. Lui alzò lo sguardo e lo vide, impunito. Un signore
con un pastrano
gessato marrone e un cappello che gli copriva gli occhi ma non il
ghigno malvagio
che teneva stampato in volto. Nella mano destra teneva una rivoltella
con un
silenziatore ancora fumante.
Ed eccomi con un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia!
Clive: IO TI UCCIDO SCRITTRICE!
Il buon vecchio Clive non ha preso molto bene la mia scelta!
Clive: Buon vecchio! ? Parla quella che hoggi fa 17 anni!
O////O... ora lo sapete... be... vi lascio lascio con un bel video QUI