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Autore: terry99    21/12/2011    1 recensioni
Nuova generazione: due amori impossibili delle due cugine Weasey... spero vi piacciano ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lorcan Scamandro, Molly Weasley, Roxanne Weasley, Scorpius Malfoy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Dream and sweet moments: two impossible love!
 

How in my dreams…
 
A volte mi chiedo a cosa serve sognare.
A volte penso che sarebbe meglio non sognare più.
A volte mi chiedo cosa sono i sogni.
Quando mi rispondo, alla fine, mi chiedo che senso avrebbe non sognare se puoi farlo.
Si,ogni volta che penso al senso  dei sogni riesco a rispondermi, ma solo con poche semplici frasi.
Sognare  aiuta a sperare.
Sognare aiuta a dimenticare.
Sognando puoi staccarti, anche solo se per pochi minuti, dalla realtà.
Ecco perché alla fine non faccio che sognarti.
-Roxy, Roxy  ci sei? Suvvia, apri gli occhi, comincio a preoccuparmi!-
La voce di Rose mi rimbomba in testa confondendomi  più di quanto lo sia già.
Apro gli occhi tanto per farla contenta.
Ho la vista offuscata; individuo solo tante sagome che sicuramente sono rivolte verso di me.
Metto a fuoco poco a poco e quando mi rendo conto di essere nell’aula di storia della magia e di avere il professor Ruf davant ,arrossisco, imbarazzata.
-La porto in infermeria professore, sicuramente ha la febbre- sento dire a Rose con aria triste.
Il professore annuisce e mia cugina mi strattona via dall’aula rischiando di farmi sbattere contro un’armatura poco distante; appena giriamo l’angolo si ferma.
-Roxy, la lezione è finita già da mezz’ora e tu non volevi svegliarti; ho provato persino con qualche calcio alle ginocchia…- e qui mi sorride- ma sei resuscitata solo adesso- sussurra triste.
-Ecco perché mi sento un po’ indolenzita, ma dimmi, perché quell’aria triste?- chiedo perplessa.
-Ecco vedi, mentre dormivi è passato Scorpius che mi aveva invitato per vedere la partita Corvonero-Tassorosso con lui ma io ho dovuto rifiutare…-  risponde sognante.
Chissà quanto ci teneva ad andare alla partita con quel serpeverde. soloPer colpa mia, non è giusto.
-Mi dispiace Ros… vai adesso, io tanto devo salire al dormitorio a fare una cosa- mento, sorridendole.
Lei ricambia e un attimo dopo non c’è più.
Sono sola davanti ad un corridoio deserto.
Cammino lentamente attraversando una le arcate della scuola; penso al mio sogno, al principe del mio sogno, che in groppa a un unicorno mi sorride e mi stringe a se… quanto sarebbe bello se i sogni fossero reali, se lui mi amasse come lo sogno…
Chiudo gli occhi e provo ad immaginarlo, nei suoi occhi verde smeraldo, nei suoi biondi capelli ribelli, nel suo portamento elegante.
Improvvisamente sento due voci in sottofondo.
-Ehi, bellissima, non tirarmi i capelli!- si lamenta una voce a me familiare.
E’  la sua voce, quella del mio bellissimo Lorcan.
-Ma mi piace, Lor- sghignazza una voce femminile.
Riconosco anche quella; è la voce di Dominique.
Apro gli occhi e mi ritrovo davanti una scena tremendamente dolce; le labbra della ragazza toccano quelle di Lorcan con dolcezza e lui la stringe a se, proprio come nel mio sogno.
Abbasso lo sguardo e li supero, sforzandomi di trattenere le lacrime per quanto più tempo possibile.
Sento i suoi occhi su di me, ma non mi volto; dovrei gridargli che è un mostro ma non lo faccio, dovrei fulminarlo con lo sguardo e scappare via,  ma non posso, non posso rivelargli quanto lo amo.
Mi limito a camminare a passo svelto fingendo un aria indifferente a  tutti i maghi che mi capita di oltrepassare.
-Ehy Rox!Che ti succede?-
So chi è e non mi va di parlargli.
Ha baciato mia cugina non voglio rivolgergli la parola.
Ha distrutto ogni mia speranza.
Ha distrutto ogni mio sogno.
-Scusa Lorcan ma al momento ho da fare- sussurro con voce poco convincente; tengo lo sguardo basso, ma solo perché non sono certa di aver pianto.
-L’indifferenza non funziona con me Weasley, e tu lo sai bene-  risponde con una voce che non ammette repliche.
Dopo tutto mi conosce benissimo, avrei dovuto aspettarmelo da lui.
-Avanti Rox parlami, spiegami, sai che ti voglio bene- mi sussurra dolcemente.
Si, mi vuole bene, ma non mi basta, non da lui.
Afferro la sua mano e lo conduco in un posto appartato, isolato, uno di quei posti in cui lo sognavo, uno di quelli che adoro.
Mi fermo e finalmente riesco a guardarlo in faccia; mi specchio nei suoi occhi verde platino e abbasso leggermente il capo in segno di assenso.
 -Tu mi vuoi bene… ma non mi basterà mai il tuo affetto- dico con voce spezzata.
Mi mette un braccio intorno al collo e con l’altro mi asciuga una lacrima; ora sono certa che ho pianto.
-Si, so che per te non è lo stesso ma…- mi fermo, non so come continuare la frase, anzi, riflettendoci su, non si può continuare.
Si volta verso di me e mi guarda dolcemente.
-Sappiamo entrambi che anche a me non basta più la tua amicizia… io ti amo- sussurra.
No, no, no, non può essere che tu ami me e non Dominique.
Non può essere che mia cugina non è la tua fidanzata, tu l’hai baciata.
Voglio ribattere, ma è troppo tardi; le sue labbra toccano le mie con dolcezza e io non riesco a far finire ciò che ho sempre sognato di avere, non riesco a farlo per una cugina che non mi ha mai calcolato: io lo amo e basta.
-Ti amo- sussurra tra le mie labbra.
  Non rispondo; lui sa che ricambio, lo sa e mi basta.
-Lor, non puoi amarmi, tu ami Dominique- sussurro.
Come mentire, sono gelosa, sono sempre stata gelosa di quell’affinità che univa mia cugina al mio principe e devo sapere.
Lo guardo negli occhi e mi sorride divertito.
-Volevamo provare…ma non c’è mai stato nulla- risponde imbarazzato ma serio.
-Ti credo- gli sorrido fiduciosa.
Non voglio rovinare il momento più bello della mia vita.
Lui mi stringe a se e mi bacia la fronte con dolcezza.
Adesso mi stringe a se come nel mio sogno.
Adesso mi bacia come nel mio sogno.
Adesso mi ama come nel mio sogno e posso solo ringraziare i sogni, che mi hanno aiutato a sperare nel suo amore.
 
                          
 
In the wrong place at the wrong time.

 
Ho sempre pensato di essere una persona sbagliata.
Ho sempre pensato di correggere questi miei sbagli per essere giusta, per essere perfetta.
Per essere perfetta come gli altri.
Anche se a volte non è necessari essere perfetti per essere amati da qualcuno.
-Moll chi stai guardando?- la voce di Lucy interrompe la mia contemplazione intensa del giovane grifondoro seduto di fronte a me.
-Oh Lu non rompere, sai che non sono affari tuoi- sbuffo scocciata.
Quella peste mi rovina sempre tutto a volte proprio non la sopporto.
-Certo che sono affari miei; in qualità di sorella minore, nonché sangue del tuo sangue, io ho bisogno di sapere chi frequenti!- ribatte l’altra impassibile.
-Niente non guardo nessuno e smettila di parlare di questa storia-
-Cosa, che tu sei sangue del mio sangue? Ma è vero- dice la ragazzina indifferente.
Sì, è maledettamente vero, ma caspita, ricordarmelo proprio mentre guardo lui!
Ignoro la sua affermazione e mi rialzo dal tavolo, diretta a lezione; stamattina non ho toccato cibo ma sinceramente non mi va di essere tempestata dalle mille domande di quella ragazzina.
Esco di fretta dalla sala grande seguita dai miei migliori amici, nonché gemelli,ovvero le mie due ombre;sì, li chiamo così perché mi seguono sempre e ci sono quando ho bisogno loro, ci sono sempre.
-Hey Lis tu con chi hai lezione adesso?- chiedo pensierosa; in realtà non voglio sapere la risposta ma con lui riesco sempre a parlare poco e niente, vista la sua calma e il suo silenzio.
-Credo con i Tassorosso, ho storia della magia, dormirò un bel po’- mi risponde il ragazzo mentre un sorriso sghembo compare sul suo volto.
-Allora noi andiamo, oggi siamo con i Serpi- ironizza il gemello.
Lisander annuisce e si dirige nella direzione opposta alla nostra; Lorcan intanto mi mette un braccio intorno al collo, io gli lascio fare, sa che siamo solo buoni amici anche se ho sempre sperato in qualcosa di più.
-Buongiorno, Moll, andiamo?- mi saluta il ragazzo indicando l’aula di pozioni di fronte a se.
-Okay, Lor, andiamo- sospiro poco entusiasta.
 Ho sempre odiato essergli accanto e arrossire in sua presenza.
Mi siedo nel mio solito tavolo ma mi accorgo che Lorcan non si è seduto accanto a me.
-Lor ma perché non sei seduto qui accanto a me?- chiedo perplessa.
-Chiedilo a lui- borbottò l’altro, indicando con un cenno del capo alla mia sinistra, io mi volto di scatto.
Lo trovo lì, che mi osserva e mostra il suo solito sorriso sghembo.
Rimango a fissarlo per qualche istante; la camicia bianca sbottonata per metà aderisce perfettamente ai suoi addominali accompagnata dai  lunghi Jeans blu. I suoi occhi grigi animano quel suo viso dalla pelle chiara e corti capelli biondi completano il quadr, lasciandomi senza parole.
-Ehi, piccola, ti dispiace se mi siedo accanto a te per questa lezione?-
Scuoto il capo con decisione e gli sorrido amichevolmente.
Ci fissiamo per un po’ e poi io decido di aprire una discussione.
-Ti piace pozioni?- balbetto, cercando di mostrarmi indifferente.
-Mah… si, non è male però preferisco difesa contro le arti oscure, è più divertente-commenta il giovane Serpeverde.
-Sì, piace anche a me- mento.
Quando la lezione finisce, Scorpius si alza, pronto a dirigersi verso la prossima.
-Ciao Weas- cioè Molly, è stato un piacere conoscerti- e con queste parole esce divertito dall’aula.
                                                                   ***
-Ti piace quel Serpe?- la voce di Lorcan è così seria che non sembra nemmeno lui.
Il suo sguardo è serio, la  sua espressione concentrata ma impassibile, per niente indifferente.
-Ma che dici Lor! E’ uno squallido Serpeverde, perché dovrebbe piacermi?-
Se ci sei tu?avrei voluto continuare.
Il Grifondoro sembra calmarsi un po’ e poi mi sorride allegro.
Il suo sorriso, molto più bello del fratello.
Il suo sorriso, sempre allegro.
Il suo sorriso che riesce sempre a farmi ridere.
A volte mi sento fortunata a poter ammirare il suo viso ogni giorno e a trovarlo lì ad aspettarmi,felice di essermi accanto.
                                                                      
                                                             ***
 E’ tardi e dovrei essere a letto.
E’ tardi e dovrei essere nel mio dormitorio.
E’ tardi e vorrei essere da tutte le parti tranne che qui: nel campo di Quiddich.
Ho sempre odiato questo posto umido e tetro e ne ho sempre avuto paura, la sera.
-Ottimo signorina Weasley adesso può tornare al suo dormitorio- annuncia Madama Bumb allegra.
Scendo dalla scopa di legno e ,salutando con un cenno del capo la mio insegnante, mi dirigo verso il castello.
Cammino velocemente, ansiosa di lasciare quel posto orrendo e di salire al mio dormitorio.
Improvvisamente sento un rumore provenire dalle mie spalle; mi volto di scatto.
-Hey,piccola, che sorpresa trovarti qui- la voce del giovane Serpeverde mi fa rabbrividire.
E’ bellissimo, ma mi mette paura.
-Ciao Scorpius- lo saluto di fretta.
Lui mi afferra la mano con una stretta d’acciaio e mi sbatte a muro con poca delicatezza.
Pochi centimetri dividono il mio volto dal suo.
Cerco di divincolarmi ma mi accorgo che è inutile: rimango bloccata lì, senza via d’uscita, a pochi centimetri da lui.
-Sei bellissima, Molly- osserva con dolcezza.
-No, io sono imperfetta- ammetto tristemente.
Il ragazzo scoppia a ridere.
Mi stringe a se ed io ricambio la stretta, nonostante la tensione; quel contatto con lui mi piace e non mi turba, mi sento protetta.
-Molly tu potrai anche essere imperfetta, però sei perfetta, per me- ammette.
Pochi minuti dopo le sue labbra toccano le  mie.
La mia reazione istintiva è quella di fermarmi ma non ci riesco e così ricambio come ho sempre voluto fare con un altro  ragazzo.
Vorrei baciare Lorcan ma mi ritrovo a baciare un perfetto sconosciuto; uno sconosciuto bellissimo e protettivo, ma pur sempre un Serpe.
Intanto comincia a piovere.
Sono zuppa, ma il suo calore riesce a scaldarmi il cuore, quel bacio è riuscito a farmelo amare , nonostante la mia cotta per quell’assurdo Grifondoro.
Sono nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, con la persona sbagliata.
Però io sono ribelle, e adoro essere così come sono; l’ho capito dopo, ma l’ho capito.
Mi piace fare azioni sbagliate, essere in posti sbagliati con persone sbagliate.
Non tutti sono perfetti.
Scorpius non lo è e nemmeno io.
Siamo due persone sbagliate che si amano e non ho nulla in contrario.
Se c’è l’amore la perfezione non conta.
Se c’è Scorpius non ho bisogno di fingermi perfetta perché per lui lo sono. 
  
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