Epilogo
Dicembre
2011
Quella
sera sono partita.
Sono
tornata “a casa”, anche se non l'ho mai sentita mia, anche se
tuttora è un luogo a me sconosciuto, ma ho dovuto farlo, per il bene
delle persone che mi hanno amata e curata fino a quel momento, e che
io stavo distruggendo con le mie insicurezze.
Sono
tornata qui per sistemare vecchie cose, per sconfiggere vecchi
fantasmi, anche se loro hanno avuto la meglio. Almeno finora perché,
no, ancora non mi sento sconfitta.
Ho
lasciato quel mondo, quel pezzo di vita che comunque ha continuato a
vivere, anche senza di me. A vivere appieno tutto, e quando ci penso,
quando mi capita di sentirne parlare, subito dopo aver provato una
punta di rimpianto ed un breve tremore al cuore, questo si scalda
infondendomi del bene.
Io
non ho mai dimenticato nulla, e non lo farò mai.
Ma
devo dire in tutta onestà che non è stato proprio così, i primi
tempi.
Sapere
dell'incontro e delle seguenti nozze di Gerard con un'altra donna, a
solo pochi mesi dalla mia partenza, mi ha lasciata perplessa e
amareggiata.
Solo
in un primo momento, però. Mi è bastato vedere il suo volto felice,
gli occhi brillare, stavolta non per le lacrime, ma per la gioia e
l'amore che finalmente ha trovato, quella pace, per capire che è
stato giusto così. Inoltre ho scoperto che l'aveva incontrata già
una prima volta, lo stesso anno in cui ci siamo incontrati io e lui,
lo stesso periodo, ma entrambi, impegnati, hanno rispettato i propri
compagni. Anche se la nostra relazione era solo all'inizio, aveva
compiuto una scelta non facile.
Poi,
si sa, se è frutto del Destino, di quel bambino capriccioso e
annoiato, questo ritorna sempre. A volte riesce a fare anche la cosa
giusta, sì.
Lindsey
è una donna di gran talento, oltre che molto affascinante, e sembra
decisamente più forte e sicura della sottoscritta. Gerard ha sempre
avuto bisogno di questo: una forte spalla, un supporto dietro di lui,
qualcuno che comunque sia lo appoggiasse e non lo facesse cadere,
come invece io ho fatto più volte.
E
non perché non lo amassi, credetemi, tutto il contrario, ma
semplicemente alcune persone, per quanto possano tenere all'altra,
non riescono a farle del bene. Alcune persone non sono fatte per
stare insieme, per quanto possano amarsi. Ed io l'ho amato, fino a
farmi male. Lo amo tuttora.
Ma
questo penso che ormai lo abbiate capito tutti.
Hanno
avuto una bimba, Gerard e Lindsey. Due anni fa, più o meno. Certo,
le hanno messo un nome decisamente TROPPO particolare, ma è solo un
nome, che importanza può avere? E' la conferma che tutto ciò che è
successo è stato giusto, era così che doveva andare.
Ora,
a distanza di anni, da quando paragonavo la mia relazione alle strofe
di una ragazzetta acerba che giocava a fare la ribelle in cui diceva
di non conoscere la persona con cui stava, posso dire di essere
maturata. E quelle che mi vengono in mente non sono certo le frasi di
una canzone forse troppo banale, ma quelle più giudiziose di una
giovane donna che si augura di trovare nella sua vita qualcuno di
simile a colui che ha perso, che ora si è costruito una nuova vita,
ma con un'altra.
La
vita va avanti. Quanto è vero.
Anche
Frank si è sposato, non subito certo, aveva alcune cose da sistemare
prima, ma alla fine ce l'ha fatta, ce l'hanno fatta insieme, lui e
Jamia.
Mi
è capitato di vedere alcune foto delle loro nozze, di nuovo felici
insieme,
d'altronde
sono sempre stati anime gemelle.
e
recentemente delle loro figlie, gemelle anche loro, ma nel senso
biologico del termine, ovviamente. Sono nate penso un anno fa. Due
angeli, come i loro genitori.
E
ho pianto, ma non certo per tristezza e rimorso. Ho pianto per far
uscire un'emozione troppo forte, troppo bella, com'è la loro storia.
Un'ulteriore
conferma che la mia decisione di quella sera è stata la cosa più
giusta che potessi fare.
Finalmente,
dopo una vita, anche Ray e Christa si sono decisi a sposarsi, mentre
Bob purtroppo ha lasciato la band, ma posso capirlo. Quando qualcuno
non si sente più parte di qualcosa, non riesce più a trovare quella
connessione con gli altri, beh, è giusto che prosegua per la propria
strada. Ci vuole coraggio, ma a lui in fondo non è mai mancato.
Malgrado
tutto il dolore, al di là di quanto possa sembrare più o meno
giusto questo “finale”, io mi ritengo soddisfatta.
Vedete,
se le storie non hanno un lieto fine per il protagonista non vuol
dire necessariamente che finiscano male, penso che tutto sia
relativo. Perché nel momento in cui c'è questa opzione, beh, allora
vuol dire che per qualcuno in quella storia è finita “male” sì,
per un altro invece bene, o viceversa. Perciò se state pensando che
non ci sia il classico lieto fine da favola Disney solo perché io
non ho avuto il mio principe azzurro, forse dovreste rileggere ciò
che ho appena finito di scrivere qui sopra.
Tutto
sommato direi che questa storia in percentuale è finita più che
bene, ci vedo tanto amore, e non è forse questo che trionfa sempre,
nelle storie a lieto fine?