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Autore: Erin_Prince    22/12/2011    0 recensioni
Hola!!!Piccola one shot sul Natale potteriano!!
Ho preso un personaggio che mi sta molto a cuore, l'ho mischiato con un Natale che poteva essere una depressione totale, ho aggiunto un pizzico di Sirius, una canzone bellissima e..una spolverata di Harry.
Spero vi piaccia!!!!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Buongiorno!!!!Come state?Ho scritto questa mini storia per...beh, mi sembra ovvio!

Farvi gli auguri di un felice Natale e di buonissime feste!!!!

Ho preso un personaggio che mi sta molto a cuore, l'ho mischiato con un Natale che poteva essere una depressione totale, ho aggiunto un pizzico di Sirius, una canzone bellissima e..una spolverata di Harry.

Spero vi piaccia!!!!

Ancora buon Natale!!

Erin.

 

Natale a Grimmauld Place

 

Quel Natale non si prospettava un gran chè.

Ginny se lo sentiva, e gli avvenimenti delle ultime settimane erano stati come l'avverarsi si un presentimento: suo padre attaccato dal serpente di Voldemort, le vacanze iniziate in modo traumatico, il luogo dove avrebbe passato il periodo dell'anno che preferiva le metteva i brividi.

Mancavano tre giorni al 25 dicembre, e Ginny stava leggendo un libro per distrarsi dalla confusione del numero dodici di Grimmauld Place. Gente che andava e veniva, il ritratto della madre di Sirius che urlava in continuazione, sua madre con i nervi a fior di pelle, e poi...Beh, voleva distrarsi anche da un certo ragazzo occhialuto.

Sospirò, guardando fuori dalla finestra la neve che, lentamente, cadeva sul giardino semi abbandonato di fronte alla casa. Era sola nella sua stanza, Hermione era scesa per parlare di qualcosa di importante-super-segreto con i suoi due amici.

Chissà perché, quell'anno nessuno sentiva lo spirito natalizio, nessuno si era preoccupato di addobbare l'albero, o di appendere le calze al caminetto, o di mettere le lucine in cucina.

Ginny accese la vecchia radio sul comodino, si strinse nella sua maglia di lana e si accoccolò sul letto semi sfondato.

E' inutile che ti deprimi, Ginny, non serve a niente...

Il tono della voce di Hermione fece di nuovo capolino nella sua testa.

Certo, per lei era facile parlare, non si era innamorata perdutamente di qualcuno nel momento in cui l'aveva visto per la prima volta!

Harry ha baciato Cho sotto al vischio, dopo la riunione dell'ES.

Lo sapeva, lo sapeva bene che Cho poteva essere più attraente, più intelligente, più civetta, più frivola di lei, ma...Cho!

La radio, impostata su una frequenza babbana, iniziò a trasmettere l'ennesima canzone di Natale.

-Ginny! Ginny! Tua madre ha detto che devi scendere!-.

La voce di Sirius la raggiunse attraverso la porta chiusa, ma lei non rispose.

Non aveva voglia di andare di sotto e aiutare per la milionesima volta a preparare la cena. Si, era l'unica figlia femmina nell'enorme famiglia dei Weasley, ma cosa c'entrava? Per una volta, poteva anche andarci Ron a sbucciare le patate.

Come previsto, Sirius bussò alla porta, e dopo pochi secondi la sua testa comparve nella stanza.

-Ginny!Dai, tua madre..-.

-Lo so cosa vuole mia madre, che vada giù a sbucciare qualche verdura nell'acqua gelida!- sbottò lei.

Sirius sorrise tra la barba di alcuni giorni. Ginny incrociò le braccia al petto.

-Cosa succede?-.

La ragazza non aveva mai parlato molto con il padrino di Harry, se non qualche “buongiorno” biascicato al mattino, o un “buonanotte” alla sera. Spense la radio, e poi lo guardò.

-Sono arrabbiata per una serie di cose, tra cui..mia madre.-.

Il silenzio calò tra di loro.

-Hai un abete?-.

Sirius la guardò, perplesso.

-Hai presente quegli alberi che si addobbano per Natale, ma che quest'anno nessuno si cura di preparare...- disse Ginny, infastidita.

-Ovviamente, signorina, ma...Hai pensato che forse, quest'anno, ci siano cose più importanti di..-.

-Senti, Sirius, capisco tutto quello che vuoi, Tu-Sai-Chi che sta tornando, il Ministero che si fa gli affari suoi, mio padre attaccato da un serpente gigante...E' fuori pericolo, giusto?Se non lo fosse, sarei la prima a stargli vicino, e me ne fregherei di un albero di Natale. Ma visto che sopravviverà, non vedo perché dobbiamo ignorare le tradizioni!-.

Sirius la fissò per qualche secondo.

-Vado a prenderti l'albero.-.

Chiuse la porta dietro di sé.

Ginny sospirò. Forse sarebbe riuscita a fare qualcosa.

Scese in cucina, e come da copione sua madre la mise a pulire delle carote.

Sirius tornò poco dopo con un bel po' di polvere addosso.

-Sirius, per Merlino, dove sei stato?- chiese la signora Weasley.

-Ho esaudito una richiesta di Ginny.- rispose lui, sorridendo.

-Dai, smettila di pulire quella verdura, vieni su con me!- disse a Ginny.

La ragazza posò coltello e carote, si tolse il grembiule e si asciugò le mani.

-Non vorrai lasciarmi a...- iniziò Molly.

-Puoi chiamare Ron, o Harry, o qualcun altro. Non posso fare sempre tutto io solo perché sono l'unica femmina in casa!- disse Ginny, seguendo Sirius su per le scale.

-L'hai fatta grossa.- sussurrò lui, ghignando.

-Pazienza.- disse lei, scrollando le spalle.

Sirius aprì la porta del salotto, e, vicino alla finestra, c'era un grande abete pronto per essere decorato.

-Ovviamente è finto, le decorazioni sono dentro la scatola. Non sono molte, ma...-.

-Non preoccuparti, ho portato qui quelle che mettiamo a casa nostra.- sorrise Ginny, aprendo lo scatolone impolverato.

-Come?-.

-Ho chiesto a Fred e George di rimpicciolirle.-.

-Beh, io torno da Molly, non vorrei che mi lanciasse un malocchio!- disse Sirius, facendo l'occhiolino.

Ginny aprì tutte le scatole, e si trovò davanti un sacco di palline, nastri, luci tutte di colori diversi.

Iniziò dalle candele, che sarebbero rimaste sospese a mezz'aria una volta accese; legò i fiocchi ai rami dell'abete e appese le palline dorate e rosse.

Ancora una volta sarebbe arrivato il Natale, ancora una volta si sarebbero accese le luci, ancora una volta ci sarebbero stati regali sotto l'albero.

Era perfetto, suo padre era fuori pericolo di vita, la sua famiglia più o meno riunita, ma le mancava qualcosa, qualcosa che avrebbe reso nulli tutti i suoi regali se solo fosse stata sua.

 

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree...

 

La canzone babbana ascoltata qualche ora prima le tornò in mente...

Era ovvio cosa le mancasse.

La porta si aprì, ed entrò Harry.

 

I just want you for my own
More than you could ever know

 

-Ginny...Ciao!Ho sentito dei rumori e...- sorrise.

-Ciao Harry!- rispose lei.

-Hai fatto l'albero?-.

-Si, ho finito proprio ora..- disse, sentendo le sue guance arrossire lievemente.

-Hai fatto bene, era ora che qualcuno facesse sentire il Natale anche qui..-.

Ginny sorrise, e un brivido la percorse.

-Beh, torno giù, tua madre ci ha messo sotto per preparare la cena!-.

-Era ora che faceste qualcosa anche voi!- rispose lei, ridendo.

Harry fece un mezzo sorriso, e sparì chiudendo la porta.

 

Make my wish come true...
All I want for Christmas is you.

 

Con un sorriso a mille denti, Ginny sistemò le scatole, accese le candele e il fuoco nel caminetto.

Magari Cho sarebbe stata solo una storiella passeggera...

 

 

  
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