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Autore: Akira_blood princess_    22/12/2011    8 recensioni
non voglio anticipare nulla.
è la mia prima ff quindi siate clementi.
sasuke è rinchiuso al covo nord da 4 anni e finalmente gli si presenta l'occasione,grazie ai rapporti riallacciati con il nuovo Hokage,di riassaggiare la libertà di un tempo e di riscoprire il vecchio amore perduto.
"Non ce la faceva più.
Sentiva il respiro mancargli e le pareti stringersi attorno a lui.
Infilò le mani tra i capelli stringendo con forza le ciocche corvine e setose.
Serrò gli occhi cercando di riprendere il controllo e respirando a fondo.
"Naruto dove sei?""
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Un soffio di libertà.

NOTA AUTRICE:è la mia prima ff e quindi non aspettatevi capolavori.

Non scrivo benissimo ma spero vi piacerà anche perché è solo un esperimento.

I personaggi non sono miei e non scrivo a scopo di lucro blah blah ecc…

Grazie per l’attenzione e anche solo per aver aperto questa fic.

Se vi và i commenti sono ben accetti =D

Buona lettura.

 

Nell’oscurità di un corridoio tetro e umido,il corpo pallido e diafano di Sasuke,accarezzato dalla luce soffusa di tante candele,non poteva far altro che stringere forte quel fascio di muscoli attorno a ciò che li stava aprendo con violenza proprio come stava facendo ora,stringendo forte il lenzuolo candido con il pugno.

Stringendo i denti cercava di non farsi sfuggire nessun suono.

I gemiti soffocati però venivano ben percepiti dall'altro che aveva posato il mento sull'incavo della spalla del moro aspirando forte il suo odore delicato misto,ora,a sudore e odore di sesso.

Si sentiva come aperto a metà e sapeva che il biondo ora poteva leggergli dentro.

Lo senti sussurrargli:- Baciami

E mentre non obbediva a quell'ordine,impostogli anche dal suo cervello annebbiato dal piacere,lo sentì venirgli dentro come un'ondata di lava,che lenì il dolore che sentiva e lo rese completo,riempiendo il vuoto che lo tormentava da giorni. Dall'ultima visita del biondo.

Dalla posizione che aveva,appoggiato con i gomiti e gli avambracci sul materasso e con la fronte contro quest'ultimo,crollò,esausto,sentendo poi il peso del compagno raggiungerlo.

Ebbe un brivido quando lo senti ansimargli all'orecchio mentre cercava di regolarizzare il respiro affannato.

Rimasero così per un po’ mentre Naruto gli baciava il collo e la clavicola sdraiato su di lui,mentre intrecciava le dita della mano destra alle sue e con la sinistra gli accarezzava un fianco.

Dal canto suo Sasuke cercava solo di non pensare al fatto che ancora...nonostante fosse la terza volta che lo prendeva da Naruto...e che cazzo,faceva ancora un male cane!

Dopo quella che gli sembrò un'eternità,mentre il dolore lasciava spazio al torpore,sentì Naruto riprendere a muoversi in lui...Perché non era mai uscito....

Capì che ne aveva ancora voglia e,ritirandosi sui gomiti e appoggiando il mento sulle mani,esordì dicendo:

-Ma non ti stanchi mai?

-Tranquillo ho ancora un sacco di energie- Sfoderò il suo solito sorriso immenso.

-Ma non potremmo almeno fare cambio?-

-Non credo proprio,oggi sono io che comando... Ho vinto la scommessa perciò....E poi ieri l'hai messo sempre tu quindi...-E fece una smorfia di disappunto.

Fanculo a loro due e alle scommesse che facevano.

-Lo metto quasi sempre io...

-Ehi non fare lo spaccone adesso!!

-Sennò che mi fai dobe

-Ti faccio urlare teme … -

-si come no- Fece un ghigno befferdo.

-Scommettiamo??

-ahahah- Rispose con una risata di scherno e sfida.

L'altro non se lo fece ripetere iniziando subito a spingere in lui aumentando sempre di più la forza e il ritmo delle spinte in stilettate precise puntando al piacere dell'altro.

L'Uchiha si tratteneva portandosi le nocche alle labbra e mordendole.

Non riusciva ancora a capire come facesse a essere così preciso e a sapere sempre dove colpirlo e dove toccarlo per infrangere il muro della sua resistenza.

Oramai conosceva ogni suo punto debole.

Lo senti dirigersi affondo e colpirgli ripetutamente la prostata in modo piacevolmente insistente.

Sapeva di essere al culmine e che non avrebbe resistito ancora.

Ma Naruto non era ancora soddisfatto.

Tutto ciò che usciva dalla bocca del compagno erano gemiti soffocati e respiri profondi.

Era troppo orgoglioso per decidersi ad urlare così il biondino decise di giocare d'astuzia...Quella poca che aveva.

Se di piacere non riusciva a farlo impazzire,risolse pizzicandogli con forza un fianco liscio e pallido,come tutto il resto del corpo del moro,e la zona abusata si arrossò immediatamente.

L'altro colto di sorpresa si lasciò sfuggire un :-Ahi!!!- Accorato per poi correre a tapparsi la bocca con il palmo.

-Ho vinto!!!!!!!- Ululò l'altro baciandogli e suggendogli il collo come fosse un frutto maturo,mordendolo delicatamente di tanto in tanto.

-Maledetto- Sussurrò l'altro tra i gemiti che ora poteva liberare.

Naruto venne dopo le ultime spinte poderose che aveva assestato tra le natiche sode e candide dell'altro afferrandolo per i fianchi.

L'altro raggiunse il suo piacere massimo sentendo il biondo riversarsi con forza in lui e lo raggiunse in un ultimo gemito strozzato che fece impazzire l'uzumaki.

Naruto uscì dall'antro caldo,ancora scosso dagli spasmi del piacere,sdraiandosi supino a fianco dell'altro e serrando gli occhi cercando di regolarizzare il respiro.

Sasuke invece si girò su un fianco dando le spalle all'amante,sentendo il seme dell'altro colargli tra le cosce snelle.

Si sentì abbracciare da un corpo caldo che protestò tra le sue scapole,con la bocca sulla nuca,tra i capelli,chiedendogli perchè lui non avesse mai il fiato corpo dopo una scopata.

Sghignazzò curvando di più la schiena e aderendo bene con la zona lombare all'addome sodo dell'hokage.

-Dovresti andare ora- Mugugnò in risposta apatico e atono.Era finito il momento in cui si scioglieva con lui e calava la sua maschera di freddezza.

-Non ne ho voglia!!- L'altro mise il muso strofinando il naso contro la sua pelle sensibile e odorando con forza il profumo che spesso aveva associato alla neve.

L'aveva vista una sola volta a Konoha e non aveva potuto fare a meno di pensare all'Uchiha.

-Le guardie ci danno del tempo prestabilito e poi cosa direbbe la gente del villaggio sapendo che il loro Hokage viene a far visita a un criminale di livello s al covo Nord?

-cosa direbbero se sapessero cosa facciamo piuttosto...

-tsk...-Ghignò di nuovo nella mera imitazione di un sorriso.

Era il massimo che riusciva a fare e solo quando naruto era presente.

Quando era solo voleva solo il buio,la solitudine e un sonno eterno ma poi pensava che la sua sopravvivenza era una sfida con il biondo e allora una luce di salvezza si accendeva infondo al baratro in cui era finito.

Ma sapeva di poterne uscire.

E ci sarebbe riuscito solo per rinfacciare poi all'hokage di essere capace di tutto.

-Avanti- Si alzò,prendendo poi per mano l'altro e attirandoselo addosso,in piedi.

Gli sfiorò le labbra con le sue per poi mollargli i vestiti in mano.

Non si erano ancora mai dati un vero bacio e non capiva perché ma non gli interessava.

Forze a Naruto questo aspetto pesava di più ma a lui non faceva un baffo. Baciarlo davvero gli sembrava una cosa troppo da sentimentali e perciò prima si era rifiutato di farlo quando Naruto glielo aveva ordinato,nonostante la voglia.

Amava le labbra del biondo perchè erano quasi sempre roventi e dolci come il resto del suo corpo.

Gli bastava già il semplice contatto con la sua pelle abbronzata e i suoi capelli dorati per accendere la sua luce guida.

Sarebbe riuscito ad uscire anche da quella prigione per stare a fianco del suo migliore amico.

Perché oramai era un pò di tempo che aveva ammesso con se stesso,e ce ne era voluto,di volere bene a quella testa quadra più di quanto ne volesse a se stesso e di quanto se ne rendesse conto.

Ma non lo amava.

Questo no.

Sarebbe stato troppo umiliante per lui.

Forze uzumachi lo amava ma non gli interessava.

Che facesse come voleva.Sapeva di non essere corrisposto.

Glielo aveva detto lui stesso e il biondo aveva anche versato qualche lacrima ma ci sarebbe voluto qualcosa di più per toccare il suo cuore di ghiaccio che l'amore stupido di un ragazzino infantile.

Che però era l'hokage e che in quel momento aveva più potere di lui.

Quel ragazzino infantile che era la persona più importante che aveva e che gli era rimasta,questo sì.

Vide la sua allegria rivestirsi lentamente mentre osservava il suo corpo nudo alla luce del tramonto.

Lo vide uscire sempre fissandolo.

Lo sguardo azzurrino di Naruto,ne era sicuro,velato da quell'aura strana,valeva più di mille baci.

Senti il rumore assordante della porta della cella che si richiudeva e su di lui ripiombò il buio.

 

 

 

 

 

Non ce la faceva più.

Sentiva il respiro mancargli e le pareti stringersi attorno a lui.

Infilò le mani tra i capelli stringendo con forza le ciocche corvine e setose.

Serrò gli occhi cercando di riprendere il controllo e respirando a fondo.

Sentiva la testa girare e se avesse riaperto le palpebre avrebbe visto tutto nero imbandito da delle luci formicolanti che gli impedivano di ragionare.

Sentiva un peso sullo stomaco,la nausea e stava per vomitare.

le tempie scoppiavano ed era come se il cervello stesse bollendo.

Si sentì mancare e sputò a terra cercando di liberarsi del sapore acido della solitudine.

Scosse il corpo per liberarsi del rimorso.

Rabbrividì sentendo freddo e si colpì forte al volto per dimenticare il rancore.

Non si sarebbe fatto soffocare ancora dall'odio.

L'aria era rarefatta e percepiva la belva rossa assetata di vendetta rodergli il petto.

Strinse la maglia nera e attillata che indossava all'altezza del petto come per afferrare il dolore che lo attanagliava dal profondo.

Crollò in ginocchio boccheggiando in cerca di ossigeno sentendo le lacrime sgorgargli dagli occhi.

Scosso dai tremiti vomitò anche l'anima.

Gettandosi a sedere sulle natiche rannicchiò le ginocchia al petto e le strinse in un abbraccio protettivo iniziando a dondolare e a ripetere in una nenia infinita:

- basta,ti prego,basta.-sussurrandolo con voce roca e flebile come se avesse urlato per ore.

E lo aveva fatto eccome.

Era stato afferrato dagli incubi durante la notte ed erano ore che lottava contro questa crisi.

Il collo candido e serico,umido di lacrime di disperazione e sudore,venne afferrato da mani altrettanto diafane,dalle dita allungate e affusolate da pianista,che iniziarono e stringere senza pietà cercando di far smettere quella tortura,di dare un po’ di sollievo al loro proprietario.

L'hokage, che era stato chiamato mezz'ora prima di tutta urgenza nel cuore della notte, fece irruzione nella cella giusto in tempo,affannato, e vedendo la scena sbarrò gli occhi cerulei,sconvolto ma soprattutto terrorizzato.

Si gettò in ginocchio davanti all'uchica, che sembrava così fragile e indifeso ma soprattutto fuori di se, che cercava di suicidarsi e che ora era cadaverico e con le labbra blu e,afferrandogli le mani cerco di allentare la morsa mortale senza riuscirci.

Allora, preso dal panico,sferrò un potente pugno sul volto dell'altro che svenne immediatamente, già troppo prostrato dalla notte insonne e dall'improvvisa crisi isterico-depressiva che l'aveva colto per chissà quali strani motivi il giorno “dell‘anniversario“ della morte del fratello.

L'ultimo pensiero che Sasuke fece prima di perdere i pensieri fu:

-"Naruto hai ripagato il favore ... mi hai salvato la vita" e poi la luce soffusa delle candele che bruciavano incessantemente alle spalle della sua vera LUCE scomparve e il moro si vide precipitare in un limbo oscuro,sonno senza sogni.

 

 

2 giorni dopo:

Un ninja biondo come il sole passeggiava per le strade di konoha e la gente del villaggio si chiedeva come un ragazzo così giovane potesse essere il portento che li proteggeva giorno dopo giorno anche a costo della propria vita.

Era nel pieno degli anni,poteva innamorarsi,sposarsi, mettere su famiglia e vivere in tranquillità, educando i figli e accontentandosi di eseguire semplici missioni ordinarie;

invece rischiava la vita ogni giorno,non si era mai visto accanto a una ragazza se non la sua compagna di squadra Sakura, già fidanzata ufficialmente, o con la piccola Hiuga con cui intratteneva solo una profonda amicizia e con la vecchia Tsunade,e non aveva intenzione di mettere la testa apposto.

Un bambino ribelle e un po’ troppo cresciuto nei suoi 21 anni.

Però a quella gente andava bene così finchè fosse stato all'altezza di suo padre, il 4 hokage, proprio come stava facendo fin'ora,alla perfezione.

Spesso ricordava Minato Namikaze,soprattutto per il suo amore sconfinato per konoha.

Lo videro sorridere e dire qualche parola gentile a tutti quelli che lo salutavano.

Una bimba dai fluenti capelli rosso fuoco gli corse incontro abbracciandogli le gambe e rivolgendo poi gli occhioni verde acqua in alto al volto dello zio che gli carezzò la testolina per poi tirarla in braccio e raggiungerne il padre.

Il kazekage lo attendeva a pochi metri accanto alla moglie,del paese delle nebbie,albina e davvero bellissima,con un sorriso da far invidia ad un angelo tutto rivolto verso il migliore amico del marito.

-Gaara- lo accolse sorridente l'Uzumachi, facendo un cenno poi anche alla moglie, che chinò il capo in risposta,cortese.

-Naruto- sospirò l'altro abbracciandolo poi.

-come mai sei qua?

-per assicurarmi che tu non faccia sciocchezze.

Naruto capì all'istante a cosa si riferisse il rosso e lo rassicurò:

-ha solo bisogno di uscire un pò,un solo giorno,l'aria là dentro non gli fà molto bene.Ci sarò io,lo terrò d'occhio-

-è un criminale di livello S,Naruto!-lo rimproverò l'altro accorato.

- e io l'Hokage della foglia!- rispose l'altro impettito alzando appena il tono e attirando l'attenzione,cosa che l'altro non aveva fatto per discrezione.

-scusa...-sussurrò poi verso il Kazekage sorridendo come un'ebete al suo errore - e poi ha tentato il suicidio e io ... non voglio perderlo ora che sono riuscito a riportarlo qua-

-in manette- specificò Gaara

-in manette ma pur sempre vivo e vegeto.Ti prego,un solo giorno.Ti giuro che non minerà la sicurezza del paese del fuoco,delle altre nazioni e dei villaggi. Ho pensato a tutto.-

-con che cosa?-chiese la donna mostrando la sua curiosità e la sua voce flautata facendo sorridere il marito.

Doveva essere davvero speciale,quella donna,per aver reso Gaara così umano.

-bracciali per il controllo del chakra.-

-avanti Gaara...ha preso tutte le precauzioni necessarie,fallo felice solo per un giorno.-

aveva parlato poco con la moglie del Kazekage ma l'aveva subito trovata stupenda e di piacevole compagnia ma ora la amava sul serio.

-ok...- si arrese l'altro sbuffando per poi ottenere un bacio sulle labbra dalla moglie e un abbraccio dalla figlia prima che si allontanassero per raggiungere il parco giochi.

-Sayuri è davvero una splendida moglie.-

-già...dovresti trovartene una così anche tu,che ti dia degli splendidi figli...e invece ti vai a innamorare di un criminale che è per giunta un uomo.-

-shhhhhhhhh!!!!!non si deve sapere,solo tu,Sakura,Sai,Tsunade,Hinata,Shikamaru,Ino,Kiba,Iruka-sensei e Lee lo sanno....è un segreto!!!-

-che mezzo mondo conosce però!!!-

-ah..dimenticavo il maestro kakashi…-

-ecco...appunto.Va bene ci si vede,vado a raccattare mia moglie che ci sono già troppi cascamorti- e dopo un abbraccio lampo sparì in una nuvola di sabbia con lo sguardo infervorato di gelosia.

Il biondo giovane sorrise e saltando poi da un tetto all'altro lasciò konoha e la gente che ora tanto lo amava ed era immensamente corrisposta per dirigersi al covo nord.

Aveva una sorpresa per la persona che amava e, anche se era al corrente del fatto che non le sopportasse, era troppo felice.

Sarebbero stati di nuovo solo loro due,liberi e finalmente insieme.

Anche se solo per un giorno.

 

 

 

-sono riuscito ad ottenere un giorno di libertà per te- gli sussurrò all'orecchio mentre il moro era sdraiato sul suo petto,tra le sue braccia,con la pancia rivolta al soffitto e la solita espressione insensibile.

Il criminale rabbrividì e non riuscì neanche a spiegarsi se fosse per la voce di Naruto dritta nell'orecchio o per la notizia.

-come ci sei riuscito?

-non è importante.

-è per la mia crisi dell'altro ieri vero?- corrugò la fronte contrariato.

L ‘altro preferì non rispondere facendo l'evasivo e deviando l'attenzione con un'altra domanda

-dove vuoi andare?

Sasuke sembrò non abboccare e fece per controbattere aprendo la bocca ma poi la richiuse.

Parve rifletterci su, anche se l'espressione apatica rimase la stessa.

Si passò la mano sull'addome solido,piatto ma leggermente gonfio degli addominali,che però evidenziavano le fosse tra l'osso del bacino e il centro del ventre che segnalavano la sua magrezza.

-Al mare- proferì poi

-pensavo odiassi il mare ...- gli fece notare Naruto

- ed è così ...ma lì vi sono le ultime lacrime che ho versato per mio fratello e perciò è come se l'anima di Itachi risiedesse tra quelle onde per l'eternità. Perchè a pensarci lui era proprio come un oceano in tempesta.

-insomma come un cimitero,la sua tomba ...- cercò di fare chiarezza nella sua mente l'altro.

dopotutto era così:del tutto privo di tatto e delicatezza e irrimediabilmente stupido.

-esatto- sbuffò l'altro roteando gli occhi.

- e allora mare sia!!!!-ululò l'altro sorridendo contagioso e ribaltando le posizioni schiacciandolo sotto di sè e ritrovandosi faccia a faccia.

E fu così che il primo mezzo sorriso smorzato e fulmineo della giornata comparve sulle labbra del moro.

"una giornata intera con questa Usarotonchaki!!!"ma in realtà il pensiero lo alleggeriva appena.

Forze anche perchè sentì le ciocche seriche del biondo accarezzargli la fronte e venir poi sostituite da delle labbra morbide e roventi,che dopo aver posato un bacio casto sulla fronte dell'uchica si spostarono lungo la guancia,la mascella,il mento...

Il moro aspettava ad occhi chiusi che lo appagassero posandosi sulle sue, gelide, per un bacio a fior di labbra ma non le sentì mai arrivare.

Ebbe in cambio solo le dita dell'hokage che gli tirarono una ciocca di capelli facendolo trasalire dallo stato di rilassamento in cui stava cadendo per le attenzioni del baka.

-ahi...- scocciato si alzò massaggiandosi la cute per restituire il favore e aggiungervi un pugno leggero sulla spalla che fece sorridere l'altro che lo abbracciò.

-avanti vestiti che andiamo.-

-adesso??

-si adesso,subito.E quando sennò??

Per tutta risposta l'Uchica posò la fronte sulla sua, sbuffando con lo sguardo più scocciato che era capace di fare, e una mano sul cuore del biondo che accellerò i battiti.

Sasuke sorrise a quella reazione,o forze meglio,ghignò soddisfatto.

Era più alto di Naruto di un pò di centimetri e per stare in quella posizione doveva curvare appena il collo.

-c-che c'è? - balbettò l'altro confuso da quel cambiamento improvvisodi umore.

L’altro, senza proferire parola, rapì le sue labbra in un baciò più lungo del solito in cui cercò di suggere un pò di serenità e allegria.

Appena abbandonò la sua ancora di salvezza, quale era la bocca del biondo, gli afferrò il polso e posando il palmo della mano sulla sua guancia sussurrò:

-ho bisogno di un custume. -

L'altro arrossì per essersi aspettato chi sa cosa da quella bocca :- tranquillo non ci sarà nessuno,solo noi,neanche io lo ho.-

Sasuke si morse le labbra famelico e il poveretto divenne ancora più rosso.

-adoro quando sei imbarazzato. -

-e io no- Naruto mise il muso e il broncio.

L'Uchica ridacchiò voltandosi per andare a sistemarsi ma il biondo lo trattenne.

Per l'hokage fu il paradiso.

Finalmente sasuke era felice.

La sola constatazione lo riempì di gioia e facendo scorrere il palmo sul collo e poi sul petto senti che anche il cuore del suo migliore amico aveva accellerato.

-ANDIAMO- e senza aspettare la risposta di Sasuke lo afferrò per la mano e lo trascinò fuori dal covo passando davanti alle guardie che non dissero nulla.

L'Uchica vide l'uscita luminosa che venne prima varcata dal suo compagno che lo precedeva.

Appena i raggi del sole lo investirono ebbe un tuffo al cuore e gli occhi gli fecero male, abituati all'oscurità.

Però non importava perchè era libero e al suo fianco aveva una delle poche persone care che gli erano rimaste.

Sembrò come se un'angelo relegato all'oscurità avesse potuto finalmente rispiegare le ali.

O perlomeno era così agli occhi innamorati di naruto.

Perché in realtà era un demone che risorgeva pronto alla distruzione.

Perché con la luce riaffiorò dal profondo di quell'anima corrotta un odio radicato e la sete implacabile di vendetta.

Poi.però, Naruto lo abbraccio forte e tutto tonò al suo posto,dentro di lui,soffocato e imprigionato in un angolo,lasciando solo una felicità strana e scombussolante.

E finalmente potè concedersi un vero sorriso da quando aveva lasciato konoha.

E lo regalò alla persona che con la sua infinita forza di volontà e con il suo amore lo aveva salvato.

"grazie Naruto"fu il suo primo pensiero da libero.

Libero per un giorno.

 

Era fin troppo tempo che il moro aveva quell'espressione esasperata ma forze era perché stavano viaggiando da ormai un'ora sotto il sole.

Non aveva pensato al fatto che per raggiungere il mare ci andava un giorno di cammino,

e ora aveva appresso un Uchica con una crisi di nervi.

Infatti un pò aveva ragione perchè nell'euforia di partire con Sasuke,Naruto aveva preso baracca e baracchì e si era incamminato nell'ora più calda del giorno.

Sembrava di fare una sauna!!!

Eppure non lo aveva ancora sentito domandare quanto mancava o chiedere di fermarsi.

Maledetto orgoglio uchica.

Erano le quattro di pomeriggio e naruto aveva solo un pensiero:

Voleva arrivare al rifugio della cascata per vedere il tramonto con Sasuke e poi dormire insieme.

Era una cosa che non avevano mai fatto ma era sicuro che lui fosse l'unico che ci teneva.

Uchiha se ne fregava altamente di dormire con una persona al fianco e forze la cosa lo avrebbe anche infastidito.

Dopotutto erano quattro anni che dormiva nella cella al covo da solo.

Ma non gli avrebbe rovinato i piani con la sua mania arrogante di solitudine.

E poi c'erano anche altri lati positivi di questo viaggio:

Se prima, quando erano nel team 7,erano kakashi o Sasuke,quando si separavano dal maestro,a decidere quando si sarebbero fermati o a procedere davanti,ora era lui,Hokage di Konoha a decidere.

-fermiamoci a rifocillarci un pò ...all'ombra...ti stai cocendo.-

-ok- Sasuke fece l'accondiscendente e, recessivo, gli diede retta e fu questo che gli fece capire che qualcosa non andava.

Si sedettero sotto un ciliegio che stava sfiorendo e perciò l'erba verde che ondeggiava pigramente accarezzata dal vento più in là in quel punto era soffocata dal rosa dei petali che avevano abbandonato il rifugio sicuro delle corolle dei fiori delicati per cadere verso il basso in una pioggia romantica.

Furono a dir poco imbarazzanti gli occhi lucidi di naruto, commosso dal romanticismo della scena di sasuke che si appoggiava con la schiena al tronco robusto,circondato da quel paradiso.

Però non potè non notare lo sguardo malinconico del moro.

Gli si avvicinò e per distrarlo gli afferrò il mento e incollò gli occhi ai suoi.

Il profumo di neve,pungente e virile dell'altro lo investì e si accorse,arrossendo,che aveva ancora il profumo di loro due insieme.

-le guance ti si sono scottate!!!!MALEDETTO SOLE!!!- aggiunse poi una carezza agli zigomi arrossati dell'altro che gli lasciava fare tutto, limitandosi a sopportare a occhi chiusi.

Naruto dal canto suo abituato alla pelle candida dell'altro osservava quel rossore diffuso perplesso.

-sembri imbarazzato...ti sta bene sai? sembri più umano ...-

L’altro aprì gli occhi un po’ piccato - Metterò il cappuccio così la gente non mi riconoscerà e il sole non mi scotterà,contento?

-ma morirai di caldo...

-basta,sei noioso!!

-ok...scusami.

Cosa!!??? uzumaki che chiudeva così un litigio senza replicare?Era un miracolo.

Poi capì perchè lo aveva fatto.

aveva un'espressione da imbecille beato, ma era di una serenità che evidentemente gli impediva di cercare litigio.

Che palle...l'unica cosa che si prospettava divertente di quella "vacanza" era andata in fumo.

Chiuse di nuovo gli occhi cercando di riposare.

Naruto pensava solo a quanto potesse sembrare un angelo in quel modo,senza pensare a ciò che Sasuke in realtà aveva fatto,al suo carattere,all'odio che covava ancora nel suo cuore, sopito nell'oscurità.

Si avvicinò cauto e prima che il suo angelo sbarrasse gli occhi lui aveva già posato le sue labbra su quelle fredde di Sasuke.

Portò una mano ad artigliargli la nuca e i capelli soffici mentre premeva forte la bocca in un bacio a stampo intenso come non mai.

Non fu nulla di più.

Però questa volta il biondo sentì la mano dell'Uchiha che timidamente gli si posava sulla mascella e in parte anche sul collo a trattenerlo dolcemente.

Non lo aveva mai fatto.

Era sempre rimasto immobile durante quei baci romantici datigli dal biondo, reclutandoli stupidi e da ragazzine.

Naruto toccò il cielo quando posando le dita sul petto del compagno sentì quel cuore battere all'impazzata da non riuscire a seguirne i battiti.

Si sentì emozionatissimo e oltremodo soddisfatto.

Quel cuore strepitante batteva per lui...avevà smesso di essere una pietra fredda e dura.

Anche se lui se ne era accorto solo ora,era un pò che sasuke cercava di tornare quello di una volta.

Ed ora voleva vivere la sua adolescenza per bene anche se era tardi oramai.

Voleva essere il ragazzo tredicenne che aveva dato il suo primo bacio al suddetto biondino scemo che si staccava in quel momento dalla sua bocca,sorridente.

-è venuto in mente anche a te?- gli chiese facendogli distogliere lo sguardo imbarazzato.

-si..-rispose secco l'altro alzandosi, poi, facendo leva su quella testa quadra appartenente al ragazzo che era inginocchiato davanti a lui e che fino ad un momento prima lo osservava con il mento poggiato alle sue ginocchia rannicchiate al petto.

Fece per raccogliere la sacca con le sue cose ed incamminarsi ma venne raggiunto da una domanda che lo blocco.

-hai tagliato di nuovo i capelli ... con lo stesso taglio che avevi prima di partire per andare da Orochimaru ...vero ?? Perché lo hai fatto?

-perchè mi facevano caldo.- eluse la domanda con maestria - andiamo?

Il biondo annuì pensieroso.

Lo aveva fatto forze per voler tornare davvero quello di un tempo e cancellare tutto ciò che aveva combinato? Non poteva più ingannarlo con quelle sciocche risposte perché non era l’unico che era cambiato.

Li aveva tagliati per tornare indietro nel tempo e magari correggere i suoi errori?

guardò le punte di quei fili d'inchiostro puntare verso l'alto come a voler risalire il baratro.

poi incontrò quegli occhi di ossidiana.

Cavolo...si era voltato.

-non fissarmi,mi sento osservato- si arrestò aspettando che l'hokage gli passasse avanti e poi sorrise.

Non capiva perchè ma il resto della giornata si prospettava interessante,sopratutto se Naruto continuava a imbarazzarsi in quel modo.Aveva trovato un altro passatempo.

Ed era troppo divertente.

Non avevano più fatto una pausa.

Era evidente che Naruto fosse ansioso di raggiungere il posto di cui si rifiutava di parlargli entro il tramonto.

Si fermarono a metter qualcosa sotto i denti nella foresta prima della scogliera a strapiombo sul mare di cui l’aveva avvertito il biondo.

Come se ci potesse cadere dentro!!! Non era mica una testa quadra come lui!!!!

Mangiarono nel silenzio più assoluto e questo un po’ lo inquietò.

L’hokage aveva lo sguardo sfuggente ed era pensieroso.

Aveva un’aria più matura e sensuale così,quando non faceva lo scemo.

Forse era preoccupato per il fatto che aveva dovuto lasciare il villaggio e l’hokage di solito non lo dovrebbe fare,o forse era questione di reputazione. Dopotutto che problemi c’èrano,anche il kazekage era venuto a Konoha per un colloquio, e nessuno aveva detto nulla.

E poi c’èrano kakashi e Tsunade e perciò non doveva preoccuparsi.

Il suo villaggio era al sicuro.

Ultimamente aveva ritrovato un po’ del suo vecchio affetto per gli abitanti e il paese del fuoco,nonostante tutto ciò che era successo e aveva deciso di redimersi e cercare di dimenticare l’odio per essere di nuovo un bravo ninja al servizio di Konoha,un giorno,se la gente lo avrebbe voluto.

Anche se non ci sperava.

Eppure i suoi erano buoni propositi. E faceva per la memoria sacra di suo fratello e del suo volere.

E anche per Naruto.

Oramai non poteva nasconderlo.

Era stato kakashi a farglielo capire giorni fa quando era venuto a trovarlo,prima della crisi.

Si era reso conto che quest’ultima era data solo dall’odio che si ribellava al suo cuore che aveva finalmente deciso di reprimerlo.

Ma non si sarebbe arreso.

E ora voleva andare a dire addio anche a l’ultimo recondito che lo legava al passato.

A suo fratello.

-dai …andiamo …- si alzò in piedi prendendo le sue cose e poi tese la mano ad un incredulo

Biondino che l’afferrò senza repliche,ma abbastanza perplesso.

-perché tutta questa fretta?- domandò poi quando erano già in cammino,uno di fianco all’altro,guardandolo con i suoi occhi limpidi.

- mi sembrava che tu fossi impaziente di arrivare,prima.-

-beh … si ma … cioè … - si grattò la testa evidentemente in difficoltà.

-non sforzarti,baka,è inutile!-

-uffa …. Baka,baka, tu non sai dirmi altro …

-non è vero …posso dirti anche che mi ecciti terribilmente e che avrei voglia di scoparti ora e qui.-

-DAI!!!!!MA CHE DICIIIII!!!!!-spalancò occhi e bocca diventando viola.

-ma poi se te lo dico ecco quali sono le reazioni … - replicò l’altro atono - a proposito,dove dormiamo stasera?- domandò mentre uscivano dalla foresta.

-qui - rispose solo mentre indicava la piccola casetta abbarbicata sulla scogliera e simile a una palafitta ma aveva l’aria di essere un cottege,con le scale,la veranda e il terrazzo retrostante con vista sul mare.

Graziosa.

Posto da coppie romantiche.

-io non ci dormo lì- affermò il moro deciso

A naruto sembrò gli fosse caduto un masso in testa.

-e perché noooooo??- domandò già afflitto e in via della depressione.

-è da froci-

-ma tu che mi scopi e vieni scopato cosa sei scusa??

-versatile-

Naruto fece per sotterrarsi ma poi gli venne un’idea.

-vieni- lo afferrò per il polso e lo tirò dentro.-da fuori dà quest’impressione ma guarda qua-

E con aria da superiore gli mostrò la sala che l’aveva affascinato.

Una serie di shuriken di grandi dimensioni erano appesi alle pareti insieme a katane si ogni tipo e scaffali di kunai dalle forme più agili e originali.

-non è magnifica!?-si voltò versò Sasuke con un sorriso a trentadue denti che però scomparve per dar posto a un’espressione meravigliata e abbagliata dal viso del moro.

Sasuke era stupito e i suoi occhi brillavano di un’antica passione risvegliata.

In cella da quattro anni non aveva visto neanche l’ombra di un’arma e non si era potuto allenare.

Doveva essere stata un tortura.

-Naruto … io ….- l’Uzumaki attese trepidante la risposta dell’altro - credo che dormirò qui …-

Non era proprio ciò che si era aspettato ma era soddisfatto.

-ok … ma ora vieni un attimo fuori con me …

Il Nukenin lo seguì docile fino alla terrazza.

Lo spettacolo fu suggestivo.

Il mare come una tavola piatta luccicava di riflessi di luce dati dal sole,che stava seguendo la sua parabola discendente,irradiando luce rossa e soffusa sulla distesa d’acqua salata e sul profilo della scogliera.

- Naruto … è …bellissimo.-

- lo sapevo che ti sarebbe piaciuto - e il solito sorriso - è il tuo primo tramonto dopo quattro anni vero?

-già … è davvero un bel regalo -

Rimasero lì,immobili,fino a che il sole non scomparve per lasciare posto alla luna e a una distesa scura puntigliata di stelle.

- Grazie -

Il cuore del’Hokage sobbalzò.

Fece per dire “prego” ma venne investito da una pioggia di ciuffi neri e profumati e sentì il respiro dell’Uchiha sul collo che poi venne sostituito dalle sue labbra.

Si sentì stringere forte come solo Sakura faceva e poi neanche più da quando era Hokage e sentì gli occhi bruciare e le lacrime abbandonarli e rigargli il viso.

- ehi,che fai?piangi?- lo guardò con il solito sguardo di sfida ma un po’ addolcito.

-no- tirò su con il naso e si asciugò gli occhi ma non fece in tempo a riaprirli che senti qualcosa di umido sulla sua bocca e stupito si rese conto che erano le labbra di Sasuke che lo sfioravano delicate,per poi sussurrargli all’orecchio: -Andiamo dentro … -

E capì immediatamente cosa intendeva fare.

Sorrise e annuì.

E fuggirono dentro ridendo e abbracciandosi per poi gettarsi sulle coperte.

Il sorriso del Nukenin era reale e sincero.

-prendimi- fu il sussurro dell’Hokage da sotto il moro,stregato dalla felicità nel viso della visione sopra di lui,illuminata dalla luce pallida della luna.

Gli sorrise in silenzio.

-ti amo- gli confessò invece il biondo per la seconda volta.

E si stupì che, nonostante non avesse ricevuto risposta, ottenne un altro bacio.

Un bacio vero,sincero,intenso.

Il bacio di un angelo?

Il bacio di un demone?

Non gli importava, il suo amore per lui sarebbe comunque stato eterno.

Sasuke era tornato quello di un tempo.

O forze anche meglio di prima.

lang="EN">commentate per favore anche solo per dire "bella" o"brutta" o "si l'ho letta e non l'ho solo aperta e poi sono tornato indietro".Grazie di tutto e sopratutto per essere arrivati alla fine di questa bestiaccia.Baci e a presto =)

  
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