Toghether.

[ShikaIno-InoShika]

Alla Luly.
Semplicemente, perché è il tuo compleanno,
e la mia pubblicazione coincideva quasi magicamente

con questo evento.

Boh, voglio seguire un attimo la filosofia di Neji,
e pensare che sia destino, in qualche modo.

Alle mosche, e i mosconi, bianchi.

Buon natale.

Those who are dead
Are not dead
They're just living in my head

[42- Coldplay]

Quanto tempo è passato?

La mano ormai segnata dal tempo di Shikamaru si appoggia stancamente sulla spalla di Ino che, seduta su un dondolo, osserva l'orizzonte.

Non è un giorno qualsiasi, e lo sanno entrambi.

Sono passati così tanti anni, ma il ricordo è ancora vivido nelle loro menti.

L'uomo si siede al fianco di sua moglie, e osserva senza riuscire a fare niente il formarsi di una lacrima che disegna una linea sul volto della donna.

Ino appoggia la testa sul petto del Nara, i lunghi capelli biondi contengono fili bianchi.

“E' ancora qui con noi” le sussurra lui, dolcemente

“Lo sono tutti loro.” risponde lei, che poi fissa gli occhi lucidi in quelli dell'uomo che ama.

La guerra c'era stata quarantadue anni prima, un'eternità.

Molte persone vi avevano partecipato, molte vi avevano perso la vita.

Ino si alza in silenzio e inizia a camminare lentamente, Shikamaru la segue.

Sa dove sta andando.

Arrivano a destinazione dopo poco, stanchi.

“Mi sono scordata i fiori. Non era mai successo” la Yamanaka ha l'espressione spaventata, come se la cosa fosse davvero grave.

“Non importa.”

Ino e Shikamaru si tengono per mano, sono circondati da fantasmi, perché continuano a pensare alle persone che hanno perso, perché non si può vivere di ricordi, ma loro lo fanno da quarantadue anni.

E lo stesso grido straziante di ogni anno arriva puntuale non appena raggiungono quella tomba.

Choji Akimichi.

Morto per la patria.

Son
Don’t ask
Neither how full nor empty is your glass

[Glass of water-Coldplay]

Cambio di prospettiva.

Ino si incammina verso Shikamaru.

Lui se ne sta disteso su un divano con aria più scocciata che mai.

“C'è un bellissimo tempo fuori. Un cielo incredibile.”

La bionda cerca invano di farlo alzare da quel divano in cui passa la maggior parte delle giornate

“Che scocciatura. Le nuvole non ci sono, lo vedo dalla finestra” risponde lui, senza dar cenno di voler alzarsi.

La Yamanaka non demorde, non demorde mai.

Si avvia verso la cucina, e torna indietro con un bicchiere trasparente riempito d'acqua a metà.

Allo sguardo interrogativo del fidanzato, risponde saltellando allegra, e poi parla.

“Questa è la differenza fondamentale fra me e te. Che io questo bicchiere lo vedo mezzo pieno, e tu sempre mezzo vuoto. Che io penso che è bello che ci sia dell'acqua, e tu che potrebbe essercene ancora.”

Al Nara scappa un sorriso

“Da quand'è che sei diventata filosofica e parli per metafore?”

“Da quando ho capito come prenderti. Vedi il bicchiere mezzo pieno ed alzati. Il cielo è bello anche senza nuvole”.

Senza osare sbuffare, il ragazzo si alza, e la guarda a lungo.

La sua fidanzata bionda che tutti credono stupida.

E che invece, della vita, ha capito molto più di lui.

“Ino?”

“si?”

“Riesci sempre a farmi cambiare prospettiva.”

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I never meant to cause you trouble
and I never meant to do you wrong

[Trouble-Coldplay]

La porta.

Ino bussa con violenza alla porta.

Gli occhi chiusi, la disperazione nella voce.

“apri” intima, urlando.

“apri” riprova, abbassando il tono

“ti prego, aprimi” sussurra, piangendo.

Dall'altra parte, il silenzio.

Glielo avevano sempre detto tutti: quelli che non si incazzano mai, sono i più pericolosi.

E Shikamaru è uno di questi.

Uno che non perde mai la pazienza ma che, quella volta che la perde, non lascia scampo a nessuno.

“Non volevo, Shika io... non volevo dire quelle cose”

Ino, al contrario, si innervosisce spesso, per ogni inerzia, e spesso ha reazioni esagerate.

“Lo sai, quando sono incazzata dico cose che non penso”.

Se una persona risponde alle tue urla con altre urla, tu ti puoi difendere, ti puoi spiegare.

Ma se, contro le urla, risponde col silenzio, non puoi fare niente.

Niente, se non pregare che quella porta dannatamente chiusa si apra e che tu possa avere almeno una possibilità di parlare faccia a faccia, cuore a cuore, con chi di dovere.

“Ti ho detto delle cose orribili, lo so ma...”

le mani di Ino tremano, come le trema la voce.

Ha bisogno di lui, e se n'è resa conto d'improvviso.

“Hai detto che non te ne frega un cazzo di noi. Hai detto che la parte attiva della coppia sei tu e solo tu, hai detto che senza di me o con me, per te è uguale.”

La voce di Shikamaru è piatta, senza emozioni.

“Non è vero. Non è vero. Ero arrabbiata, puoi capirlo? Non mi aiuti mai a fare niente, e non mi sei mai grato quanto vorrei per ciò che faccio. E allora ti ho urlato addosso, ti ho vomitato addosso tutta la mia rabbia”

“Hai idea di come ti sentiresti se ti dicessi che sei inutile? Che per me non cambia niente se ci sei o non ci sei, Ino?”

Non voleva.

Come tutte le persone impulsive, la Yamanaka ha parlato senza contare fino a dieci, in un momento decisamente no.

Non voleva dire ciò che ha detto, e non voleva certo ferirlo.

“Per favore”

All'ultimo singulto della ragazza, la porta si apre.

Shikamaru la trova accucciata lì, immobile e in lacrime.

“Ho bisogno di te, Shika. Non sarei la stessa, senza di te”

L'abbraccio viene spontaneo, fra le lacrime di lei e gli occhi lucidi che lui cerca inevitabilmente di nascondere.

“Va bene. La prossima volta che vuoi che ti aiuti a pulire e non lo faccio, richiedimelo. E ancora. E ancora. Prendimi per sfinimento, sei bravissima a farlo. Ma non dirmi più che...”

Ino lo abbraccia di nuovo, e lo interrompe.

Perché sa che l'ha ritrovato.

Perché la porta, si è aperta.

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You came along

and you cut me loose

[Amsterdam- Coldplay]

Il Lui sbagliato.

Lui se ne sta in piedi, fermo, lontano da tutti.

Lei, non lo guarda.

Lui non vuole essere visto, ma incrocia il suo sguardo con quello di lei.

Lei, lo distoglie.

È più bella che mai, questa è l'unica cosa a cui riesce a pensare.

Volteggia, mentre attraversa tutte quelle persone che le sorridono e si congratulano.

Tra i suoi capelli lucidi c'è del riso.

E lui, non è il lui giusto.

Non è quello che se le sta accanto e le stringe la vita.

Non è quello con cui è appena salita su una macchina.

Non è quello con cui andrà in viaggio di nozze ad Amsterdam,

Non è quello che l'ha appena sposata.

Perché l'ha lasciata andare via?

Shikamaru se lo chiede spesso, e una risposta non sa mai trovarla.

Forse non si sentiva pronto, forse tutte quelle emozioni che lei riusciva a dargli erano troppe per lui.

L'ha lasciata andare via.

Si può essere più idioti?

La macchina della sposa parte, alla guida, lo sposo.

Che non è lui.

Le persone intorno ridono, continuano a lanciare riso,

augurano felicità.

Ino si affaccia al finestrino della macchina,

e il suo sguardo si intreccia ancora una volta a quello di quel ragazzo,

il più grande amore della sua vita.

Che non è quello che ha appena sposato.

Questa volta si ferma a guardarlo, mentre la macchina si allontana.

E resta a fissarlo, finché non diventa un puntino lontano.

Shikamaru tira un calcio a un sasso, pieno di rabbia.

Il suo amico Choji lo guarda, e sospira.

“Perché l'ho lasciata andare via? Perché non ho fatto niente per impedire che si allontanasse da me?”

“Forse la amavi troppo”

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There we stand about to fly
Peeking down over land
Parachute behind
What was that moment for which we live?

[Parachutes-Coldplay]

Adrenalina.

I capelli di Ino si spargono nell'aria come una manciata di grano,

le braccia si aprono, libere, cercando di toccare le nuvole,

la voce esplode in un grido, finalmente, e urla quanto vuole, perché nel mezzo al cielo nessuno ti chiede di parlare a bassa voce, non c'è nessuno che puoi disturbare.

Il cielo è un'immensa distesa azzurra, un deserto infinito dalle mille tonalità di blu, e Ino, in quell'istante, si sente la padrona.

L'istruttore, dietro di lei, la osserva, pronto a intervenire nel caso qualcosa vada storto ma

giunta al momento clou, la ragazza non esita, non si fa prendere dal panico, ed il paracadute si apre.

La discesa continua lenta, e termina col cauto appoggio dei piedi sulla terraferma.

Shikamaru è lì, su quella stessa terraferma, con una macchina fotografica in mano e un sorriso instabile, di chi vuole nascondere che fino a cinque secondi prima era agitatissimo.

“Ce l'ho fatta! Ce l'ho fatta! E'...incredibile, Shika, non si spiega a parole!Dovresti provare!Oddio, ce l'ho fatta!”

La Yamanaka è più esaltata che mai, e al Nara viene da ridere.

Non tutti hanno bisogno di lanciarsi da un paracadute, per sentire salire l'adrenalina, per sentirsi incredibilmente vivi.

Ad alcuni basta guardare la propria ragazza che lo fa, ridere della sua gioia, e negare di aver avuto paura più di lei che qualcosa andasse storto.

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If you ever feel neglected,
If you think all is lost,
I'll be counting up my demons, yeah,
Hoping everything's not lost.

[Everything's not lost- Coldplay]

Forse non è troppo tardi.

Shikamaru prende fiato, nervoso.

Davanti a se', ha una scelta.

Può scegliere se vivere una vita tranquilla,

fatta di giorni tutti uguali e oziosi.

O se viverne una in cui ogni giorno, ci sarà da battersi,

da litigare.

Ne vale la pena?

Ino guarda l'orologio, spazientita.

Troppo tardi, si è stufata di aspettarlo.

Un giovane con un bel sorriso le chiede di ballare.

E, in mezzo alla sala, lei balla.

Ecco, Ino è una che balla,

non è fatta per lui.

E' una che si butta,

che si diverte fin troppo,

e poi, ormai, è troppo tardi.

Eppure non lo sopporta quel ballo, Shikamaru, e non sopporta quel tizio appena incontrato.

La vita incasinata con la ragazza che piace a tutti e non ti mai ragione?

Forse ne varrebbe la pena,

ma ormai è troppo tardi.

Ino decide di lanciare a quel pigro ragazzo seduto un'ultima occhiata eloquente: se non capirà neanche questa volta, se ne andrà davvero col ballerino sorridente.

Gli occhi azzurri, scintillanti, si scontrano col marrone, deciso.

Shikamaru cerca di ragionare, di ripetersi che se sceglie lei, non avrà la vita priva di seccature che desiderava per se' stesso.

Ma non resiste.

Perché, nonostante tutto, ne vale la pena.

E forse non è troppo tardi.

Forse ancora non è tutto perso.

Finalmente la Yamanaka si apre in un sorriso, e quello tanto bello del suo cavaliere si spegne.

Perché ancora non è tutto perso e, all'ultimo minuto, Shikamaru Nara ha vinto la partita.

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Look at the stars
look how they shine for you
and everything you do
yeah they were all yellow

[Yellow-Coldplay]

Le stelle ci sono sempre.

Quel prato li aveva visti crescere.

Era lì che si erano conosciuti,

dati il primo bacio,

esplorati la prima volta.

E tante altre.

Era lì che andavano,

ogni volta che avevano bisogno di staccare,

di non pensare.

Perché le stelle, quando si vedono così bene,

ti fanno stare meglio.

Come le nuvole, di giorno, così funziona anche per le stelle, di notte.

Ino si toglie le scarpe, e si siede sotto il ciliegio,

il suo albero preferito.

Shikamaru arriva poco dopo.

Non si sono neanche dati appuntamento,

avevano bisogno di riappacificarsi dopo una brutta litigata,

e si sono trovati lì.

Entrambi pronti a perdonare, a passare sopra, a parlare di altro.

Di riflesso, ormai, quei due fanno e pensano le stesse cose.

La ragazza appoggia la testa sull'addome del Nara, e guarda il cielo,

particolarmente limpido, con un sacco di stelle.

“Brillano” dice, d'un tratto

“Sono belle” ammette Shikamaru, sbuffando

“Ti sorprendono, le stelle. Sono così gialle, e ci sono sempre, anche quando non si vedono, sono lì, sotto la nebbia.”

Shikamaru circonda la vita della Yamanaka con un braccio

“Continuo a preferire le nuvole”

Ino lo guarda, e si sorridono.

Non parlano della loro litigata, si dicono tutto con lo sguardo.

“Adoro questo posto”

“anche io”.

Si baciano sotto il ciliegio,

sotto le stelle lucenti e gialle,

nel loro luogo preferito.

E' un istante magico, di quelli che si ricordano.

Di quelli in cui sembra di essere soli al mondo.

Solo Ino, Shikamaru, un albero e una manciata di stelle.

Che ci sono sempre, anche quando non si vedono.

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Alloooora, buondì.

Ebbene si, l'ennesima ShikaIno.
Diciamo che questa, queste sommate insieme, sono un po' speciali.
Perché è natale, e soprattutto perché ci ho vinto un contest.
(White Shadows: Shikaino & Coldplay contest, indetto da Miledi e Terrastoria, che ringrazio ancora infinitamente sia per la posizione, sia perché mi hanno fatto conoscere anche qualche canzone che non conoscevo, ed ho apprezzato tanto).
Buon Natale a tutti.
White Christmast: anche il natale è biancoH.
un bacio a tutti, e grazie per il supporto che mi avete dato in tanti ultimamente, questo è un periodo molto bello della mia vita, finalmente.
=D

Fra