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Autore: Bomboletta    22/12/2011    5 recensioni
HeYa/Achele
DAL CAP. 2:
“Dimmi una cosa…Se tra te e Dì non ci fosse questo…tacito accordo” disse facendo le virgolette con le mani “Come ti sentiresti sentendola gemere nella stanza accanto,mentre è tra le braccia di un uomo?”
“N-non lo so…non so come mi sentirei…” mentì. A Naya però non passò inosservato quel breve monologo interiore,tanto meno la rigidità improvvisa del corpo dell’amica. Seppe,senza bisogno di approfondire la questione,che Lea la pensava proprio come lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dianna Agron, Heather Morris, Lea Michele, Naya Rivera
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Siamo state più brave noi!”


“Non lo so,penso che fossimo alla pari..”


“E’ stato quel dannato Bocca da Trota! Persino io ho sentito un fremito nelle mie parti femminili,quando ha fatto quel magico balletto sexy..” come da copione,Naya finse di truccare la collega,già truccatissima.


Dianna fece la sua comparsa sulla scena.


“Ok,signorine…Chiacchiere tra ragazze”


“No! Non provare a farci il discorso di incoraggiamento!” gesticolò.


“O a chiederci di tornare nelle New Directions. Non siamo interessate.”


“Aspettate,è davvero possibile? Pensate che vogliano sul serio riprenderci?” Heather si dipinse in volto un’espressione frastornata delle sue.


“Naturalmente,vogliono riprenderci,ma stammi a sentire,io non torno..”


“Lo sapete che comporta crescere? Che si perdono delle cose…tra sei mesi…ce ne saremo andate tutte,sparpagliate…”


“Resteremo in contatto!”


“Si,ma non sarà lo stesso…Quando ci vedremo sarà un’occasione speciale,sarà diverso…Non voglio ancora crescere,non sono pronta a perdervi,ragazze…”


“Ma cosa dovremmo farci? Tornare al Glee club e cantare sullo sfondo per Blaine e la Berry finchè non ci diplomeremo? Non lo farò di nuovo..” decretò Amber dura, mentre Naya scuoteva la testa “Ora sappiamo cosa si prova a stare in prima fila..”


“E che ne dite se Mr. Shue lasciasse cantare alle Troubletones almeno un numero in ogni competizione?”


“Beh,anche se Mr. Shue fosse d’accordo,Rachel non lo sarà mai..” la latina incrociò le braccia al petto.


“E se vi dicessi che entrambi sono già d’accordo?” la latina alzò un sopracciglio e guardò la collega.


“Sto ascoltando..”


“Sentite…lo so che ho dato di matto…” Naya sbuffò “Ma ora sono qui,ho diciassette anni,ho tutta la vita davanti a me…Amo il Glee club…voglio bene a voi,ragazze…e quando avremo ventisette o…ottantasette anni,vorrei che potessimo ripensare a questi prossimi mesi…e parlare di come questo sia stato il periodo più bello della nostra vita…non possiamo farlo se non siamo tutte insieme..” l’ispanica guardò Heather al suo fianco,e in un gesto non da copione,tese impercettibilmente la mano verso di lei,fino a sfiorarla.


La ballerina intrecciò le loro dita e lei si sentì avvampare mentre continuavano le riprese:


“Ci esibiremo nell’auditorium per festeggiare la vittoria e per prepararci alle regionali…potremmo avere bisogno di un paio di voci femminili in più…Fatemi sapere se sentite di qualcuno che vorrebbe unirsi…”


“EEEEE STOOOP! BUONA!” urlò il regista alle ragazze che si rasserenarono “BRAVA DIANNA,OTTIMA INTERPRETAZIONE! PER OGGI E’ TUTTO,TOGLIETEVI DALLE BALLE E ANDATE A FARVI UNA VITA!”


“Finalmente,sto morendo di fame!”  Lea si precipitò dalle altre quattro e si gettò su Naya “Andiamo a cibarci,ti prego!”


“Mi cambio e andiamo,ci manca solo uscire vestita da cheerleader…già questi abiti li indosso tutto il giorno!” si accorse di avere ancora le dita intrecciate a quelle della bionda che intanto chiacchierava con Amber.


“Ottimo! HeMo,voi venite con noi?” chiese la più bassa alla bionda.


“Non credo,mangeremo un panino al volo,Amber mi ha chiesto di accompagnarla dall’altra parte della città..” disse,interrompendo dolcemente il contatto con Naya.


“Ok,ci vediamo dopo allora…” Lea si avvicinò a Dianna con fare circospetto “Hey bella bionda,vieni a pranzo con me e Naya?” le chiese.


“Mi piacerebbe,ma mi aspettano in studio…Dobbiamo registrare Control!” si giustificò lei,mettendo su un’espressione affranta.


“Ah,già è vero! Spacca tutto,Dì,ci vediamo stasera a casa!” la baciò sulla guancia e raggiunse l’ispanica in camerino. Stava giusto finendo di indossare la felpa nera.


“Sono quasi pronta!”


“Sentito,pancino? E’ quasi pronta!” sussurrò guardandosi la pancia.

Naya alzò un sopracciglio e poi,afferrata la borsa,la spinse fuori dal camerino.


“Andiamo psicopatica,o mangerai me!”


“Bleah!”




 
Erano sedute una di fronte all’altra in un appartato ristorantino della periferia e avevano appena finito un abbondate pasto:


“Mamma mia,non mangerò per giorni!” esordì Lea.


“Tra due minuti avrai di nuovo fame,conoscendoti!”


“E’ stata molto carina la scena del bagno,sul serio,mi è piaciuta!” annuì fissando l’ispanica.


“Si,Dianna è stata bravissima!” sorrise lei.


“E sfido io,ha studiato quel copione fin troppo a mio parere! Comunque sei stata brava anche tu!”


“Grazie”


“E il fuori programma della mano è stato adorabile!” Naya arrossì ripensando alla scarica elettrica che aveva sentito quando Heather aveva intrecciato le loro dita.


Non riusciva nemmeno a spiegarselo.


“Oh,beh…Sai,Ryan adora queste improvvisate,ce lo dice sempre…”


“Certo…quindi era per fare felice Ryan…” la ragazza giunse le mani e la guardò.


“Mi sembra ovvio!” si schernì subito la latina.


“Non è ovvio…penso che tu ed Heather dovreste…vedervi un po’ di più,ecco…”


“Che vuoi dire,scusa?” Naya si mise sulla difensiva.


“Beh,siete migliori amiche,giusto?” Lea decise di non azzardare troppo.


“Giusto…”


“Come me e Dianna…”


“Si…”


“Forse dovreste prendere una casa insieme…” l’ispanica alzò un sopracciglio.


“Io ed Heather? Nella stessa casa? Ma che dici!”


“Beh,che c’è di strano?”


“C’è che io ho bisogno dei miei spazi,Lea,diventerebbe pesante! Per carità,Heather non è pesante e sai che la adoro,ma la vedo tutti i giorni tutto il giorno sul set…e poi che cambia?”


“Cambia tanto!”


“Io mi chiedo come facciate tu e Dianna…come fate a sopportare l’una la presenza dell’altra per ventiquattro ore al giorno?”


“E’ una cosa molto bella invece…quando torni a casa sai di non essere sola…sai che se hai voglia di chiacchierare c’è qualcuno lì,pronto ad ascoltarti e se è il caso a passare la notte in bianco per te… C’è sempre un sorriso che ti rassicura…” alzò le spalle.


“Non metto in dubbio che sia bello…” iniziò Naya,colpita “Ma…voglio dire…non c’è privacy…che succede se una delle due vuole portare un ragazzo in casa?”


“In realtà io e Dianna non lo abbiamo mai fatto…è un tacito accordo credo,ma il sesso lo lasciamo fuori dalla nostra casa…anche quando io ero fidanzata,andavamo altrove…Poi beh,se nel vostro caso non funzionasse così” disse mentre la latina beveva un po’ d’acqua “Al massimo di tanto in tanto la sentirai fare qualche verso,non è la fine del mondo!” a Naya andò l’acqua di traverso.


Si affogò e iniziò a tossire,soffocandosi ulteriormente.


Chiuse gli occhi mentre sentiva la gola bruciare e si diede forti colpi al petto.


Finalmente,con le lacrime agli occhi e il viso paonazzo,si  riprese e mandò giù altra acqua.


Immaginare Heather tra le braccia di Taylor,sentirla gemere,e lei nella stanza accanto…già lo sopportava a mala pena…


“E’ un’idea pessima,Cristo,non se ne parla! Preferisco la solitudine della mia casa che,se non altro,è silenziosa!”


“Perché?”


“Dimmi una cosa…Se tra te e Dì non ci fosse questo…tacito accordo” disse facendo le virgolette con le mani “Come ti sentiresti sentendola gemere nella stanza accanto,mentre è tra le braccia di un uomo?” si sporse per guardarla meglio negli occhi.


Lea abbassò lo sguardo e per qualche strana ragione un’immagine di Dianna che si divertiva con un uomo,le si dipinse vivida e forte nella mente. Strinse i pugni al pensiero,la infastidiva anche solo l’idea che qualcuno occupasse il posto del letto dove tante volte aveva dormito lei,stretta alla bionda.


Figurarsi pensare alla ragazza in balia del piacere,mentre lei si trovava in una stanza a pochi metri.


Rabbia.


Ecco cosa avrebbe provato.


Voglia di prendere il bastardo,chiunque egli fosse,e staccargli il pacco a colpi di accetta,una molto affilata possibilmente:


“N-non lo so…non so come mi sentirei…” mentì.


A Naya però non passò inosservato quel breve monologo interiore,tanto meno la rigidità improvvisa del corpo dell’amica.


Seppe,senza bisogno di approfondire la questione,che Lea la pensava proprio come lei.


“Piuttosto…Darren ti ha detto della festa?”


“Si,mi ha accennato qualcosa ieri…la fa a casa?”


“Si,ha un appartamento enorme a quanto pare…io non ci sono mai stata,comunque ci saranno fiumi di alcool e musica a palla…ci andiamo,vero?” ammiccò la latina.


“Certo che ci andiamo! Ma io non ho intenzione di guidare al ritorno,voglio bere così tanto da non ricordare nemmeno come mi chiamo!”


“Evvai!” si diedero il cinque “Non ce ne sarà bisogno,Jenna mi ha detto che abbiamo il permesso di pernottare,anche se ovviamente…chi vuoi che dorma,insomma!”


“Almeno non ci andremo a schiantare a folle velocità contro un muro…è già qualcosa!”


“Decisamente!” rise la ragazza.






 
Più tardi Lea riaccompagnò Naya a casa,visto che si erano mosse insieme,e dopo averla salutata si diresse verso la sua dimora. Mentre guidava si imbattè in un cartellone pubblicitario di Glee e sorrise,osservandolo attraverso i vetri oscurati della sua Ford.


Nel silenzioso viaggio,d’un tratto le tornò in mente il discorso con Naya e quella stupida quanto assurda reazione che aveva avuto immaginando Dianna con un uomo.


Ma allora perché adesso che quell’immagine era tornata,insistente,si stava innervosendo di nuovo?


Strinse le mani al volante e le nocche le divennero bianche.


E’ normale che ti infastidisca,Dì è come una sorella per te,darebbe fastidio a chiunque!


Le disse una voce nel suo cervello.

Si ma la violenza?


La voglia di uccidere chiunque le si avvicinasse ammiccando?


Ricordò quando un paio di mesi prima,a una festa,l’aveva vista con un tipo,e di come quest’ultimo ci stesse provando spudoratamente. In quell’occasione era con il suo ragazzo,ma l’aveva ugualmente chiamata con una scusa supplicandola di andare a casa perché non stava tanto bene.


Ovviamente Dianna non aveva fatto domande e aveva abbandonato il bell’imbusto per prendersi cura della sua amica,che aveva a sua volta lasciato il suo accompagnatore nel bel mezzo della pista da ballo.


Per non parlare del fatto che si era fatta risentire solo l’indomani mattina. Era per quello che lui aveva poi deciso di mollarla. Le tornarono in mente le sue ultime parole:


“Sai che ti amo…e sai che vivo costantemente con la paura di perderti,da quando sei stata proiettata nel mondo dello spettacolo… Ma io da un po’ di tempo sono passato in secondo piano… Ti avevo chiesto di fare un passo,un grande passo…quello di andare a convivere…mi hai detto no e mi sono detto che forse non eri pronta a mollare la tua famiglia e le tue abitudini…e poi una settimana dopo mi dici che hai deciso di andare a vivere con Dianna? Ci sono passato su,Lea,perché mi bastava averti accanto e sapere che mi volevi bene quanto te ne volevo io…Ma adesso…sei sempre a lavoro…fai una vita mondana piena di feste alle quali io non sono invitato,e quando decidi che è il caso di portare con te il tuo ragazzo sparisci all’improvviso e ti fai rivedere l’indomani…io non ce la faccio più a sopportare tutto ciò…”


Ricordava anche la fredda risposta che gli aveva dato senza pensarci due volte.


“Stiamo insieme da tanto…e so che le cose sono cambiate…ma adesso questa sono io…mi piace questa vita,mi piace andare alle feste,mi piace essere riconosciuta per strada…e mi piace anche vivere con Dianna…tu non fai parte di questo mondo…e mi rendo conto di quanto possa essere dura per te,capacitarti del fatto che io ne faccio parte…il fatto è che…forse non siamo fatti per stare insieme…non più…”


“Mi stai mollando?” Aveva chiesto lui sbigottito.


“Si…è giusto che tu stia con una ragazza che ti metta al primo posto nella sua vita…e io non lo faccio più…” poi si era voltata e si era allontanata.


Mentre posteggiava le venne in mente che in effetti era stata davvero cruda in quell’occasione.

Ma allora perché non si sentiva in colpa?


Perché era uscita da quella stanza sentendosi un enorme peso scivolare dallo stomaco?


Perché non si era mai più voltata indietro?


Sapeva solo che da quel giorno,due mesi prima,aveva vissuto i giorni più sereni della sua vita,fatti del suo lavoro che amava più di ogni altra cosa,dei pomeriggi in studio a registrare le canzoni che tanto amava,delle feste che erano un momento di stacco dallo stress del set,e dei piccoli momenti a casa con Dianna che riusciva a strapparle un sorriso in qualsiasi momento,anche quando lei si svegliava distrutta la domenica mattina e la trovava seduta sul suo letto con tazze di cappuccino fumanti e cornetti caldi.


Per quando assurdo potesse essere tutte quelle piccole cose erano la sua felicità.


Quando,dopo avere inserito la chiave,la serratura della porta di casa fece uno scatto,un piacevole odore invase l’aria:


“Arrivi giusto in tempo!” sentì la voce della bionda dalla cucina.


“Perché?” chiese richiudendosi la porta alle spalle e muovendosi verso la stanza.


“Perché ci sono due tazze di densa cioccolata fumante che aspettano solo noi e che riscalderanno il nostro pomeriggio davanti la tv,sul nostro bel divano!” sorrise lei quando la vide spuntare.


“Ma non eri in studio?”


“Ci hanno fatto registrare una sola volta,siamo stati bravi!” sorrise Dianna.


“Fantastico!” sorrise Lea sedendosi a gambe incrociate sul divano del salotto,che era collegato alla cucina,e prendendo una delle due tazze tra le mani. Dianna le fu subito accanto con un cucchiaino che immerse nel liquido denso:


“Apri la bocca” rise. Lei stette al gioco e si fece imboccare, sorridendo e mandando giù la bevanda calda.


“Mmmmh,che buono…” disse,poi le diede un bacio sulla guancia,con le labbra sporche,ridendo del segno marrone che le aveva lasciato.


“Heeeeey! Questa guancia vale milioni di dollari!”


“Si certo!” la mora accese la tv.


“Piccola peste ingrata!” rise la bionda scompigliandole i capelli.


“Questi capelli valgono MILIARDI di dollari!” la prese in giro.


“Aaaah,taci nana malefica!” a quel punto Dianna prese la sua tazza e si appoggiò sulla sua spalla,iniziando a sorseggiarla,con un enorme sorriso in volto,mentre iniziava a concentrarsi sulla tv…














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Angolo dell'Autrice

Hola gente :D

Tanto per cominciare vorrei ringraziare di cuore tutte quelle meraviglie che hanno recensito il primo capitolo,non me lo aspettavo,me commossa T.T

Detto ciò passiamo a noi!

Come avrete notato ho contrassegnato i pensieri dei diversi personaggi in corsivo,così come i flashback. Lo sottolineo per il semplice fatto che si vedrà anche nei prossimi capitoli u.ù

Dunque,compaiono per la prima volta i pensieri delle signorine qui,pensieri concreti che iniziano a mostrare il loro modo di vedere le cose,ma ovviamente è solo l'inizio :D

Avete letto,no? Ci sarà un party! perciò preparatevi a vederne delle belle :D

Besos!!!
 
 
  
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