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Autore: Icegirl46    22/12/2011    5 recensioni
Buonasera a tutti =)
Piccola oneshot scritta per caso, con i pensieri di un Axl Rose che riflette su se stesso e la sua vita. Non aggiungo altro, ma spero che il suo punto di vista sia chiaro e la storia possa piacere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regret

 
Non ho mai ascoltato nessuno… e` questo che solitamente la gente dice di me. Che sono un viziato, un megalomane, un bambino mai davvero cresciuto, capriccioso e caparbio; che sono una primadonna, bella e lunatica fino allo sfinimento. Tutti lo pensano, tutti l’hanno pensato.
Da bambino ero una peste che non stava ferma un minuto, e ne combinavo di ogni, ovunque e con chiunque, solo per il desiderio di farmi notare… e la mia cattiva nomea gia` cresceva quando ero alle elementari, in quella piccola citta` circondata dai campi di grano, che non mi ha mai offerto nulla di buono, nessuno stimolo per cambiare, al massimo per diventare ancora piu` ribelle.
Si`, ribelle.
Questa e` l’etichetta che mi sono visto cucire addosso, da ragazzo, e ammetto che mi e` piaciuta, sempre. Non rimpiango nessuna delle mie bravate, non rimpiango le risse, le canne, le bevute estreme, le botte di mio “padre” quando facevo qualcosa che lo mandava su tutte le furie. Lo facevo apposta, anzi. In chiesa la domenica mattina? Certo, come no! Con un bel paio di scarpe logore, la camicia immacolata ma fuori dai pantaloni e un po’ spiegazzata, i capelli piu` lunghi di quanto tollerabile… ed eccola li`, l’ira fatta a persona, che si scatenava e si riversava su di me travolgendomi con la forza di un uragano. “Perche` non stai mai a sentire, tu!” mi gridava contro, ed era proprio cosi`, non lo facevo e non lo volevo fare. Tanto le botte sarebbero arrivate comunque, per un motivo o per l’altro, quindi perche` sforzarsi per nulla? Non ho mai ascoltato le imposizioni degli altri, e ne sono sempre andato fiero.
A Los Angeles non e` cambiata poi molto la situazione, ma qui forse la scelta non e` stata solo mia. Cazzo, Los Angeles era un sogno che si avverava all’improvviso, forse quando persino io avevo smesso di pensarlo come realizzabile… era un sogno, ma anche un incubo. Si`, perche` io avevo sempre nuotato in un piccolo stagno in cui mi ero conquistato un posto di tutto rispetto fra i cattivi ragazzi, dove facevo il bulletto spaventando gli altri e fottendomi le ragazze quando e come volevo, ma ora le cose erano diverse: il mio stagno non c’era piu`, ora stavo nell’oceano, e c’erano gli squali, quelli veri, quelli con i denti bianchi e aguzzi pronti ad azzannarti, ed era con loro che mi dovevo confrontare. Mostrarsi deboli, ammettere di non farcela, non e` una cosa da me; io prendo tutto di petto, e guai a chi cerca di mettermi sotto, non ha idea di cosa si trovera` ad affrontare. Ribelle e selvaggio ero, ribelle e selvaggio sono rimasto, e nemmeno ho mai pensato di ascoltare i consigli di chi mi diceva di stare buono, fare un passo alla volta. Ma io non sono uno che ama passeggiare al parco, io voglio correre! Cosi` ogni sera un locale diverso, una ragazza diversa, una sostanza nuova, una rissa feroce; una serie infinita di gruppi di cui fare parte, e mandarli tutti a quel paese, perche` io ero l’ultimo arrivato ma comunque non ci pensavo nemmeno, ad ascoltare cio` che dicevano gli altri.
E` stato anche grazie a questi continui “vaffanculo”, che si sono formati i Guns cosi` come ora li conoscono tutti. Perche` i Guns sono come me, non ascoltano nessuno, non seguono nessuno, fanno di testa loro. I Guns sono io. Sono selvaggi, sono fuori di testa, sono sempre troppo oltre. Fanno i pienoni nei locali, riempiono stadi sempre piu` grandi, hanno folle di ragazzine eccitate che svengono al solo vederli dal vivo, che li acclamano, che li adorano. Che MI acclamano, che MI adorano. Nessuno ora osa dire che non sto a sentire, perche` e` palese, ce l’ho stampato sulla fronte e si vede lontano un miglio, sarebbe come affermare l’evidenza, un’evidenza che io stesso mi sono sforzato di creare e consolidare. Ora io sono uno squalo, e` il mio turno, posso azzannare, giocare con le mie piccole prede, con una mia parola li sputtano davanti a mezza America. Sono potente ora, sono partito dal basso e sono in cima, e ce l’ho fatta perche` sono io, lo sono sempre stato, non sono sceso a compromessi, mai e con nessuno.
Io sono Axl, e faccio di testa mia; che nessuno provi a darmi un solo consiglio, perche` non lo ascoltero`, e si sa. E dovrei sentirmi bene, per questo: nessuno osa piu` deridermi o picchiarmi, ma allora perche` proprio adesso, proprio ora che ce l’ho fatta, che posso prendere un giornale in edicola e indicarmi in copertina dicendo “quello sono io, e ‘fanculo a tutto il resto”, che posso vivere in stanze d’albergo degne di un re, che posso uscire con le ragazze piu` belle del mondo, perche` rimpiango con tutto me stesso, di non avere ascoltato, almeno per una volta, proprio te, la persona piu` importante della mia vita, quella che c’e` sempre stata per me?
Forse perche` ho scoperto che mi manchi Izzy, e che tutti provano rimpianto anche se non lo vogliono ammettere. Anche io, Mr Axl Rose.
 


***
Dedicata a Nico24, sempre gentilissima e simpatica, e a tutte le ragazze, e soprattutto AMICHE di efp =)
So che non e` proprio una storia adatta al clima natalizio di questi giorni, ma tant’e`.
Sperando che vi sia piaciuta, e in una vostra recensione (anche critica ovviamente, accetto i consigli di buon grado ^_^), vi faccio anche gli auguri di buone feste :D
Icegirl46
  
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