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Autore: _M e l_    22/12/2011    0 recensioni
La Shot ha partecipato al contest "Luci di Natale" indetto da SerenaEsse e vanderbit, ricevendo il premio: "Menzione speciale".
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Raccontato brevemente uno dei tanti Natali passato in casa Cullen :)
Tratto dalla storia:
E tra un « Dio, non posso credere di averlo scordato! » di Rosalie e un « E' tardi, è tardi! » di Alice, Isabella Marie Swan, oramai in Cullen, firmò la sua condanna.
« Beh, potremmo fare qui una cenetta tra intimi » propose la donna incosciente.
Gli occhi del folletto s'illuminarono di una gioia indomita:« Sì, sì, sì! Allestiremo tutto fuori, vicino il ruscello. Inviteremo Charlie, Renée, i Denali, i mutaforma... oh, sarà un Natale fantastico! »
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Autore:
_M e l_ (Mel_Mel)

Titolo:
Natale in casa Cullen - nome orribile, lo so D:

Personaggi:
Isabella Swan, Un pò tutti

Genere:
Comico, Sentimentale, Fluff

Rating:
Verde

Introduzione:
Raccontato brevemente uno dei tanti Natali passato in casa Cullen :)
Tratto dalla storia:

E tra un « Dio, non posso credere di averlo scordato! » di Rosalie e un « È tardi, è tardi! » di Alice, Isabella Marie Swan, oramai
in Cullen, firmò la sua condanna.
« Beh, potremmo fare qui una cenetta tra intimi » propose la donna incosciente.
Gli occhi del folletto s'illuminarono di una gioia indomita:« Sì, sì, sì! Allestiremo tutto fuori, vicino il ruscello. Inviteremo Charlie,
Renée, i Denali, i mutaforma... oh, sarà un Natale fantastico! »

 

Natale in casa Cullen
[1083 parole]


 

« Edward, ti prego, salvami! » implori, quasi inginocchiandoti, mentre lanci veloci occhiate alle tue spalle.
Se mi trova, è finita”.
Lui sorride sornione, si avvicina e ti dà un semplice bacio sulla fronte:« Mi dispiace, ma è stata un'idea tua »
Lo spingi via arrabbiata, prima di renderti conto che sì, cavolo,
è davvero stata tutta colpa tua!
Tua e della tua boccaccia; tua e delle tue illuminazioni.

 

***

Alice camminava, in un andirivieni continuo, lungo tutto il salotto, suscitando la curiosità dei restanti Cullen e il tormento di Jasper,
che avrebbe fatto di tutto pur di sapere cosa affliggeva tanto la moglie.
Solo Edward sembrava esserne a conoscenza, infatti, ascoltando i pensieri dell'inconsolabile vampira, ogni tanto lasciava defluire
dalle sue labbra d'alabastro brevi sbuffi contrariati.
« E allora dimmi tu cosa potremmo fare! » esplose, infuriato, il folletto.
Il vampiro sgranò gli occhi, sorpreso da tanta irruenza, ma la sua risposta – palesemente provocatoria, dato il sorrisino sghembo
disegnatosi sul bel volto – fu bloccata da una preoccupata – se per la salute mentale della figlia o per la vita del primogenito, non ci è
dato di sapere – mamma Esme:« Alice, cara, cosa c'è che non va? »
« È mai possibile che non ci abbiate pensato? » esclamò la diretta interessata, prendendosi la testa tra le mani, evidentemente
disperata. Quando si rese conto che nessuno le aveva risposto, ma che tutti si fissavano tra loro, sottintendendo e confermando un
pensiero generale – ormai l'abbiamo persa, è totalmente impazzita –, li trucidò con lo sguardo ad uno ad uno e poi aggiunse,
come se fosse la cosa più ovvia:« Tra ventiquattro giorni esatti è Natale! »
Jasper le si avvicinò, posandole una mano sulla spalla:« Tesoro, è logico, siamo al primo di dicembre »
Il Tesoro allontanò con un gesto secco la sua mano e disse, con sicurezza:« Non sono pazza, cerco solo di farvi comprendere la
gravità della situazione! »
« Da quando il Natale porta con se uno stato d'allerta? » domandò sconcertato Emmett nello stesso istante in cui la piccola Renesme
chiese, sottovoce, alla madre:« Mamma, la zia si sente poco bene? »
« Davvero non ci arrivate? » il cinguettare degli uccellini fu l'unica replica che sentì – insieme allo scrosciare dell'acqua e all'ululato del
 vento, naturalmente.
« Non sa come festeggiare il Natale » esalò Edward, il quale, divertitosi abbastanza, decise di andare in soccorso della povera
sorella.
Il sollievo passò sui volti di tutta la famiglia che distese i nervi, tranquillizzandosi.
« Figliuola, abbiamo ancora tanto tempo per pensarci » tentò il pacato Carlisle, inutilmente.
« Forse prima non avete sentito: mancano solo ventiquattro giorni! Non abbiamo tempo! Oh, Rose, dimmi che almeno tu mi
capisci! » ma la ragazza era troppo presa da sé stessa e dalla sua ignobile dimenticanza per darle ascolto.
E tra un « Dio, non posso credere di averlo scordato! » di Rosalie e un « È tardi, è tardi! » di Alice, Isabella Marie Swan, oramai
in Cullen, firmò la sua condanna.
« Beh, potremmo fare qui una cenetta tra intimi » propose la donna incosciente.
Gli occhi del folletto s'illuminarono di una gioia indomita:« Sì, sì, sì! Allestiremo tutto fuori, vicino il ruscello. Inviteremo Charlie,
Renée, i Denali, i mutaforma... oh, sarà un Natale fantastico! »
Presa dalla contentezza, cominciò a saltellare, finché non si disse mentalmente “no, non c'è tempo per questo ora, dobbiamo
iniziare a preparare il tutto
” e corse via, seguita immediatamente da Rosalie che, finito di auto-compiangersi, sparò a raffica
milioni di idee stravaganti:« Oh, prima che me ne dimentichi: non ci sarà nessun Mutaforma »

 

***

« Andiamo, non sarà così tragica » prova a consolarti Edward.
Lo guardi dall'alto in basso come se avesse perso il senno:« Hai forse dimenticato la preparazione per i nostri matrimoni? »
« Passa prima se non ci pensi » ti consiglia, accompagnando alle sue parole un delizioso occhiolino.
« Ma non le bastano i compleanni, i balli scolastici, le riunioni di famiglia e tutte le altre feste che è stata in grado di organizzare? »
piagnucoli speranzosa, ma la risposta arriva stesso dalla persona di cui state parlando:« Isabella vieni qui, immediatamente! »
A quanto pare, no” pensi sconfortata. Doni un bacio fugace ad Edward e poi via, verso il patibolo.
Dietro di te, l'uomo della tua vita sorride derisorio.





Ce l'ho fatta” ne sei ancora sorpresa, ma l'orgoglio s'impossessa di te.
Ci sei riuscita, hai superato la fase “preparativa” quasi del tutto indenne ed ora sei qui a festeggiare il tuo Natale,
insieme a tutta
la tua enorme famiglia
.
Ti accosti alla grande vetrata e sorridi. Alice aveva pensato a tutto: aveva allestito un gran bel gazebo fuori il giardino, aveva invitato
anche i familiari più lontani, aveva scelto i vestiti ad ognuno, tutto con immensa cura. L'unica cosa che le era sfuggita era stata la
caduta della neve. Improvvisa ed inesorabile vi aveva costretto in una fuga veloce verso casa, tra schiamazzi e risatine varie.
Alice inizialmente aveva messo il broncio, non capacitandosi di come avesse potuto scordarsi di controllare l'andamento del tempo,
ma un istante dopo era ritornata il solito folletto allegro e fuori di testa.
Scuoti il capo rassegnata:“
Alice non cambierà mai”.
Resti ancora un attimo voltata verso la finestra: il tuo sguardo sembra perso nell'oscurità della foresta, ma in realtà tu osservi nel
riflesso del vetro ciò che accade alle tue spalle, sentendo un calore conosciuto smuovere il tuo cuore morto.
Carlisle ed Esme sono seduti sul divano, abbracciati, e chiacchierano amabilmente con Renée e Phil – giusto ieri arrivati da Phoneix.
Dietro di loro, Sue tenta di convincere un imbarazzatissimo Charlie ad inghiottire un piccolo dolcetto, probabilmente fatto dal
disastroso Seth che, insieme a Jacob, ha intrappolato Renesme per farle il solletico. Alice e Jasper sono sotto un vischio che pende
dal lampadario, scambiandosi dolci effusioni, mentre Rosalie tenta disperatamente di far tener fermo il cappello rosso sulla testa
troppo grande di Emmett. Leah, imbronciata come sempre, se n'è andata per festeggiare insieme agli altri Quileute ed Edward...
Edward ti circonda la vita posandoti un delicato bacio sulla tempia sinistra.

« Sono tutti così contenti... e tu? » ti domanda, dimostrandoti ancora una volta la sua insicurezza.
Abbassi lo scudo che cela i tuoi pensieri e lo lasci libero di ascoltare:“
Come potrei non esserlo? Sono con la mia famiglia”.
Si avvicina, ma, ancor prima di poter assaggiare le sue labbra, la voce squillante di Alice vi disturba:« Venite tutti! È ora di aprire i
regali! »
Sospirando pesantemente ti avvii; la tua azione, però, viene bloccata da Edward, il quale ti attira a sé baciandoti con passione.
Sì, è davvero un fantastico Natale... ma il dopo-festa sarà ancora più meraviglioso”.




 

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Spero si capisca che il passaggio intermedio - diviso dai segni "***" - è un flash back e che il finale non sia troppo "fluffuoso" D:
Ovviamente spero anche che la Shot non faccia così schifo come mi sembra xD




La Shot ha partecipato al contest "Luci di Natale" indetto da SerenaEsse e vanderbit, occupando il posto "Menzione speciale".

Giudizio dei giudici:

Menzione speciale: Mel
Grammatica: 9.1/10
Trama: 8.6/10
Tema di Natale: 9/10
Gradimento personale: 9.2/10
Totale: 35.9/40
Commento
Scrittura originale per una storia particolare, simpatica e piacevole. Il fatto che tu abbia fatto una scelta così singolare ci ha stupite ed entusiasmate. La narrazione che hai usato è rischiosa se non si sa gestire, eppure sei stata bravissima e l'hai gestita in maniera stupefacente! Per questo abbiamo scelto di valorizzare questa tua scelta e premiarla, non sei nella lista delle classificate perché la tua, appunto, è una menzione speciale.

   
 
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