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Autore: shelly2010    22/12/2011    6 recensioni
Lei: una sognatrice, che da sempre spera di incontrare il principe azzurro delle favole. Lui: un cantante molto famoso, adorato da milioni di donne, ma che spera di incontrare prima o poi una ragazza che lo ami per quello che è, e non per quello che rappresenta. Il destino, sotto le mentite spoglie della migliore amica della ragazza, li fa’ incontrare: tra loro nasce una simpatia immediata, che presto si trasforma in una profonda amicizia. Ma esiste l’amicizia tra uomo e donna? Certi sostengono di no, che prima o poi uno dei due è destinato a innamorarsi dell’altro… sarà anche il loro caso?
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 9   -   Una giornata insieme
 

Erano le 6.30 di una domenica mattina e Bunny era pronta per uscire, fatto alquanto strano per lei visto che in genere adorava crogiolarsi tra le lenzuola fino a tardi, specialmente quando era libera dagli impegni di lavoro come ora. Ma quella era una giornata speciale per la ragazza: tra poco meno di mezz’ora sarebbe passato a prenderla Seiya per portarla in un luogo speciale, come le aveva promesso il giorno prima, e lei non stava più nella pelle… un po’ per la curiosità di scoprire quale fosse quel posto, ma soprattutto per l’immenso desiderio di rivedere quello che dalla sera prima era diventato in tutto e per tutto il suo ragazzo.
Aveva seguito il consiglio di lui e indossava un paio di pinocchietti bianchi, una polo rosa pallido e alla vita aveva legato una felpa di un rosa acceso, mentre ai piedi portava un paio di sneakers bianche e rosa; i capelli li aveva invece acconciati nei suoi soliti e pratici codini, proprio quelli che avevano spinto Seiya a soprannominarla “testolina buffa”.
Quella notte aveva dormito poco o niente: troppe le emozioni e ancora stentava a credere che tutto fosse reale e che davvero Seiya il giorno prima le avesse detto di essersi innamorato di lei; le sembrava di fluttuare in un sogno e aveva paura che da un momento all’altro si sarebbe svegliata, tornando bruscamente alla triste realtà. Nonostante la notte in bianco, però, non si sentiva stanca, bensì ben carica d’aspettativa per la giornata che le si presentava davanti.
Con un dolce sorriso sulle labbra prese in mano il suo cellulare e andò nella sezione “messaggi”, rileggendo per l’ennesima volta l’ultimo che aveva ricevuto.
 
Quando la sera prima era rientrata a casa, dopo aver rifocillato la sua gattina e averle dato le sua dose quotidiana di coccole, era andata direttamente a letto: nonostante avesse chiesto a Seiya di rimanere con lei, era davvero molto stanca e non vedeva l’ora di essere accolta tra le braccia di Morfeo. Mentalmente aveva ringraziato la sensibilità del ragazzo, che non le aveva messo fretta, ma si era preoccupato soltanto che lei stesse bene. Puntò la sveglia per le 5.30, in modo da avere abbastanza tempo per farsi bella la mattina dopo, e si mise sotto le lenzuola, convinta che presto si sarebbe addormentata. Ma il sonno tardava ad arrivare: continuava a pensare a tutte quelle belle sensazioni provate tra le braccia di Seiya, i suoi baci, i suoi sguardi… il povero cuore di Bunny quel giorno rischiava veramente un infarto. Era dunque ancora sveglia quando, verso l’una, le arrivò un messaggio. Allungò la mano verso il comodino, prese in mano il cellulare e lesse: “Stasera il cielo è trapunto di mille stelle luminose, ma la più bella e luminosa ormai è qui accanto a me e si chiama Bunny. Ti amo piccola. A domani”. Bunny sorrise nel leggerlo e gli rispose: “Ancora non riesco a credere che tutto questo sia accaduto davvero. Non ho parole per esprimere l’immensa felicità che provo in questo momento. Ti amo anch’io. Buona notte”. Seiya non rispose al suo messaggio, ma non ce n’era bisogno. Bunny si alzò dal letto e sollevò leggermente la tapparella per poter vedere il cielo che Seiya le aveva appena descritto nel suo messaggio: in questo modo aveva l’illusione di trovarsi accanto a lui.
 
Il suono del citofono la distolse bruscamente dai suoi pensieri: era arrivato Seiya. Corse a rispondere, afferrò la borsa a tracolla, salutò Luna con una carezza sulla testa e corse giù per le scale, emozionata all’idea della meravigliosa giornata che avrebbe passato con il suo amore e talmente impaziente da non riuscire nemmeno ad aspettare l’arrivo dell’ascensore.
Trovò Seiya fuori dal portone, appoggiato alla sua auto. Per un attimo Bunny si fermò a guardarlo ammirata. Quel giorno lo trovava particolarmente affascinante: non indossava niente di speciale, un paio di jeans, una polo dello stesso blu dei suoi occhi e un paio di scarpe da ginnastica, ma a lei non era mai parso così bello… che fosse tutto effetto dell’amore?
Come la vide, Seiya le sorrise e le andò incontro abbracciandola e dandole un bacio a stampo sulle labbra: - Buon giorno Testolina buffa! Hai dormito bene stanotte? Io non ho fatto altro che sognare te! – le disse dolcemente.
- Sei stato più fortunato di me allora: io non sono riuscita a chiudere occhio stanotte! – gli rispose lei.
Seiya si accigliò: - Non hai dormito? Non ti sei sentita bene? Dovevi chiamarmi…
- Ma no, sciocco! – rise lei. – Non sono riuscita a dormire perché continuavo a pensare a quello che è successo tra noi due! Ero talmente felice, con l’adrenalina a mille, e il sonno ha tardato ad arrivare!
- Ah, meno male! Per un attimo mi hai fatto preoccupare! – le rispose sorridendo. – Cosa ne dici se ci avviamo?
- Non posso che essere d’accordo con te… anche perché la vecchietta del secondo piano ci sta guardando insistentemente da dietro la tenda! – gli rispose Bunny.
Seiya guardò nella direzione indicata dalla ragazza e salutò con la mano l’amabile vecchietta che, in risposta, si allontanò stizzita dalla finestra; Bunny iniziò a ridere a crepapelle e, presolo per mano, lo trascinò in macchina. Una volta dentro l’abitacolo, sempre ridendo, gli disse: - Tu sei tutto pazzo!
- Sì, ma di te! – le rispose, baciandola all’improvviso. Il bacio divenne subito molto passionale e a Bunny iniziò a girare la testa.
Dopo un paio di minuti Seiya mise fine con riluttanza a quel bacio e, accarezzandole delicatamente una guancia, disse: - E’ meglio che andiamo, altrimenti troveremo traffico in autostrada.
Bunny si limitò ad annuire: quel bacio l’aveva emozionata tantissimo e lasciata letteralmente senza parole.
 
Impiegarono poco più di un’ora per arrivare a destinazione. Durante il tragitto parlarono tranquillamente del più e del meno, accordandosi, tra le altre cose, anche su come dare quella sera l’annuncio ufficiale del loro fidanzamento agli amici.
- Io penso che dovremo semplicemente presentarci al Crown abbracciati o mano nella mano, senza dare troppe spiegazioni: in questo modo loro lo capiranno da soli ed eviteremo imbarazzanti spiegazioni che non ho intenzione di dare – diceva Seiya. – Come è successo… quando… dove… perché… ti avviso che non ho nessuna intenzione di rispondere a certe domande: quello che è successo è nostro e basta – precisò deciso.
- Ma allora tu non conosci quella che potrebbe diventare un giorno tua cognata così bene come credi! – gli rispose Bunny. – Se facessi una cosa del genere, Marta non mi parlerebbe più per il resto dei miei giorni. Lei vorrà sapere sicuramente per filo e per segno com’è andata tra noi… no, mi dispiace, ma quello che dici è impossibile con i miei amici: loro vorranno sapere tutto e quelle domande che odi così tanto verranno sicuramente poste.
- Non ti sembra di esagerare? In fondo stai parlando della stessa persona che per mesi ti ha tenuto nascosta la relazione con mio fratello! – disse lui. – Credimi, io sto benissimo con i tuoi amici e sono felicissimo che mi abbiano accolto così bene nella vostra compagnia, però a volte trovo insopportabile questa loro mania di farsi sistematicamente gli affari degli altri.
- Sì hai indubbiamente ragione, però… - rispose Bunny, e andarono avanti in questo modo per parecchio. Alla fine decisero che la soluzione migliore era quella proposta da Seiya: si sarebbero affidati al caso, senza stare a pensarci troppo.
Quando la strada percorsa glielo permetteva, Seiya staccava una mano dal volante e la intrecciava con quella di Bunny: un gesto dolce che le faceva capire quanto il ragazzo fosse felice di essere lì in quel momento con lei. Bunny aveva il cuore che batteva a mille e ancora stentava a credere che il periodo delle incertezze sui sentimenti del ragazzo verso di lei fosse definitivamente finito e che ormai lui fosse totalmente suo.
Una volta giunti a destinazione, Seiya faticò non poco a trovare un posto libero dove parcheggiare la sua auto e fu costretto a girare in tondo per un bel po’. Bunny ne approfittò per guardare attraverso il finestrino il luogo dove avrebbero passato l’intera giornata: il suo ragazzo l’aveva portata in una località di lago molto suggestiva. Non avevano potuto attraversare il centro con l’auto perché era zona pedonale, ma in lontananza riusciva ad intravedere delle costruzioni molto antiche e, ancora più in là, il lago con la sua acqua che brillava sotto i raggi del sole.
Quando finalmente poterono scendere dall’auto, Seiya prese subito Bunny per mano e con calma la trascinò verso il centro del paese. Alla ragazza sembrò di essere catapultata all’improvviso in un’altra epoca: poco prima si trovavano in una zona molto trafficata, dove auto di ogni tipo sfrecciavano a velocità abbastanza sostenuta, mentre adesso era circondata da costruzioni di evidente epoca antica e passava attraverso strade più strette rispetto a quelle consuete, proprio come quelle del passato, e lastricate con mattoni di pietra, anziché con il classico asfalto. Bunny si guardava attorno a bocca aperta, proprio come una bambina in un negozio di giocattoli, e stringeva forte la mano di Seiya; il ragazzo, di rimando, guardava le espressioni stupefatte della sua Testolina buffa, sorridendo dolcemente, completamente soddisfatto del piacere provato in quel momento dalla sua ragazza.
Passarono la mattinata camminando tranquillamente per quelle vie: Bunny ogni tanto lanciava un gridolino estasiato davanti a un affresco sulla facciata di un palazzo o a una decorazione particolare in ferro battuto. Ma quando Seiya la portò a fare la passeggiata sul lungo lago, tutto quello visto fino a quel momento fu messo nel dimenticatoio di fronte alla bellezza della natura che le si presentava davanti agli occhi: la camminata consisteva in una strada in pietra, larga sufficientemente per far passare soltanto due persone affiancate e, mentre a destra c’erano dei prati lussureggianti, a sinistra la strada cadeva a picco sul lago… a Bunny in quel momento sembrò di essere completamente estraniata dal resto del mondo insieme al suo Seiya e provò una pace infinita nel cuore. Forse pensando la stessa cosa della ragazza, Seiya la trasse a sé e la baciò teneramente; poi, sempre tenendola abbracciata, si girò con lei guardando verso il lago: quello era il momento perfetto, dove niente e nessuno poteva infastidirli, completamente in pace con se stessi e il resto del mondo.
- Questo posto è magnifico – sussurrò Bunny, timorosa di spezzare quel momento d’incanto con il suono della sua voce.
- Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto – le rispose lui con un sorriso soddisfatto, appoggiando il mento sulla testa della ragazza. – Mi sono innamorato di questo luogo dalla prima volta in cui ci sono stato: anni fa noi Three Lights abbiamo tenuto una specie di concerto in un locale della zona e in quell’occasione mi ero ripromesso che prima o poi ci avrei portato la persona che per me sarebbe stata speciale… ed eccoci qui.
- Ed io sarei quella persona? – gli chiese Bunny voltando la testa verso di lui e guardandolo con una luce ironica negli occhi.
- Tu sei molto di più per me – le rispose appassionato Seiya. – Sei il mio sole di giorno e la mia stella la sera… sei tutto, insomma! Eh cara mia… d’ora in poi ti sarà molto difficile allontanarmi da te, perché ti starò appiccicato peggio che se fossimo stati uniti con la colla!
A quella dichiarazione Bunny si emozionò tantissimo: sarebbe mai riuscita a venire a patti con tutte queste sensazioni? No perché aveva paura che prima o poi un infarto le sarebbe sicuramente venuto con tutti questi batticuore!
- Te l’ho già detto quanto sono felice in questo momento? – gli chiese lei, girandosi completamente verso di lui, abbracciandolo in vita e appoggiando la testa sul suo torace. Sentiva il cuore di Seiya battere forte e per lei quel suono era la melodia più bella.
- No non l’hai fatto – le rispose lui con un dolce sorriso, accarezzandole lentamente la schiena. – Ma non c’era bisogno che tu me lo dicessi perché l’ho capito lo stesso dalla luce che hai avuto negli occhi per tutta la mattina.
Bunny sorrise e non si spostò da quella posizione: in tutta la sua vita non si era mai sentita così bene e protetta come in quel momento che si trovava tra le braccia di Seiya.
 
Il resto della giornata passò più o meno come la mattina: passeggiarono tantissimo, pranzarono in un ristorantino fronte lago, tenendosi teneramente per mano mentre mangiavano, e nel pomeriggio presero un traghetto per andare a visitare un’isola che si trovava di fronte al paese e che incuriosiva entrambi.
Le ore passarono velocemente e presto arrivò il momento di rientrare per trovarsi con gli altri al Crown. Decisero di arrivare con qualche minuto di ritardo, in modo da essere sicuri che ci fossero tutti e non doversi ripetere all’infinito.
Varcarono la soglia del locale tenendosi per mano e, anche se non volevano darlo a vedere, erano piuttosto agitati per la reazione che avrebbero avuto i loro amici nell’apprendere la notizia.
Alla perspicace Marta non passò inosservato l’atteggiamento ambiguo ostentato dai due ragazzi quando entrarono al Crown. Poi si accorse che si stavano tenendo per mano e capì all’istante che si era avverato quello che fino a poco tempo prima era soltanto un vago sospetto per lei.
- Lo sapevo! Lo sapevo! – gridò, raggiungendo in un lampo la coppia. – E adesso noi due facciamo i conti: perché non ti sei confidata con me? Credevo di essere la tua migliore amica! – le disse con atteggiamento bellicoso.
Bunny, presa alla sprovvista, si ritrovò spiazzata e non seppe cosa rispondere, vergognosa anche del fatto che tutti i presenti nel locale si erano girati e in quel momento stavano guardando nella loro direzione.
- Ho capito! Qui sta per iniziare una delle classiche conversazioni tra donne, perciò vi lascio sole – intervenne Seiya. – Vedi però di non rubarmela per troppo tempo! – disse rivolto a Marta.
Lanciò uno sguardo che era meglio di mille parole nella direzione di Bunny e raggiunse gli altri, lasciando le due ragazze da sole per potersi spiegare.
 
- Allora? Non mi devi dire niente? – chiese Marta tra lo seccato e l’arrabbiato, pugni appoggiati ai fianchi e piede che picchiava a terra ininterrottamente, segno del nervosismo della ragazza.
- Beh… tanto l’hai già capito da sola: io e Seiya ci siamo messi insieme – rispose Bunny rossa pomodoro per l’imbarazzo.
- Sì questo lo avevo già capito da sola! – sbuffò Marta. – Ma io non intendevo quello! Perché non mi hai detto che tra te e Seiya c’era qualcosa di più di una semplice amicizia?
- Guarda che tra me e lui è iniziato tutto ieri sera: prima eravamo davvero soltanto due semplici amici… anche se adesso abbiamo scoperto che in realtà entrambi provavamo qualcosa che andava molto aldilà della semplice amicizia! – le spiegò Bunny. – Ma a quanto pare non sono soltanto io che devo dare delle spiegazioni: c’è qualcosa che mi è stato nascosto ben bene mi sembra! – le disse, fulminandola con lo sguardo.
Fu il turno di Marta ad essere imbarazzata.
- Te lo ha detto Seiya, vero? – chiese sapendo già la risposta. – Sì, è vero: quando ti ho presentato Yaten in realtà lo conoscevo già da parecchio. Insomma Bunny… tu mi conosci bene e sai come io sia sempre stata inaffidabile con le questioni di cuore: ero una farfalla che volava da fiore in fiore senza pensarci troppo e mi piaceva anche farlo! Poi ho conosciuto lui: bello e completamente diverso dai miei ex… e che mi chiede di fare sul serio! Io… ecco… mi sono spaventata dall’immenso impegno che mi veniva richiesto… e sono scappata! Però Yaten mi piaceva sul serio e non riuscivo a stargli troppo lontana: ci incontrammo nuovamente e riprovammo a stare insieme… e ancora una volta scappai, perché lui chiedeva più di quello che ero disposta a dargli. Andammo avanti così ancora per tre o quattro volte… fino a quando lui si stancò di tutta questa situazione e mi diede un ultimatum: o stavamo realmente insieme, comportandoci come una vera coppia di fidanzati, oppure mi dovevo scordare di lui. Fui presa dal panico all’idea di perderlo e solo allora capii che mi era entrato nel sangue… che non potevo più vivere senza di lui, insomma… perciò capitolai e accettai le sue richieste. E siamo arrivati dove siamo ora e sai cosa ti dico? Mi piace avere un fidanzato fisso, mi piace trovarmelo vicino alla mattina quando mi sveglio, mi piace il suo sorriso, il suo modo di sgridarmi, per poi darmela sempre vinta, o quasi… mi piace tutto di lui, ecco! E non mi sono mai pentita di aver preso questa decisione.
- Hai semplicemente trovato l’altra metà della tua mela! – le disse semplicemente Bunny.
- Già… è proprio così – le rispose l’amica. – E se Seiya è solo la metà di suo fratello, sarai sicuramente la donna più felice del mondo!
- Non mi posso lamentare! – disse Bunny fintamente indifferente. – Diciamo… che ho scoperto in lui un lato romantico che non avrei mai immaginato possedesse!
Marta batté le mani eccitata, nella prospettiva di un giusto e sano pettegolezzo con la sua migliore amica: - E dimmi: Seiya bacia come suo fratello? Perché se lo fa’ come Yaten…
- Beh… non sono tenuta a sapere come bacia Yaten… ma se è come Seiya… direi che buon sangue non mente! Ti dico solo che come posa le sue labbra sulle mie le gambe mi cedono, la testa mi gira e non capisco più niente!
- Sì… allora direi che i due fratelli si assomigliano molto! – ridacchiò Marta. – Dovremo chiedere a Amy se anche Taiki conserva la tradizione di famiglia!
- Potresti farlo… ma conoscendola diventerebbe tutta rossa e, scandalizzata, ti chiederebbe se sei impazzita a porre certe domande così sconvenienti! – ribatté Bunny. Poi guardò l’amica e entrambe scoppiarono a ridere.
 
Seiya si diresse verso il tavolo dove erano seduti i suoi amici: era una sua impressione o tutti quanti lo stavano fissando?
Non appena arrivò loro vicino, Yaten non perse l’occasione per dire: - Vi siete decisi ad uscire allo scoperto finalmente!
Il resto del gruppo lo guardò incuriosito, non riuscendo a capire cosa il ragazzo intendesse. Fu Rea a prendere la parola: - Cosa intendi dire, Yaten?
- Fattelo dire da lui! – le rispose con un sorrisetto divertito.
Seiya guardò in aria: lo sapeva che sarebbe finita così!
- OK, adesso vi accontento subito… però vi avverto: io sono poco propenso a raccontare i miei fatti personali agli altri, quindi non risponderò a domande imbarazzanti.
- Adesso ci stai facendo morire di curiosità! – disse Morea. – Dai, sputa il rospo!
- Io e Bunny ci siamo messi insieme – disse tutto di un fiato, aspettandosi di essere assalito da un momento all’altro da un coro di domande; quello che ricevette, invece, fu un silenzio assoluto e sette paia di occhi che lo fissavano.
- Beh, non dite niente? – chiese nervoso.
- E noi che ci aspettavamo chissà quale rivelazione! – disse Rea. – Ma lo sapevamo già che prima o poi questo sarebbe successo! Era inevitabile! Tutti quanti avevamo notato il modo in cui vi guardavate e ci chiedevamo quando vi sarete decisi!
- Cosa??? – chiese stupefatto Seiya, scatenando l’ilarità degli altri.
- Dovresti vedere la tua faccia in questo momento: sei troppo ridicolo! – rise Taiki, guadagnandosi un’occhiataccia dal fratello.
- Sì lo sapevamo già che tra voi c’era qualcosa – disse la dolce e calma Amy, l’unica a rimanere seria in quel momento. – Però ti avviso: Bunny sarà una ragazza irrimediabilmente ritardataria, pigra e distratta, ma noi qui le vogliamo tutti bene, per noi è un’amica speciale… e se solo la farai soffrire…
- Questo non accadrà mai! – esclamò convinto Seiya.
- … e se solo la farai soffrire, te la dovrai vedere con tutti noi – concluse la ragazza.
- Non ti devi preoccupare: io amo Bunny e adesso l’unico scopo della mia vita è renderla felice.
- Me lo auguro per te: lei ha già sofferto troppo a causa di Marzio e non se lo merita proprio.
- Sono d’accordo con te – rispose Seiya serio. – Ma con me è al sicuro: non farò mai niente che potrebbe ferirla.
 
Bunny aprì la porta di casa e fece entrare Seiya, che in quel momento si trovava dietro di lei.
- Prego, entra pure e accomodati. Vado un attimo in bagno e torno.
Seiya la seguì in silenzio, le sorrise dandole un leggero bacio sulle labbra e andò a sedersi sul divano.
Quando Bunny ritornò nella stanza, dopo aver espletato dei bisogni fisiologici che non poteva rimandare, lo trovò ancora nella stessa posizione, con in braccio Luna che gli si strusciava contro facendo le fusa.
- Allora… che dovevo vedermela con le tue innumerevoli fans lo avevo messo in preventivo… ma non avevo capito che avrei avuto a che fare con ogni essere vivente di sesso femminile! – gli disse in tono ironico.
Seiya scoppiò a ridere alla battuta della ragazza. – Te lo avevo detto che io e Luna eravamo diventati subito amici! Comunque non ti preoccupare: solo tu sei e resterai la principessa del mio cuore! – le disse allungando una mano in chiaro invito a raggiungerlo lì sul divano.
- Ancora devo capire come hai fatto: Luna non si è mai dimostrata molto affettuosa nei confronti degli estranei… anche quando vengono le mie amiche lei scappa e non si fa’ trovare… solo con te ha questi atteggiamenti “svenevoli” – brontolò avvicinandosi a lui.
- Sarà chiaro segno del mio fascino! – ridacchiò divertito.
- Te l’ho mai detto che sei un insopportabile arrogante e vanitoso? – gli chiese.
- … però mi ami! – le disse.
Bunny non perse tempo a dire cose anche fin troppo ovvie e passò direttamente ai fatti, prendendo per la prima volta l’iniziativa di baciarlo. Subito quel bacio divenne molto appassionato e Luna, infastidita, scese dalle gambe di Seiya miagolando in segno di protesta, ma i due ragazzi non se ne accorsero, troppo presi nel loro mondo magico.
Le carezze di Seiya divennero quasi subito molto più audaci e le sue mani presero a farsi strada sotto la polo di Bunny, accarezzandole nel tragitto la pelle nuda.
La ragazza si staccò per un attimo da quel bacio infuocato e lo guardò dritto negli occhi, tenendogli nel frattempo il viso tra le mani; sempre guardandolo fisso, si alzò e gli porse la mano, come invito ad alzarsi e seguirla; Seiya non se lo fece ripetere due volte e in un attimo fu accanto a lei. Poi, mano nella mano, si diressero verso la stanza di Bunny: quella, per loro, sarebbe stata una lunga notte.

 

 
 

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Ed eccomi qua con il nono capitolo, l’ultimo prima di Natale.
Ci tenevo a precisare che il luogo descritto in questo capitolo non esiste, ma è frutto della mia immaginazione.
Come sempre, ringrazio chi legge e recensisce questa storia, nonché chi l’ha inserita tra le preferite/seguite/ricordate.
Ci vediamo al prossimo capitolo… e con l’occasione porgo a tutti i miei più sinceri auguri per un sereno Natale.
Shelly

 

   
 
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