Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.
“Torg”
“Cosa?”
“Torg”
“Che lingua è?”
“Non è una lingua, è un nome”
“E di chi sarebbe?”
“Sono i nostri nomi messi insieme”
“A me sembra più il nome di un mostro”
“Smettila, piuttosto, lo sai che oltre a essere un nome è anche una cosa il Torg?”
“E che cosa sarebbe?”
“Una presunta relazione tra me e te, Tom”
Il chitarrista rise di gusto e si avvicinò allo schermo del computer, affiancando il proprio viso a quello di Georg. Voltò di poco la propria faccia e lentamente si avvicinò al suo orecchio, facendoci passare sopra la lingua e trasmettendo una serie di brividi, piacevoli, al bassista. “Davvero, non capisco perché tu abbia usato la parola ‘presunta’“