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Autore: cenerella    22/12/2011    6 recensioni
Storia prima classificata al contest "Un canto di Natale" Indetto da Kagome_86 e jakefan sul forum di EFP
Lo Zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea originaria dell'Estremo Oriente. Il rizoma contiene principi attivi responsabili del sapore pungente, e presenta in modo pronunciato il sapore e l'aroma tipici che lo vedono ampiamente utilizzato come spezia, specie in forma essiccata e polverizzata, o fresco in fette sottili. Per quanto ne so io lo zenzero pizzica. Ma se è un ingrediente indispensabile dei biscotti natalizi un motivo ci deve essere.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Lo Zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea originaria dell'Estremo Oriente. Il rizoma contiene principi attivi responsabili del sapore pungente, e presenta in modo pronunciato il sapore e l'aroma tipici che lo vedono ampiamente utilizzato come spezia, specie in forma essiccata e polverizzata, o fresco in fette sottili. Per quanto ne so io lo zenzero pizzica. Ma se è un ingrediente indispensabile dei biscotti natalizi un motivo ci deve essere.

 

ZENZERO

 

Leah odia il Natale.
Cominciano a pruderle le mani già verso la fine di ottobre quando, camminando per le strade, l'occhio le si posa su quelle pacchiane luminarie a forma di angioletto, o di stella o peggio ancora di cornucopia traboccante pacchetti.

Non può fare a meno di alzare gli occhi al cielo ogni volta che qualche incauto se ne esce con un "Oh....è quasi Natale!" Poi digrigna i denti e cerca di abbandonarsi il meno possibile alle battute acide da zitella inconsolabile.

Da Novembre in poi il livello di guardia oltre il quale scoppia la rissa si abbassa pericolosamente.

Se poi l'inopportuno fan del Natale è suo fratello, il sorridente Seth dall'animo gentile, le sberle immotivate sono d'obbligo.

Eppure non è stato sempre così.

Sua madre ama raccontare che, da piccolina, Leah, chiedeva ogni anno nella lettera a Babbo Natale, proprio un fratellino.

Ad un certo punto il tanto atteso fratellino era finalmente arrivato, un bambino dormiglione e sempre sorridente, Leah lo aveva appena degnato di uno sguardo e aveva velocemente lasciato perdere, dal momento che era meno interattivo di Cicciobello, visto che non si metteva a piangere nemmeno quando gli rubava il ciuccio.

Dei Natali passati, Leah ricorda suo padre che arrivava a casa con un abete alto fino al soffitto al quale appendevano le palline di vetro e i biscotti allo zenzero.

I rami bassi, quelli fino a dove lei riusciva ad arrivare erano sovraccarichi di decorazioni che si diradavano man mano che si saliva verso l'alto, ma mamma e papà non glielo avevano mai fatto notare e soprattutto non avevano mai cercato di spostare le palline e i biscotti per dare all'albero un aspetto più ordinato.

Ricorda Seth quel primo Natale, gattoni sotto l'albero che rosicchiava quei biscotti a forma di omino e di stella cometa e tutti quanti si erano divertiti un sacco.

Ad un certo punto, però, non c'era stato più niente da ridere per Leah. Si era presa una solenne sgridata ed era stata messa in castigo perchè era stata sorpresa a cercare di convincere il fratello a rosicchiare anche una pallina di vetro.

Dopo un ragionevole periodo passato con la faccia rivolta contro il muro a meditare sulle sue malefatte, papà l'aveva presa per mano ed erano andati insieme a comprare una stella luccicante da sistemare sulla sommità dell'albero.

Quella stella, adesso non brilla più perchè ha perduto la maggior parte dei brillantini ed è rimasta solo la plastica ingiallita, ma campeggia lo stesso sulla cima dell'albero di Natale di Leah.

E questo è un altro motivo per cui Leah detesta il Natale.

 

C'è un altra ragione per cui Leah non sopporta il Natale.

Un giorno suo padre se ne è andato senza salutare.

Non come quei padri che spariscono perchè vanno a vivere in un'altra città e si fanno un'altra famiglia.

Il suo se ne era andato proprio per sempre e la mamma, anzichè fare come tutte le altre madri che cominciano a parlar male di lui ai figli, ma poi alla fine cambiano taglio di capelli e si rifanno una vita pure loro, non la smetteva più di piangere, di abbracciare lei e Seth e ripetere loro quanto Harry fosse buono e quanto l'avesse resa felice.

La cosa non era successa proprio sotto Natale, anzi, erano passati i mesi e la vita aveva ricominciato a scorrere, più o meno normale.

Fino alla Viglilia, quando la mamma si era chiusa in camera annunciando che non voleva vedere nessuno fino all'Epifania, Seth era scivolato silenzioso fuori di casa e lei era rimasta in cucina, a singhiozzare davanti ad un cappone crudo che non aveva idea da dove si dovesse iniziare a farcire.

E anche questo è un motivo per cui Leah detesta il Natale.

 

Quando si avvicina Natale, l'ufficio di segreteria della Scuola media di La Push, si riempie di scatole di cioccolatini, confezioni di biscotti allo zenzero e altre schifezze che possono essere ingurgitate per consolarsi e regalano a lei e alle sue colleghe almeno un paio di chili da smalire dopo le feste e un robusto senso di colpa.

Leah erca di ignorare le pubblicità alla televisione, le canzoncine degli spot e le nuvole di zucchero a velo.

Diventa sempre più insopportabile a mano a mano che i giorni passano e, alla fine ha imparato a starsene il più possibile per i cavoli suoi, in modo da non litigare con nessuno.

Fino a quando, di solito verso il ventitrè dicembre, sua madre le chiede serafica "Ai regali allora ci pensi tu, no?"

Leah cerca di tenere duro per almeno altre ventiquattr'ore, fino a quando non cede e si precipita in centro, compra un sacco di doni inutili e spende il quadruplo di quello che avrebbe speso comprando i regali per tempo, come fa sua cugina Emily.

 

Ecco, appunto, sua cugina.

E' proprio sua cugina, Mrs Emily Perfezione Uley, che la mattina della vigilia entra in casa come un tornado con le braccia cariche di pacchetti, vassoi, pentole, bottiglie di vino e, naturalmente, biscotti allo zenzero, e le dice che la decorazione sulla porta è la più bella del quartiere e sta facendo schiattare d'invidia tutte le perfette massaie di La Push.

Perchè Leah ha le mani d'oro e giusto il pomeriggio prima ha fatto un giro nel bosco ed è tornata a casa con un fascio di rami di agrifoglio carichi di bacche rosse. Poi, riciclando i nastri trovati nella vecchia scatola del ricamo di sua madre, ha intrecciato la più straordinaria delle ghirlande.

Insieme ad Emily cucina tuttto il pomeriggio, fino a quando la mamma torna da lavorare e apparecchiano tavola per l'indomani.

Litigano furiosamente a causa dell'assurda pretesa di sua madre di farla vestire da femmina e di farla truccare, almeno la notte di Natale.

Poi escono e vanno insieme in chiesa per la Messa di Mezzanotte.

 

Leah ha deciso da molti anni che non vuole avere nulla a che fare con la chiesa e con i suoi rappresentanti.

"Loro non vengono a casa mia e io non vado a casa loro!", dice.

Tranne che la notte di Natale.

Ed è proprio lì, sulle panche della chiesa, che avviene il miracolo.

Leah si gode il brusio della folla, le luci delle candele, l'incenso e persino le canzoni di Natale.

Anzi, una volta è andata persino a lamentarsi dal maestro del coro perchè non hanno cantato "Tu scendi dalle Stelle".

E, proprio la notte di Natale, al termine della Santa Messa, dà a sua madre l'unico bacio dell'anno.

 

Il giorno di Natale se lo gode alla grande.

Tutti i luoghi comuni, le odiose tradizioni che ha sbattuto fuori dalla porta sono rientrati dalla finestra.

Dopo pranzo arrivano più o meno tutti, tutti quelli che hanno ancora voglia di stare insieme.

Emily e Sam, Billy, Quil e suo nonno, Jacob e Bella Black con i loro marmocchi, Embry, Jared e Paul e le rispettive fidanzate. Quasi una riunione del Consiglio al completo.

Leah sparecchia veloce e fa finta di guardare storto sua madre che scherza con lo sceriffo Swan, ma sotto sotto è felice perchè da qualche anno Sue è tornata a sorridere.

Quil Ateara I chiama i numeri della tombola e Seth, sdraiato per terra, bada che i piccoli rosicchino solo i biscotti allo zenzero appesi all'albero e non le altre decorazioni.

Qualcuno sgranocchia frutta secca, qualcun'altro si addormenta di schianto sul divano sopraffatto dal troppo cibo e dall'abbondante alcool.

Leah, finalmente, si lascia sfuggire un sospiro di sollievo.

Anche per quest'anno è andata.

Se ha avuto fortuna, pensa, nessuno ha notato il suo sorriso di assoluta felicità.

 

Leah non mi sta particolarmente simpatica ma avevo bisogno di un personaggio che detestasse il Natale e chi meglio di lei, incazzata col mondo?

Questa Leah, in particolare, è nata negli anni '60 e non ci è dato sapere se abbia o no un Piccolo Problema Peloso e, nel caso, come riesca a gestirlo.

Mi son presa parecchie licenze, dubito infatti che negli USA abbiano la Messa di Mezzanotte, il cappone farcito, la Tombola e anche Cicciobello (bambolotto diffusissimo, appunto, tra le coetanee di Leah, le ragazze che adesso sono più vicine ai cinquanta che ai quaranta). I biscotti allo zenzero, invece, sono dolci di solida tradizione anglosassone.

Jacob e Bella Black e i loro marmocchi, per quanto mi riguarda sono assolutamente canon e, se qualcuno la pensa diversamente, deve solo trovare il coraggio di venire a dirmelo in faccia!

   
 
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