Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: CrystalRose    23/12/2011    4 recensioni
E se Aida Gerkhan avesse 20 anni e incontrasse Ben? Cosa accadrebbe?
E' la mia prima FF in questa sezione. :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Grazie della cena collega!- disse Ben mentre si rimetteva la giacca.
-Figurati è stato un piacere!- I due si diedero la mano.
- Andrea, grazie- e l’abbracciò
-Grazie a te per essere venuto- rispose la donna.
-Ciao Aida-
-Ciao- disse lei quasi timidamente.
-Posso darle un bacio sulla guancia?- chiese a Semir ridendo.
-Sì. Ma stai attento a dove metti le mani!-
Lui si piegò verso la ragazza e le schioccò un bacio sulla guancia. Avvicinandosi il ragazzo sentì il profumo di lei: vaniglia.
Non capì perché il suo cuore si mise a battere all’impazzata.
-Bravo, hai tenuto le mani a posto- commentò Semir.
-Sono un gentiluomo io!-
-Sese questa raccontala a qualcun altro-
Il ragazzo uscì e si diresse verso la sua moto.
Andrea si accorse che la figlia era arrossita per la terza volta quella sera. Le sorrise dolce ma la ragazza non se ne accorse.
Semir salutò con la mano Ben che stava accendendo la moto. Questi partì via a razzo dando gas.
Il rombo della moto risuonò in casa e Aida tornò sul pianeta terra nell’udire quel rumore.
Si chiese se avesse sognato.
-Buonanotte- disse ai suoi.
-Buonanotte- le risposero.
Una volta in camera mentre si toglieva la maglietta capì che non era un sogno.
La maglietta era impregnata del suo profumo.
Si sdraiò sul letto abbracciata alla maglietta e si addormentò.
 
La sua sveglia suonò come tutte le mattine alle 6.30
Quando si svegliò Aida si accorse di essersi addormentata in reggiseno e jeans.
Meno male che si alzava prima dei suoi altrimenti chissà cosa avrebbero pensato.
Ben, invece, quella notte dormì male. Si svegliava ogni ora e il suo pensiero fisso era lei: Aida.
No, doveva togliersela dalla testa.
Eppure le piaceva parecchio, la sera prima avrebbe preferito baciarla sulle labbra ma se lo avesse fatto, Semir gli avrebbe staccato la testa. Doveva dimenticarla, chissà quando l’avrebbe rivista.
Ma come faceva a dimenticarla se sentiva odore di vaniglia intorno a sé?
Andò sotto la doccia per cercare di togliersi quel profumo quasi indelebile.
Per entrambi la giornata trascorse tranquilla.
Verso metà pomeriggio, all’uscita dell’università, il cellulare di Aida squillò. Lo tirò fuori dalla tasca dei jeans e guardò il display : “Mamma”.
No, nessun numero sconosciuto. Sbuffò.
-Pronto?-
-Ciao Aida sono mamma. Sto uscendo e vado di fretta, passeresti in centrale a portare le chiavi di casa a tuo padre? Grazie!-
-Prego- fu la risposta. E sospirò riattaccando.
 
-Ciao Aida che ci fai qui?- le chiese suo padre appena lei ebbe varcato la soglia del suo ufficio.
-Ti ho portato le chiavi di casa- disse un po’ scocciata. Dal fatto che non ci fosse Ben in ufficio.
-Oh grazie!! È tutto il giorno che le cerco…qualcosa non va?-
-Eh? No, no. Sono solo stanca-
-Uhm ok-
-Vado. A stasera-
Si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia.
-Ciao- le disse.
Uscendo, si mise a rovistare nella borsa per cercare le chiavi del lucchetto della bici.
In quel momento Ben stava rientrando in centrale mangiando patatine.
I due si scontrarono all’entrata. Un po’ di patatine volarono a terra.
-Mi scusi ero distratta- disse Aida sollevando la testa.
-Di nulla, ero distratto anch’io- il ragazzo si accorse che stava parlando con Aida.
-Ah ma sei tu!- disse la ragazza allegra.
-Già. Ci lavoro qui…- le sorrise- …tu no però…-
-No, infatti. Ho portato le chiavi a mio padre-
-Ecco brava! È tutto il giorno che mi tira scemo con queste chiavi!!-
La ragazza sorrise. Ormai si stava abituando al viso che avvampava ogni volta che lo vedeva.
Anche il cuore di Ben batteva forte. Si sentiva come un adolescente.
-Vuoi una patatina?- le chiese porgendole il sacchetto.
-Grazie- disse prendendone una- Beh ora vado- disse poi.
-Ciao-
-Ciao Ben-
 
Quella sera verso le undici e mezzo il cellulare di Aida vibrò sul comodino.
Numero sconosciuto.
La ragazza si mise a sedere sul letto con il cuore in gola.
“Buonanotte. Ben”
Il primo impulso fu quello di urlare dalla gioia ma si trattenne. I suoi dormivano nella stanza accanto!
 
Il ragazzo seduto nel mezzo del suo letto a gambe incrociate fissava il cellulare.
“Dai, dai rispondi. Ma perché gliel’ho mandato? Uffa è solo la buonanotte nulla di che” pensò.
Il display s’illuminò e comparve il nome di Aida. Lo afferrò e lesse il messaggio:
“Grazie. Ma come hai il mio numero?”
Il ragazzo sorrise.
“L’ho preso dal cellulare di tuo padre quando era in bagno :)
 
“Ahahah avrei voluto vedere la scena! Comunque…”
 
“Comunque?”
 
“Buonanotte. Aida”
 
Spazio autrice:
Salve!!
Siamo già al secondo capitolo!! E non pensavo che il primo avrebbe avuto così tanto successo!! ^^ *me felice*
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e un grazie particolare a chi ha recensito: laurakovac e ChiaraLuna21.
Un beso
Lalla.

 
   
 
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