Il piano era riuscito perfettamente, quando la voce di Beki mi distolse dai miei pensieri.
“ Alex, cosa ci fai per terra? Vieni a dormire.”
Si alzò e venne verso di me porgendomi la mano. Istintivamente la presi, stringendola più del dovuto. Un altro brivido percosse il mio corpo, provocando in me un desiderio incontrollabile.
Ero arrivato al limite.
La tirai verso di me, gli misi un braccio attorno alla vita e gli alzai il mento. Il mio cuore batteva in un modo incontrollabile. All’interno di me sorgeva il dubbio dell’ingiustizia di quel gesto, che sparì all’istante al suono di un altro cuore, che batteva ancor più del mio. Immersi i miei occhi all’interno dei suoi, erano così belli. Dopodiché posai il mio sguardo su quella sua bocca carnosa, che desiderava quanto me quel contatto. Lentamente mi avvicinai e unii le mie labbra con le sue. Tramite quel bacio riuscii a sentire l’incertezza che vagava all’interno dei pensieri di quella fanciulla che era tra le mie braccia. Dopo quel contatto mi allontanai , aspettando la sua reazione. Ci guardammo negli occhi, ci perdemmo nei sentimenti dell’altro, celati nei nostri sguardi.
“ Questo non risponde alla mia domanda, cosa ci fai per terra?”
Sorrisi e lei ricambiò. La prende e la strinsi più a me, la sento mia, finalmente. Misi la mia testa fra i suoi capelli , ispiro il suo odore, in modo di poterlo fissare nella mia mente per ricordare quel momento per sempre.
Gli presi la mano e la portai nel nostro letto, passando con lei una notte di amore. Ma non una notte di amore carnale, passionale, ma uno più infantile, dove si fa indigestione di dolcezza , di baci e di carezze.
La mattina mi ritrovai con lei tra le braccia, con il suo profumo sul mio corpo. Dormiva beata appoggiata al mio petto, riuscivo a vedere il suo sorriso che non l’aveva abbandonata in tutta la serata. Gli spostai i capelli dal viso, lei aprì gli occhi.
“ Buongiorno Alex!”
“ Buongiorno”
Le sorrisi e gli diedi un’altra volta un altro bacio. Dio quanto ho desiderato questo momento, quanto ho bramato di sentire quelle labbra che premessero con decisione sulle mie.
“ Quindi ti sei accorto dei miei sentimenti eh? Io ero sicurissima di aver nascosto tutto perfettamente”
Dopo aver detto quella frase si tirò le coperte fino agli occhi e mi guardo con uno sguardo da cerbiatto. Io la fissai sbalordito. Non era possibile , stavo sognando. Istintivamente mi diedi uno schiaffo , per confermare la mia teoria. Lei mi fissò e bloccò la mia mano che stava per darmi un altro schiaffo. Aggrottò le sopracciglia.
“ Non è possibile, non ci credo. E’ un sogno vero? Non mi ero mai accorto di niente, pensavo che mi considerassi il tuo fratellone.”
Abbassai lo sguardo pensando al periodo che stavo passando fino alla sera precedente. Lei mi fissò per circa un minuto poi scoppiò in una grande risata.
“ A quanto pare pensavamo la stessa cosa èh!”
Mi guardò con una dolcezza talmente estrema da farmi sciogliere all’istante , all’improvviso la mia vita aveva preso il verso giusto.
“ Ti amo, Alex, ti ho sempre amato.”
Dopo quelle parole si rimise a dormire, io mi alzai e gli lasciai un biglietto per il suo risveglio. Mi aveva così fatto felice la sera precedente che volevo fare altrettanto.
Finalmente sei mia.
Ti amo Beki,
Alex