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Autore: Tsuriya    23/12/2011    1 recensioni
Dove in un mondo in cui la notte diventa un incubo per tutti, dove solo chi ha paura è ritenuto la preda facile e migliore.
Quattro Dei, chiamati Shinigami dei sogni, sono stati invocati per rendere la vita di ogni persona, una vita corrotta e miserabile.
Come ogni Dio che si rispetti, deve avere un' arma letale e questa ragazza lo è...
(Racconto in stile Anime/Manga)
Buona lettura ^^
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve, io mi chiamo Federica e ho deciso di postare una storia in stile manga/anime.

Sicuramente avrò fatto un po' di errori, quindi mi scuso >_<

Buona lettura ^^

***

Prologo

Era una giornata di sole di una domenica, anche se l'aria era fredda, faceva comunque caldo.

  • Kietaaaaa, la colazione è pronta!!! -

  • Si mamma, arrivo... -

Kieta era una ragazza intelligente e perspicacie, anche se a volte era pigra.

Aveva dei capelli corti blu notte e degli occhi rossi spenti ma grandi. Era una studente della scuola “Tsurakane” ed era piuttosto conosciuta in tutta la scuola. Frequenta il terzo anno ed è quasi sempre la prima della classe.

Kieta si preparava per poi scendere in cucina.

Sua mamma aveva preparato le frittelle che a lei piacciono tanto.

  • Mmmh... mamma non dovevi disturbarti! - disse lei annusando l'odore buono

  • Farei di tutto per la mia piccola. - rispose con un sorriso

  • Mamma io... io non sono piccola! -

Lei odia farsi chiamare “piccola”, ma sua madre non riusciva ad accettare che sua figlia stesse crescendo.

Kieta non aveva un padre e neanche fratelli ma vive da sola con sua madre. Quest'ultima fa la commessa di un negozio di scarpe e abbigliamento.

La ragazza si siede, aspettando con ansia il suo piatto.

  • Kieta... -

All'improvviso la voce di sua madre si fa più serio e più preoccupato.

  • Ultimamente ti vedo strana... non sei più la stessa di un tempo... -

  • Ah mamma non ti preoccupare... vedrai che recupererò il compito di mate-

  • No... non è per quello! - la interruppe la madre

In quella casa regnava la confusione totale, sia lei che sua madre non sapevano con trattare la situazione, quindi decise di cambiare discorso

  • Mamma io esco un po' -

Detto questo, si alzò dal tavolo, prese la sua tracolla e la giacca.

  • Le fri-

  • Mangiale tu, io vado a dopo! -

La madre fece un sospiro e decise di non pensarci più.

 

***

Non posso dire a mia madre dei miei incubi...” pensò lei titubata

Era dal giorno del suo compleanno che aveva iniziato a fare dei strani sogni.

L'ultimo notte aveva sognato di ritrovarsi in uno strano posto. Era buio e dopo un po' il posto incominciava a prendere fuoco e così anche lei.

Kieta decise di fermarsi in pasticceria a trovare un ragazzo che lavorava lì.

  • Ehi guarda chi c'è, la mia piccola Kieta! Che sorpresa. - disse lui

Lei divenne rossa e probabilmente era l'unico che potesse chiamarla “piccola”

  • Da-Daisuke! -

Daisuke era un ragazzo di 23 anni, ma ne dimostrava di meno.

Aveva dei capelli rosso fuoco abbastanza lunghi, raccolti in un codino basso. Aveva dei splendidi occhi grigi e una gentilezza inimitabile.

Stava servendo l'ultimo cliente e poi si diresse verso di lei.

  • E' successo qualcosa? -

  • Il solito incubo... -

Inoltre era l'unico che sapeva dei suoi incubi e ogni volta che ne aveva uno, andava subito da lui per confidarsi.

A Daisuke scappò un piccolo ghigno.

  • Lo sai che spaventi quando ghigni in quel modo? Sembri uno che sta architettando qualcosa! -

  • Ah?! No no non ti preoccupare!! Comunque dicevamo... non è che c'è qualcosa che ti fa star male? O qualcosa di simile non so... -

  • N-no... almeno credo... -

  • Sai cosa dovresti fare? -

Kieta fece di “no” con la testa.

  • Vieni a casa mia! Cosi magari risolveremo la questione una volta per tutte! -

La ragazza arrossì come un peperone.

  • A-a ca-casa tua?!!? -

  • Perchè, non puoi? Senti facciamo così, hai tutto il tempo per decidere, nel caso volessi venire a casa mia mandami un messaggio, ok? Io vado che ho molti clienti che mi aspettano! -

  • Ok, buon lavoro... -

  • Aspetto una tua risposta! -

Infine uscì dall'edificio.

Vediamo cosa posso fare!”

Nel frattempo, Kieta prese il cellulare per chiamare una sua amica.

  • Pronto? Sayuri? Ho bisogno di te! -

***

E questo è il prologo!

Spero vi piaccia :D

Non posterò per almeno 2 settimane (almeno credo) perché sarò in viaggio di studio...

A presto! ^^

  
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