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Autore: Little Fanny    23/12/2011    3 recensioni
Le varie compagne del Dottore, le loro disavventure e i loro pensieri.
[Dal capitolo 23]
Durante il corso dei secoli molte persone si era susseguite al fianco del Dottore: amici e nemici, conoscenti e parenti. Lei li aveva accolti tutti indifferentemente, approntando per ognuno di essi uno spazio a loro consono. Li aveva fatti sentire a casa tra le sue mura in continua evoluzione, li aveva ascoltati ridere e piangere, li aveva portati a zonzo fra mille e più pianeti, e ogni volta aveva dovuto combattere l’impulso di chiudere le porte dietro di loro per tenere il Dottore tutto per sé.
Lui era il suo uomo e lei la donna che silenziosamente lo amava, prendendosi sempre cura di lui e portandolo ovunque lui avesse bisogno di andare.
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Donna Noble, Martha Jones, River Song, Rose Tyler
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Personaggi: Martha Jones, John Smith, Tenth Doctor
Rating: G
Genere: romantico, triste, malinconico
Prompt: John Smith
Avvertimenti: ambientata nella puntata 3x08 “Human Nature”



John Smith – Love me, please



Come ogni mattina Martha Jones bussò leggermente contro la porta di legno e entrò con passo felpato nella stanza ancora invasa dal buio delle tende, che impedivano ai raggi del sole di fare capolino. Si mosse con sicurezza tra le varie carte e libri sparsi per terra, tenendo in equilibrio il vassoio con la colazione, mentre sentiva il fruscio delle lenzuola e i passi strascicati del Dottore sul pavimento.
“Buongiorno signore.” Lo salutò cortese, abbassando lo sguardo in segno di pudore per l’abbigliamento ancora da notte del proprio padrone.
“Oh, Martha!” La accolse lui gioviale, infilandosi veloce la vestaglia e facendole cenno di posare il vassoio sul tavolo. “Non sai che sogno ho fatto questa notte.” Le disse girovagando per la stanza, facendo scattare gli occhi sui vari oggetti che la adornavano.
“Ho sognato di essere un avventuriero. Mi chiamano il Dottore. E c’eri anche tu, in questo sogno.” Si interruppe, guardando curioso un orologio da taschino posto sulla mensola del caminetto.
Martha lo fissò senza fiatare, il respiro bloccato nei polmoni e tutto il colpo fermo, in attesa.
“Eri la mia… compagna.” Sussurrò lui, titubante.
“Impossibile.” Rispose lei svelta. “Un professore e una cameriera.” Fece una risata un po’ forzata, ma tanto bastò per fargli perdere l’attenzione dall’orologio.
“Venivamo dal futuro: 2007.” Continuò lui, imperterrito.
C’era già passata Martha da quelle scene e, come ogni volta, era preparata alla risposta. “Si sbaglia, signore. E glielo posso dimostrare.” La ragazza gli porse il giornale del mattino, su cui a chiare lettere spiccava la data odierna: 10 novembre 1913.
Il discorso cadde nel dimenticatoio e Martha rilasciò un respiro di sollievo.
Il Dottore non doveva ricordare ed era compito suo proteggerlo e rimanergli accanto. Ma più i mesi passavano, più il compito si faceva difficile.
Ogni tanto le memorie delle avventure passate si riaffacciavano alla mente del professore John Smith e lei doveva essere pronta a correre ai ripari, a impedirgli di tornare ad essere l’uomo di cui si era innamorata. Era arduo doversi mettere da parte, mentre lo vedeva scivolare via dalle sue mani, invaghito della direttrice Joanne. Li aveva visti avvicinarsi piano piano, attratti dalla reciproca solitudine. Aveva sperato che il loro sogno rimanesse solo una lontana illusione, ma quando li aveva visti abbracciati sul divano e gli occhi incatenati l’uno all’altra aveva capito che ormai il suo peggiore incubo si era avverato.
Era fuggita via tra le lacrime e con il cuore infranto, andandosi a rifugiare nel silenzio sicuro del TARDIS. Aveva avviato la registrazione del Dottore, sua unica compagna in quella disavventura.
“Dovevi proprio innamorarti di un’umana che non sono io?” aveva infine sussurrato al viso del Dottore sullo schermo, mentre le lacrime le rigavano il volto.
Perché il Dottore, adesso, altro non era che un umano. Era John Smith, un professore con un solo cuore e una sola vita. E ancora una volta aveva deciso di non viverla con lei, relegandola di nuovo al ruolo di amica, mentre il suo cuore era stato donato a un’altra donna.


Fine

E il prossimo prompt sarà: Key

Note finali: ebbene sì, ci siamo. Il prossimo capitolo sarà il primo dedicato a Rose. E se controllate nel mio account la sorpresa natalizia è arrivata un po' prima di Natale! Comunque il concerto di Laura Pausini ispira tantissimo per delle meravigliose Ten/Rose strappalacrime! Ah, quanto adoro la Pausini e poi i suoi concerti sono fantastici! *fan gasata mode: ON*
A prestissimo e grazie a chi commenta e anche a chi legge solamente!
   
 
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