Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Liquid King    23/12/2011    2 recensioni
Bene, bene, il vostro affezionato King ha messo le mani su una nuova fanfiction: È la storia di un guerriero che noi conosciamo bene, era ignoto nella saga di Freezer, famoso nella seconda e bambino nell’ultima. È il figlio di Bulma e Vegeta: Trunks, o meglio, Mirai No Trunks, il ragazzo del futuro. Che è successo dopo che ha eliminato i cyborg del suo tempo? Io rispondo a questa domanda: Una nuova avventura!
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Trunks
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco il nuovo capitolo, ringrazio tutti che mi seguono o hanno messo nelle preferite/seguite questa storia.

Dopo un altro periodo di tempo che sembrava infinito il saiyan riprese coscienza.

Trunks (mettendosi seduto e osservandosi in giro): Ma dove mi sono cacciato?

L’ambiente che lo circondava non era dei migliori: sporco, arido, una puzza tremenda e un caldo asfissiante. Il giovane era vestito con stracci che poi si scoprì che erano sempre i suoi, solo più rovinati.

Trunks non si perse  d’animo e cercò di alzarsi quando si accorse che qualcosa si muoveva nel suo fondoschiena, si abbassò lievemente i suoi calzoni.

Trunks: Ma è una coda! Una coda di scimmia!

Trunks si ricordò che sua madre gli parlò di quando Goku era un bambino e anche di suo padre che portava una coda attorcigliata alla vita come una cintura ed era anche a conoscenza che se un saiyan fissa la luna piena si sarebbe trasformato in uno scimmione e ancora che la coda era l’unico punto debole dei saiyan.

Trunks fece un buco nel suo pantalone per permettere alla sua coda di muoversi liberamente e iniziò a esplorare i dintorni, ben presto si rese conto di trovarsi in un enorme prigione, l’attenzione del guerriero si spostò nell’arena in cui lottavano alcuni strani lucertoloni e alcuni maiali bipedi.

Trunks (pensieri):”Devo trovare una via di fuga e se possibile trovare un alleato, ma non sarà facile”.

Iniziò ad osservare le lotte e vide uno di quei lucertoloni soccombere sotto i pugni di un grasso maiale pieno di cicatrici e bavoso fino all’assurdo.

Trunks(portandosi le mani al viso a mo d’imbuto, avvolgendo la bocca):NON È LEALE! È TROPPO DEBOLE, NON PUÒ AFFRONTARE UN AVVERSARIO COSÌ GROSSO!

Giacché nessuno gli dava retta, si buttò nel centro dell’arena tra la sorpresa degli spettatori e del suo avversario, con una mossa di Wrestling chiamata “Rock bottom” fa cadere il grosso bestione sul terreno e lo stordisce con una presa al collo. Ovazioni di vittoria e grida d’approvazione si sentirono per tutta l’arena, ma il nuovo campione decise di allontanarsi portandosi sulla schiena il lucertolone dalla carnagione nera, una volta al sicuro, il glicine prese una scodella piena d’acqua di fogna e fece ritornare nel mondo dei vivi la creatura.

Trunks (versandogli l’acqua sulla fronte): Su svegliati, è ancora troppo presto per morire.

???: Uhhn…… uuuuhhnnn…

Trunks (strappandosi una manica della sua giacca): Hai una brutta ferita alla gamba, lascia che ti curi.

La creatura osservava l’operato del ragazzo senza fiatare quando alla fine decide di parlare.

???: Mi chiamo Zero.

Trunks (Aiutandolo ad alzarsi): Piacere, mi chiamo Trunks.

Zero: A quale razza appartieni?

Trunks rimase molto sorpreso: Dunque esistono altre razze oltre a quella umana?

Trunks (sorridendo):Alla razza umana.

Zero (con lo sguardo grato): Quindi sei un Huma, io appartengo alla razza Bangaa.

Zero si rimise in piedi ed era di qualche centimetro più alto del giovane, insieme decisero di scappare dalla prigione.

Zero: Domani verrà un’astronave cargo a trasportare viveri e nuovi prigionieri, possiamo prendere quello per scappare.

Trunks (massaggiandosi lo stomaco): Sono d’accordo, anche perché inizio ad avere fame.

Entrambi si nascosero in una vecchia cella in disuso, non dopo aver rubato qualcosa dalla cambusa, ovviamente.

Trunks(mangiandosi dei frutti): Senti, Zero parlami un po’ di questo posto.

Zero: È la fortezza di Nalbina, qui sono rinchiusi i peggiori criminali. Io sono stato arrestato per aver rubato in una casa del casato Solidor.

Trunks (serio): E perché rubi?

Zero: Per fame. Tu invece?

Trunks(un po’ pensieroso): Io… non lo so.

Zero(rischiandosi di strozzarsi con il cibo): Come??

Trunks(cambiando discorso): Dormiamoci su, abbiamo da fare domani!

Zero decise di sorvolare, lui lo aveva curato e questo gli bastava. Non voleva di certo mettere in imbarazzo il suo nuovo compagno.

Zero si addormentò su una branda mentre Trunks pare che dormisse seduto con le spalle al muro. Sembrava, infatti, stesse ancora sveglio.

Trunks(Pensieri): “Accidenti… in che situazione difficile mi sono cacciato… sono in una prigione, ho perso la macchina del tempo e mi è spuntata una coda di scimmia… chissà se mamma è preoccupata per me? Scommetto che non sa nemmeno che sono in un universo sconosciuto in compagnia di un Bangaa, un ladro al quale ho salvato la pelle”.

Uno sbadiglio interruppe il flusso di pensieri e quindi si addormentò.

Il mattino successivo, Trunks si alzò con un po’ di sonno arretrato tanto che Zero dovette scuoterlo per svegliarlo.

Trunks (sbadigliando): MMm… Zero, che facciamo?

Zero (preparandosi): Allora, noi due dobbiamo andare nella parte sud della prigione, dove ci sono delle aeronavi cargo, useremo quelle per scappare, semplice, no? 

Trunks (con tono sospettoso mentre si prepara anche lui): Troppo semplice, dov’è inghippo?

Zero(sorridendo): Mica scemo sei, per essere un ragazzo. Dunque ci sono le guardie e abbiamo solo due minuti prima che l’aeronave parta…

Trunks iniziò a correre in compagnia del suo nuovo amico Zero, nascondendosi nelle zone d’ombra, dentro gli scatoloni, acquattati nella fanghiglia ecc. fino a che arrivò nella zona dove si trovavano le aeronavi.

Zero (sporco di fango dalla testa ai piedi): Eccoci, ora si tratta solamente di eliminare la guardia e trovare l’agognata libertà!

Infatti c’era solo una guardia in piedi davanti all’aeronave che i due volevano rubare.

Zero: Trunks, aspetta qui. Elimino la guardia e ti faccio un fischio per indicarti che la via è libera.

Zero, rapido come un’ombra, si portò alle spalle della guardia e con una chiave inglese pesantissima, presa sul posto, mandò il malcapitato in coma. Come concordato fischiò, ma altre guardie sentirono il fischio.

Trunks si apprestò a lasciare il nascondiglio per raggiungere l’amico.

Guardia (con il fucile in mano): Fermo!

Come c’era da aspettarselo la guardia si accorse di Trunks e con un microfono sul casco stava per chiamare i rinforzi.

Trunks (con impeto buttandosi sulla guardia): Muori!

Con rapide mosse di attacco ravvicinato ed evitando le pallottole cipolla, afferrò la guardia per il braccio e rapidamente lo tirò a sé e con la mano libera premette sul petto dell’avversario e facendogli lo sgambetto lo fece crollare a terra e un calcione sulla gola dello sfortunato nemico fece concludere la lotta.

Trunks (Correndo verso l’aeronave): Zero, metti in moto!!

Zero stava avviando il motore quando arrivò il glicine che si sedette a fianco a lui.

Zero(mentre l’aeronave lascia la fortezza-prigione): I miei complimenti, come sei stato capace di fare quelle mosse? Con che sintonia e tempismo, poi!

Trunks (riprendendo fiato): È solo fortuna!

Zero, ovviamente, non ci credeva ma lasciò correre, anche stavolta, e si concentrò sulla rotta da seguire.

Dopo parecchie ore di viaggio

Trunks: Zero, qual è la nuova meta?

Zero (mettendo il pilota automatico): Andremo a Rabanastre, ci troviamo dei vestiti, armi e soldi.

Trunks: È al cibo non ci pensi?

Entrambi risero.

Zero (con lo sguardo fisso sul panorama): Trunks riposati, il viaggio dura molto.

Si gira per vedere il ragazzo.

Zero (intenerito): Trunks…

Trunks si era già addormentato e stava con la testa poggiata sulla plancia dei comandi.

Dopo quasi sei ore, suonò una sirena che identificheremo come la sveglia della nave.

Trunks (svegliandosi): E che cavolo! Non si può dormire?

Zero (con tono di rimprovero): Hai ronfato per sei ore di fila!

Trunks osservò il nuovo ambiente in cui lui e il suo compagno erano arrivati.

Trunks (con il viso schiacciato sul vetro dell’abitacolo): Ma siamo in un deserto??

Zero aprì il portellone e iniziò a scendere.

Zero (con tono scocciato): Trunks, hai intenzione di rimanere lì per molto?

Trunks scese con molto da ridire sulla destinazione.

Trunks (togliendosi la giacca): Ma dove siamo esattamente?

Zero: Siamo nel mare di sabbia Ogir-Yensa. Qui ci vive il popolo del deserto: gli Utan-Yensa.

Trunks ancora non capiva perché si trovasse lì senza un buon motivo. Ma ciononostante si fidava del suo nuovo amico e quindi lo seguì. Dopo un po’, un ruggito si sentì per la valle di sabbia.

Trunks (agitandosi): Ma che sta succedendo?

Zero (con insolita calma): Fai bene ad agitarti, quella è una creatura mangiatrice di Utan.

Trunks accelerò il passo arrivando per un’oasi piena di strani omini coperti da vestiti tipicamente arabici. Qualcosa non va, lo sentiva.

Zero lo raggiunse poco dopo e, senza vedere dove metteva i suoi piedi, rotolò giù dalla duna su cui si trovavano attirando l’attenzione dei predoni che, subito sfoderarono le spade pronte ad aggredire l’intruso.

Trunks si mise in posizione d’attacco pronto per un'altra scazzottata.

Zero (con voce grave): No Trunks, non lo fare… sono spaventati. Dobbiamo aiutarli!

Trunks (abbassando le ostilità): E come?

Zero (rialzandosi dalla sabbia): Lascia fare a me, conosco la loro lingua. Tu non intervenire.

Trunks incrociò le braccia com’era suo solito fare e non si mosse più.

Trunks (con ciglio curioso): Lascio tutto a te, fa’ come se non ci fossi.

Zero iniziò a dialogare con uno dei nanetti e in poco tempo ottenne le informazioni.

Zero (rivolgendosi a Trunks): È chiaro, la regina della sabbia si è persa nella fabbrica abbandonata a est di qui, loro mi hanno chiesto di ritrovarla.

Trunks (con un certo ottimismo): Okay, che aspettiamo?

Dopo aver preso in prestito due pesci Yensa, iniziarono a cavalcarli fino ad arrivare alla vecchia fabbrica abbandonata.

Zero (scendendo dalla cavalcatura): Separiamoci, la troveremo molto prima.

Trunks (scendendo anche lui dalla cavalcatura): No… sento la sua aura, vieni con me!

Prese per un braccio il suo amico e lo trascinò con sé fino a una raffineria.

Trunks (sempre più sicuro di sé): Ecco, è da qualche parte qui!

Passando vide alcune vecchie casse accatastate e vi passò da un lato, notando i cardini arrugginiti e polvere a volontà, finché alcuni rumori strani…

Trunks (sempre più eccitato): Zero, hai presente il ruggito? La creatura si trova qui!

Zero (incavolato nero): E cosa ci trovi di così divertente? Perché sei così eccitato?

Trunks non lo ascoltò, anzi iniziò ad aprire alcune casse con foga.

Trunks (aprendone una che si muoveva sinistramente): Eccola!

Zero rimase stupito, Trunks aveva trovato in un batter d‘occhio la regina degli Utan-Yensa.

Zero (pensando): Questo ragazzo non è normale… devo saperne di più.

Trunks, ignaro dei pensieri del suo amico, caricò sulle spalle la regina che in quel momento era svenuta.

Zero (deciso a conoscere la verità): Trunks, senti…

Non fece in tempo a formulare la domanda che un’enorme testuggine nota anche come la mangiatrice di Utan-Yensa, fece la sua apparizione evidentemente inferocita del furto del suo cibo preferito.

Trunks (sudando freddo): Chi è questa bestia?

Zero (cercando di mantenere la calma): La provenienza del ruggito al quale TU, spavaldamente, mi hai condotto.

Trunks (infastidito dalle parole del suo compagno): Andiamocene di qui, non possiamo combattere! Non ora che abbiamo questo fardello addosso!

La regina si svegliò e avendo ascoltato ciò che i due si erano scambiati, emise una specie di richiamo.

Trunks + Zero: Cosa?

I due Yensa con i quali i due avventurieri avevano cavalcato lì arrivarono emergendo dalle sabbie. I due senza perdere tempo salirono in groppa ai due mostri e questi ultimi andarono sotto la sabbia.

Trunks + Zero (trattenendo le vie respiratorie): Oh no!

Ogni tanto i due Yensa uscivano dalla sabbia per far respirare i due cavalcatori e alla fine arrivarono all’oasi, la testuggine rimase indietro anche perché, da sola, non l’avrebbe mai fatta contro un esercito di Utan-Yensa.

I due guerrieri furono accolti con somma gioia tanto che la regina per premiarli concesse loro la possibilità di mangiare insieme.

Dopo un pasto abbondante, la regina, per ricompensarli, regalò loro  dei viveri e dei vestiti tipici di quel luogo.

A Trunks regalò anche un pezzo di stoffa con sopra delle strane incisioni.

Trunks(osservando il pezzo di stoffa): Che cosa ci sta scritto qui sopra?

Zero (dopo ascoltato le parole della regina): Trunks, su quel pezzo di stoffa ci sono scritte che solo un popolo dei boschi può leggere.

Trunks piegò il pezzo di carta e lo ripose in una tasca interna del nuovo abbigliamento e salutati gli Utan-Yensa con l’amico riprese il viaggio sull’astronave cargo.

Eccoci alla fine, spero che non abbia deluso le vostre aspettative e fatemi sapere se vi sono errori da eliminare indicandomeli nelle recensioni. 

Il nuovo capitolo sarà pubblicato il giorno 25/12. A presto!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Liquid King