Ecco il nuovo
capitolo, ringrazio tutti che mi seguono o hanno messo nelle
preferite/seguite questa storia.
Dopo
un altro periodo di tempo che sembrava infinito il saiyan riprese
coscienza.
Trunks
(mettendosi seduto e osservandosi in giro): Ma dove mi sono cacciato?
L’ambiente
che lo circondava non era dei migliori: sporco, arido, una puzza
tremenda e un
caldo asfissiante. Il giovane era vestito con stracci che poi si
scoprì che
erano sempre i suoi, solo più rovinati.
Trunks
non si perse d’animo
e cercò di alzarsi
quando si accorse che qualcosa si muoveva nel suo fondoschiena, si
abbassò lievemente
i suoi calzoni.
Trunks:
Ma è una coda! Una coda di scimmia!
Trunks
si ricordò che sua madre gli parlò di quando Goku
era un bambino e anche di suo
padre che portava una coda attorcigliata alla vita come una cintura ed
era
anche a conoscenza che se un saiyan fissa la luna piena si sarebbe
trasformato
in uno scimmione e ancora che la coda era l’unico punto
debole dei saiyan.
Trunks
fece un buco nel suo pantalone per permettere alla sua coda di muoversi
liberamente e iniziò a esplorare i dintorni, ben presto si
rese conto di
trovarsi in un enorme prigione, l’attenzione del guerriero si
spostò nell’arena
in cui lottavano alcuni strani lucertoloni e alcuni maiali bipedi.
Trunks
(pensieri):”Devo trovare una via di fuga e se possibile
trovare un alleato, ma
non sarà facile”.
Iniziò
ad osservare le lotte e vide uno di quei lucertoloni soccombere sotto i
pugni di
un grasso maiale pieno di cicatrici e bavoso fino all’assurdo.
Trunks(portandosi
le mani al viso a mo d’imbuto, avvolgendo la bocca):NON
È LEALE! È TROPPO
DEBOLE, NON PUÒ AFFRONTARE UN AVVERSARIO COSÌ
GROSSO!
Giacché
nessuno gli dava retta, si buttò nel centro
dell’arena tra la sorpresa degli
spettatori e del suo avversario, con una mossa di Wrestling chiamata
“Rock
bottom” fa cadere il grosso bestione sul terreno e
lo stordisce con una presa
al collo. Ovazioni di vittoria e grida d’approvazione si
sentirono per tutta
l’arena, ma il nuovo campione decise di allontanarsi
portandosi sulla schiena
il lucertolone dalla carnagione nera, una volta al sicuro, il glicine
prese una
scodella piena d’acqua di fogna e fece ritornare nel mondo
dei vivi la
creatura.
Trunks
(versandogli l’acqua sulla fronte): Su svegliati,
è ancora troppo presto per
morire.
???:
Uhhn…… uuuuhhnnn…
Trunks
(strappandosi una manica della sua giacca): Hai una brutta ferita alla
gamba,
lascia che ti curi.
La
creatura osservava l’operato del ragazzo senza fiatare quando
alla fine decide
di parlare.
???:
Mi chiamo Zero.
Trunks
(Aiutandolo ad alzarsi): Piacere, mi chiamo Trunks.
Zero:
A quale razza appartieni?
Trunks
rimase molto sorpreso: Dunque esistono altre razze oltre a quella umana?
Trunks
(sorridendo):Alla razza umana.
Zero
(con lo sguardo grato): Quindi sei un Huma, io appartengo alla razza
Bangaa.
Zero
si rimise in piedi ed era di qualche centimetro più alto del
giovane, insieme decisero
di scappare dalla prigione.
Zero:
Domani verrà un’astronave cargo a trasportare
viveri e nuovi prigionieri,
possiamo prendere quello per scappare.
Trunks
(massaggiandosi lo stomaco): Sono d’accordo, anche
perché inizio ad avere fame.
Entrambi
si nascosero in una vecchia cella in disuso, non dopo aver rubato
qualcosa
dalla cambusa, ovviamente.
Trunks(mangiandosi
dei frutti): Senti, Zero parlami un po’ di questo posto.
Zero:
È la fortezza di Nalbina, qui sono rinchiusi i peggiori
criminali. Io sono
stato arrestato per aver rubato in una casa del casato Solidor.
Trunks
(serio): E perché rubi?
Zero:
Per fame. Tu invece?
Trunks(un
po’ pensieroso): Io… non lo so.
Zero(rischiandosi
di strozzarsi con il cibo): Come??
Trunks(cambiando
discorso): Dormiamoci su, abbiamo da fare domani!
Zero
decise di sorvolare, lui lo aveva curato e questo gli bastava. Non
voleva di
certo mettere in imbarazzo il suo nuovo compagno.
Zero
si addormentò su una branda mentre Trunks pare che dormisse
seduto con le
spalle al muro. Sembrava, infatti, stesse ancora sveglio.
Trunks(Pensieri):
“Accidenti… in che situazione difficile mi sono
cacciato… sono in una prigione,
ho perso la macchina del tempo e mi è spuntata una coda di
scimmia… chissà se
mamma è preoccupata per me? Scommetto che non sa nemmeno che
sono in un
universo sconosciuto in compagnia di un Bangaa, un ladro al quale ho
salvato la
pelle”.
Uno
sbadiglio interruppe il flusso di pensieri e quindi si
addormentò.
Il
mattino successivo, Trunks si alzò con un po’ di
sonno arretrato tanto che Zero
dovette scuoterlo per svegliarlo.
Trunks
(sbadigliando): MMm… Zero, che facciamo?
Zero
(preparandosi): Allora, noi due dobbiamo andare nella parte sud della
prigione,
dove ci sono delle aeronavi cargo, useremo quelle per scappare,
semplice,
no?
Trunks
(con tono sospettoso mentre si prepara anche lui): Troppo semplice,
dov’è
inghippo?
Zero(sorridendo):
Mica scemo sei, per essere un ragazzo. Dunque ci sono le guardie e
abbiamo solo
due minuti prima che l’aeronave parta…
Trunks
iniziò a correre in compagnia del suo nuovo amico Zero,
nascondendosi nelle
zone d’ombra, dentro gli scatoloni, acquattati nella
fanghiglia ecc. fino a che
arrivò nella zona dove si trovavano le aeronavi.
Zero
(sporco di fango dalla testa ai piedi): Eccoci, ora si tratta solamente
di
eliminare la guardia e trovare l’agognata libertà!
Infatti
c’era solo una guardia in piedi davanti
all’aeronave che i due volevano rubare.
Zero:
Trunks, aspetta qui. Elimino la guardia e ti faccio un fischio per
indicarti che
la via è libera.
Zero,
rapido come un’ombra, si portò alle spalle della
guardia e con una chiave
inglese pesantissima, presa sul posto, mandò il malcapitato
in coma. Come concordato
fischiò, ma altre guardie sentirono il fischio.
Trunks
si apprestò a lasciare il nascondiglio per raggiungere
l’amico.
Guardia
(con il fucile in mano): Fermo!
Come
c’era da aspettarselo la guardia si accorse di Trunks e con
un microfono sul
casco stava per chiamare i rinforzi.
Trunks
(con impeto buttandosi sulla guardia): Muori!
Con
rapide mosse di attacco ravvicinato ed evitando le pallottole cipolla,
afferrò
la guardia per il braccio e rapidamente lo tirò a
sé e con la mano libera
premette sul petto dell’avversario e facendogli lo sgambetto
lo fece crollare a
terra e un calcione sulla gola dello sfortunato nemico fece concludere
la
lotta.
Trunks
(Correndo verso l’aeronave): Zero, metti in moto!!
Zero
stava avviando il motore quando arrivò il glicine che si
sedette a fianco a
lui.
Zero(mentre
l’aeronave lascia la fortezza-prigione): I miei complimenti,
come sei stato
capace di fare quelle mosse? Con che sintonia e tempismo, poi!
Trunks
(riprendendo fiato): È solo fortuna!
Zero,
ovviamente, non ci credeva ma lasciò correre, anche
stavolta, e si concentrò
sulla rotta da seguire.
Dopo
parecchie ore di viaggio
Trunks:
Zero, qual è la nuova meta?
Zero
(mettendo il pilota automatico): Andremo a Rabanastre, ci troviamo dei
vestiti,
armi e soldi.
Trunks:
È al cibo non ci pensi?
Entrambi
risero.
Zero
(con lo sguardo fisso sul panorama): Trunks riposati, il viaggio dura
molto.
Si
gira per vedere il ragazzo.
Zero
(intenerito): Trunks…
Trunks
si era già addormentato e stava con la testa poggiata sulla
plancia dei comandi.
Dopo
quasi sei ore, suonò una sirena che identificheremo come la
sveglia della nave.
Trunks
(svegliandosi): E che cavolo! Non si può dormire?
Zero
(con tono di rimprovero): Hai ronfato per sei ore di fila!
Trunks
osservò il nuovo ambiente in cui lui e il suo compagno erano
arrivati.
Trunks
(con il viso schiacciato sul vetro dell’abitacolo): Ma siamo
in un deserto??
Zero
aprì il portellone e iniziò a scendere.
Zero
(con tono scocciato): Trunks, hai intenzione di rimanere lì
per molto?
Trunks
scese con molto da ridire sulla destinazione.
Trunks
(togliendosi la giacca): Ma dove siamo esattamente?
Zero:
Siamo nel mare di sabbia Ogir-Yensa. Qui ci vive il popolo del deserto:
gli Utan-Yensa.
Trunks
ancora non capiva perché si trovasse lì senza un
buon motivo. Ma ciononostante
si fidava del suo nuovo amico e quindi lo seguì. Dopo un
po’, un ruggito si
sentì per la valle di sabbia.
Trunks
(agitandosi): Ma che sta succedendo?
Zero
(con insolita calma): Fai bene ad agitarti, quella è una
creatura mangiatrice
di Utan.
Trunks
accelerò il passo arrivando per un’oasi piena di
strani omini coperti da
vestiti tipicamente arabici. Qualcosa non va, lo sentiva.
Zero
lo raggiunse poco dopo e, senza vedere dove metteva i suoi piedi,
rotolò giù
dalla duna su cui si trovavano attirando l’attenzione dei
predoni che, subito
sfoderarono le spade pronte ad aggredire l’intruso.
Trunks
si mise in posizione d’attacco pronto per un'altra
scazzottata.
Zero
(con voce grave): No Trunks, non lo fare… sono spaventati.
Dobbiamo aiutarli!
Trunks
(abbassando le ostilità): E come?
Zero
(rialzandosi dalla sabbia): Lascia fare a me, conosco la loro lingua.
Tu non
intervenire.
Trunks
incrociò le braccia com’era suo solito fare e non
si mosse più.
Trunks
(con ciglio curioso): Lascio tutto a te, fa’ come se non ci
fossi.
Zero
iniziò a dialogare con uno dei nanetti e in poco tempo
ottenne le informazioni.
Zero
(rivolgendosi a Trunks): È chiaro, la regina della sabbia si
è persa nella
fabbrica abbandonata a est di qui, loro mi hanno chiesto di ritrovarla.
Trunks
(con un certo ottimismo): Okay, che aspettiamo?
Dopo
aver preso in prestito due pesci Yensa, iniziarono a cavalcarli fino ad
arrivare alla vecchia fabbrica abbandonata.
Zero
(scendendo dalla cavalcatura): Separiamoci, la troveremo molto prima.
Trunks
(scendendo anche lui dalla cavalcatura): No… sento la sua
aura, vieni con me!
Prese
per un braccio il suo amico e lo trascinò con sé
fino a una raffineria.
Trunks
(sempre più sicuro di sé): Ecco, è da
qualche parte qui!
Passando
vide alcune vecchie casse accatastate e vi passò da un lato,
notando i cardini arrugginiti
e polvere a volontà, finché alcuni rumori
strani…
Trunks
(sempre più eccitato): Zero, hai presente il ruggito? La
creatura si trova qui!
Zero
(incavolato nero): E cosa ci trovi di così divertente?
Perché sei così
eccitato?
Trunks
non lo ascoltò, anzi iniziò ad aprire alcune
casse con foga.
Trunks
(aprendone una che si muoveva sinistramente): Eccola!
Zero
rimase stupito, Trunks aveva trovato in un batter d‘occhio la
regina degli
Utan-Yensa.
Zero
(pensando): Questo ragazzo non è normale… devo
saperne di più.
Trunks,
ignaro dei pensieri del suo amico, caricò sulle spalle la
regina che in quel
momento era svenuta.
Zero
(deciso a conoscere la verità): Trunks, senti…
Non
fece in tempo a formulare la domanda che un’enorme testuggine
nota anche come
la mangiatrice di Utan-Yensa, fece la sua apparizione evidentemente
inferocita
del furto del suo cibo preferito.
Trunks
(sudando freddo): Chi è questa bestia?
Zero
(cercando di mantenere la calma): La provenienza del ruggito al quale
TU,
spavaldamente, mi hai condotto.
Trunks
(infastidito dalle parole del suo compagno): Andiamocene di qui, non
possiamo
combattere! Non ora che abbiamo questo fardello addosso!
La
regina si svegliò e avendo ascoltato ciò che i
due si erano scambiati, emise
una specie di richiamo.
Trunks
+ Zero: Cosa?
I
due Yensa con i quali i due avventurieri avevano cavalcato
lì arrivarono
emergendo dalle sabbie. I due senza perdere tempo salirono in groppa ai
due
mostri e questi ultimi andarono sotto la sabbia.
Trunks
+ Zero (trattenendo le vie respiratorie): Oh no!
Ogni
tanto i due Yensa uscivano dalla sabbia per far respirare i due
cavalcatori e
alla fine arrivarono all’oasi, la testuggine rimase indietro
anche perché, da
sola, non l’avrebbe mai fatta contro un esercito di
Utan-Yensa.
I
due guerrieri furono accolti con somma gioia tanto che la regina per
premiarli
concesse loro la possibilità di mangiare insieme.
Dopo
un pasto abbondante, la regina, per ricompensarli, regalò
loro dei viveri e
dei vestiti tipici di quel
luogo.
A
Trunks regalò anche un pezzo di stoffa con sopra delle
strane incisioni.
Trunks(osservando
il pezzo di stoffa): Che cosa ci sta scritto qui sopra?
Zero
(dopo ascoltato le parole della regina): Trunks, su quel pezzo di
stoffa ci
sono scritte che solo un popolo dei boschi può leggere.
Trunks
piegò il pezzo di carta e lo ripose in una tasca interna del
nuovo
abbigliamento e salutati gli Utan-Yensa con l’amico riprese
il viaggio
sull’astronave cargo.
Eccoci
alla fine, spero che non abbia deluso le vostre aspettative e fatemi
sapere se vi sono errori da eliminare indicandomeli nelle
recensioni.
Il nuovo capitolo
sarà pubblicato il giorno 25/12. A presto!