Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Misery    23/12/2011    1 recensioni
Tonks guardò prima il sorriso serafico della signora Weasley, poi la mano che le aveva posato su una spalla, e capì che non sarebbe stato affatto saggio rifiutare; cinque minuti dopo, aveva le mani immerse in un soffice maglione – destinato a George o a Ginny, a giudicare dalla lettera ricamata e dal colore indefinito della lana – e continuava a rigirarlo sulla carta da regalo, nel vano tentativo di capire da quale parte dovesse cominciare ad avvolgerlo. I rotoli dei nastri la fissavano minacciosi.
Nymphadora Tonks, Auror tanto intelligente quanto maldestra, ha subìto, proprio a Natale, il più grande trauma dei suoi graziosi ventidue anni.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
When you’re still waiting for the snow to fall
Doesn’t really feel like Christmas at all
‘Christmas Lights’, Coldplay


 
Londra s’incontra col suo fiume solo a Natale, in un luogo incerto, nero, senza confini: aveva ancora le pupille, le palpebre, le ciglia piene di quei colori, quando picchiettò tre volte la bacchetta contro la porta della vecchia casa. Essere un Babbano non le sembrava poi tanto male, se voleva dire arrampicarsi su pali e scale malferme per illuminare le notti come faceva sempre suo padre.
- Tonks! Cugina! Entra, abbiamo giusto bisogno di rinforzi.
Il numero dodici di Grimmauld Place non poteva di certo essere considerato un posto piacevole – per qualcuno che non fosse completamente matto, almeno –, eppure, agli occhi di Nymphadora Tonks, Auror tanto intelligente quanto maldestra, brillava anch’esso nel chiarore del pulviscolo e dei vischi; ora assomigliava terribilmente ad una casa, con i soprabiti polverosi abbandonati lungo i corridoi e i suoi salotti pieni di maghi intorpiditi.
- Rinforzi? – ripeté Tonks, scostandosi goffamente prima che Sirius Black potesse scompigliarle i capelli viola; lo spigolo di un vecchio, orribile tavolino le si piantò in un fianco, ma non emise un fiato per non svegliare l’altrettanto vecchio e orribile ritratto della sua prozia.
- Già. – Sirius roteò i begli occhi con un sospiro. – Molly è completamente fuori di sé per i reg...
- Dora, tesoro!
Un groviglio di capelli rossicci e splendenti e un enorme grembiule impiastricciato annunciarono la signora Weasley, e all’improvviso Tonks si ritrovò una quantità spropositata di strenne e sfavillante carta da regali tra le braccia ancora intirizzite; suo cugino la guardò sarcastico, stringendosi nelle spalle, e la precedette in cucina.
- Dora – la salutò il signor Weasley, poggiando la sua Gazzetta nuova sulle ginocchia.
- Arthur – rispose lei, allegra e rossa in viso per il tepore, prima di abbattersi sul tavolo con un sonoro tonfo. – Scusami, Molly, spero siano ancora tutti interi – mormorò, da qualche parte sotto la tonnellata di fiocchi e stoffe.
- Tranquilla, Molly non ha preparato nulla di troppo fragile – commentò il signor Weasley, eclissandosi di nuovo dietro il giornale.
- Il che non è un buon motivo per non aiutarmi – replicò la moglie, stringendo le labbra attorno ai denti mentre il suo sguardo saettava nefasto da Sirius al consorte. – Le vacanze dei ragazzi cominceranno tra pochi giorni e qui è ancora tutto in disordine! Ma la cara, cara Nymphadora mi darà una mano, non è vero?
Tonks guardò prima il sorriso serafico della signora Weasley, poi la mano che le aveva posato su una spalla, e capì che non sarebbe stato affatto saggio rifiutare; cinque minuti dopo, aveva le mani immerse in un soffice maglione – destinato a George o a Ginny, a giudicare dalla lettera ricamata e dal colore indefinito della lana – e continuava a rigirarlo sulla carta da regalo, nel vano tentativo di capire da quale parte dovesse cominciare ad avvolgerlo. I rotoli dei nastri la fissavano minacciosi.
- Per la barba di Tosca Tassorosso, Dora! Sei davvero imbr… – Sirius non finì la frase, perché la ramazza di Molly si schiantò inavvertitamente contro le sue ginocchia. – Ahi!
- Tu e le tue braccia incrociate non dovreste proprio commentare – gli sibilò la signora Weasley, ma Tonks non aveva ascoltato nessuno dei due.
Una goccia di sudore scese lentamente lungo la sua fronte.
 
Aveva otto o nove anni, quando accadde.
A forza di tirare malconce palle di neve a suo padre, quella mattina di dicembre, il gelo le aveva rosicchiato le ossa: adesso, dopo un bel bagno caldo, Dora si stava rivestendo in fretta – o, meglio, si stava arrotolando nei vestiti più pesanti che avesse. Quando gli alluci spuntarono prepotentemente fuori dai calzini che s’era appena infilata, però, capì che stava crescendo e corse in camera dei genitori. Di solito non profanava il mitico armadio materno, con quel suo rosso sbiadito dagli anni e dal sole che l’affascinava tanto, ma aveva un tremendo bisogno di calzini più grandi. Aprì un’anta, tentando invano di non farla scricchiolare, e frugò attentamente tra i vestiti variopinti della mamma.
Si ritrasse subito e si gettò sul letto, sconvolta, coprendosi ritmicamente gli occhi e le orecchie; i suoi capelli si fecero d’un rosso da mettere paura. Non poteva essere successo, non poteva averla vista! Una settimana prima aveva chiesto ai suoi genitori la più bella e nuova Ricordella che avrebbero mai potuto trovare, per Natale, e adesso era lì, sepolta da calze e foulard. Non avrebbe dovuto rovistare, stupida! Era una sorpresa! Doveva dimenticarsene all’istante, ma non riuscì a cancellare quella strana sensazione – sospetto? Colpa? – che le pungeva il petto ogni volta che guardava sua madre.
Ecco perché Tonks non aveva mai amato la sua prima Ricordella, né qualsiasi altro regalo ricevuto negli anni successivi.
 
- Per la barba di Tosca Tassorosso, Dora! Sei davvero imbr… ahi!
- Tu e le tue braccia incrociate non dovreste proprio commentare!
Tonks sospirò. I rotoli dei nastri continuavano a fissarla, sempre minacciosi, ma il suono di una porta che si richiudeva piano la distrasse.
- Buonasera – fece una voce timida e roca. Credeva di averla sempre aspettata.
Tonks nascose una brillante, infinitesimale lacrima. Nonostante le luci e le scorpacciate di pennuti, i suoi Natali in una famiglia rinnegata non erano mai stati davvero felici; ma quello, quello sarebbe stato diverso, bellissimo, lo sapeva. E sarebbe stato così per sempre.






-------------------------------------------------------------------------------------------
Avevo bisogno di un po' di fluffosità e, che ci sia riuscita o meno, mi sono divertita; il titolo non so bene da dove sia sbucato fuori, ma mi piaceva tanto!
Poi non vi dirò che quella che non sapeva come incartare un regalo e che è rimasta scioccata dopo aver scoperto il proprio regalo nell'armadio della madre - anche se alla veneranda età di diciotto anni, ormai - sono proprio io, però :P
Natale è sempre una lotta, comunque: con i parenti, con l'acidità di stomaco, con le sorprese indesiderate, con la malinconia; ma può anche essere bellissimo, e può esserlo nei particolari più impensati, per le persone più insperate.
Auguroni!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Misery