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Autore: marrymezayn    23/12/2011    11 recensioni
Tratto dal secondo capitolo:
«l’hai visto?» Chiese la sua migliore amica, nel panico più totale. Forse era più in ansia lei che Keyra. Si girò a guardare la sua amica, pensando seriamente che Keyra fosse entrata in uno stato di shock totale. «L'hai visto Kè?» domandò anche se le bastò vedere la sua faccia per capire che l'aveva visto. La scosse per un braccio e Keyra tornò nel mondo dei vivi dal suo momento di panico più totale. Oh no! Oh no! «dimmi che sto avendo un bruttissimo sogno!» pregò che fosse così, ma quando si girò si vide rispecchiata negli occhi di Mary. No, non stava avendo un brutto sogno.
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Questa è la prima storia che ho pubblicato. Spero che vi piaccia.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se non ti perdi, non trovi strade nuove.'
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A sad thing in life is when you meet someone who means a lot to you,
only to find out that in the end that it was never meant to be.
And you just have to let it go.
(Una cosa triste nella vita è quando incontri qualcuno che vale tanto per te,
solo per scoprire che poi alla fine non era destinato a esserlo.
E puoi solamente lasciarlo andare.)

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«Ehi! Hai rotto il cazzo, ok?!»
Sbottò staccandosi dalle labbra di Zayn, per girarsi a guardare male Louis che continuava a tirarle palline di carta. Stavano a casa di Zayn, visto che i nonni erano partiti e lui aveva casa libera. Fuori incombeva una tempesta con i fiocchi.
«Ma è divertente.» Lo guardò male.
«Vedi com’è divertente se ti stacco le tue palline e comincio a tirartele addosso.» Sicuramente si immaginò la scena, e fece una smorfia di dolore. Si mise la coperta fino a sotto il mento, guardando quei decerebrati mentali. Harry giocava al televisore, Niall suonava allegramente la sua chitarra, Liam guardava Harry giocare, Louis rompeva il cazzo a lei.
«La finisci?» Chiese appena le lanciò un’altra pallina.
«Ma è divertente!» Lo guardò molto male, facendo così ridere sia Zayn che lo stesso Louis.
«Ma una ragazza.. Una visitina al bagno no, invece di scartavetrare le ovaie a me?» Chiese, stranita. Louis sorrise maliziosamente.
«No, è più fico guardare voi che vi sbaciucchiate!» Naturalmente non lo stavano facendo. Il bacio di poco prima era uno dei pochi che si erano scambiati, ma tutti per far capire all’altro che stavano scherzando, niente di che.
«Io da quando vi conosco ho bisogno di uno psicologo, rendiamoci conto!» esclamò, innervosita.
«Perché ci ami!» Esclamò Harry, senza neanche staccare gli occhi dal videogioco.
«Tu ancora chiacchieri? Torna a friggerti il cervello con le macchine, va!» Lui si girò a guardarla, dopo aver messo pausa.
«Tu brucerai all’inferno, perché mi tratti così, lo sai vero?» Fece una faccia sconvolta.
«Oh mio dio!» E lo guardò male, facendo ridere tutti. «Sta zitto coglione! La tua voce mi snerva!» sbottò, con un sorriso divertito.
«Tu sei una racchia!»
«Tu un perfetto imbecille!»
Harry lasciò perdere il gioco, per girarsi verso di lei.
«Gallina!» Keyra fece il verso della gallina, facendo ridere tutti compreso lui e lo guardò, scuotendo la testa.
«Puzzi!» Il riccio la guardò, pensando a cosa rispondere.
«Tu vuoi fare sesso con me!» Scoppiò a ridere fragorosamente, appoggiando la testa sulla clavicola di Zayn che intanto aveva tirato un cuscino a Harry, in pieno volto, geloso come la morte.
«Certo che di cazzate ne spari eh! Quando io verrò a letto con te, nevicherà rosa!» Harry la guardò con il labbruccio di fuori. Louis saltò addosso a Keyra, così a buffo, schiacciando lei e Zayn sul divano.
«Cazzo, pesi!» Ansimò cercando di toglierselo di dosso.
«Come farò senza di te? Io ti amo!» Una pizza da Zayn, lei sbuffò cercando di spingerlo via.
«Potrei essere geloso!» Disse Harry, e lei lo guardò male.
«Stacci Styles. Il tuo ragazzo mi ama, preferisce me!» Louis ridacchiò, annuendo convinto.
«E da quanto preferisci la patata al carciofo?» La ragazza fece una smorfia, mentre in mente le tornava l’immagine di Harry tutto nudo e tremò. Sentendola tremare Zayn si fece una risata.
«Porca troia che schifo!» Sussurrò, con la sua solita finezza, mentre Zayn praticamente si rotolava dalle risate. Si girò a guardarlo, e sorrise. Quella risata le sarebbe mancata tantissimo.
«Un carciofo.. Non potevi raffigurarlo meglio il tuo affare!» tutti risero, lei compresa mentre continuava a guardare il moro.
Si sentì osservata, e guardò Niall che la guardava seduto sulla poltrona, a schitarrare. Gli sorrise e lui le rivolse un sorriso triste. Fece togliere Louis, con tanti calci, e aprì le braccia. Niall si alzò, e le si accoccolò addosso. Si mise a giocare con i suoi capelli, mentre cazzeggiavano allegramente. Tutti cercavano di non pensare che era l’ultimo giorno. Sentirono la porta aprirsi, e si girarono tutti. Era il compagno di Zayn che tornava a casa.
«Ciao!» Lo guardarono tutti in silenzio.
«Ciao!» Rispose Zayn, fissandolo. Keyra neanche rispose. Era risaputo che odiava metà della sua stupidissima classe. Erano dei ragazzini, viziati e che lei odiava più di qualsiasi cosa.
«Sei pronta per partire?» Tutti lo guardarono male, Niall si nascose nella maglietta di Keyra.
«Ma te ne vai? Porca miseria.. sono ore che cerco di non far pensare a nessuno che è l’ultimo giorno!! Sei arrivato te e hai rovinato tutto.. Va a dormire, va!» Sbottò, girandosi a guardare tutti quanti. Di nuovo quei sguardi tristi.
«oh, scusami!» Sai che ce ne faceva con le sue scuse? Si girò verso Zayn e sorrise, lui la guardò in modo triste ma ricambiò.
«Hai delle mousse?» Chiese, d’un tratto.
«Si, perché?» Le brillarono gli occhi.
«Mi servono tre mousse, un telo che possiamo sporcare e sei bende.» Il moro la guardò curioso, poi senza dire nulla si alzò per andare a prendere tutto. Lei pure si alzò, facendo alzare anche Niall.
«Tu e tu..» Indicò Harry e Louis. «Tu e tu..» E indicò Niall e Liam. «Mettetevi uno di fronte all’altro. Seduti.»
Lo fecero, e Keyra li sistemò in tempo per quando arrivò Zayn.
«Lo scopo del gioco è imboccare l’altro.» Disse, mentre stringeva la benda sugli occhi di Harry. «Naturalmente, non potete barare. Le mani di chi viene imboccato andranno dietro.» Zayn si mise a mettere la benda anche a Louis, per poi passare agli altri due.
«Quando dico stop, cambiate e passate la mousse all’altro, che imboccherà il suo compagno!» Tutti annuirono, cercando di capire l’utilità di quel gioco. Lo stava facendo per fargli dimenticare che la mattina dopo sarebbe partita.
«Ma è facile!» Disse Liam. Non aveva visto che avevano messo la benda pure al suo compagno.
«Tu dici? Proviamo e vediamo quanto è facile!» Disse, mettendosi seduta sul bracciolo. «Pronti?» Li vide annuire. «Via!» Naturalmente non era facile per niente, anche perché erano bendati tutti e quattro. Tutti e quattro, si sporcarono alla prima cucchiaiata. Per fortuna c’era il telo sulle loro gambe, e sporcarono quello.
Niall ovviamente era il più bravo, era come se sentiva l’odore del cioccolato e a fiuto riusciva a beccare subito il cucchiaino. Harry e Louis erano ricoperti di cioccolato, mentre gli altri due poco e niente.
«Cambiate!» Disse quando vide che erano arrivati a metà bicchiere. Zayn praticamente se la rideva allegramente, vedendo quei quattro bestemmiarsi contro, perché si stavano sporcando. Quando finirono, il telo era pieno di cioccolata, Harry e Louis pure, e Niall si leccava la faccia cercando di prendere il cioccolato che aveva sul volto.
«Ora voi due!» Guardò male Louis, poi Zayn. Si misero seduti uno di fronte all’altro, sotto il telo mentre Liam e Harry mettevano le bende.
«Vedi di prenderci, Malik!» Sbottò, e mise le mani dietro. La prima cucchiaiata la prese sul naso, e imprecò. Aprì la bocca, ma Zayn la imboccò vicino alla benda. Si mosse, in cerca del cucchiaino, ma Zayn si mosse dietro di lei e sentì il naso sporco di mousse. Gli altri ridevano.
«Hai una mira di merda, Zayn!» Lo sentì ridacchiare, e quando trovò il cucchiaino lo mangiò. «Vai!» Zayn ne prese un’altra po’, porgendo poi il cucchiaino ma muovendosi ancora e sentì la mousse sui capelli. Ringhiò. Lo stronzo lo faceva apposta. «Ci riuscirai a non sporcarmi? Mannaggia il clero, sta fermo!» Malik per ridere si piegò in avanti, e sentì la mousse sul collo.
«Mamma mia!» Scosse la testa, tenendo le mani dietro. Malik ne prese un’altra po’ e quella volta riuscirono senza troppo casino. Non fece in tempo a mandare giù la mousse che sentì di nuovo il cucchiaino in faccia.
«Cazzo aspetta!» disse ridendo, e gli altri se la stavano ridendo allegramente.
«STOP!» cercò il bicchiere con la Mousse, strappandola dalle mani di Zayn.
«Adesso ti faccio vedere io!» Prese la mousse da dentro il bicchiere, lo posò e gliela lanciò ovunque, bombardandolo.
«Che cazzo fai?» Chiese Malik, stringendosi dentro se stesso per nascondersi.
«Mi riprendo la rivincita, stronzo!» Louis ululava dalle risate, Harry sicuramente scuoteva la testa, sentiva la risata dolcissima di Niall e di Liam. Lo imboccò un paio di volte, poi sentì che stava toccando il fondo del bicchiere. La prese con le dita, e con l’altra mano cercò Zayn, poco distante da lei. Quando lo trovò, cercò la sua faccia e quando la trovò gli sporcò tutta la faccia con la mousse.
Zayn si levò la benda, e le saltò addosso. Keyra fece di tutto per togliersi la benda mentre rideva, e quando ci riuscì Zayn si stava completamente strusciando addosso a lei, sporcandola tutta. Rise ancora più forte quando si rese conto in che stato erano. Erano ricoperti di cioccolato.
«Ok, ok.. Tregua!» Esclamò, mettendo una mano sporca in faccia a Zayn e spingendolo via, mentre pure lui se la rideva allegramente. Si stese per terra, riprendendo fiato. «Direi che Liam e Niall hanno vinto!» esclamò, girandosi a guardare i due, un po’ sporchi sulla maglietta. Louis e Harry si erano puliti evidentemente con uno straccio perché non avevano cioccolato in faccia. I due alzarono le braccia, vincitori e scambiandosi il cinque.
«Che cosa abbiamo vinto?» Chiese Liam, curioso.
«Due schiaffi!!» Si sorrisero, e lo sclero continuò di quel passo finché non arrivarono le tre, e si andarono a mettere tutti nel lettone matrimoniale.
«E’ una cosa impossibile, ragazzi!!» Sbottò, dopo che tutti avevano detto che volevano dormire con lei. Si stava cercando una posizione comoda per tutti. In sei, dentro ad un letto matrimoniale era una cosa impossibile. Lei era stata messa al centro, tra Niall e Zayn. Ai loro lati c’erano Liam e Harry e alla fine per orizzontale c’era Louis.
«Zitta e dormi!» Borbottò Harry, e Keyra prese il cuscino dove aveva appoggiata la testa insieme a Zayn, per schiacciarlo in faccia ad Harry. Si spararono altre stronzate per un’oretta, poi pian piano si addormentarono tutti.
**
Non riusciva a dormire, e questo andava a suo discapito. Sarebbe stata uno zombie la mattina dopo, ma non riusciva a prendere sonno.
Si girò a guardare Zayn dormire. Era qualcosa di meraviglioso quando dormiva. Sarebbe stata ore lì a guardarlo, senza mai stufarsi. Keyra era bloccata nel letto. Zayn aveva intrecciato le gambe con lei, i piedi, le braccia, qualsiasi cosa che si poteva intrecciare. Praticamente gli era attaccata addosso come un Koala con il proprio albero. Cercando di fare il più piano possibile, si tolse Malik da dosso, e cercò di uscire da quell’intreccio di gambe e braccia, e persone. Ad un tratto quando stava per scavalcare Niall (tolto anche lui da dosso, perché si era attaccato a lei tipo koala) sentì Zayn parlare nel sonno.
«Love..» Si girò a guardarlo, stranita. Una volta aveva detto a Malik che a lei i soprannomi tra ragazzi non le piacevano. Che l’infastidivano tutti quei cuccioli, patatini, amorino mio etc.. Ma lui non ci aveva creduto. E lei gli disse che l’unico che accettava era “love”, non perché significava amore ma perché era dolce la parola “love” in generale.
«Non te ne andare.. non partire!» Per un secondo pensò che era sveglio, ma poi capì che stava dormendo. Ci rimase una merda, sentendo quelle parole. No, non poteva farle quello. Non la notte prima di partire. Si rimise seduta, guardandolo.
«Perché mi fai questo, Zayn?» Sussurrò, ma nessuno rispose. Erano tutti addormentati.
Sospirando e grattandosi il volto, si piegò a sfiorare le labbra di Zayn che se la stava dormendo beatamente. Si alzò e scavalcando tutti quei colpi finalmente riuscì a scendere in cucina. Ci mise un ora prima di riuscire a trovare tutte le cose per farsi il the, ma alla fine ci riuscì e si mise seduta sulla finestra a guardare fuori, con una coperta sulle gambe. Per tutto il tempo rimase lì a pregare chiunque fosse lì sopra, per farla tornare indietro. Indietro nel tempo, oppure di cancellarle la memoria. Si, preferiva perdere la memoria, perché sapeva cosa l’attendeva. Sentì qualcuno scendere le scale, nel silenzio della casa e si girò a guardare il saloncino d’entrata, vedendo poco dopo Zayn, a petto nudo. Lo guardò, e lui sorrise quando dopo essersi guardato intorno, la vide lì sulla finestra.
«Ciao!» si sorrisero assonnati. «Vieni qui, starai crepando di freddo!» Il moro annuì, passandosi una mano sul viso e nei capelli, e Keyra si staccò dal muro per fargli spazio. Zayn le si mise dietro, e lei si appoggiò a lui.
«Non riesci a dormire, eh?» Scosse la testa a quella domanda di Zayn, tornando a guardare fuori, dopo avergli bloccato la coperta dietro la schiena. «Mi sono svegliato quando stavi scendendo dal letto. Pensavo che eri andata al bagno ma ho sentito che stavi facendo qualcosa in cucina. Ho atteso, e poi sono sceso!» Buttò indietro la testa, appoggiandosi alla sua spalla e lo guardò dal basso.
Sapeva che aveva bisogno di stare un po’ da sola, e aveva atteso. Che carino. Gli baciò la mascella, e lui affondò la mano nei suoi capelli. Lo vide appoggiarsi al muro, e chiudere gli occhi.
«Stai morendo di sonno, torna su e mettiti a dormire.» Disse con dolcezza, guardandolo. Lui scosse la testa.
«No, voglio stare qui con te!» Gli occhi gli bruciavano. A tutti e due. Volevano piangere, ma non avevano il coraggio di lasciarsi andare alla disperazione.
«Almeno spostiamoci sul divano. Qui c’è l’aria che entra dalla finestra, tu domani stai con la febbre a quaranta.» Zayn annuì, depresso e si alzarono, spostandosi sul divano.
Lo guardò stendersi, poi gli mise la coperta sopra e andò a prenderne una seconda, per stare più caldi. Gli si accoccolò addosso, e lo sentì prendere ad accarezzare i capelli, per poi spostarsi sulla schiena. Non avevano il coraggio di parlare, rimanendo così nel silenzio della stanza, oltre i loro respiri. Keyra stava pensando a tutti i modi possibili ed immaginabili per rimanere con loro, per rimanere con lui. Ma il destino era stato crudele. Le aveva regalato quei cinque ragazzi, lui, ma.. poi glieli avrebbe portati via. Si poteva cambiare il destino? Per Keyra, che credeva a quelle cose, no. Non poteva cambiare, perché era già stato scritto e rilegato. A lei, il destino aveva riservato cinque maschi, che poi si sarebbero dimenticati di lei. Le vennero gli occhi lucidi e pur di non farsi vedere da Zayn affondò la faccia nel suo petto. Le uscì un sospiro. Non doveva piangere, sennò mandava a monte tutto quanto.
«Che stai pensando?» Domandò Zayn, rompendo il silenzio.
«A niente!» Aveva la voce da morto, che rispecchiava i suoi pensieri.
«Quando sospiri stai pensando a qualcosa.» Riaffiorò dal suo petto, per guardarlo.
Era curioso come, in pochi mesi, avesse imparato così tanto su di lei. In fondo, conosceva di lei anche le minime cose.
Mio dio quanto era bello. Non era quel tipo di ragazzo bello che faceva impazzire tutte, ma era bello. Per lei, era semplicemente unico. Tutto il contrario del suo standard, ma per lei era perfetto. Chissà come sarebbe diventato da grande. Se quella mascella che tanto le piaceva, sarebbe diventata ancora più dura. Se quegli occhioni che cambiano a seconda del tempo diventavano ancora più belli, e se quelle labbra sarebbero diventate ancora più piene. Chissà quale taglio di capelli avrebbe avuto in futuro. Chissà se sarebbe diventato ancora più vanitoso, di come era già. Perché doveva lasciarlo lì? Perché non poteva avere per una volta in vita suo ciò che desiderava? Perché doveva lasciarlo?
«Allora a cosa stai pensando?» Crollò nel mondo dei vivi, accorgendosi che l’aveva fissato negli occhi per tutto il tempo.
«A niente Zayn!» Sussurrò ancora e lo vide sorridere.
«Vuoi sapere cosa sto pensando io?» Scosse la testa, poi però annuì facendolo ridacchiare. Era curiosa. «Non te lo dico!» E lo guardò male, facendolo ridere divertito.
«Allora sei stronzo!» ridacchiarono in due, mentre lei si nascondeva di nuovo nel suo petto. Rimasero ancora in silenzio, per un tot di tempo.
«Posso farti una domanda?» Annuì, sentendo la sua voce. «Che cos’hai pensato la prima volta che mi hai visto?»
La sentì ridacchiare, forse ricordando i suoi pensieri la prima volta che si erano visti all’aeroporto..
«Ti ho odiato, perché assomigliavi a Lucas. E dentro di me, ti ho odiato finché non ho capito che eravate molto diversi.» Lui le diede un bacio tra i capelli.
«Quindi non sei venuta a letto con me solo perché assomiglio a quel cesso, vero?» Ridacchiarono, e lei scosse la testa.
«Sono venuta a letto con te perché volevo, perché mi piacevi!» Lui rimase stupito di quelle parole. Sapeva che Keyra provava qualcosa per lui, ma non gliel’aveva mai detto. Lei alzò la testa, e sorrise vedendo quegli occhioni increduli.
«Dai, sei incredulo? Pensavi che venivo a letto con te solo per fare sesso?» Lo vide scuotere la testa, divertito.
«No, ma sentirtelo dire è tutta un’altra cosa.» Si sorrisero tristemente.
«Sai che parli nel sonno?» Il moro la guardò stranito.
«Io non parlo nel sonno!».
«Si invece..»
Continuò, divertita.
«E cos’ho detto?» Si preoccupò.
Keyra lo guardò e sorrise.
«Che sei un emerito imbecille. Per fortuna che te lo dici da solo!»
Non era il caso di dirgli la verità. Sarebbe stato ancora più difficile parlare di quello.
«Mi sfotti?» Annuì ridacchiando. E senza aspettare oltre, le chiese una delle cose più pesanti del mondo. «L’altro giorno a Sophie hai detto che se tornavo con lei ti ci trasferivi a casa mia pur di non farmi ritornare un coglione.. Lo faresti davvero?»
Lo guardò scuotendo la testa. Ma non perché non sarebbe rimasta, ma perché si preoccupava di ritornare un coglione. Lei invece sapeva che Zayn oramai aveva messo la testa a posto e che di lì in poi sarebbe stato un bravo ragazzo, che non avrebbe preso in giro nessuno.
«Spero per te che non hai bisogno di me, per non tornare con quella..» Lui scosse la testa.
«Sai che non è lei che voglio!» Lo guardò attentamente e sentì di nuovo il magone alla gola. La guardò con quegli occhioni castani chiari, che la facevano perdere. «Sono tre giorni che penso ad ogni modo per rimanerti vicino. Sono addirittura arrivato a pensare di trasferirmi nella tua scuola, pur di non lasciarti andare.» Le si mozzò il fiato in gola.
«E’ un po’ tardi, non trovi?» Ridacchiò lei, ma pur sempre con tono depresso e lui rimase serio.
«Non credo di essere così forte, sai? Non credo di riuscire a lasciarti andare, di farti tornare a vivere.» No vabbè, ma lei lo stuprava quel ragazzo.
«Zayn, per favore..» Lo pregò e lui scosse la testa contrariato.
«Tra i due tu sei quella più forte. Io ho bisogno di dirti queste cose, le sto provando tutte pur di farti capire che non devi prendere quell’aereo.» Scosse la testa, e affondò di nuovo la faccia nel suo petto.
Non ce la poteva fare. Poteva essere forte per gli altri, ma per lui proprio no. Soprattutto con quelle parole. E lui di rimando affondò la faccia nei suoi capelli.
«Perché devi farmi questo? Perché vuoi che sto ancora più male di quanto non ci starò domani senza queste parole?» Chiese, in un momento di debolezza.
«Io sono egoista, Keyra. Se voglio una cosa faccio di tutto per averla. Non me la prendo, perché sono troppo orgoglioso, ma in un modo o nell’altro la cosa che voglio verrà da me. L’avrò prima o poi.. Ma con te non è stato così! Sei riuscita a resistere, fino all’ultimo. Non sai come ti odio per questo, ma al tempo stesso mi piace..»
Quanto peso portavano quelle parole. Se le sentiva tutte sulle spalle. E così si ritrovava ad aggiungere quelle parole al bagaglio che portava sulle spalle da tutta la vita. Perché Keyra era fatta così. Si faceva carico delle parole di tutti, se le metteva da una parte e ogni tanto le andava a visitare, cercando ogni sfacciatura di significato dietro ad esse.
«Non credo di farcela a lasciarti andare.. Ti prego resta!» Scosse ancora la testa.
«No..» Rispose solamente. Lo sentì respirare pesantemente. «No perché se rimango sarà la mia fine. Tu sarai orgoglioso, ma io lo sono più di te, Zayn! Il cuore è andato, se rimango va anche il cervello! E’ inutile prendersi in giro. Siamo stati bene finché è durato. Ma tu credi davvero che se resto cambi qualcosa? No, Zayn, non è proprio il caso!» Il moro sospirò ancora guardandola. Quello sguardo faceva male più di cento coltelli conficcati nei fianchi.
«Quindi finisce qui?» Socchiuse gli occhi e annuì, dispiaciuta. Anche lui, dal suo tono lo era.
«Si, è meglio per entrambi.»
O era meglio solo per lei. Stava facendo la cosa giusta. O forse no, ma non sapeva immaginare una vita con quel ragazzo. O forse si. Ma, l’idea di rimanere, di far combaciare tutto in modo che loro sarebbero rimasti insieme, le faceva credere che tutto sarebbe andato di male in peggio. Così erano loro. Sicuramente neanche si piacevano, semplicemente avevano passato dei bei momenti insieme. Ma far in modo che tutto finisse con un lieto fine, le faceva pensare che non era da loro. Sarebbero diventati la coppia smielata, per poi odiarsi e alla fine lasciarsi. Come succedeva sempre. Non potevano dire che era amore, perché si conoscevano solo da quattro mesi. Avevano ancora una vita davanti, tante persone ancora da conoscere. In futuro, forse si sarebbero ritrovati a pensare a quel periodo, e avrebbero pensato che in fondo non era niente di che. Solo una cotta “estiva”.
«Non mi dimenticherò di te.» Le uscì una lacrima, sentendo quelle parole. Si, si sarebbe dimenticato di lei, di tutto.
«Non dire queste cose solamente perché devi dirle, Zayn!» Lui si incazzò un pochino a quella frase e lo sentì irrigidirsi leggermente.
«Guarda che se dico queste cose, le dico perché lo penso, Keyra! Smettila di pensare che ti sto prendendo in giro.» Sbottò innervosito.
Lei alzò la faccia dal suo petto, stranita.
«Ti chiamerò, ti ricorderò.. No, non sono vere queste cose, Zayn! Abbiamo sedici anni, non due. Non prendiamoci in giro. Dimenticheremo, e penseremo che eravamo dei ragazzini quando pensavamo queste cose. Tu non prenderai mai l’aereo per venirmi a trovare, io lo stesso. E con il passare del tempo ci dimenticheremo uno dell’altro.» Lui passò lo sguardo da un occhio all’altro, ansioso.
«Allora ti vorrò per sempre bene!» Lo guardò con un sorriso triste.
«E’ il “per sempre” che ci frega, Zayn!» Lui si ritrovò a sorridere a quelle parole. Mio dio, che cosa era quel ragazzo.
«Non riesci proprio a comportarti da ragazza con la cotta passeggera, vero?» Scosse la testa e nello stesso momento gli passò una mano nei capelli neri.
«No..» Quella non era una cotta, non era una cotta passeggera.
Avrebbe amato quegli occhi anche dopo cent’anni, ne era certa. Lui si abbassò a darle un bacio, con una dolcezza che riuscì a farla sciogliere.
«Keyra!» Annuì, come per fargli capire che lo stava ascoltando. «Vuoi fare l’amore con me?»
Le si mozzò il fiato, a sentire quella parola. Alzò gli occhi nei suoi, incredula.
Amore.. non sesso. Come si faceva l’amore? Lei aveva sempre fatto sesso, mai l’amore. Si diceva che quando fai l’amore ti perdevi nella persona, sentivi i due corpi fondersi. Ogni bacio, era una bruciatura. Ogni carezza, una ferita. I due corpi che si fondevano tra loro, in un corpo solo. Lei quelle sensazioni non le aveva mai provate, con nessuno! Non era sicura che in quello era buona, non aveva mai provato quelle sensazioni, neanche con il primo ragazzo con cui era stata. Perché le doveva fare quello? Perché, perché la consapevolezza di partire e lasciare qualcosa di unico in quel posto, si faceva sempre più forte in lei?
Sfiorò le labbra di Zayn, in risposta. Si, voleva fare l’amore con lui. Per la prima volta, e anche l’ultima. Il moro non sapeva che grande concessione che gli stava dando, o forse si. Sapeva che non era facile per lei lasciarsi andare tanto da concedere ad un uomo di averla anche nell’anima. Un ultimo sbaglio, si disse. Poi il giorno dopo sarebbe tornata a vivere e dar retta al cervello. Ma per la seconda volta in vita sua, anzi, la terza seguì il cuore che le diceva di lasciarsi andare, che stava facendo la cosa giusta.
Fu come aveva letto in tanti libri, qualcosa di unico. Percepì tutte le carezze, tutti i baci rubati, tutte le spinte come una ferita che sarebbe rimasta nel cuore. Non ci fu fretta in quella notte di un febbraio qualunque. Tutti dormivano, non solo in quella casa, ma in metà mondo. Tutti sognavano la persona amata, le coccole della persona amata. Loro, le vivevano. Vivevano quell’unico momento, tutto loro. Si stavano amando, per la prima o forse per l’ultima volta nella loro vita. Sarebbero riusciti ad amare qualcun altro in quel modo? Si sarebbe mai sentita più così? Con la sensazione di bruciare fin dentro le ossa, e di essere scaldata semplicemente da un corpo? Ora capiva cosa ci trovava di bello la gente nell’amore. Lei, solo in quella notte capì cosa si stava perdendo, a non amare. Ma dentro se stessa si sentiva fiera di amare per la prima volta, in quella notte. Poteva essere uno stronzo, una testa dura, ma dare il suo amore a Zayn era stata la cosa migliore che aveva mai fatto in vita sua. Poteva pentirsene, ma.. aveva fatto la cosa giusta!

Note dell'autrice: E ci siamo ragazze.. Penultimo capitolo!! :D Vi ringrazio per le recensioni! E' sempre un piacere vedere che la storia piace, e Keyra pure!!! Se ci state rimanendo male perché sta per finire, sorridete. Quando posterò l'ultimo capitolo, posterò l'inizio della prossima storia, che è il futuro di questa. Non vi dico nulla, ovviamente. Mi piace lasciarvi sulle spine! (: Spero che il vostro capitolo sia vi vostro piacimento. Fatemi sapere, se vi va, con una recensione se vi è piaciuto!! vi amo tutte, dalla prima all'ultima. ò_ò 
 
   
 
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