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Autore: Red Robin    24/12/2011    5 recensioni
-Toh, il marimo si è degnato di uscire dalla camera.- si fece sentire a mo’ di scherno la voce del ragazzo biondo. -Dov’è il tuo costume da renna? Abbiamo faticato un po’ per fartelo indossare.- insistette con palese disappunto, rimediandoci un verso di stizza.
[ZxS][RxN][Accenni Frobin]
Questa è diventata una raccolta Natalizia, che aggiornerò per l'appunto solo a Natale, o meglio il 24, la Vigilia, essendo il Mio Compleanno v.v
Capitolo 2: Partecipante al Character Contest di Tobi Sensei
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami, Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Work in progress for a Christmas party and a fool Marimo

 


 

Era passata almeno un'ora da quando si era ritrovato a domandarsi perché dovesse vestirsi lui da renna quando ne avevano già una bella e che vera a bordo, ed era trascorso altrettanto tempo da quando i suoi compagni di viaggio avevano iniziato ad agghindare la nave con quelli che lui definiva sciocchi ninnoli per una festa inutile.
Si grattò stizzito la fronte prima di portare la mano destra sopra quello stupido cerchietto con le corna da renna, mentre la sinistra, che era rimasta per tutto il tempo diligentemente al fianco, afferrò quel naso rosso sorretto da un elastico; lo strappò, lanciandolo da qualche parte nella stanza oltre i letti dei ragazzi.
-Tsk...- riuscì a pronunciare semplicemente prima di togliersi anche quel ridicolo costume da renna che gli avevano fatto indossare a forza, sul quale all'altezza della vita era stato posto il suo fedele haramaki e le katane legate al fianco.
D'altronde era una persona seria, lui. Non poteva stare dietro a simili sciocchezze, si disse nell'uscire dalla stanza per raggiungere il ponte; e fu possibile solo grazie al miracolo dell'unica porta nella stanza a guidarlo lì sopra senza intoppi.
Fuori la temperatura si era abbassata, tanto da far indossare i cappotti alla ciurma, Rufy compreso, ma non abbastanza da intaccare quello sciocco desiderio di festeggiare; il ponte e il resto della nave era pieno di luci e l'albero di mandarini sembrava un tutt'uno con quell’illuminazione esagerata con il quale si erano lasciati prendere la mano ridicolizzando la Sunny, tanto da farla sembrare a occhi estranei una di quelle pacchiane navi da crociera... persino il vessillo nero era scomparso sotto quei colori accecanti, con il rischio che forse sarebbero stati attaccati loro da altri pirati con l'intento di rapinare qualche ricco signore, e con un semi ghigno pensò a quella mera sorpresa che si sarebbero ritrovati.
“Se non altro, potremmo passare inosservati sotto gli occhi della marina.”, cercò persino di trovare il lato buono prima di distogliere lo sguardo e notare che il proprio Capitano si era arrampicato come una scimmia e, con l'aiuto di Chopper, stava trasformando l'albero maestro e le vele in un enorme albero natalizio formato da festoni verdi ornati da ghirlande e vischio.
Scosse la testa, contrariato, decidendo che si meritava un goccio per distrarsi prima di metter mano alle katane e smantellare al più presto quella roba, certo che al momento debito sarebbe stato più che felice di aiutare a farlo; si mosse in direzione della cucina, sentendo lo sguardo di Robin su di sé mentre Franky le mostrava una piccola piantina verde con autentica euforia in volto e la alzava sulle loro teste, cercando in vano di essere preso sul serio nel trovarla presa altrove.
Incrociò persino Usopp, vestito con un ridicolo costume verde e un bastoncino di zucchero in bocca. Tra le braccia portava uno scatolone con alcune palle colorate e vari oggetti completi di ganci.
-Zoro, mi aiuti a preparare l’albero di Nami?- chiese a bocca piena, facendo accigliare il Vice Capitano. 
-Non basta tutta quella robaccia che gli avete messo su?- rispose con un’altra domanda in tono scettico, facendo borbottare all’altro qualcosa al suo indirizzo con evidente disappunto senza che lo spadaccino se ne curasse; arrivò finalmente alla stanza desiderata, trovando anche il cuoco conciato con quell’assurda casacca verde, calzamaglia e un cappellino a punta del medesimo colore, mentre le scarpe sembravano un paio di stivaletti di stoffa marrone.
-Toh, il marimo si è degnato di uscire dalla camera.- si fece sentire a mo’ di scherno la voce del ragazzo biondo. -Dov’è il tuo costume da renna? Abbiamo faticato un po’ per fartelo indossare.- insistette con palese disappunto, rimediandoci un verso di stizza.
-E tu perché sei conciato a quel modo? Che cavolo indossi?- domandò con scarso interesse, raggiungendo la cantina per afferrare una bottiglia di sakè. 
-Non ti facevo così ignorante, sai? E' un vestito da Elfo di Natale.- spiegò l'altro in tono risoluto, infornando alcune paste prima di girarsi per osservarlo torvo. 
-Sai, non avrei mai pensato che un vestito così assurdo potesse renderti la faccia ancora più stupida, torciglio, ma mi sbagliavo.- commentò in una semplice risposta lo spadaccino, quasi sembrasse fare un tranquillo discorso sul tempo, privo di ogni considerazione. -Mi rendo conto che ogni tanto si può sbagliare.- continuò, stappando la bottiglia con un sonoro pop prima d'ingollarla come fosse acqua fresca.-Che cavolo hai detto, bastardo?- si fece sentire prontamente la voce del biondo cuoco, il quale lo afferrò per il bavero della maglia non appena lo vide separare la bocca dal collo della bottiglia, facendo attenzione che nemmeno una goccia potesse scivolare via. -Vuoi per caso litigare, stupido marimo?- chiese palesemente irritato. - Non che tu abbia molto da parlare con questo ridicolo haramaki, ma sul costume da renna eri notevolmente migliorato... anche perché non ti si vedeva la faccia...- insistette, venendo però afferrato a sua volta dalla mano dello spadaccino, il quale si premurò di stringere nella destra la scollatura ornata da una sottile cordicella. 
-Cosa vuoi insinuare, cuocastro? Cerchi di metterti al tuo livello?- rispose a sua volta con tono di stizza, ottenendo un sorriso sul volto del suo compagno.
-Dico semplicemente che non siamo riusciti a nasconderti quegli stupidi capelli verdi.- ghignò quello soddisfatto. -E non temere, non mi permetterei mai di elevarti al mio livello, sei troppo in basso per riuscire a raggiungermi.- E detto ciò vide le spade posarsi in un lampo davanti al suo viso, sentendone la fredda lama carezzargli il labbro inferiore.
-Se fossi in te smetterei di parlare, se non vuoi essere fatto a fette.- Ma come previsto quella minaccia venne ignorata, facendo sì che un calcio allontanasse quella spada nera che lo spadaccino brandiva nella destra.
-Come se potessi farmi paura una testa d'alga.- ribadì il concetto, giusto un attimo prima che entrambi prendessero a improvvisare una lotta durante la quale il Vice Capitano ne approfittò per tagliare in più parti diversi festoni e ninnoli; ma non durò molto, poiché Nami, l'unica che riusciva a far cessare le scaramucce di quei due per qualche ora, non riuscì proprio a sopportarli.
-E' mai possibile che non riuscite a non litigare per un solo giorno? Zoro, esci di qui e lascia in pace Sanji!- Inutile dire che al solo sentire quelle parole il cuoco impazzì letteralmente di gioia, iniziando a spargere cuoricini ovunque e lodi d'amor alla diretta interessata, nonostante questa lo avesse rifiutato più e più volte cercando il sostegno del Capitano senza successo... in fondo doveva aspettarselo, Rufy era un po' lento a capire e lui sicuramente nella sua mente poco sviluppata non sarebbe riuscito a concepire un sentimento chiamato gelosia, o almeno non nei confronti dei suoi compagni, a differenza di Franky .
-Babbeo.- fu l'ultimo commento di Zoro prima di uscire dalla stanza, seguito da insulti prontamente placati dalla navigatrice e susseguiti da un 'Tutto quello che vuoi mia Dea'.
A distrarre la ragazza da quelle moine, a cui in realtà non stava già prestando ascolto, fu proprio la voce del Capitano, il quale reclamò a gran voce “l'ora della merenda”, riportando il ragazzo alla realtà.
-Ah! Ho dimenticato i dolci nel forno!- esclamò, correndo verso la cucina per salvare le sue creazioni.
-Sanji, hai visto Franky?- si fece sentire la voce di Usopp. -Voglio chiedergli se mi aiuta ad addobbare l'albero di Nami.- spiegò, accennando allo scatolone tra le sue braccia. 
Nel voltarsi verso di lui, il cuoco realizzò in un lampo che forse lì dentro poteva esserci un oggetto che avrebbe fatto al caso suo, così si avvicinò al ragazzo iniziando a frugare.
-Ehi! Ma cosa fai?- chiese il cecchino, cercando di allontanarsi. 
-Sta zitto, cerco una cosa molto importante per le mie principesse.- affermò sicuro di sé, per poi gioire ancora una volta quando alzò davanti ai propri occhi la decorazione di un vischio, lasciando perplesso il compagno.
-Sei veramente un maniaco, lo sai questo?- volle fargli notare. -Sai bene che Nami s'infurierà...- insistette.
-E allora? Rufy non ci vedrà nulla di sbagliato se gli ricordo che è “tradizione” il bacio sotto al vischio.-
-E Franky non ti permetterà di avvicinarti a Robin.- soggiunse il cecchino prima di fare retro front per cercare il cyborg, lasciando il cuoco solo con la sua fantasia, interrotta solo per un istante da un fischio sordo susseguito da un boato. Uscì immediatamente sul ponte, scoprendo che era stato il carpentiere la causa di quegli scoppi colorati che rischiaravano il cielo divenuto già cupo.
-Ma cosa combinano?- si domandò dando voce ai suoi pensieri prima che una figura dalla testa verde gli desse una spinta per poter entrare.
-Spostati, cuoco, devo prendere una bottiglia.- 
Irritato non gli rispose, decidendo di fissare la decorazione al centro dell'arcata superiore della porta prima di dedicarsi nuovamente ai suoi biscotti, che altri non erano dei biscotti di Natale di marzapane; li divise in varie porzioni, una parte destinata ai ragazzi fu messa sui piattini e in fine su un unico vassoio, quelli destinati alle ragazze invece erano stati decorati e con essi anche il piatto su cui sarebbero stati serviti, i cui ornamenti erano composti da cioccolato sul fondo, decorato da spicchi di mandarini e accompagnati entrambi da due tazze fumanti di the. 
-Se eviti di svuotarmi la cantina, ho preparato una merenda anche per te.- lo informò.
-E da quando sei così gentile, cuoco?- venne ripreso prontamente dallo spadaccino in tono scettico, il quale fece irritare nuovamente il biondo.
-Io sono sempre gentile, stupido marimo. Siediti e non farmi arrabbiare, o qui non ci metti più piede.- sbuffò in risposta quello, uscendo prontamente dalla cucina per servire i suoi compagni.
Fece uno sforzo per ignorare l'ingordigia dei ragazzi, sorridendo alle muse, che gli rivolsero sorrisi gentili e complimenti, mandandolo letteralmente in estasi, giusto il tempo di venire richiamato proprio dall'ultimo componente della ciurma a cui non aveva offerto ancora il pasto.
Lo raggiunse in poco tempo, fermandosi giusto ad aiutare lo scheletro che dopo un primo tentativo nell'aiutare il cecchino era stato lasciato da solo alle prese dei festoni che, non si sapeva come, erano riusciti a ramificarsi nel suo corpo con tanto di luci ad adornarlo. 
-Ci hai messo troppo, cuoco, io ho fame.- reclamò ancora una volta il Vice Capitano, seduto al proprio posto al tavolo della cucina.
-Zoro, perché non aspetti un attimo fuori? Devo finire di preparare.- lo informò.
-Tu brutto... e hai osato anche perderti in chiacchiere con le ragazze!- lamentò ancora una volta senza mezzi termini, ubbidendo però all'ordine che gli era stato dato; il biondo ne fu sollevato, e recuperò un'insalatiera contenente del riso messo a riposare.
Si portò una delle sue amate sigarette alla bocca, stando ben attento ad accenderla; lui non era tipo da fumare in un posto così sacro. Si mise a sedere al tavolo iniziando a modellare il riso tra le mani salandolo al momento e, una volta riempito, chiuso e completo di alga per formare un onigiri, lo ripose in un piatto. Andò avanti così per un bel po’, sentendo il crescente malumore del compagno, certo che non si sarebbe lamentato in un secondo momento; passò una mezz'oretta, prima di alzarsi e aprire la porta, trovandosi lo sguardo imbronciato dell'altro al quale rispose con un sorriso smagliante.
-Quanto cavolo ci hai messo, dannato di un cuoco? Ho fame!-
-Non dovresti prima ringraziarmi?- chiese quello con la presunzione di meritarsi almeno un grazie per avergli preparato il suo cibo preferito. 
-Da qua’, stupido cuoco.- rimbeccò però il Vice Capitano cercando di afferrare il vassoio completo anche di un bicchierino e una bottiglia di sakè, che venne prontamente allontanato dalla sua traiettoria.
-Ha-ha!- sembrò redarguirlo il biondo mettendogli un dito davanti a mo’ di 'stop'. -Siamo sotto il vischio, credo di meritarmi il giusto ringraziamento.- insistette, avvicinando pericolosamente il proprio volto a quello perplesso dell’altro. 
-Che cosa vuoi, ricciolo?- domandò sempre più confuso, facendo sbuffare il cuoco.
-Davvero non lo sai? E' tradizione darsi un bacio appassionato sotto il vischio.- 
E a quel dire lo spadaccino sembrò rilassare i muscoli facciali, mentre un sorriso molto più simile a un ghigno comparve malizioso assieme un luccichio sinistro nei suoi occhi; allungò un braccio attorno alla vita snella fasciata dalla casacca verde, che trillò nel disturbare l'immobilità dei campanelli posti sulle estremità dei vestiti, attirando il ragazzo a sé in una stretta possente. Infine la mano sinistra si allungò verso quella stecca bianca, allontanandola da quelle labbra soffici che aspettava di assaporare da un'intera giornata per poi avventarcisi sopra.
Famelico, succhiò il labbro inferiore, giusto un attimo prima di far scivolare la propria lingua nel palato dell'altro, bramando un contatto sempre maggiore in quel movimento perpetuo, il quale fece crescere in lui la voglia di andare oltre, dovendo però costringersi ad allontanarsi una volta che il fiato venne meno.
-Devo ammetterlo, cuoco, questa insulsa festa inizia a piacermi.- gli disse a fior di labbra, nonostante il respiro non avesse ritrovato la sua regolarità. -Ora posso avere il mio piatto?- domandò senza averlo ancora lasciato andare.
-Solo se mi restituisci la sigaretta.- mise a condizione il biondo, stringendo con la mano libera la tunica verde del compagno, il quale si limitò a nascondere l'oggetto dentro la pancera verde a cui non aveva rinunciato nonostante quegli anni.
-Trovala.- gli disse spingendo il ragazzo dentro la cucina portando con sé la porta, bloccandosi giusto un attimo prima di chiuderla per allungare il braccio destro verso l'ornamento verde e tirarlo via.
-Ehi! Che stai facendo?- sembrò contrariato Sanji a quell'azione.
-Nulla di che, cuoco.- aumentò il sorriso con malizia crescente lo spadaccino, cercando di camuffare allo stesso tempo il semi-broncio apparso. -Voglio solo assicurarmi che tu non ci provi con le ragazze.- 
E detto ciò ignorò quegli strepiti di dissenso, nascondendo agli occhi di tutti le loro figure.






Cof cof... chi è il porco che ha pensato male?!? è.é (Tu! Ndtutti)
Scusate il piccolo sclero, ma andava fatto, anche se ammetto che non è così lontano dalla realtà XD
Alor, sono solita regalarmi una fic di Natale essendo oggi il io compleanno, quindi vedete di fare i bravi e le brave e regalatemi una recensioncina ina ina, anche se vi fa schifo il testo...
Anche perché vi capisco, nemmeno secondo me non è un buon testo, ma ormai avevo iniziato e ci tenevo a pubblicarne una anche qui per questa giornata v.v, ma senza presunzione, di solito scrivo cose migliori XDDD
E che dirvi? Non vi conosco ancora così bene qui, d'altronde sono approdata dopo ben due anni d'assenza in questo fandom da... tre mesi credo, quindi Buon Natale e Capodanno , altro non so dirvi ^^^


Bye



P.s.: Se qualcuno è interessato, ho postato questa fic: (Be)'Cause there’s no boundary sul fandom di FMA (Full Metal Alchemist) qualche minuto prima XD






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E me XD!
(Almeno oggi!)


   
 
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