Work
in progress for a Christmas party and a fool Marimo
Era
passata almeno un'ora da quando si era ritrovato a domandarsi
perché dovesse vestirsi lui da
renna quando ne avevano già una bella e che vera a bordo, ed
era trascorso altrettanto tempo da quando i suoi compagni di viaggio
avevano iniziato ad agghindare la nave con quelli che lui definiva
sciocchi ninnoli per una festa inutile.
Si grattò stizzito la fronte prima di portare la mano destra
sopra quello stupido cerchietto con le corna da renna, mentre la
sinistra, che era rimasta per tutto il tempo diligentemente al fianco,
afferrò quel naso rosso sorretto da un elastico; lo
strappò, lanciandolo da qualche parte nella stanza oltre i
letti dei ragazzi.
-Tsk...- riuscì a pronunciare semplicemente prima di
togliersi anche quel ridicolo costume da renna che gli avevano fatto
indossare a forza, sul quale all'altezza della vita era stato posto il
suo fedele haramaki e le katane legate al fianco.
D'altronde era una persona seria, lui. Non poteva stare dietro a simili
sciocchezze, si disse nell'uscire dalla stanza per raggiungere il
ponte; e fu possibile solo grazie al miracolo dell'unica
porta nella stanza a guidarlo lì sopra senza intoppi.
Fuori la temperatura si era abbassata, tanto da far indossare i
cappotti alla ciurma, Rufy compreso, ma non abbastanza da intaccare
quello sciocco desiderio di festeggiare; il ponte e il resto della nave
era pieno di luci e l'albero di mandarini sembrava un tutt'uno con
quell’illuminazione esagerata con il quale si erano lasciati
prendere la mano ridicolizzando la Sunny, tanto da farla sembrare a
occhi estranei una di quelle pacchiane navi da crociera... persino il
vessillo nero era scomparso sotto quei colori accecanti, con il rischio
che forse sarebbero stati attaccati loro da altri pirati con l'intento
di rapinare qualche ricco signore, e con un semi ghigno
pensò a quella mera sorpresa che si sarebbero ritrovati.
“Se non altro, potremmo passare inosservati sotto gli occhi
della marina.”, cercò persino di trovare il lato
buono prima
di distogliere lo sguardo e notare che il proprio Capitano si era
arrampicato come una scimmia e, con l'aiuto di Chopper, stava
trasformando l'albero maestro e le vele in un enorme albero natalizio
formato da festoni verdi ornati da ghirlande e vischio.
Scosse la testa, contrariato, decidendo che si meritava un goccio per
distrarsi prima di metter mano alle katane e smantellare al
più presto quella roba, certo che al momento debito sarebbe
stato più che felice di aiutare a farlo; si mosse in
direzione della cucina, sentendo lo sguardo di Robin su di
sé mentre Franky le mostrava una piccola piantina verde con
autentica euforia in volto e la alzava sulle loro teste, cercando in
vano di essere preso sul serio nel trovarla presa altrove.
Incrociò persino Usopp, vestito con un ridicolo costume
verde e un bastoncino di zucchero in bocca. Tra le braccia portava uno
scatolone con alcune palle colorate e vari oggetti completi di ganci.
-Zoro, mi aiuti a preparare l’albero di Nami?- chiese a bocca
piena, facendo accigliare il Vice Capitano.
-Non basta tutta quella robaccia che gli avete messo su?- rispose con
un’altra domanda in tono scettico, facendo borbottare
all’altro qualcosa al suo indirizzo con evidente disappunto
senza che lo spadaccino se ne curasse; arrivò finalmente
alla stanza desiderata, trovando anche il cuoco conciato con
quell’assurda casacca verde, calzamaglia e un cappellino a
punta del medesimo colore, mentre le scarpe sembravano un paio di
stivaletti di stoffa marrone.
-Toh, il marimo si è degnato di uscire dalla camera.- si
fece sentire a mo’ di scherno la voce del ragazzo biondo.
-Dov’è il tuo costume da renna? Abbiamo faticato
un po’ per fartelo indossare.- insistette con palese
disappunto, rimediandoci un verso di stizza.
-E tu perché sei conciato a quel modo? Che cavolo indossi?-
domandò con scarso interesse, raggiungendo la cantina per
afferrare una bottiglia di sakè.
-Non ti facevo così ignorante, sai? E' un vestito da Elfo di
Natale.- spiegò l'altro in tono risoluto, infornando alcune
paste prima di girarsi per osservarlo torvo.
-Sai, non avrei mai pensato che un vestito così assurdo
potesse renderti la faccia ancora più stupida, torciglio, ma
mi sbagliavo.- commentò in una semplice risposta lo
spadaccino, quasi sembrasse fare un tranquillo discorso sul tempo,
privo di ogni considerazione. -Mi rendo conto che ogni tanto si
può sbagliare.- continuò, stappando la bottiglia
con un sonoro pop prima
d'ingollarla come fosse acqua fresca.-Che cavolo hai detto, bastardo?-
si fece sentire prontamente la voce del biondo cuoco, il quale lo
afferrò per il bavero della maglia non appena lo vide
separare la bocca dal collo della bottiglia, facendo attenzione che
nemmeno una goccia potesse scivolare via. -Vuoi per caso litigare,
stupido marimo?- chiese palesemente irritato. - Non che tu abbia molto
da parlare con questo ridicolo haramaki, ma sul costume da renna eri
notevolmente migliorato... anche perché non ti si vedeva la
faccia...- insistette, venendo però afferrato a sua volta
dalla mano dello spadaccino, il quale si premurò di
stringere nella destra la scollatura ornata da una sottile cordicella.
-Cosa vuoi insinuare, cuocastro? Cerchi di metterti al tuo livello?-
rispose a sua volta con tono di stizza, ottenendo un sorriso sul volto
del suo compagno.
-Dico semplicemente che non siamo riusciti a nasconderti quegli stupidi
capelli verdi.- ghignò quello soddisfatto. -E non temere,
non mi permetterei mai di elevarti al mio livello, sei troppo in basso
per riuscire a raggiungermi.- E detto ciò vide le spade
posarsi in un lampo davanti al suo viso, sentendone la fredda lama
carezzargli il labbro inferiore.
-Se fossi in te smetterei di parlare, se non vuoi essere fatto a
fette.- Ma come previsto quella minaccia venne ignorata, facendo
sì che un calcio allontanasse quella spada nera che lo
spadaccino brandiva nella destra.
-Come se potessi farmi paura una testa
d'alga.- ribadì il concetto, giusto un attimo
prima che entrambi prendessero a improvvisare una lotta durante la
quale il Vice Capitano ne approfittò per tagliare in
più parti diversi festoni e ninnoli; ma non durò
molto, poiché Nami, l'unica che riusciva a far cessare le
scaramucce di quei due per qualche ora, non riuscì proprio a
sopportarli.
-E' mai possibile che non riuscite a non litigare per un solo giorno?
Zoro, esci di qui e lascia in pace Sanji!- Inutile dire che al solo
sentire quelle parole il cuoco impazzì letteralmente di
gioia, iniziando a spargere cuoricini ovunque e lodi d'amor alla
diretta interessata, nonostante questa lo avesse rifiutato
più e più volte cercando il sostegno del Capitano
senza successo... in fondo doveva aspettarselo, Rufy era un po' lento a
capire e lui sicuramente nella sua mente poco sviluppata non sarebbe
riuscito a concepire un sentimento chiamato gelosia, o almeno non nei
confronti dei suoi compagni, a differenza di Franky .
-Babbeo.- fu l'ultimo commento di Zoro prima di uscire dalla stanza,
seguito da insulti prontamente placati dalla navigatrice e susseguiti
da un 'Tutto quello che vuoi mia Dea'.
A distrarre la ragazza da quelle moine, a cui in realtà non
stava già prestando ascolto, fu proprio la voce del
Capitano, il quale reclamò a gran voce “l'ora
della merenda”, riportando il ragazzo alla realtà.
-Ah! Ho dimenticato i dolci nel forno!- esclamò, correndo
verso la cucina per salvare le sue creazioni.
-Sanji, hai visto Franky?- si fece sentire la voce di Usopp. -Voglio
chiedergli se mi aiuta ad addobbare l'albero di Nami.-
spiegò, accennando allo scatolone tra le sue braccia.
Nel voltarsi verso di lui, il cuoco realizzò in un lampo che
forse lì dentro poteva esserci un oggetto che avrebbe fatto
al caso suo, così si avvicinò al ragazzo
iniziando a frugare.
-Ehi! Ma cosa fai?- chiese il cecchino, cercando di allontanarsi.
-Sta zitto, cerco una cosa molto importante per le mie principesse.-
affermò sicuro di sé, per poi gioire ancora una
volta quando alzò davanti ai propri occhi la decorazione di
un vischio, lasciando perplesso il compagno.
-Sei veramente un maniaco, lo sai questo?- volle fargli notare. -Sai
bene che Nami s'infurierà...- insistette.
-E allora? Rufy non ci vedrà nulla di sbagliato se gli
ricordo che è “tradizione” il
bacio sotto al vischio.-
-E Franky non ti permetterà di avvicinarti a Robin.-
soggiunse il cecchino prima di fare retro front per cercare il cyborg,
lasciando il cuoco solo con la sua fantasia, interrotta solo per un
istante da un fischio sordo susseguito da un boato. Uscì
immediatamente sul ponte, scoprendo che era stato il carpentiere la
causa di quegli scoppi colorati che rischiaravano il cielo divenuto
già cupo.
-Ma cosa combinano?- si domandò dando voce ai suoi pensieri
prima che una figura dalla testa verde gli desse una spinta per poter
entrare.
-Spostati, cuoco, devo prendere una bottiglia.-
Irritato non gli rispose, decidendo di fissare la decorazione al centro
dell'arcata superiore della porta prima di dedicarsi nuovamente ai suoi
biscotti, che altri non erano dei biscotti di Natale di marzapane; li
divise in varie porzioni, una parte destinata ai ragazzi fu messa sui
piattini e in fine su un unico vassoio, quelli destinati alle ragazze
invece erano stati decorati e con essi anche il piatto su cui sarebbero
stati serviti, i cui ornamenti erano composti da cioccolato sul fondo,
decorato da spicchi di mandarini e accompagnati entrambi da due tazze
fumanti di the.
-Se eviti di svuotarmi la cantina, ho preparato una merenda anche per
te.- lo informò.
-E da quando sei così gentile, cuoco?- venne ripreso
prontamente dallo spadaccino in tono scettico, il quale fece irritare
nuovamente il biondo.
-Io sono sempre gentile, stupido marimo. Siediti e non farmi
arrabbiare, o qui non ci metti più piede.- sbuffò
in risposta quello, uscendo prontamente dalla cucina per servire i suoi
compagni.
Fece uno sforzo per ignorare l'ingordigia dei ragazzi, sorridendo alle muse,
che gli rivolsero sorrisi gentili e complimenti, mandandolo
letteralmente in estasi, giusto il tempo di venire richiamato proprio
dall'ultimo componente della ciurma a cui non aveva offerto ancora il
pasto.
Lo raggiunse in poco tempo, fermandosi giusto ad aiutare lo scheletro
che dopo un primo tentativo nell'aiutare il cecchino era stato lasciato
da solo alle prese dei festoni che, non si sapeva come, erano riusciti
a ramificarsi nel suo corpo con tanto di luci ad adornarlo.
-Ci hai messo troppo, cuoco, io ho fame.- reclamò ancora una
volta il Vice Capitano, seduto al proprio posto al tavolo della cucina.
-Zoro, perché non aspetti un attimo fuori? Devo finire di
preparare.- lo informò.
-Tu brutto... e hai osato anche perderti in chiacchiere con le
ragazze!- lamentò ancora una volta senza mezzi termini,
ubbidendo però all'ordine che gli era stato dato; il biondo
ne fu sollevato, e recuperò un'insalatiera contenente del
riso messo a riposare.
Si portò una delle sue amate sigarette alla bocca, stando
ben attento ad accenderla; lui non era tipo da fumare in un posto
così sacro. Si mise a sedere al tavolo iniziando a modellare
il riso tra le mani salandolo al momento e, una volta riempito, chiuso
e completo di alga per formare un onigiri, lo ripose in un piatto.
Andò avanti così per un bel po’,
sentendo il crescente malumore del compagno, certo che non si sarebbe
lamentato in un secondo momento; passò una mezz'oretta,
prima di alzarsi e aprire la porta, trovandosi lo sguardo imbronciato
dell'altro al quale rispose con un sorriso smagliante.
-Quanto cavolo ci hai messo, dannato di un cuoco? Ho fame!-
-Non dovresti prima ringraziarmi?- chiese quello con la presunzione di
meritarsi almeno un grazie per avergli preparato il suo cibo preferito.
-Da qua’, stupido cuoco.- rimbeccò però
il Vice Capitano cercando di afferrare il vassoio completo anche di un
bicchierino e una bottiglia di sakè, che venne prontamente
allontanato dalla sua traiettoria.
-Ha-ha!- sembrò redarguirlo il biondo mettendogli un dito
davanti a mo’ di 'stop'. -Siamo sotto il vischio, credo di
meritarmi il giusto ringraziamento.- insistette, avvicinando
pericolosamente il proprio volto a quello perplesso
dell’altro.
-Che cosa vuoi, ricciolo?- domandò sempre più
confuso, facendo sbuffare il cuoco.
-Davvero non lo sai? E' tradizione darsi un bacio appassionato sotto il
vischio.-
E a quel dire lo spadaccino sembrò rilassare i muscoli
facciali, mentre un sorriso molto più simile a un ghigno
comparve malizioso assieme un luccichio sinistro nei suoi occhi;
allungò un braccio attorno alla vita snella fasciata dalla
casacca verde, che trillò nel disturbare
l'immobilità dei campanelli posti sulle estremità
dei vestiti, attirando il ragazzo a sé in una stretta
possente. Infine la mano sinistra si allungò verso quella
stecca bianca, allontanandola da quelle labbra soffici che aspettava di
assaporare da un'intera giornata per poi avventarcisi sopra.
Famelico, succhiò il labbro inferiore, giusto un attimo
prima di far scivolare la propria lingua nel palato dell'altro,
bramando un contatto sempre maggiore in quel movimento perpetuo, il
quale fece crescere in lui la voglia di andare oltre, dovendo
però costringersi ad allontanarsi una volta che il fiato
venne meno.
-Devo ammetterlo, cuoco, questa insulsa festa inizia a piacermi.- gli
disse a fior di labbra, nonostante il respiro non avesse ritrovato la
sua regolarità. -Ora posso avere il mio piatto?-
domandò senza averlo ancora lasciato andare.
-Solo se mi restituisci la sigaretta.- mise a condizione il biondo,
stringendo con la mano libera la tunica verde del compagno, il quale si
limitò a nascondere l'oggetto dentro la pancera verde a cui
non aveva rinunciato nonostante quegli anni.
-Trovala.- gli disse spingendo il ragazzo dentro la cucina portando con
sé la porta, bloccandosi giusto un attimo prima di chiuderla
per allungare il braccio destro verso l'ornamento verde e tirarlo via.
-Ehi! Che stai facendo?- sembrò contrariato Sanji a
quell'azione.
-Nulla di che, cuoco.- aumentò il sorriso con malizia
crescente lo spadaccino, cercando di camuffare allo stesso tempo il
semi-broncio apparso. -Voglio solo assicurarmi che tu non ci provi con
le ragazze.-
E detto ciò ignorò quegli strepiti di dissenso,
nascondendo agli occhi di tutti le loro figure.
Cof
cof... chi è il porco che ha pensato male?!?
è.é (Tu! Ndtutti)
Scusate il piccolo sclero, ma andava fatto, anche se ammetto che non
è così lontano dalla realtà XD
Alor, sono solita regalarmi una fic di Natale essendo oggi il io
compleanno, quindi vedete di fare i bravi e le brave e regalatemi una
recensioncina ina ina, anche se vi fa schifo il testo...
Anche perché vi capisco, nemmeno secondo me non è
un buon testo, ma ormai avevo iniziato e ci tenevo a pubblicarne una
anche qui per questa giornata v.v, ma senza presunzione, di solito
scrivo cose migliori XDDD
E che dirvi? Non vi conosco ancora così bene qui, d'altronde
sono approdata dopo ben due anni d'assenza in questo fandom da... tre
mesi credo, quindi Buon Natale e Capodanno , altro non so dirvi ^^^
Bye
P.s.: Se qualcuno è interessato, ho postato questa fic: (Be)'Cause
there’s no boundary sul
fandom di FMA (Full Metal Alchemist) qualche minuto prima XD
Dona l’8% alla causa pro recensioni
Farai felice un milione di scrittori
E me XD!
(Almeno oggi!)