Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Fooshly    24/12/2011    3 recensioni
-Joe, dimmi che mi vuoi bene-
-Non posso Sem-
-E perché?-
-Perchè non so se mi ami quanto IO AMO TE.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mondo è solamente il cimitero dei vivi. ©
13 luglio.
Può essere una data qualsiasi per qualcuno,
ma per me no.
Il 13.07.1992 nasco io, Samantha Abigale Greed,
il 13.07.2007 muore Josh William Greed, mio padre.

La giornata ogni anno iniziava storta e, ovviamente, anche quest'anno non era cambiato niente, apparte che avevo Joe al mio fianco. Scesi le scale e andai in cucina, eravamo tutte e tre molto silenziose e tutte e tre ci capivamo. -Oggi si va al cimitero, e non voglio nessuna scusa Samantha, tu ci vieni e basta- disse seria mia madre.

Perfetto, ha riniziato a chiamarmi Samantha. Andiamo bene.

Non avevo altra scelta, dovevo andare al cimitero anche se non ne avevo nessuna intenzione, l'unica volta in cui ci sono entrata è stato il giorno del funerale, poi ho cercato di evitarlo il più possibile, fino ad oggi. Annuii, era l'unica cosa che in quel momento potevo fare.
-Ci saranno anche Joe e Nick, hanno detto che volevano sostenerci- dissi io, ma mia madre non mi diede ascolto. Ogni anno si sentiva in colpa, ogni anno così facendo aveva problemi fisici, difatti fa spesso visite di controllo. A volte ho paura, molta paura, forse troppa. Il campanello mi fece scacciare i miei pensieri, così andai alla porta e aprii, ma non trovai nessuno, a parte delle rose e un biglietto. Sorrisi, c'era sicuramente lo zampino di Joe; aprii il bigliettino e vidi la sua orribile calligrafia:

Io, te, oggi, spiaggia.
Che ne dici? Ho una sorpresona enorme.
Ti amo, buon compleanno,
-Joe

Sapete quando c'è un ragazzo fondamentale nella vostra vita che vi fa impazzire per lui? Ecco, io l'ho trovato, ho trovato la persona che mi ha reso la vita migliore. Raccolsi le rose e le misi in un vaso lasciando il bigliettino sulla mensola; mia sorella, la solita curiosona, ovviamente lo prese, lo guardò e poi mi fissò.

Faceva paura? Oh, sì.

-Prova a dargli buca che ti prendo a sberle- -Tanto non lo farà, perchè sono già qui- e Joe sbucò fuori rispondendo a mia sorella. Lo abbracciai e gli diedi un lieve bacio, quelli che gli piacevano tanto. Egli sorrise, ed andò ad abbracciare mia sorella. Erano molto legati, e questa cosa mi rendeva felice.
-Joe, oggi non è solo il mio compleanno- gli dissi cercando di rifiutare l'offerta -Lo so che non è solo quello, però sono anni che non passi un compleanno perfetto, e oggi deve esserlo. Staremo al mare fino alle quattro, poi andiamo al cimitero, ok?- io annuii. Era da sposare quel ragazzo. -Mamma va be..- -Vai pure tesoro- non avevo nemmeno finito che lei mi disse di sì. A quanto pare anche lei era daccorco con Joe. Mi girai verso il ragazzo e lo baciai appassionatamente, cercando di sentire il suo affetto più che mai.

------------

-Siamo arrivati?- chiedevo da troppo tempo. -Dillo ancora e ti lascio in mezzo alla strada- mi rispose lui. Aveva ragione, lo so, ma odio i viaggi in macchina lunghi. Gli misi la mia mano sulla sua. Egli si girò e mi sorrise, ma poi si girò per non sbandare e seguire la strada.
-Per tua fortuna mancava poco, siamo arrivati piccola- disse accarezzandomi la guancia cercando di farmi reagire. Mi ero addormentata in macchina, la notte non è che avessi dormito granchè. Egli mi prese in braccio dopo aver sentito i miei numerosi ho sonno, fammi dormire, lasciami qua e mi portò sulla spiaggia. Era un vero uomo, oh sì.
-Non volevo che mi portassi in braccio, non dovevi! Bastava che mi buttassi dell'acqua addosso ed era finita lì- dissi io molto dispiaciuta, ma lui non sembrava darmi retta; continuava a tenermi la mano, trascinarmi, fino a quando non vidi una grandissima barca davanti a me, e i miei occhi si illuminarono. -Tua sorella mi ha detto che hai una passione per le barche ma che non hai mai avuto l'occasione di salirci, quindi oggi ci facciamo un giretto- disse lui oramai vicino alla sua amica. Egli mi guardò aspettando qualche reazione, ma non ottenne nulla. Mi dovette chiamare due o tre volte, mi ero incantata davanti a quella meraviglia. Lo amo quel ragazzo, eccome.
Finalmente dopo un'oretta buona in mezzo al mare decidemmo di pranzare. Egli aveva pensato a tutto, e aveva preparato un pranzo al sacco ottimo. Era il migliore oh, sì.
Passammo il pomeriggio a giocare, scherzare e navigare, fino a quando verso le quattro ce ne andammo. -Grazie del pomeriggio Joe, davvero, sono anni che non vivo un compleanno del genere- era quello che continuavo a dire. Sembrava mi avesse salvato la vita da quanto lo stavo ringraziando ma, in teoria, lui mi ha salvato la vita. Ho ritrovato me stessa grazie a lui e i suoi fratelli, sono riuscta a rimettermi in sesto.
-Eccoci, siamo arrivati- disse lui spegnendo la macchina -Sei pronta?- continuò. -Io? Pronta? E quando mai? Proprio in quella situazione poi devo essere pronta- sbuffai. Joe uscì dalla macchina per poi aprire la mia portiera e darmi la mano. Io scesi, anche se era l'ultima cosa che volevo fare. Entrammo nel cimitero e vidi mia madre, mia sorella sedute sulla panchina, mentre Giacomo appoggiato all'albero ma con la testa sulla spalla di Nick. Era un clima triste, e si vedeva. Io e Joe ci sedemmo per terra, non mi reggevo in piedi e avevo bisogno di una spalla.

"You told me you loved me
Why did you leave me, all alone?"



Iniziai a cantare.  Sì, a cantare, ma sottovoce per non disturbare le altre persone. "Cry me a rivere" di Justin Timberlake era la canzone preferita di papà, e anche la mia. Tutti quando aprii bocca si girarono verso me,  compresa mia madre che rimase stupita.

"Now you tell me you need me"


Questa volta era Joe che, con la sua splendida voce cercava di farmi andare avanti.

"You don't have to say, what you did
I already know, I found out from him
There is just no chance, of you and me, there'll never be
And don't it make you sad about it"

Ora non ero solo io a cantare, ma tutti, dal primo all'ultimo. Piangere? Oh sì, lo stavo facendo fin troppo.  Finita la canzone mi alzai in piedi, andai accanto alla tomba e ci misi davanti la rosa rossa che avevo in mano. -Ciao papà, ci manchi tanto- dissi con tutte le mie forze. Quel giorno non sarebbe stato da dimenticare.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Fooshly