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Autore: angelikakiki    24/12/2011    2 recensioni
Per augurare un fantastico Natale a tutti voi, eccomi di nuovo alla carica, con una storia composta da capitoli riguardanti i REGALI DI NATALE. Il Natale è la festa della gioia, dell'amore, una festa dove i pregiudizi a volte si mettono da parte per far posto alla tolleranza. Insomma, i rapporti possono cambiare, o rimanere uguali, non importa, ma il sentimento di pace e di felicità rimane comunque. BUON NATALE
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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“ Buongiorno Evans!” esclamò prontamente James Potter. Eccolo di nuovo alla carica.

“ ‘Giorno, Potter” borbottai insonnolita. Mary sorrise d’impulso. Ma se le era così simpatico Potter perché sbavava per Sirius Black? Mah, i misteri della vita…

“ Sai che giorno è oggi, Evans?” chiese sfoderando un sorriso smagliante.

“ So contare, Potter… 25 dicembre, se non mi sbaglio, ma visto che succede raramente…”

“ Appunto! Ti devo dare il mio regalo di Natale!” dichiarò ad alta voce allungando un pacchetto verso di me. Tutta la Sala Grande si voltò verso di me. Figuraccia assicurata. Bene, come rovinare il giorno di Natale. Mi alzai.

“ Non ci pensare proprio, Potter. Non voglio il tuo regalo. Ora lasciami in pace!” esclamai guardando Mary, che si era alzata per scappare in ritirata con me.

“ Evans, io te lo devo dare, ho girato tutta Hogsmeade per comprarlo, quindi non accetto repliche! Mary, scusami, Sirius mi ha chiesto se potevi dargli i compiti per le vacanze, che si è scordato di scriverli…”

Potter era stato scaltro. Le guance di Marry diventarono prima violacee, poi assunsero un colorito rossiccio. Mi ero giocata Mary.

“ Oh, io… sì… ce li ho qui… se è un’emergenza...” ciancicò nervosamente rivolgendomi un sorriso colpevole. Con un cenno della testa le feci capire che poteva andare senza sentirsi in colpa. Dopo tutto, mi riempiva ogni ora la testa di apprezzamenti su Sirius Black… Potter mi guardò entusiasta.

“ Ora l’accetterai?” domandò. Scossi la testa.

“ No, ora me ne vado in camera mia, a scrivere gli auguri per i miei genitori… quindi mi dispiace ma non ho né tempo, né voglia, né fantasia per ricevere il tuo regalo, mi dispiace! Vallo a dare a Evelyne Karret, sono sicura che a lei piacerà!” dissi riferendomi a una ragazza che faceva il filo a Potter da anni. Cominciai a marciare verso le scale. Lui mi rincorse.

“ Sei gelosa, Evans?” chiese lui visibilmente soddisfatto.

“ Ah ah, questa è bella, Potter!” osservai salendo le scale.

“ Ok, va bene, non sei gelosa, ma questo regalo non è per lei, è per te! Ti prego…

“ No! Come te lo devo dire?” esclamai al limite della pazienza.

“ Evans, ti prego, lo so che mi odi, ma è Natale! Dai! Avrai anche tu in fondo al cuore un po’ di spirito natalizio, no?” domandò. Mi fermai. Ok, Potter ormai sapeva come manipolare il mio senso di colpa. Perfetto. Mi girai verso di lui. Il pacchetto che stringeva tra le mani era di piccole dimensioni, coperto da una carta argentata e luminosa.

“ Io non ti ho fatto niente, Potter” sussurrai tra i denti.

“ Non è un problema, lo giuro, non mi importa! Ti prego!” disse tutto d’un fiato. Sospirai.

“ Non ci deve vedere nessuno” bisbigliai. Lui sobbalzò di gioia.

“ EVVIVA!!! EVANS ACC…” gli tappai la bocca con le mani. Ma era pazzo? I suoi occhi castani brillavano contenti come non li avevo mai visti. Levai le mani dalle sue labbra.

“ Tu, che passi le giornate a scorrazzare per la scuola con i tuoi amichetti, conoscerai sicuramente un posto abbastanza nascosto dove darmi questo regalo, no?” chiesi. Lui annuì silenziosamente. Lo seguii in un corridoio posizionato dietro un arazzo del quarto piano. C’era una rampa di scale. Sbucammo sulla Torre di Astronomia.

“ Astuto… qui di giorno non ci viene nessuno… mi domando quante ragazze ci avrai portato, Potter” dissi. Lui abbassò lo sguardo.

“ Veramente tu sei la prima…” mormorò. Decisi di ignorare quella palese bugia.

“ Allora, mi hai assillato per darmi questo regalo, dammelo, così possiamo scendere e continuare a odiarci come prima” affermai. Lui mi diede il pacchetto.

“ Io non ti odio, Lily” dichiarò seriamente. Sospirai.

“ Infatti sei innamorato di me, vero?” chiesi ironica. Lui annuì, senza qualcosa che mi potesse far pensare a una presa in giro. Scartai il regalo. Subito una polverina verde si innalzò dal pacchetto. Rimasi stupita.

“ Che cosa…?

“ Oh, no… non doveva succedere…” mormorò lui coprendosi la bocca con una mano.

“ Cosa non doveva succedere?

“ Niente… diciamo che quello è il mio regalo di Natale da parte di Sirius… Effettivamente mi sembrava di aver visto che ci metteva dentro qualcosa…” osservò tra sé e sé. Non feci neanche in tempo a chiedere spiegazioni quando i miei occhi furono attratti dalla vista del mio regalo. Era un bracciale fatto con argento di Fata e arricchito da tantissimi petali colorati attaccati tra loro. Era bellissimo.

“ Io… grazie, Potter, davvero, è bellissimo” dissi sinceramente colpita. Sorrise.

“ Sono contento che ti sia piaciuto” sussurrò.

“ Io non ti ho preso niente” ribadii. Sorrise stavolta quasi malinconico.

“ Oh, stai tranquilla, penso che troverai subito un modo di rendermi il favore…”

“ Sarebbe?” chiesi. Poi capii. Sopra di noi stava crescendo abbondantemente del vischio.

“ Questo è il regalo di Sirius? Da quella polvere è nato il vischio?” dissi arrabbiata.

“ Sì…” affermò grattandosi la nuca imbarazzato.

All’inizio sentii solo la rabbia per quell’essere che anche non volendo era riuscito a incastrarmi. Poi decisi di andarmene e lasciarlo lì da solo. Successivamente sentii un sentimento di compassione verso di lui, che era stupito quanto me della cosa.

“ Vabbè, dai, ti ho dato il regalo, andiamo” disse facendo un passo verso le scale per tornare indietro. Lo bloccai. Sentivo come se era la giusta cosa da fare. Mi avvicinai a lui. Forse troppo, ma non mi importava.

“ Guarda… vischio…” dissi indicando l’alto. Potter mi guardò paralizzato. E lo baciai. Leggermente, appoggiando solo le mie labbra sulle sue. Quando mi staccai, sentii una forza che mi attirava verso di lui. Come se qualcosa fosse cambiato.

“ Buon Natale, Potter” balbettai correndo lontano da lui. Potter rimase lì, quasi scandalizzato. E dovetti ammettere che anche io ero sorpresa quanto lui.

  
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