Buongiorno mondo! Pensai appena la sveglia cominciò a trillare sopra il comodino.
Mi alzai dal letto, erano le 6:40, presi gli occhiali, i vestiti e le scarpe.. Andai in bagno, iniziai a vestirmi, poi mi lavai il viso e i denti.Tornai in camera a prendere la borsa di scuola, feci colazione e mi avviai per la strada per andare a prendere il pullman.
Durante il tragitto presi il mio iPod verde e iniziai ad ascoltare le solite canzoni dei Paramore, il mio gruppo preferito.
Arrivai alla fermata, erano le 7:05, e sentivo freddissimo, non vedevo l'ora che arrivasse il pullman, non sopportavo più.
Eccolo, finalmente! Lo vidi sbucare da una stradina secondaria. Arrivò e vi salii, salutai i miei amici ed infine la mia vicina.
Durante tutto il tragitto non aprii bocca, ma gli sguardi sostituivano le parole. Mi guardavano tutti con un'aria strana, non so' perché, m'era venuta la peste nel giro di venti secondi? Mah.
Quando arrivai, scesi dal pullman, e l'aria congelata che si sbatté contro il mio viso, congelando gli ultimi tre neuroni che ancora vivevano nella mia testa.
«Buongiorno Alys!» Oh che sollievo, i timpani erano ancora in vita, almeno quelli! Mi voltai per vedere da dove proveniva la voce.
Era ad almeno dieci metri da me quella schizzata della mia migliore amica.. Stava agitando le braccia in aria per attirare la mia attenzione.
«Hey, Emma.. Ciao!» Dissi imbarazzata. Mi corse incontro e mi abbracciò. Ricambiai.
Ci avviammo verso la scuola. Il silenzio fu interrotto. «A ricreazione devo dirti una cosa!» già, quella stronza della preside ci ha messe in sezioni diverse. «No! Ora voglio saperlo, sai che non mi piacciono le sorprese.» dissi.
«No, ora non posso.. Ci vuole un po' di tempo!»
«Dieci minuti non sono tanto tempo. Pensi che bastino?» risposi con aria interrogativa.
«Dai, non fare la stronza, è meglio che te lo dico dopo, devo preparare il discorso..»
«Occhei, occhei, mi arrendo.. Tanto con te è una battaglia persa!» dissi sorridendo.
«Grazie, ti voglio bene!» mi diede un bacio ed entrò in classe.
Proseguii anche io, entrai nella mia classe, posai la borsa e mi abbandonai sopra il banco "seguendo" la lezione.
*Driin!* suonò energicamente la campanella, finalmente avrei saputo 'sta cosa.
Uscii dalla classe e corsi incontro a quella di Emma.