Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Jaya    24/12/2011    2 recensioni
Bellatrix Black è confusa. Il suo amore per il Signore Oscuro è forte e potente, ma un nuovo sentimento entrerà nel suo cuore, non con la forza, ma con una delicatezza.
Partecipa al contest il mio ''''''''''''''' preferito contest ( harry potter ) di figliadeifiori. In attesa dei risultati.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, James Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Perfection.


Immagine by KennedyxxJames





La battaglia infuriava da ogni parte: incantesimi e maledizioni partivano dalle bacchette dei combattenti, ma solo raramente colpivano le persone. Il tempo sembrava passare più veloce del solito, la sua dimensione era quasi impercettibile. L’Ordine della Fenice combatteva da dietro le rovine di una casa, i Mangiamorte erano nascosti in un vicolo.
Un’ombra scura si mosse nell’oscurità ed entrò in scena, veloce come un lampo. Ma come ad ogni lampo segue un tuono, così quest’ombra fu seguita da una seconda figura. Le due persone corsero qualche secondo, togliendosi dalla mira dei combattenti. Un incantesimo partì dalla bacchetta dell’inseguitore e prese di sorpresa il fuggitivo.
«Ti ho presa finalmente» sibilò una voce soddisfatta. Rigirò con un piede il corpo pietrificato della donna in fuga.
Nonostante avesse perso la sua mobilità, si riusciva a scorgere ugualmente tutta la sua bellezza: i capelli neri, che di solito erano vivi e morbidi, erano rigidi e fissi; le guance arrossate erano diventate una tonalità più scura del resto del viso; le labbra erano rigide, disegnavano una smorfia infastidita sul suo volto. Di tutte queste caratteristiche ce n’era una in particolare che non cambiava: gli occhi erano due voragini nere, in un movimento continuo. Fissavano con disprezzo il proprio assalitore, provocandolo a proseguire nel suo lavoro.
Il silenzio che seguì quelle parole durò solo un attimo. Voci conosciute continuarono a pronunciare incantesimi, uno contro l’altro: le parole si accavallavano, maledizioni, frasi di conforto, imprecazioni e incantesimi semplici.
«La cugina cattiva vedo…» commentò James Potter portandosi una mano fra i capelli ed infrangendoli. Questi si mossero e ritornarono nella posizione originale, come se non fosse successo niente.
La donna non rispose alla provocazione nemmeno con lo sguardo, che rimase fisso sul ragazzo. Il suo orgoglio era stato ferito con l’essere catturata, ma non avrebbe mai abbassato i suoi occhi: sarebbe stato tradire il signore oscuro, la sua unica ragione di vita.
Rimasero così, a fissarsi per qualche minuto. Nessuno dei due sembrava intenzionato ad abbassare lo sguardo per primo.


Intorno ai due maghi era di nuovo sceso il silenzio. I due schieramenti erano fuggiti a leccarsi le ferite e a compiangere i morti, da entrambe le parti. Solo loro due erano rimasti lì, forse dati per dispersi dai loro compagni.
James Potter scosse la testa e alzò la bacchetta, rimasta puntata verso la donna. I suoi occhi nocciola erano pieni di dubbi e di domande: una persona come poteva essere così pazza da voler uccidere umani come lei? Così fuori dal mondo da godere del loro dolore, ridere della loro sofferenza? Non era una donna, era un demone.
Il ragazzo ne era convinto, ma era anche sicuro di non poterla uccidere: sapeva che lei non avrebbe mai fatto sconti al suo posto, ma non poteva diventare un assassino, non così. Era un fatto assolutamente senza senso uccidere una persona, perché l’uomo non può decidere se è finito il suo tempo oppure no. James non sapeva se era il Fato, un Dio o le Stelle a decidere il futuro, ma sicuramente non era compito di un altro umano togliere la vita a qualcuno.
Se ne sarebbe pentito di questa sua decisione, già lo sapeva, ma era sicuro di sé.
«Ricordati sempre di questo dono, perché non sarai così fortunata la prossima volta» James pronunciò quelle parole piene di pietà con forza e convinzione. Tolse l’incanto dalla donna e si avviò verso la fine della stradina.
«Ti ricorderai di me» quelle parole galleggiarono nell’aria, ma furono ben presto seguite da una smaterializzazione.
«Non riuscirò a dimenticarti…» sussurrò un’ombra rimasta in disparte per tutta la scena. Era uguale alla donna, ma sembrava più viva. Tutto lo scenario, il vicolo, i sacchi della spazzatura, la donna a terra, tutto scomparve intorno a lei. Prese forma un salotto elegante e importante. Le pareti erano decorate con carte da parati verde chiaro con delicati decori di un verde più scuro. Nel caminetto scolpito in marmo nero ardeva un fuoco tiepido, incapace di scaldare una stanza tanto ampia.
Sul tappeto persiano sedeva composta la donna del ricordo. Indossava una leggera camicia da notte grigio scuro e una vestaglia dello stesso colore. I ricci capelli neri erano lasciati liberi e scomposti sulle spalle. I suoi occhi correvano rapidissimi da un punto all’altro della stanza senza nemmeno vedere ciò che la circondava. Era appena uscita dal Pensatoio, dopo aver visto per l’ennesima volta quel ricordo. Niente poteva lasciarla così sperduta come quell’espressione, fiera e pietosa.
Bellatrix quella sera aveva trovato il suo terzo amore, e nessuno di questi era per il marito: il primo amore era per se stessa, prepotente ed egoistico come solo lei sapeva essere; il secondo amore era per il Signore Oscuro, così potente e magnifico nella sua immensa magia. Ma il terzo era quello più complicato, che nemmeno lei stessa riusciva a comprendere nella sua enormità: era un amore composito, non per la persona in se stessa, ma per un’idea. L’idea di perfezione.
James Potter non abbandonava i suoi pensieri da quella notte in cui le aveva graziato la vita. Lui possedeva la pietà e la fierezza, qualità che lei non riusciva a trovare in contemporanea in se stessa. Lui possedeva la chiave per la sua perfezione, per la sua completezza.
Quella consapevolezza di desiderare qualcuno accanto a lei, non per usarlo o ingannarlo, ma per imparare qualcosa, per godere della sua compagnia, era strana e nuova.
Forse era una pazzia, e come tante volte nella sua vita si era lasciata trascinare dall’idea di perfezione.




Linciatemi pure... una James/Bellatrix, non ho idea di dove sia saltata fuori. Partecipa al contest il mio ''''''''''''''' preferito contest ( harry potter )

Mi è stato molto difficile fare questa fan-fiction perché non volevo stravolgere i personaggi, James Potter e Bellatrix. Spero di essere riuscita a cogliere un amore impossibile da parte di lei, e spero che questo risponda ai requisiti del contest.
Un'ultima cosa: nella prima parte Bellatrix vive il proprio ricordo nel suo pensatoio e nell'ultima parte è fuori, nel suo salotto. Spero si capisca xD

Jaya
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Jaya