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Autore: Acidia    09/08/2006    3 recensioni
Adesso aveva capito tutto il suo interessamento per la luna, quel cerchio luminoso gli ricordava tanto Malfoy ed era per quello che riusciva a rilassarlo e a renderlo un po’ felice. Perché con lui c’era sempre stato Draco.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Potter si svegliò alle quattro e dieci del mattino imperlato di sudore. Succedeva spesso che si alzasse a quell’ora perché il suo sonno era invaso da incubi e l’unica cosa che riusciva a rincuorarlo e a rilassarlo era la luna.

I suoi occhi smeraldo si posarono quasi subito sulla luna che si ergeva alta nel cielo blu e costellato di stelle luminose. Inconsciamente sorrise e si alzò dal suo letto avvicinandosi lentamente alla finestra, appoggiò una mano al vetro e subito dopo la fronte.

Pensò all’incubo che aveva fatto e che faceva quasi ogni notte.

Si trovava nella sua stanza nella casa dei Dudley e si svegliava all’improvviso con uno strano magone poi scendeva dal letto e si rendeva conto che il pavimento era coperto da un liquido rosso scarlatto. Con coraggio immergeva un dito in quel liquido e lo portava al naso scoprendo però che non aveva alcun odore e così avvicinava il dito alle labbra leccandolo leggermente e rendendosi conto con orrore che quello era sangue. Lentamente si avvicinava al suo armadio anche se non voleva ma qualcosa lo faceva avanzare. Trovandosi davanti all’armadio con mano tremante lo apriva e guardava dentro scontrandosi con il buio, ad un certo punto però due occhi si aprivano in quel nero e una mano lo prendeva per il pigiama trascinandolo e facendolo così urlare. L’incubo finiva così ogni volta.

Harry si scostò dal vetro e decise di andare in giardino a guardare la luna. Prima però andò in bagno per sciacquarsi la faccia ancora sudata e poi appoggiò le mani sul lavandino e si guardò allo specchio, i suoi occhi verdi erano dilatati e ancora spaventati anche se il volto era disteso e apparentemente tranquillo. Dopo uno sguardo alla sua immagine sospirò quasi sconfitto e decise di uscire dal bagno. Si mise il mantello dell’invisibilità sopra il pigiama e con calma si avvicinò alla porta, non voleva svegliare nessuno.

 

 

Draco Malfoy si svegliò alle quattro e dieci del mattino non perché i suoi sogni erano pieni di incubi ma perché sapeva che qualcuno andava a vedere la luna a quell’ora.

Guardò fuori dalla finestra e il suo sguardo cercò un cerchio argenteo che con i suoi raggi illuminava il castello e il vasto giardino. Sorrise inconsciamente.

L’anno dopo avrebbe dovuto seguire le orme del padre e diventare Mangiamorte, la cosa lo rendeva felice anche se una strana inquietudine si impossessava di lui ogni volta che i suoi occhi incontravano quelli di Potter, in quegli smeraldi vedeva come una via di fuga e non riusciva a capirne il motivo, lui era contento di servire il Signore Oscuro, finalmente si sarebbe riscattato e avrebbe ucciso chiunque gli sarebbe stato contro ma poi i suoi pensieri si rivolgevano a quello strano ragazzo che ogni notte andava a guardare la luna, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare anche lui in battaglia.

Draco pose fine a quei pensieri e si spostò dalla finestra, decise di uscire in giardino prima però andò in bagno a farsi una doccia.

Dopo quasi venti minuti uscì dal bagno con un asciugamano legato in vita e alcune goccioline li scesero lungo il corpo disegnando così delle linee immaginarie.

Prese dall’armadio dei vestiti insignificanti e se li mise. Prima di uscire però si avvicinò nuovamente alla finestra e guardò fuori, sapeva che Potter era già seduto a guardare la luna,

non aveva mai capito perché tutto quell’interesse da parte del grifondoro, forse glielo avrebbe chiesto, non si erano mai parlati in quei momenti forse perché le parole diventavano insignificanti sotto la luna luminosa o forse perché entrambi erano troppo occupati con i loro pensieri.

 

 

Harry se ne stava seduto sull’erba, il volto alzato rivolto alla luna, l’aria fresca gli scompigliò ancora di più i capelli neri che presero delle sfumature bluastre sotto i raggi lunari. Ora si sentiva più tranquillo e sereno, i brutti pensieri erano spariti e l’incubo dimenticato.

Ora avrebbe solo dovuto aspettare l’arrivo di Malfoy.

Non aveva ancora capito perché anche Malfoy andava in giardino a quell’ora, non si erano mai parlati, restavano lì a guardare la luna anche se qualche volta il biondo si girava verso di lui e lo guardava, sotto quello sguardo indagatore Harry si sentiva quasi importante e non aveva ancora capito il motivo. Avevano caratteri completamenti opposti, litigavano sempre, qualche volta si picchiavano addirittura ma nonostante ciò al cospetto della luna entrambi diventavano tranquilli e mansueti. Non si erano ancora offesi, non si erano ancora detti delle cattiverie, forse la luna faceva miracoli o forse per loro diventava tutto secondario durante quelle notti.

“Ma cosa gli prende a quello scemo!” pensò Harry leggermente irritato. Non voleva che Malfoy occupasse i suoi pensieri anche perché non erano pensieri di morte o di vendetta ma quasi di comprensione.

Imbronciato appoggiò il mento sulle ginocchia e con un dito fece dei segni circolari sull’erba, in quel momento non era più così importante la luna ma un ragazzo biondo che continuava a invadere i pensieri di Harry.

“Biondino da strapazzo” pensò sconsolato.

 

 

Draco arrivò finalmente in giardino apparentemente vuoto anche se il biondo sapeva che c’era qualcuno e così si sedette e aspettò che l’altro si facesse vedere.

Guardò la luna, i suoi occhi celesti presero dei riflessi argentei grazie ai raggi luminosi che illuminarono la sua figura elegante nonostante i vestiti insignificanti.

“Ma che diavolo sta combinando quell’idiota!” pensò infastidito. Harry non si era ancora mostrato e Draco non si sentiva per niente a suo agio.

Con una mano strappò dei fili d’erba giocandoci poi arrotolandoli sulle dita. L’aria di quella sera aveva un profumo particolare, a Draco piaceva quell’odore, a Draco piaceva l’aria forse perché era libera, forse perché era importante per gli altri o forse entrambe. Di certo nessuno poteva rinchiuderla.

Malfoy guardò la foresta oscura, i maestosi alberi si ergevano imponenti, le foglie venivano mosse leggermente dall’aria e a Draco ritornò in mente di quella volta in cui era stato costretto ad entrarvi con Potter. Sorrise inconsciamente al ricordo di quella sera, lui aveva avuto una paura ad entrarvi mentre Potter sembrava di certo più tranquillo. Si rabbuiò però quasi subito al pensiero di dover diventare Mangiamorte, avrebbe dovuto combattere contro il moro, avrebbe dovuto farlo soffrire e a lui infastidiva quel pensiero, non voleva vederlo triste perché ogni volta che si rattristava i suoi occhi verdi prendevano una luce malinconica.

Draco sospirò inclinando leggermente il volto da un lato, non sapeva cosa fare.

 

 

Harry vide il biondo sedersi ma aspettò prima di togliersi il cappuccio, prima voleva guardarlo.

Dovette ammettere che Malfoy era proprio bello, il suo profilo era regale, i lineamenti delicati nonostante l’espressione superba e orgogliosa e le labbra in quel momento erano leggermente imbronciate.

Dopo un’attenta ma breve occhiata decise di togliersi il mantello. Sentì subito lo sguardo di Malfoy puntato su di lui e questa volta decise di contraccambiare così si girò verso di lui. Lo smeraldo incontrò l’ametista, in quel momento gli occhi del biondo erano diventati viola a causa della luce lunare.

Draco non si aspettava che il moro si girasse verso di lui ma non distolse lo sguardo, non sarebbe stato il primo a farlo.

I due ragazzi si guardarono senza fiatare, sapevano che se solo uno avesse rivolto la parola all’altro l’incanto del momento si sarebbe rotto e soprattutto sapevano che se si fossero parlati poi non avrebbero più dovuto guardare la luna assieme perché sicuramente le loro parole non sarebbero state parole di cattiveria o di rancore. Entrambi però volevano chiedere all’altro il motivo di tutto quell’interessamento verso la luna ma avevano paura di farlo perché se solo uno avesse deciso di parlare allora in futuro non ci sarebbero più stati incontri in giardino sotto quel cerchio luminoso. Draco però decise di rischiare.

- Perché vieni ogni notte a guardare la luna?- domandò. Harry socchiuse gli occhi, Malfoy aveva spezzato l’incanto.

- Perché mi rilassa- rispose allora Potter.

- E tu invece?- domandò poi. Draco ci pensò un po’ ma  la risposta la sapeva bene.

- Perché ci sei tu- rispose infine con una strana tranquillità.

Harry si sentì felice, nessuno gli aveva mai detto una cosa del genere e sentirsela dire da Malfoy era ancora più importante e significativo. Harry guardò nuovamente la luna e gli venne spontaneo dire.

- Sai Draco, tu assomigli proprio alla luna- Draco lo guardò alzando un sopracciglio, cosa  voleva dire con quella frase?

- Sì, sei luminoso e circondato da persone ma nonostante ciò sei un ragazzo solo- disse Harry. Adesso aveva capito tutto il suo interessamento per la luna, quel cerchio luminoso gli ricordava tanto Malfoy ed era per quello che riusciva a rilassarlo e a renderlo un po’ felice. Perché con lui c’era sempre stato Draco.

- Ma la luna è circondata dalle stelle, non è sola- rispose allora il biondo rivolgendo a sua volta lo sguardo al cielo.

- Certo ma le stelle stanno vicino alla luna solo per ricevere un po’ di splendore e di bellezza perché da sole non sarebbero poi così belle e luminose e soprattutto non sarebbero così importanti-

Draco sentì che le lacrime presto sarebbero arrivate ai suoi occhi, quelle parole lo avevano scosso e reso felice, sapeva però che quella felicità non sarebbe durata a lungo e lo sapeva anche Harry perché dopo quella breve chiacchierata tra loro sarebbe ritornato come prima, non potevano permettersi di capovolgere il loro ruolo, erano entrambi burattini nelle mani di un crudele burattinaio che si divertiva a far soffrire le proprie bambole.

Forse un giorno sarebbero riusciti a sconfiggere quel malvagio burattinaio che continuava a infierire sulla loro vita e sulla loro felicità. Forse un giorno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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