Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: lu and the diamonds    24/12/2011    2 recensioni
[het]
[harryxnuovopersonaggio]
-
Dal testo:
Nulla avrebbe potutto disturbare quell'armonia perfet… Drrrin. Sobbalzai. Non era possibile, ancora il campanello!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





One Shot ─ 
Extraordinary Merry Christmas
 

 

24 dicembre 2011
5:28 p.m.

 
Quel pomeriggio, il centro di Londra era gremito, persino più del solito.
La gente per strada si muoveva frenetica, affrettandosi a comprare gli ultimi regali da sistemare sotto l'abero di Natale.
La capitale britannica era completamente bianca: i marciapiedi, i palazzi, le chiese e le macchine erano ricoperti della candida neve che era scesa giù dal cielo per tutta la notte, dando tregua ai londinesi soltanto alle prime luci dell'alba.
Racheal si strinse un po' di più nel suo cappotto bianco, poi sistemò meglio il proprio cappello sulle orecchie, rabbrividendo.
Come ogni anno, sua madre aveva affidato a lei il compito di acquistare i regali per i cuginetti che li avrebbero raggiunti quella sera direttamente da Belfast e, sempre come ogni anno, l'aveva fatto in ritardo, costringendola ad una corsa affannosa fra vie e negozi affollati.
Svoltò in Regent Street e, sebbene aveste visto già centinaia di volte quel negozio, restò per l'ennesima volta incantata ammirando le lucine di Hamleys che illumiavano tutta la strada.
 

7:55 p.m.

 
Hamleys era in chiusura quando finalmente Racheal ne uscì, sommersa dalle buste colorate piene di pacchi-regalo per i cugini irlandesi.
Tirò un sospiro di sollievo.
Entrò nel primo caffè che trovò sulla strada e comprò un cappuccino caldo per cercare di riscaldarsi un po', poi si accinse a raggiungere la Oxford Circus, la stazione più vicina a dove si trovava in quel momento.
Bene, Rach ─ si disse ─ adesso devi soltanto prendere la metro per tornare a casa il prima possibile, fare una doccia veloce, vestirti, pettinarti e truccarti decentemente, e sperare che gli ospiti non siano già arrivati a casa.
La ragazza sospirò rumorosamente. Non ce l'avrebbe mai fatta.
Sbam.
Come c'era finita, col sedere per terra?
Si guardò attorno.
Troppo impegnata a perdersi nei propri pensieri, non aveva notato il ragazzo che le veniva incontro e non era riuscita ad evitare di scontrarcisi.
« Scusa! Mio dio, non volevo. Ti sei fatta male? »
La ragazza alzò lo sguardo, pronta ad imprecare contro quello sconosciuto per colpa del quale si era versata addosso il cappuccino.
« Ma che diam… » stava per dire, poi lo guardò e la voce le si bloccò in gola.
Il giovane aveva folti capelli ricci e un'espressione preoccupata negli splendidi occhi verdi.
Le tese una mano, per aiutarla ad alzarsi.
« Mi dispiace, davvero » fece una volta che lei fu di nuovo in piedi, indicando la macchia sul cappotto bianco.
« Io… ecco tieni » disse, porgendole un fazzolettino.
« No, tranquillo. E'… okay » balbettò Racheal.
Un attimo dopo, si rese conto di aver perso la metro, che stava sfrecciando lontano dalla stazione proprio in quel momento.
« Merda! » esclamò la ragazza.
« Che succede? » domandò ansioso il riccio.
« Ho perso la metro, ora… mi toccherà aspettare almeno altri quindici minuti » spiegò Racheal.
« Posso farti compagnia se ti va. Ah, e comunque, io sono Harry » si presentò, tendendole la mano destra.
« Racheal » replicò, stringendogliela.
 

8:05 p.m.

 
« Abiti lontano da qui? » le chiese Harry, ponendole l'ennesima domanda pur di farla parlare.
Gli piaceva il suono della sua voce.
« In Rockingham Street. Non è tanto lontano, ma le strade sono impraticabili a causa della neve » gli spiegò stringendosi nelle spalle. « Oh, ecco la metro! » esclamò poi, alzandosi.
Non avrebbe voluto separarsi da quel giovane, ma fu costretta a salutarlo.
« Allora, ciao Harry »
« A presto » si limitò a dire lui. « E scusami ancora per averti fatta cadere. » aggiunse con un sorriso, un bellissimo sorriso, che mise in evidenza le fossette sulle guance.
A malincuore,  Racheal si allontanò da Harry, tristemente convinta che non l'avrebbe mai più rivisto.
 

 9:08 p.m.


Ce l'avevo fatta; non so come, ma ce l'avevo fatta.
Erano ─ detti un'occhiata al pendolo in salotto ─ passate da poco le nove e la mia casa si stava riempendo di ospiti; avevo fatto appena in tempo a finire di prepararmi.
« Bambina mia! » strillò mia nonna Lucinda, quando le aprii la porta.
« Ciao, nonna! Lascia che ti aiuti a togliere il cappotto » dissi, dopo aver abbracciato lei e nonno Peter. 
« Accomodatevi in salotto, c'è la mamma di là »
Drrrin.
Il campanello suonò per l'ennesima volta nel giro di quegli ultimi dieci minuti.
Corsi ancora nell'ingresso ad accoglierei nuovi arrivati: gli zii irlandesi.
« Tesoro! Come sei cresciuta, diventi ogni anno sempre più bella! » dichiarò zio Aidan, stringendomi fra le braccia forti, mentre i miei quattro cuginetti mi saltavano attorno gridando il mio nome.
Lanciai un'occhiata allo specchio alle mie spalle.
Ero magra, ma bassina. I capelli mossi scendevano morbidi sulle mie spalle e il loro colore scuro metteva in evidenza i grandi occhi chiari. Mi morsi il labbro, non mi piacevo un granché, ma se lo diceva zio Aidan potevo anche far finta di crederci per qualche minuto per compiacerlo.
Drrrin.
Mi riscossi dai miei pensieri, maledicendo mentalmente il campanello.
 

11:45 p.m.

 
Non ce l'avrei mai fatta. E pensare che contavo di trovarla prima di mezzanotte per poterle fare gli auguri.
Mi sentivo un idiota, come mi era venuto in mente di uscire a cercarla?!
Poi ricordai.
Ero a casa ad annoiarmi tranquillamente durante la solita tristissima cena natalizia con mia madre e mio fratello maggiore, quando non ce l'avevo fatta più: da quando l'avevo incontrata, il suo pensiero mi tormentava la mente.
Perciò ero sceso e avevo raggiunto Rockingham Street nel freddo della notte della vigilia di Natale.
Oh, perfetto! Ora iniziava anche a nevicare, come se non si congelasse già abbastanza.
Bussai all'ennesima porta, sperando che stavolta fosse quella giusta.
Venne ad aprirmi un uomo sulla cinquantina.
« Salve » mi salutò scettico. « Posso aiutarla? »
Presi coraggio. « Sì, mi scusi. Abita qui una certa Racheal? »
Incrociai le dita.
« No, mi dispiace, deve aver sbagliato » concluse, sbattendomi la porta in faccia.
Sospirai, dirigendomi verso la casa successiva.

 
11:55 p.m.

 
Eravamo tutti riuniti accanto all'albero di Natale: io, i miei genitori, gli zii ed i cuginetti irlandesi, i nonni e gli altri parenti attendevamo l'arrivo della mezzanotte per poter brindare e festeggiare.
Mi era sempre piaciuto il Natale: era la mia festa preferita.
Si respirava nell'aria un profumo di casa, di famiglia, di amore ed era tutto quello che mi rendeva felice.
Amavo osservare le lucine sulle finestre delle case, le luminarie ad addobbare le vie della città, i regali e i dolci di mia madre.
Guardando fuori dalla finestra, notai che aveva ricominciato a nevicare. Sorrisi.
Nulla avrebbe potutto disturbare quell'armonia perfet….
Drrrin.
Sobbalzai.
Non era possibile, ancora il campanello!
« Rach, cara, vai tu? » domandò mio padre.
Annuii stancamente.
Poggiai il mio bicchiere sul tavolo coperto dalla tovaglia rossa intrecciata con fili d'oro e mi diressi nervosa nell'ingresso.
Ero davvero curiosa di vedere chi si osava presentarsi a quell'ora dav…
Aprii la porta e persino la mia mente riuscì a zittirsi.
Di fronte a me c'era il ricciolino, il ragazzo con gli occhi verdi che avevo scontrata nei pressi di Hamleys.
« Harry! » esclamai sorpresa.
Notai un lampo di sollievo sul suo viso.
« Cosa ci fai qui? »
« Io… Puoi uscire un attimo? »
« Ma veramente io stavo… » Come potevo dirgli di no? « Oh, okay, certo. Solo un momento »
Recuperai velocemente il mio cappotto ed uscii in cortile.
« Ciao » mi sorrise lui. « So che ti sembra strano, ma ecco… tieni » farfugliò, porgendomi un bicchiere.
Prendolo in mano, notai che era un… cappuccino?
Lo guardai, perplessa.
« Per farmi perdonare per questo pomeriggio » mi spiegò, stringendosi nelle spalle e sfoderando uno dei suoi bellissimi sorrisi.
Mi si fermò per un attimo il cuore.
« Come hai fatto a trovarmi? » gli domandai, imbarazzata, facendo qualche passo.
Lui mi seguì.
« Ehm, mi crederesti se ti dicessi che ho bussato a tutte le porte di questa strada? » azzardò, lanciadomi uno sguardo.
Ero sorpresa!
Dall'interno della mia casa, sentii gridare in coro un « Buon Natale! » seguito dallo scoppio dei tappi delle bottiglie di spumante.
 

25 dicembre 2011
00:01

Guardai Harry preoccupata, mentre risalivo i gradini.
Mi seguì nuovamente.
« Devo rientrare » dissi mortificata, leggendo la tristezza nel suo sguardo.
Dannazione, non volevo rientrare, assolutamente no!
« Vuoi…? » feci segno alle mie spalle, proponendogli di seguirmi in casa.
Poi notai il suo sguardo rivolto sopra la mia testa, sorrideva.
Seguii la sua stessa traiettoria e notai il vischio appeso sulla mia porta.
Gli sorrisi a mia volta, sperando che stesse pensando quello che stavo pensando anch'io.
Era così.
Infatti, lui mi si avvicinò, fissò i suoi occhi verdi nei miei.
Poi li chiuse e colmò la distanza fra noi.
Premette le sue labbra morbide sulle mie, piano, dolcemente, provocandomi ─ com'era che diceva la gente? ─ le farfalle allo stomaco per l'emozione.
Ricambiai e gli accarezzai il viso.
Com'era strana la vita: e pensare che nemmeno volevo andarci io, a comprare i regali ai miei cugini!
E, invece, se non l'avessi fatto, in quel momento non sarei stata stretta fra le braccia di un ragazzo dolcissimo, e decisamente troppo carino, con lo stomaco aggrovigliato.
Harry si allontanò appena da me, senza staccare le mani dai miei fianchi.
Eravamo naso a naso, strofinò teneramente il suo contro il mio.
« Auguri » sussurrò sulle mie labbra, baciandole poi nuovamente.
Quello fu decisamente un Natale straordinario ─ mi dissi ─  forse il migliore di sempre.



 

 

 Spazio Autrice: 

BUON NATAAALE!

Okay, sì, lo so che non è ancora Natale ma domani
non avrò il tempo di farvi gli auguri, quindi


AUGUUURI!

Sono impazzita, lo so.
Inooolte, dobbiamo fare gli auguri
al nostro Carotone Louis che oggi fa vent'anni!


PICCOLI PETER PAN CRESCONO *^*

Sto un po' male, dite?
Sì, un po' forse.
Comunque, vi è piaciuta la One Shot?
Non è nulla di che, ma è dedicata ad una persona speciale:
mia sorella  Ari_1D.
Ti voglio bene, piccola!

Detto questo non posso far altro che augurarvi ancora
un felice Natale splendori **

A presto,
Lu, xx

 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: lu and the diamonds