Odio il tempo.
“Dà tempo al tempo”,
dice mia madre.
Io lo odio;
finge di ricucire le ferite
e lascia indelebili cicatrici.
Il tempo scorre imperterrito
è vecchio e non muore mai,
maledetto nella sua pacata
fredda indifferenza, è
infinita. È disumana.
“Dà tempo al tempo”,
dice mia madre.
Lo supplica, quasi,
ma io muta rispondo
chinando la testa; stanca
me lo scrollo di dosso.
“Dà tempo al tempo”,
ripete mia madre.
Lo sussurra, lo urla,
lo scrive e lo pretende:
“Dà tempo al tempo…”
Vorrei risponderle
con il cuore in mano:
“Ce ne ha già rubato abbastanza”.