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Autore: Siren_Love_    24/12/2011    0 recensioni
“E' un uovo di drago,questo. Ed è raro trovare un uovo di draghi d'argento.” La voce della dama bianca risuonò nella piazzetta: era armoniosa e melodica. Lo sguardo della dama si spostò sulla ragazzina stordita: la cappa si era abbassata rivelando una ragazzina dal volto giovane, e la donna spalancò gli occhi quando vide che i capelli erano bianchi e lunghi: la dama bianca si avvicinò alla ragazzina,la prese e scomparve in un turbine di vento insieme all'uovo. COSA SUCCEDEREBBE SE LA NATURA SI VENDICHEREBBE DELL'UOMO? Una nuova guerriera sta per nascere nel Mondo Runaico.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte era scesa rapida e silenziosa mentre la natura notturna si risvegliava: la luna piena illuminava le foglie dei fitti abeti della foresta,rendendola magica e misteriosa. Il gelo incominciava a creare piccoli fiocchi di neve,che si posavano sulle cime delle chiome sempreverdi,riempiendo di bianco la foresta in poco tempo. Il silenzio regnava su questo paesaggio incantato,mentre una civetta bianca , al riparo sotto una chioma d'albero, osservava il passaggio di ghiaia e bucaneve . La civetta emettè un verso sinistro quando dei rumori infransero il silenzio di quel tratto di foresta: si sentivano lo scalpitare di zoccoli, e dei passi di qualcuno che correva. La civetta, con i suoi occhi gialli e luminosi ,che risplendevano nel buio rendendo più luminoso il suo manto candido,si sporse in avanti come incuriosita. Un uomo e una donna, parsero al rapace, inseguivano a cavallo una ragazzina: la civetta si alzò in volo cauta , come interessata, e inseguì le tre misteriose persone. Giunse su una piazzetta di ghiaia dove c'era una piccola cappella : l'uomo e la donna ,che sellavano due stalloni,circondarono la ragazzina impedendole di scappare: la ragazzina era avvolta da una cappa, rossa e ricoperta di neve e terriccio,segno che doveva aver viaggiato molto e corso per sfuggire.
I due a cavallo scesero, sfoderando le loro spade: la ragazzina venne fatta inginocchiare , mentre i due gli toglievano da dentro la cappa un involucro in stoffa contenente qualcosa, sicuramente di prezioso. “Non toccatelo! Ridatemelo!” Urlava la ragazzina. Era una voce dolce e allo stesso tempo minacciosa. Ma i due si misero a ridere mentre la donna reggeva in mano l involucro,che sotto la stoffa cominciava a illuminarsi. La civetta scomparve dal ramo misteriosamente. Intanto l'uomo levò la spada in alto,nell'atto di tagliare la testa alla ragazzina; la mano stava per abbassarsi fino a far giungere la spada sul collo della ragazzina quando si alzò una tempesta nella piazzetta: caddero tutti a terra storditi mentre da dietro un albero compariva una donna: camminò fino al centro della piazzetta,dove la luce della luna piena arrivò . Era alta,e vestiva di un abito lungo semplice e leggero di colore bianco,pareva non aver freddo nonostante la neve,e calzava scarpe minute e anch'esse bianche:i suoi capelli erano bianchissimi,nonostante il suo bellissimo viso mostrasse una giovane età,e i suoi occhi sembravano fatti d'ambra, tanto splendevano di un luminoso color oro. La donna si avvicinò a uno dei due, che indossavano armature: prese l'involucro di stoffa e lo aprì,scostando il velluto blu: sembrava una pietra sfaccettata,era a forma ovoidale, di colori dal bianco all'argento. “E' un uovo di drago,questo. Ed è raro trovare un uovo di draghi d'argento.”
La voce della dama bianca risuonò nella piazzetta: era armoniosa e melodica. Lo sguardo della dama si spostò sulla ragazzina stordita: la cappa si era abbassata rivelando una ragazzina dal volto giovane, e la donna spalancò gli occhi quando vide che i capelli erano bianchi e lunghi: la dama bianca si avvicinò alla ragazzina,la prese e scomparve in un turbine di vento insieme all'uovo.

La ragazzina si svegliò con un leggero mal di testa: quando aprì gli occhi, si trovò all'interno di una stanza,su un lettino. La stanza era piacevolmente calda, al centro vi era un tavolo di quercia,con contenitori in vetro di miriadi di forme e alambicchi di ogni genere. Molti scaffali erano appesi alle pareti e ospitavano libri voluminosi , fialette e vasi che contenevano liquidi misteriosi,e decine di altri oggetti che chissà quali usi potevano avere. “Ti sei svegliata , ragazzina.” La donna vestita di bianco e dagli occhi d'ambra entrò nella stanza chiudendo la porta che conduceva all'esterno. La ragazzina parve agitarsi,ma la voce armoniosa della donna parve rassicurarla. “Dove...sono..” Domandò confusa la ragazzina,ancora stordita. “Sei nella mia dimora . Benvenuta.” Il lungo abito candido strusciava sul pavimento,mentre la donna prendeva un vassoio dal grande tavolo,porgendo una tazza di thè e dei biscotti alla ragazzina. “Prendi. Dovrai avere fame per aver corso tanto stanotte.” “Stanotte? Mi hai salvato tu?Chi sei?” “A-ha. Una domanda per volta. Si , sono stata io a salvarti. Mi interessi ragazzina...”La dama le accarezzò i capelli bianchi, sbattendo le palpebre degli occhi dorati. “Io...perché ti interesso? Chi sei?” “Il colore dei tuoi capelli è raro, ragazzina. Qual'è il tuo nome?” “Il-il mio nome?” La ragazzina si raccolse nel mantello della cappa ,notando,riprendendosi dallo stordimento,che anche la misteriosa dama aveva i capelli bianchi come i suoi. “Io...sono Arya.” “Piacere di conoscerti Arya . Il mio nome è Alysmine. Conosciuta come “La strega bianca” o “La civetta”. La dama sorrise. La ragazzina era rilassata,e mangiava i biscotti offertigli: quella donna era rassicurante e non era certo come gli stregoni che la stavano inseguendo . “Sei una strega?” “Diciamo di sì. E tu? “ “Io?” “Si, intendo te. Sei per caso una giovane strega dei venti?”
La ragazzina era confusa. -”Io strega?Sono una normale umana!”- Pensò. “Avevi anche un uovo di drago con te. Sarebbe interessante sapere come te lo sei procurato.” “L'uovo!” La ragazzina con un balzo scese dal lettino, ansimando dal terrore. -”L'uovo! Come ho potuto dimenticarmene!”-urlava dentro di sé. La strega bianca andò verso il tavolo , prendendo il fagotto di velluto blu:lo porse a Arya, che lo prese delicatamente tra le mani. “Per fortuna non l'hanno preso...” Arya tirò un sospiro di sollievo. “Arya. Dal colore dei tuoi capelli vedo che sei destinata ad essere una strega dei venti.” “C-Come scusa?” Arya strinse il fagotto a sé. “Diventa mia apprendista. Sei orfana vero?” “C-Come fai a saperlo?” La ragazza cominciò a provare timore. “Noi streghe dei venti abbiamo questo destino. Hai anche un uovo di drago...sei destinata a grandi cose. “ La ragazza cominciò a essere confusa. Dopotutto non sapeva dove andare. Ricercata poi. “Non so...sono ricercata da alcuni stregoni..vogliono il mio uovo...l'ho trovato su un monte..la madre dell'uovo era morta...” La strega bianca ascoltava interessata. Era forse lei, l'allieva della profezia ? “Se rimani con me,potrò impararti a vivere nel mondo di noi streghe. Proprio ora dovevo andare a Niap City per delle compere...” Lo sguardo della strega si girò verso un vasetto vuoto. “E potremo crescere il drago” Lo sguardo tornò su Arya. Passarono alcuni minuti silenziosi. “Io...accetto la tua proposta.” “Bene! D'ora in poi sarò la tua Maestra Alysmine! “ La strega si trasformò , con lo stupore di Arya, in una civetta dal piumaggio candido. “M-Maestra Alysmine...” “Da oggi comincia il tuo apprendistato. Seguimi,andremo nel paese di noi streghe. “
Arya sfoggiò un sorriso. Allieva di una strega...pareva un sogno! Ed era una strega stranamente diversa dalle altre.
“Ok maestra Alysmine!”
  
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