Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Emily OneDirection    24/12/2011    4 recensioni
Rebecca Diamante è un'adolescente Romana di 12 anni.
Non ama molto la scuola e non è rispettata dagli altri compagni.
Cosa accadrà quando incontrerà Daniel McHallen?
La sua vita cambierà? In Bene o In Male?
Lo scoprirete leggendo.
Vi prego Leggete.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5 . Dashley è una bugia.

 

-Posso entrare?- Chiese con quella voce da bastardo.

-MAMMA!

Mia madre corse dove ero e quando lo vide le caddero i piatti a terra.

-Pezzo di Merda.- Mormorò. Lui rise. Sentii che mi dava fastidio fisicamente quella risata.

-Chiara, tua madre ti sta cercando!- Disse prendendo mia cugina per il braccio e tirandola. Lei provò a respingerlo.

Come faceva a cercarla la madre se lei stessa l’aveva cacciata da casa?

-Non avevi detto che era stata lei a cacciarti?- Domandai perplessa.

-No! La verità è che sono scappata perché non voglio che mio figlio diventi come loro!- Strillò e si staccò da mio padre.

-Senti papà…noi sappiamo solo che sei uno stronzo colossale e che stai con una puttana da quattro soldi…-

Mi sentii arrivare un ceffone in faccia così forte che caddi a terra e sbattei la testa sulle scale.

Avevo gli occhi semi aperti, ma sentivo di dovermi addormentare. La mia testa era bagnata e sapevo da cosa, chiusi gli occhi e mi lasciai andare.

Sicuramente non era una ferita grave.

***

 

In un primo momento non aprii gli occhi, ma rimasi ad ascoltare.

Sentivo i bip di un apparecchio, ma era troppo lontano per essere attaccato a me, la tosse di un bambino malato e due donne, una più giovane e un’altra più adulta.

-Mi dispiace, ok ?!- Disse la più giovane. Quella voce non mi era nuova.

-Coosa?? Se tu non avessi detto…-Conoscevo anche quella, e piuttosto bene.

-Zia, ciò che lei ha detto non c’entrava niente con ciò che ho ammesso, lo avrebbe detto comunque, in ogni caso.- La interruppe la voce di prima.

-Hai ragione scusa.

Odorai l’ambiente, lo conoscevo. Era una puzza di malinconia e solitudine. La odiavo. Mi trovavo in un cazzo di ospedale.

-Smettetela di discutere!- Urlò una voce ancora più giovane.

Spalancai gli occhi all’improvviso e vidi le tre donne che mi fissavano con terrore. Chiara, Alice e mamma.

-Eravate voi a litigare?- Domandai. Deglutirono insieme. Sperai che non iniziassero una discussione anche su questo.

-Per favore, ditemi che è successo.- Le implorai.

-Tuo padre ti ha fatto battere la testa…-Lo ricordavo, anche se vagamente. – hai avuto una commozione celebrale e sei qui da un giorno.

-Diamine!

-Che?-

-Non ricordo un accidente.- Spiegai. Infatti, era così, ricordavo poco e quel poco non era del tutto chiaro.  

Mi tornò lui in mente, odiavo odiare, ma avevo cominciato a provare quella sensazione per Ashley.

Quanto odiavo quella ragazzina viziata.

I suoi occhi mi facevano impazzire, cioè, quelli di Daniel,

mi sentivo in paradiso con lui. Lo amavo.

Cominciò a venirmi un forte mal di testa e ricaddi sul letto chiudendo gli occhi.

Non ricordavo perché avessi ricevuto un ceffone da mio padre e tantomeno perché pensando a lui, lo provassi davvero l’odio.

-Toc toc.- Sentii dire. Dissi “avanti” e sentii dei rumori di tacchi arrivare accanto a me. Aprii gli occhi e mi girai.

Vidi tre ragazza di cui una mi diede una sensazione di instabilità.

-Chi siete?- Mormorai subito.

Sentii una grande confusione in testa e mi ributtai sul cuscino. Stavolta gli occhi erano aperti.

-Sono Ashley.- Disse la ragazza la cui presenza di faceva star male. Grugnii e sperai che non se ne fosse accorta.

-Io Katy e lei Virginia- Disse un’altra. Chiusi gli occhi e mi addormentai.

Era troppo, troppo per una che aveva una commozione celebrale.

Non ricordavo niente, ma sapevo che quella Ashley non mi era in simpatia.

 

***

Sentii accarezzarmi i capelli.

-Rebecca.- Udii sussurrare. Mi si fece un nodo nello stomaco.

-Sta dormendo, Daniel. Che ti frega se si sveglia? È tutta la notte che sei qui. Lei non è importante.- Gli disse Ashley.

Sbuffai, ma per fortuna nessuno sentì niente. Ops, ma ha per caso detto che è stato con me tutta la notte?

-Ehm, sei gelosa?

-Coosa? Senti, tu sei solo il figlio della cugina di una mia amica, quindi.

-Che cosa complicata e poi a me dimmelo che è la tua ragazza. – Rispose lui. Rimasi scioccata. Ashley gay?

Ma se era una playgirl da strapazzo!

Non sopportavo le bugie eppure cominciavo a ricordare, il viso del mio amato, la stronzaggine della “sua ragazza”.

Comunque mi sentivo meglio, meno storia c’era tra i due, più s’accendevano l luci sulla mia strada.

Intravidi i miei occhiali sul comodino ed allungai la mano per prenderli cercando di non fare rumore.

Li afferrai, ma caddero subito a terra. Pregai che non si fossero rotti.

-Mer…- Notai che i due avevano rivolto lo sguardo verso di me.- Ehm…ciao.- Dissi sfoderando un sorriso più finto di quelli di mio padre.

-Ben svegliata.- Mi disse Daniel.

Mi alzai subito cercando di vederlo attraverso la mia vista sfocata e gli diedi un bacio sulla guancia.

-Adoro il tuo accento!- esclamai. Rise.

-Grazie, a me piace la tua lingua, quella che parli, l’italiano.- Si sentiva in soggezione. Risi.

-Avevo capito. Grazie anche a te.- Risposi soffocando una risata.

Un’altra mano mi porse gli occhiali che indossai.

-Oh, adesso si che si vede bene!- Lui rise.

-Adesso capisco perché mi hai quasi baciato in bocca!

Divenni rossa come un peperone. Lui rideva.

-Oops

-Ehi, pomodoro. Lo hai capito vero che io sto con Ash?- Mi disse. Fischiai. 

-No, Ashley è una Lesbian-Playgirl- Risposi.

-Vedi che succede a parlare sempre di me?- Esclamò Ashley.
Tossii per finta cercando di attirare l’attenzione.

-Reb. Stai bene?- Domandò Daniel mettendomi una mano sulla guancia.

Fu il paradiso, come se ci fossi arrivata da viva.

Un’esplosione di felicità, gioia, amore,  vitalità e soprattutto, AMORE. Si, l’ho già detto, ma l’importanza di esso è superiore alla grammatica.

Nessuno potrà dire che do conclusioni affrettate.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Emily OneDirection