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Autore: sundayrose    24/12/2011    3 recensioni
Questa che ho pubblicato è una lettera che ho scritto per mia sorella oggi pomeriggio.
L’ho scritta per liberarmi un po’ da tutto quello che vorrei dirgli.
L’ho scritta non con l’intento di pubblicarla, ma credo che facendola leggere ad altri io possa ancora di più rendermi conto di quanto è successo, perché a volte ancora non ci credo.
Mia sorella è morta un anno fa, nella notte tra il 25 e il 26 Dicembre.
E’ morta di cancro.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Susy,
è un anno ormai che non ci vediamo.
E’ un anno che te ne sei andata, lasciando tutti noi vuoti della tua presenza.
Sei voluta partire così, all’improvviso, nella notte del 25 Dicembre dello scorso anno, senza lasciarci nemmeno la gioia di un ultimo Natale insieme.
Un Natale trascorso in ospedale, dove forse tu nemmeno eri a conoscenza della voragine che presto avresti lasciato nei nostri cuori.
Tu eri la più gioiosa della famiglia, quella più iperattiva, la più intraprendente, la più solare. Dovunque passavi lasciavi un segno di te.
Me lo ricordo ancora quando mamma mancò da casa per mezza giornata e quando tornò vide la casa completamente stravolta dai tuoi spostamenti: i mobili non si trovavano più dove li aveva lasciati.
Oppure quando, presa da una vena artistica, hai deciso di dipingermi la camera con le immagini di topolino e minnie, anche se papà poi ti ha fatto cancellare tutto.
Perchè tu eri così, ti veniva un’idea e non t’importava delle conseguenze o di quanto ci sarebbe voluto per realizzarla. Tu eri felice di poter fare qualcosa che rendesse felici gli altri.
Ma non eri solo questo. Avevi anche un bel caratteraccio!
Eternamente sbadata e pasticciona. Volevi avere sempre ragione e l’ultima parola in un discorso doveva essere la tua.
Eri uguale a papà, forse è per questo che con lui litigavi in continuazione.
Ma non era per cattiveria, io so che gli volevi bene.
Lui è quello che è rimasto più colpito dalla tua perdita, non è più lo stesso da allora.
Ma nessuno di noi lo è, forse solo riusciamo a nasconderlo meglio.
Mi manchi! Credo di non avertelo detto mai abbastanza ma ti ho voluto bene quando eri qui e te ne voglio ancora.
Nonostante tutto l’eredità che c’hai lasciato vale ben più di un forziere pieno d’oro.
Tuo figlio.
Ogni giorno che passa assomiglia sempre di più a te e possiamo leggergli negli occhi la tua stessa forza e la tua stessa voglia di vivere.
Noi ci siamo aggrappati a lui come ad un’ancora di salvezza, per non sprofondare nell’oceano di dolore che altrimenti ci avrebbe ucciso.
Lui è una parte di te e credo che i nostri genitori vi vedano te da bambina.
Lascia a loro la consolazione di poterlo crescere come hanno fatto con te, questa è la cosa che li fa andare avanti.
Lo so che molte volte non sono stata una brava sorella.
Scusami se non mi sono presa cura di te quando ne avevi bisogno.
Scusami se qualche volta non ho pensato a farti compagnia quando eri sola.
Scusami se stare con te lo prendevo come un obbligo e non come un dovere naturale.
Scusami se quando stavi male io andavo via.
Scusami se quella notte ho pensato che il tormento fosse finito.
Scusami se non ti vengo mai a trovare abbastanza.
Scusami se credo che ora tu stia meglio.
Lo credo davvero.
Perché la vita che hai dovuto sopportare per ben due anni non la augurerei neanche al mio peggior nemico. E ora credo, anzi, ho bisogno di credere che tu non soffri più.
Ogni tanto vado fuori la notte a guardare le stelle e penso che tu sei lassù a guardare noi. Lo faccio da quando tuo figlio mi ha indicato la stella più luminosa una sera e ha detto: “ Quella è mamma. “
Scusami se non piango quando si parla di te, ma credo di aver esaurito tutte le lacrime. O forse credo che non dovrei dispiacermi se ora stai meglio.
Non so cosa pensare.
So solo che questo Natale senza di te non è Natale. E’ un giorno come un altro, o forse peggiore degli altri.
Ho voluto scrivere questa lettera perché so che non sono di molte parole e sicuramente con te ne ho dette poche quando eri qui. Con questa ho voluto dirti quello che forse non sapevi, ma è ancora troppo corta.
Ci sono moltissime altre cose di cui vorrei scriverti, tuttavia le parole non mi escono, sono bloccate in fondo al cuore.
Spero che un giorno io riesca davvero a sbloccarmi e a scriverti una lettera molto più lunga.
Per ora non riesco a fare di meglio.
Forse credo ancora che tu compaia da quella porta con il tuo solito sorriso. Forse credo che io abbia ancora del tempo.
Non lo so.
So solo che tu non ci sei e tutti noi siamo soli senza di te.
Ti voglio bene!
 
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Questa che ho pubblicato è una lettera che ho scritto per mia sorella oggi pomeriggio.
L’ho scritta per liberarmi un po’ da tutto quello che vorrei dirgli.
L’ho scritta non con l’intento di pubblicarla, ma credo che facendola leggere ad altri io possa ancora di più rendermi conto di quanto è successo, perché a volte ancora non ci credo.
Mia sorella è morta un anno fa, nella notte tra il 25 e il 26 Dicembre.
E’ morta di cancro.
Come ho scritto non sono una ragazza dalle molte parole. Quello che volevo scrivere l’ho scritto, anche se so che in fondo c’è molto di più.
Auguro a tutti voi un felicissimo Natale, con la speranza di non dover mai subire una tragedia come la mia.
Baci.
Sundayrose.
  
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