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Autore: michiyo1age    24/12/2011    4 recensioni
Era sabato mattina e io mi stavo girando un'altra volta nel letto. Com'era possibile che io, Shikamaru Nara, fossi incapace di riprendere sonno?
Era un paradosso, l'epilogo, l'apocalisse.
Avrei fatto un buco nel materasso e mi sarei seppellito lì, in mezzo alle piume, perché se non si riesce a dormire, la vita non ha più senso.
Sentii dei passi sul vialetto vicino a casa. Mi rizzai di colpo e mi allungai quanto bastava per vedere chi fosse il passante. Era un uomo sulla cinquantina con il giornale sotto mano.
No, non era lei.
Partecipa all'evento -Give black on Christmas day-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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tuesday

On Saturday morning
I wished you were her


Era sabato mattina e io mi stavo girando un'altra volta nel letto. Com'era possibile che io, Shikamaru Nara, fossi incapace di riprendere sonno?

Era un paradosso, l'epilogo, l'apocalisse.

Avrei fatto un buco nel materasso e mi sarei seppellito lì, in mezzo alle piume, perché se non si riesce a dormire, la vita non ha più senso.

Sentii dei passi sul vialetto vicino a casa. Mi rizzai di colpo e mi allungai quanto bastava per vedere chi fosse il passante. Era un uomo sulla cinquantina con il giornale sotto mano.

No, non era lei.

Riaffondai il naso nel cuscino e pensai con tutte le mie forze a qualcosa di piacevole. Ma non ci fu verso. Non riuscivo a prendere sonno.

Altre persone si muovevano sotto la finestra. Uno strano rumore metallico mi fece alzare nuovamente. Una bambina stava facendo sbattere i kunai del padre che le camminava accanto.

No, neanche questa volta era lei.


On Monday evening
I was living my fears


Ero a tavola, mia madre stava blaterando qualcosa di insensato sul pulire la mia stanza che ultimamente stava diventando “la tana di un orso”. Non la stavo minimamente ascoltando, come al solito.

Ero già in letargo.

Ero sicuro che Temari mi stesse volutamente ignorando, il motivo?

Boh

Vai a capirla quella donna.

Quella sera di lunedì, mi stavo scervellando su ogni errore che avevo commesso: quale strano motivo l'aveva fatta fuggire da me per cinque giorni?


On Thursday afternoon
I loved you so


Non sembrava essere passato così tanto tempo da quel soleggiato pomeriggio dello scorso giovedì. Era appena tornata a Konoha dopo un lungo periodo di lontananza e sembra felice di ritrovare la routine dei suoi viaggi. Si vede che, a una come lei, piace cambiare aria dopo un po'.

Io no. Se mi abituo ad una cosa è quella per sempre.

Vagava su e giù per il villaggio come un'indemoniata, almeno a parer mio. Nonostante mi fossi lamentato tutto il pomeriggio e volessi tornarmene a casa non riuscivo a staccare gli occhi da quella dannata donna.

-Hey Shika- mi disse voltandosi -Che ne dici di andare a mangiare al BBQ?-

Oh no, pensai in quel momento, uscire ancora?

Forse me lo lesse in faccia o forse semplicemente mi conosceva abbastanza.

-Scherzavo crybaby. Sei libero di andare- Sorrise come sa sorridere solo lei.

E lì, in quel esatto momento ho fatto la più grande cavolata della mia vita, forse era la stanchezza della giornata. O forse perchè quella donna mi toglie qualsia capacità di ragionare e muovermi autonomamente.

-Che ne dici di passare il cenone di Natale dai miei?-

Fregato.

Idiota.

Non sei mica meglio di Naruto.

Quelle parole che mi parvero innocue, ad una seconda chiave di lettura avrebbero potuto suonare come “Ti amo, vieni a conoscere i miei?” Non sembravano proprio un invito nella mia famiglia sotto le feste? Come se noi due avessimo un qualche tipo di relazione?

Mi stavo facendo le seghe mentali di una donna.

Però c'è da dire che da quel giorno non ho più visto quella donna. E sono diventato questo scarto umano. È proprio vero che gli uomini accanto ad una donna perdono la loro dignità.

Accanto alla donna che si ama.

Sta zitto.

Magnifico, ora ho pure iniziato a parlare con il mio cervello. Sono proprio messo bene.


And then by Tuesday
I wouldn't let you go


Mi è venuta incontro, con quella sua aria sicura e decisa. Con quello sguardo sprezzante, che, dopo i giorni di silenzio, anche quello mi sembrò stupendo.

Doppiamente fregato.

Devo scavarmi la fossa. Anzi lo faccio fare a lei così si diverte.

Mentre io perdevo tempo in questo modo, Temari mi si era avvicinata. Io mi costruii una bella espressione annoiata, una delle migliori devo dire.

-Ciao seccatura-

Mi stai corrodendo l'esistenza.

-Ora devo partire-

Giusto, era martedì.

-Quindi ci si vede- dissi girandomi di spalle, mi accingevo a fuggire. Alla ricerca della dignità rubata!

-Non così veloce crybaby-

Mi prese il braccio e con la sua solita forza che non ha nulla a che vedere con la femminilità mi trascinò davanti a lei. Sono io il più alto e sovrastavo il suo viso di una buona lunghezza.

-Sei un ragazzo estremamente scemo-

Lo so.

Ma quello che feci fu una delle cose più intelligenti della mia carriera. Inclinai il volto e la baciai. Lentamente, senza pensare a cosa stessi facendo. La circondai anche con le mia braccia, mentre lei mi posava le mani sul viso.

Dopo poco però si separò da me.

-Devo andare-

Sembrava un po' frastornata.

-Alla prossima-

Quel martedì non l'avrei voluta lasciare andare.


And I believe troubles in our life
Make us feel stronger
But I can't wait so many years to be just a lover
So please now tell me that I'm yours
And let this music into your heart sweet love


E così era cominciato tutto.

Da quel giorno io e Temari avevamo iniziato la nostra relazione a distanza. Cosa che, oltre a essere una gigantesca seccatura, non è facile. Lei non viene molto spesso e io non mi allontano dalla Foglia per grandi tratti o lunghi periodi.

Ci siamo scambiati lettere, ma non fa per noi. È una vera rottura. Mi dice quello che devo fare o dovrei fare. Oppure mi racconta le sue giornate. Non mi parla mai di lei come persona.

Non che io faccia di meglio.

Anzi faccio di peggio. Tre righe massimo e poi non so cosa scriverle.

Cosa vuoi scrivere ad una persona che ti piace senza sembrare smielato, o dolce o un assoluto cretino. Lei in ogni caso mi considererebbe un assoluto cretino. Su questo siamo d'accordo.

Da quando l'ho conosciuta, non sono più riuscito a far funzionare qualcosa in vita mia.

Tranne forse la nostra relazione. Anche se lei non aiuta.

Sembra sempre tenere una sorta di muro contro di me. Come se non mi si concedesse completamente.

Cioè... non quel senso di concedere.

Non ancora almeno.

Anche se l'attesa mi sta sfiancando.


And you're about to read my eyes
You're about to read my mind
You're about to lead my heart
Down the deepest dream of my life


Io mi sono completamente fottuto con lei. Completamente.

Riesce a capire tutto di me solo guardandomi negli occhi, a leggere nel pensiero, che siano pensieri stupidi o sentimenti profondi. Senza che io dica nulla. Così aveva capito che mi piaceva, così aveva capito che non volevo che andasse via.

Ma tutto in lei mi è precluso perchè sigillato.

Non sono uno stupido, benché me lo ripeta spesso e volentieri.

La resistenza, pur non sapendo da cosa sia causata, non ci fa progredire come coppia. Rimaniamo solo due ragazzi che escono insieme. I quindicenni sono molto più avanti di noi.

Questa resistenza che io avverto deve essere stata il motivo di quei giorni in cui era sparita dalla mia vita, prima di ritornare quel martedì, finalmente decisa e risoluta. O forse ero io ad avere fatto il fatidico passo baciandola?

Un ragazza così complicata poteva capitare solo a me.

Che ragazzo fortunato.


Come on now baby
Why don't you keep dresses down
Cause if you don't
I risk a feeling like a clown
Make love to me and kill me like you do
And maybe on Tuesday I will let you go!


Eravamo in camera sua. Era di nuovo il periodo natalizio.

Faceva freddo e i suoi fratelli avevano finalmente deciso che potevo passare la notte lì al posto che in una locanda di Suna. Era andato lì accompagnato dai più tormentati pensieri. Temari continuava a costruire quel muro contro di me, fisico e mentale e mi davano i nervi tutte e due con la potenza di quattro. C'è un unico problema.

Non riesco ad impormi. Ino mi ripete sempre: “Dille che non ti va più bene così. Si o no. Almeno la finisci con questa tiritera”. Quanto vorrei essere un dei piccoli folletti di Babbo Natale per poter sbirciare nella sua letterina e scoprire che cavolo vuole veramente questa donna da me!

Comunque eravamo sul letto e ci stavamo baciando.

L'avevo fatta stendere e ora la sovrastavo mentre le mie mani correvano per tutto il suo corpo. Sembravamo essere sulla stessa lunghezza d'onda, quando risalendo la sua coscia, mi ero intrufolato sotto la gonna. Mi spostò subito e senza dire una sola parola si infilò sotto le coperte.

Ma quella volta ero troppo frustrato per lasciare che la cosa mi scivolasse addosso come al solito, la presi per la spalla così da essere faccia a faccia.

-Temari, una sola volta- la pregai -Non so cosa ti impedisca di farlo, ma...-

-Lascia stare- mi rispose secca.

-Dammi una possibilità, non ti farò del male- non so da dove mi fossero uscite quelle parole, ma sentivo che erano vere. Mi chinai per darle un altro bacio. Si era improvvisamente congelata.

-Shika, non dire cazzate- esclamò in un vano tentativo di riprendere il suo solito modo di fare. Ma questa volta dovevo dimostrare io di essere quello forte.

Cercai di sollevarle la maglietta.

-Stai fermo!-

Mi allontanai come se avessi ricevuto una scossa. Seguii il suo esempio e mi infilai sotto le coperte. Mi girai solo un secondo per mormorare-

-Se vuoi martedì ti lascerò andare-


Sweetest baby tell me now before you go
Have you ever felt insane without all my love?

Si era attaccata maledettamente bene a quelle parole che le avevo detto.

Al mattino seguente si era alzata dal letto prima di me e quando chiesi a Kankuro dove si fosse cacciata, mi disse che se n'era andata sulla Montagna. Era un luogo di Suna che mi era interdetto in quanto straniero. Sapevo solo che ci viveva il venerabile Ebizou.

Non la vidi fino a quel martedì. Come da me promesso, l'avrei lasciata andare.

-Temari, dimmi solo un cosa prima di separarci- dissi -Ti sei mai sentita impazzire senza di me?-

Volevo solo capire questo. Non volevo scoprire il perchè non mi avesse voluto rendere partecipe dei suoi pensieri, ma solo sapere se almeno un po' avevo contato per lei. Dopo a Natale sono tutti più buoni e non mi avrebbe negato un semplice risposta.

-Non possiamo rimanere amici?-

Ok, mi sbagliavo.

Mi girai furioso.

Questo era lasciarmi con il beneficio del dubbio o semplicemente codardia? Sarei filato dritto al Polo Nord a farmi dare tutti i tabulati, ovvero tutte le lettere di quella pestifera bionda. Scommetto che gli elfi per lei avevano messo solo e sempre carbone.

Mossi qualche passo fuori dal villaggio fino a quando sentì un suo basso e poco caratteristico: -Aspetta-

Continuai per la mia strada, sentendomi preso in giro da quella bionda malefica.

-Shikamaru Nara vuoi aspettare un momento, cazzo!- l'urlo e il timbro mi fecero rabbrividire ricordandomi i toni soavi di mia madre.

-Cosa c'è seccatura? Eh? - sbraitai voltandomi -Vuoi finalmente dirmi cosa c'è che non va o preferisci continuare a vivere così giorno dopo giorno? Mi hai rotto!-

Temari non venne bloccata dalla mia ira ,dal mio tono o dalla mia plateale insubordinazioni a sua maestà Io-sono-il-capo-tu ubbidisci-e-basta, infatti mi si parò davanti, anche lei furiosa.

-Anche tu mi hai rotto, sai!- e sbatté i piedi -Vuoi provare solo a capire come mi sento?!-

-Questa è la tua versione, cara mia. Ho fatto il fidanzato perfetto per tutto questo tempo perché sapevo che c'era qualcosa che ti disturbava, che non mi volevi dire. Non ti ho mai fatto pressione, ne mai ti ho seccato. Tu non mi hai mai detto niente. Non ti so leggere nel pensiero io. E nonostante ti ami, perchè è questo che provo per te, tu continui ad essere un'estranea per me-

L'avevo colpita.

Avevo fatto centro.

Ma lei continuava a fissarmi inebetita. Decisi di tentare un'ultima cosa e l'abbraccia circondandola completamente con le mie braccia. Sperai sinceramente che è questo che gli elfi mi tenessero nascosto.

-Se vuoi che ti dica addio, va bene, lo farò subito- feci per allontanarmi, ma fu lei quella che mi teneva fermo sul posto.

-L'unica cosa che mi interessava nella mia vita era essere libera, semplicemente non avere legami o pesi che mi obbligassero a stare ferma in un posto. Non c'è mai stato problema con la mia famiglia. Volevo continuare così per molti anni.-

Per lei era una cosa completamente normale, pensai, io lo trovavo assurdo.

-Quel martedì ho ceduto al mio lato più debole e tutto questo tempo ho cercato di staccarti da me. Per non darti false speranze. È stata una dura lotta interiore-

-Ah povera cara- sibilai sarcastico.

-E fammi finire! Ora comunque ho scelto che via prendere. Preferisco limitare la mia indipendenza. Ma ti tengo nella mia vita-

Cosa si aspettava che le dicessi?

A costo di essere contraddittorio le risposi:-Ti odioTemari-


Take your lost time
And turn me on
I'll let this music
Baby into your heart sweet love


Mi guardò forse impaurita dalle mie parole o forse dubbiosa di quello che sarebbe avvenuto.

Mi stava dicendo che però aveva rinunciato al suo egoistico disegno per me, e io, beh, sono un disfattista nato.

-Senti- Temari interruppe i miei pensieri, forse il silenzio era stato troppo lungo -Lo so di non essermi comportata al meglio, ma me la daresti una seconda possibilità?-

Mi vide accennare un sorriso e allora aggiunse:

-Non so quante altre donne vorrebbero volerti nella tua vita, cogli l'attimo-

-Lo sai una cosa Temari?- Il mio sorriso si allungò in un ghigno, mi avvicinai con il bacino e le cinsi i fianchi.

-Sei in grossi guai-

Ridussi la distanza trai due volti.

-Per questo, dovrai farti ripagare per anni. E siamo pure sotto Natale-

La rubai le labbra, il fiato, tutto quello che ora sarebbe stato, suo malgrado, mio.

-Cos'hai scritto nella letterina?- ribatté contro le mie labbra.

Spero sinceramente che gli elfi non abbiano letto nulla, la loro innocenza verrebbe rovinata.

Basti sapere che c'entra tutto con un letto.


You're about to lead my heart
The deepest dream of my life

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E anche quest'anno abbiamo concluso il calendario dell'avvento! Spero che si vi siua piaciuto! Grazie per l'attenzioneXD

Prompt: "folletti"

Mi scuso per la fic, ma  era nata per un altro motivo. Infatti partecipa al piano di vendetta contro Clahp: giorno della settimana, ovviamente martedì, dall'omonima (anche se tradotta) canzone di Raphael Gualazzi.

   
 
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